minollo63 Inviato 13 Aprile 2022 Autore Inviato 13 Aprile 2022 @diego_g ...sono nella tua stessa situazione, ma in anticipo di un anno (dovuto all'età !) Al solo pensiero mi viene da 😭😭😭 E purtroppo in questo caso non vale il detto "mal comune mezzo gaudio"... Ciao 🏳️🌈 Stefano R. 1
melos62 Inviato 13 Aprile 2022 Inviato 13 Aprile 2022 Non nego che mi sarebbe piaciuto fare il musicista, ma solo pochissimi di loro riescono a vivere agiatamente e il mio carattere mi sconsiglia la vita bohemienne e un po selvatica che vedo fare a coetanei musicisti, simpatici in generale con quel pizzico di ingenuità che io non posseggo in misura sufficiente. Poi ho del talento ma non abbastanza per farne necessariamente un mestiere. Sono contento delle scelte che ho fatto, il mio lavoro mi piace il giusto.
gug74 Inviato 13 Aprile 2022 Inviato 13 Aprile 2022 @melos62 viste le meraviglie che posti hai mai pensato alla vita professionale in cucina ?
mozarteum Inviato 13 Aprile 2022 Inviato 13 Aprile 2022 Il lavoro e’ necessario al progresso di cui l’oziante gode saprofiticamente. Perche’ la mirabilia riesca bisogna pero’ che i molti lavorino. Se sono pure convinti tanto meglio cio’ alleviera’ l’inesistente senso di colpa di chi gode della fatica altrui 1 1
Questo è un messaggio popolare. Aletto Inviato 13 Aprile 2022 Questo è un messaggio popolare. Inviato 13 Aprile 2022 Mio bisnonno era ingegnere! Mio nonno era ingegnere. Mio padre e mio fratello ingegneri... Secondo voi in famiglia cosa mi hanno "spinto " a fare? Che speranze avevo di diventare qualcos'altro? E sì che da ragazzo me la cavavo molto bene sia nel disegno artistico, sia con la scrittura. Aggiungeteci, che sempre perché la famiglia comanda, ho dovuto fare il liceo classico (perché il credo di famiglia diceva che la cultura è lì...) e quindi sono arrivato al primo anno di ingegneria (dopo una licenza liceale con 60/60) come Totò e Peppino a Milano col vigile... Fatto sta che ora sono ingegnere, con studio professionale, responsabilità e soprattutto oneri (pochi onori). Le passioni però restano e prendono strade diverse pur di restare presenti. Ogni tanto divago nel mondo dell'architettura firmando progetti e anche mobili, e ogni tanto scrivo qualcosa, soprattutto (non infierite!) poesie ovviamente non in rima. E poi c'è la musica: ascolto sempre musica, sia quando disegno sia quando scrivo perché sono convinto che la musica sia una sorta di "amplificatore" delle nostre emozioni e delle nostre prestazioni mentali. Ritengo che se si sceglie bene la selezione musicale, adattandola al tema o all'emozione che vuoi trasmettere, la tua opera, il tuo disegno, la tua poesia, ne saranno influenzate e "potenziate". Devo però ammettere che, data la mole di lavoro, purtroppo lo spazio per il tempo libero e le passioni si riduce drasticamente, ma faccio in modo che non si annulli; infatti anche solo la spinta, il sogno, il tendere verso di esse ci dà un motivo in più per finire le giornate e correre a immergersi nell'altro, per essere più felici e creativi. A mio padre Da quando sei andato via non c’è stato un solo giorno in cui non t’abbia pensato e non mi si sia stretto il cuore e il tempo tutt’intorno. Ma non c’è stato un solo giorno in cui non ci siamo guardati e abbiamo sorriso come sempre. 7
audio2 Inviato 13 Aprile 2022 Inviato 13 Aprile 2022 8 minuti fa, Aletto ha scritto: Che speranze avevo di diventare qualcos'altro? l' importante è non diventare geometri ( esclusi quelli del forum, naturalmente ). poi ogni altro lavoro ha un suo perchè. 1
mom Inviato 13 Aprile 2022 Inviato 13 Aprile 2022 9 minuti fa, Aletto ha scritto: Mio bisnonno era ingegnere! Mio nonno era ingegnere. Mio padre e mio fratello ingegneri... Secondo voi in famiglia cosa mi hanno "spinto " a fare? Mio padre ha rotto un incantesimo più che secolare creando un certo sconcerto in famiglia quando si è iscritto a ingegneria (meccanica) invece che seguire la tradizione notarile. A seguire, mio fratello ha scelto ingegneria (civile) e mio figlio ingegneria (gestionale), A parte mio figlio che ha frequentato il liceo scientifico, i precedenti provenivano dal classico. Che dire? Le tradizioni prima o poi finiscono... di me ho già scritto. 🤗 1
