Velvet Inviato 31 Marzo 2022 Inviato 31 Marzo 2022 2 ore fa, landrupp ha scritto: auto e HiFi non sono sovrapponibili perché il progresso che c'è stato in campo automobilistico è molto maggiore di quello in hifi. E' un punto di vista. Io dico che quello delle auto è elementarmente ed oggettivamente percepibile, quello nell'HiFi è più soggetto alle paturnie personali (my fi). E ve lo dice uno che al 90% in casa ascolta con due coppie di LS3/5a che sono forse il diffusore vintage più imperfetto e manchevole al mondo. Ma sono consapevole di ciò che manca, non sento il bisogno di dire che una coppia di diffusori eccellenti diffusori da stand odierni Hi End siano soldi buttati.
oscilloscopio Inviato 31 Marzo 2022 Inviato 31 Marzo 2022 3 ore fa, appecundria ha scritto: se @oscilloscopio acconsente... Prego prego...😀 Mah...frequento spesso fiere di hi fi e di impianti ne ho ascoltati di prezzi diversi, suonano bene? A mio parere qualcosa si, altro decisamente no. Reputo la produzione attuale superiore in assoluto al vintage di qualità? Assolutamente no sia a livello costruttivo che di componentistica. Se parliamo poi di prezzi mi viene solo da ridere...(sapendo dove e cosa cercare). 2
gorillone Inviato 31 Marzo 2022 Inviato 31 Marzo 2022 @cactus_atomo i Traffic non sono il massimo per testare un impianto? Certo, però l’impianto lo testo un po’ all’inizio …..poi … ascolto musica! 😉
gimmetto Inviato 31 Marzo 2022 Autore Inviato 31 Marzo 2022 @appecundria D'accordissimo sulle tue considerazioni; infatti nell'impianto principale ci sono le AR 9 LSi. Ti assicuro tuttavia che le 78 LS suonano molto meglio di diffusori attuali e sopportano una potenza inaudita (nonostante il taglio del mid) e il "buco" non si avverte all'ascolto. Molti diffusori attuali sono entrati ed usciti di corsa da casa mia, le AR sono rimaste... 2 ore fa, mozarteum ha scritto: Sentire un pianoforte con delle casse di oggi e’ un’altra storia rispetto a ieri nel segmento medio e anche medio alto.
Amministratori cactus_atomo Inviato 31 Marzo 2022 Amministratori Inviato 31 Marzo 2022 @gorillone sono cose diverse testare l'impianto ed ascoltare musica. Il test si fa una tantum, poi si ascolta quello che piace che sia disco o classica
oscilloscopio Inviato 31 Marzo 2022 Inviato 31 Marzo 2022 Parliamo sempre di apparecchi e diffusori, ma tralasciamo sempre quello che per me è un parametro fondamentale, l'ambiente di ascolto. Per valorizzare al meglio un qualsiasi impianto sia vintage che moderno, sarebbe necessario avere un ambiente dedicato e trattato su misura per quell'impianto, ora non sò in quanti abbiano realizzato in casa propria questa condizione. In tutti gli altri casi a mio parere si tratta solo di ritrovare un abbinamento gradevole alle nostre orecchie (il cosiddetto my-fi) che può essere tranquillamente realizzato sia con un impianto vintage che attuale, dipende solo dai parametri che uno valuta per effettuare la scelta, ma soprattutto credo sia assurdo spendere decine di migliaia di euro per apparecchi se non si ha la condizione primaria per farli rendere al meglio visto che, sempre a mio parere le differenze fra top di gamma vintage ed attuali (ammesso che ci siano) sono estremamente sottili.
ediate Inviato 31 Marzo 2022 Inviato 31 Marzo 2022 C'è da fare un'altra considerazione: al tempo d'oro dell'hifi, si poteva scegliere in ogni gamma di prezzo in decine di negozi in città e ci si portava a casa: o emerite schifezze (generalmente i famigerati rack), o buoni impianti ben suonanti (spendendo più o meno due milioni di lire negli anni 80), oppure ottimi impianti spendendo ben di più se, come giustamente dice Tito, uno aveva un ambiente idoneo a ricevere, che so, un paio di JBL 4350 o di Klipsh "Klipshorn"; altrimenti si "tarava" l'impianto di conseguenza (e con le tasche, e con l'ambiente). Oggi devo confessare che sarei un po' in imbarazzo se dovessi progettare un impianto "medio", perchè nei due-tre negozi che sono rimasti in città ci sono esposte solo apparecchiature molto costose (diciamo che ballano tranquillamente almeno 10.000 euro solo per i diffusori e in una-due tipologie) mentre la "middle-class" è inesistente e se si vuole spendere una cifra inferiore si deve comporre l'impianto su internet perchè non c'è nessuno che te lo possa far ascoltare (se qualcosa si vedeva fino a qualche mese fa nelle grandi catene di elettronica adesso è scomparso tutto - mi riferisco a qualche modello di Indiana Line). Scegliere un impianto su internet, non ascoltandolo, mi riporta a cent'anni fa, quando ci si sposava per procura e non si conosceva l'altra metà finche non arrivava a destinazione (ricordate "Bello, emigrato Australia....") 😂. Quando si compone un impianto vintage, c'è spesso il ricordo di quel che si è ascoltato in gioventù o di quel che si è avuto a casa fino a vent'anni fa. "Ricostruendo" quel ricordo si possono fare piacevoli scoperte (ma anche cocenti delusioni) sempre però con un rischio accettabile, perchè, al peggio, si rivende, spesso non perdendoci nulla, anzi... Poi, per carità, se avessi lo spazio, la voglia di investire, la disponibilità economica e l'ambiente adatto, la farei una capatina nell'hi-end, ma da quel che ho sentito non c'è da gridare al miracolo, almeno per me. Forse preferirei comprarmi una Lamborghini Aventador SVJ, anzi senza il forse... 😉 1
radio2 Inviato 31 Marzo 2022 Inviato 31 Marzo 2022 13 ore fa, BEST-GROOVE ha scritto: della paccottiglia giapponese la paccottiglia giapponese era quella che rifilavano a noi i giapponesi per mentalita' ed abitudine la roba migliore la tenevano normalmente dentro i propri confini 1
Moderatori BEST-GROOVE Inviato 1 Aprile 2022 Moderatori Inviato 1 Aprile 2022 57 minuti fa, radio2 ha scritto: la paccottiglia giapponese era quella che rifilavano a noi in parte è vero ma le cose grosse arrivavano anche in Europa e conseguentemente anche da noi, non tutto purtroppo almeno in Italia causa l'ottusitá o timore degli importatori preoccupati di vendere pochi o zero pezzi.
Velvet Inviato 1 Aprile 2022 Inviato 1 Aprile 2022 4 ore fa, ediate ha scritto: Quando si compone un impianto vintage, c'è spesso il ricordo di quel che si è ascoltato in gioventù o di quel che si è avuto a casa fino a Si vabbè ma allora il vintage è destinato solo al reparto geriatria? Quello di non poter ascoltare il nuovo è una cane che si morde la coda; "laggente" compra felice su amzn. I negozi si svuotano e chiudono poi 'laggente" si lamenta che non può più andare in negozio a rubare un ascolto gratis per poi comprare si amzn. Ad ogni modo a me pare che sul nuovo con 1500 euro oggi ci sia ampia possibilità di comporre un impianto piu' che degno. E nel caso dei soliti marchi popolari inglesi anche ascoltabile nei pochi negozi sopravvissuti alle cavallette 2
Tronio Inviato 1 Aprile 2022 Inviato 1 Aprile 2022 8 ore fa, ediate ha scritto: preferirei comprarmi una Lamborghini Aventador SVJ Facciamo un gruppo d'acquisto? 😁 1