Aletto Inviato 13 Aprile 2022 Inviato 13 Aprile 2022 @mom Devo dire però, a onore del vero, che ho sempre avuto un grande amore verso mio padre e che quindi la scelta - inizialmente - non mi ha pesato tanto e mi rendeva di contro contento nel vederlo felice. Che poi probabilmente se ne sarebbe fatta una ragione di una mia eventuale scelta diversa...quindi al solito parte del problema è in noi (come parte della soluzione). Ma ero anche così giovane, incosciente, e forse troppo romantico. 1
melos62 Inviato 13 Aprile 2022 Inviato 13 Aprile 2022 2 ore fa, gug74 ha scritto: viste le meraviglie che posti hai mai pensato alla vita professionale in cucina io sono solo ideologo e fruitore estetico del lavoro culinario altrui. Il lavoro in cucina, specie se di alto livello, richiede molta fatica, abnegazione piena e capacità manageriali di non poco conto. Ovviamente ritengo legate tra loro le sensibilità per le cose belle e buone, ho un approccio sinestetico alla vita che mi rende piacevole anche alcuni aspetti gravosi del mio vero lavoro
melos62 Inviato 13 Aprile 2022 Inviato 13 Aprile 2022 1 ora fa, mozarteum ha scritto: Il lavoro e’ necessario al progresso di cui l’oziante gode saprofiticamente. fortunatamente la maggioranza dell'umanità è fatta di formiche convintissime, ciò rende possibili e utili anche le cicale
mozarteum Inviato 13 Aprile 2022 Inviato 13 Aprile 2022 Il lavoro induce ordine e disciplina sociale e crea anche un recinto morale funzionale alla societa’ stessa. i valori dell’impegno, della dedizione, della riuscita sono positivi per il mantenimento dell’ordine morale d’una societa’. Lo dice anche Filippo II nel Don Carlo di Verdi/Schiller replicando a Rodrigo che vagheggiava, un po’ sconclusionatamente, liberta’ per le Fiandre: l’artigian cittadin, la plebe alle campagne, a Dio fedel e al Re un lamento non ha… Noi diciamo Putin e il Patriarca oggi, nel Don Carlo sono Filippo II e il Grande Inquisitore… l’oziante osserva da fuori…. 1
ascoltoebasta Inviato 13 Aprile 2022 Inviato 13 Aprile 2022 Mio suocero era dentista e appena realizzò che anche ritirandosi anticipatamente dalla professione avrebbe potuto godersi la vita e lasciare ai suoi 2 figli una solida tranquillità economica, si ritirò,girò il mondo e si divertiva a spedire cartoline ai suoi colleghi che a più di 80 anni erano ancora li a presidiare il proprio studio benchè non più operativi.
audio2 Inviato 13 Aprile 2022 Inviato 13 Aprile 2022 "erano ancora li a presidiare il proprio studio "... questa l' ho già sentita, in pratica facevano danni rompendo pure le balle alla gente.
ascoltoebasta Inviato 13 Aprile 2022 Inviato 13 Aprile 2022 @Jack Grazie......da quanti anni non l'ascoltavo. Tutti in competizone,tutti a far carriera,tutti multitasking..........e la vita? E' vero c'è anche quella.......se mi avanzerà tempo ci penserò. 1
ascoltoebasta Inviato 13 Aprile 2022 Inviato 13 Aprile 2022 5 minuti fa, audio2 ha scritto: "erano ancora li a presidiare il proprio studio "... questa l' ho già sentita, in pratica facevano danni rompendo pure le balle alla gente. Esattamente, quasi sempre rompevano le balle ai figli che erano subentrati e ai clienti in attesa, coi loro racconti.
mozarteum Inviato 13 Aprile 2022 Inviato 13 Aprile 2022 Ai figli bisogna lasciar poco e quel poco subito. i soldi servono a trent’anni non a sessanta alla dipartita del longevo e tirato genitore. La casa bella che ingentilisce lo spirito va comprata prima possibile ed e’ li’ che serve, tempestivo, l’eventuale e moderato aiuto del genitore. Per il resto i figli devono trottare essi mo gli lasci pure la cameriera 1
mozarteum Inviato 13 Aprile 2022 Inviato 13 Aprile 2022 Pero’ su queste cose a ciascuno il suo. Non esistono regole ognuno deve saper valutare per se’, se, esperto di trombone (qui ce ne sono tanti), stia eseguendo lo spartito d’un violino o viceversa ovvero il suo. Esiste un “sentimento” delle cose che va al di la’ dei ragionamenti. Peraltro, come nelle religioni, anche nel valore che si annette al lavoro, le cose variano nel tempo e nello spazio. Questo gia’ dovrebbe minare le fondamenta di discorsi assolutistici
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