Membro_0024 Inviato 1 Aprile 2022 Inviato 1 Aprile 2022 4 ore fa, Velvet ha scritto: Ad ogni modo a me pare che sul nuovo con 1500 euro oggi ci sia ampia possibilità di comporre un impianto piu' che degno. E nel caso dei soliti marchi popolari inglesi anche ascoltabile nei pochi negozi sopravvissuti alle cavallette ho la fortuna di abitare in una zona dove tutto sommato di negozi hifi ce ne sono ancora in mezz'ora posso andare a Merate o nella zona del varesotto dove ci sono tre/quattro negozi abbastanza rinomati; mediamente nelle salette ci sono collegati impianti sorgente/amplificatore/diffusori del valore di 10000 euro, davvero difficile oggi poter ascoltare in un negozio un impianto completo con un budget di 1500 euro, anche perchè mi pare i nomi noti dell'hifi consumer(Denon,Marantz,Yamaha) stanno via via abbandonando la fascia bassa dove invece capeggia il made in China che però non si può provare in negozio
Velvet Inviato 1 Aprile 2022 Inviato 1 Aprile 2022 @jammo non saprei, qui il negozio HiFi sopravvissuto espone e fa ascoltare marchi come arcam, nad, Cambridge, Yamaha, indiana line, Canton ecc i quali con 1500 euro ti consentono di avere un impianto dignitosissimo. Forse siamo più poveri e i negozi si adeguano, che vuoi che ti dica 😉
Amministratori cactus_atomo Inviato 1 Aprile 2022 Amministratori Inviato 1 Aprile 2022 non favoleggiamo troppo sul passato. quando ero giovane roma era piena di negozi, la metà ed oltre erano cah e carry, poi c'erano i portonari che vendevano materiale di provenienza strana, nato o ubato, anche allora era più facile ascoltare un top di gamma che un entry, anche se la vastità del mercato obbligava a dimostrare anche questi oggetti oggi internet ha preso il poso del cash and carru, osia si va ad ascoltare nel negozio fisico fornito e poi si compra dove per asenza di un srvizio il prezzo è più baso. purtroppo sta passando la logica dell'elettrodomestico, si sceglie su catalogo, attravero dati di targa costruiti per dare una impressione di qualità. ascoltare nel proprio ambiente è sempre stato difficile, ma se si ha esperienza si riesce a evitare almeno gli errori macroscopici. il vero problema del vintage è che è un mare magnum, in cui convivono oggetti validi e ciofeche, apparecchi restaurabili e irriparabili, prezzi da colpo di fortuna o da rapina. solo chi ha molta esperinza riesce a navigare senza aggogare. nel recente invece è più semplice verificare se il prezz prposto sia ragionevole o mno
Membro_0023 Inviato 1 Aprile 2022 Inviato 1 Aprile 2022 @jammo Se arrivi fino a Milano, puoi trovare impianti economici e relativi ascolti da HiFi Club o da Sound Machine, ad esempio
Velvet Inviato 1 Aprile 2022 Inviato 1 Aprile 2022 26 minuti fa, cactus_atomo ha scritto: osia si va ad ascoltare nel negozio fisico fornito e poi si compra dove per asenza di un srvizio il prezzo è più baso. Si ma poi laggente di fronte al negozio sbarrato o a quello che giustamente sceglie di eliminare la fascia mediobassa perchè porta solo ascoltatori che fanno perdere mezze giornate (delle quali deve pagare corrente, riscaldamento, pulizie, personale, giacenze ecc) e poi comprano su internet, si lamenta che non può ascoltare e deve comprare a scatola chiusa. Come dicevo, il difetto sta nel manico. Quanto al vintage concordo: se non si ha esperienza accumulata negli anni e un minimo di conoscenza storico/tecnica si cade inevitabilmente vittime del ciofecume. A tale proposito ho un amico che negli ultimi anni ha speso non poco da vari spacciatori di materiale vintage (per lo più fintamente ricondizionato o accroccato) -dei quali uno celeberrimo anche sul web- ricavandone degli abbinamenti che consiglierei solo ad un luna park, invece lui li tiene in salotto. Il bello è che partiva da un onestissimo impianto full-british assemblatogli dal negozio di cui sopra che suonava bene ed era sostanzialmente corretto e godibile. Ora è approdato al tunz tunz con le code dei mediobassi che iniziano oggi e finiscono domani.
Amministratori cactus_atomo Inviato 1 Aprile 2022 Amministratori Inviato 1 Aprile 2022 14 minuti fa, Velvet ha scritto: tunz tunz con le code dei mediobassi che iniziano oggi e finiscono doman e' il suono vintage della nostalgia
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