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I danni delle riviste specializzate


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24 minuti fa, criMan ha scritto:

Quando si parla di riviste abbiamo tutti, chi più chi meno, il dente avvelenato.  Coscienti di essere stati presi in giro. La cosa positiva è che ce ne siamo accorti tutti.... 

Io non ce l'ho più di tanto avvelenato, in quel trentennio che va dai 70 ai 90, per venire a conoscenza di cosa esisteva sul mercato, tolti quei prodotti che potevi trovare nei vari negozi che si frequentavano al posto di andare bar, serviva sfogliare le riviste (anche straniere), e a volte la lettura ti aiutava a scoprire che quell'integrato che ti era stato offerto ad un prezzo molto particolare stava in realtà per essere sostituito da un nuovo modello in arrivo.

Che poi diverse prove fossero ''romanzate'' si percepiva, e spesso veniva confermato cinque pagine dopo, quando ti ritrovavi una pubblicità del distributore. 

Presi in giro? Forse in qualche circostanza si, troppo spesso l'oggetto in prova faceva emergere nei dischi dettagli mai sentiti in precedenza e superava il riferimento, ma credo che anche noi ''stessimo al gioco'': ci piaceva credere che con quel nuovo componente di cui stavamo leggendo la prova, avremmo potuto far fare un balzo determinante alla nostra catena.

 

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26 minuti fa, naim ha scritto:

e a volte la lettura ti aiutava a scoprire che quell'integrato che ti era stato offerto ad un prezzo molto particolare stava in realtà per essere sostituito da un nuovo modello in arrivo.

Che poi diverse prove fossero ''romanzate'' si percepiva, e spesso veniva confermato cinque pagine dopo, quando ti ritrovavi una pubblicità del distributore. 

io ho iniziato molto piu' tardi. Verso il 2007 a comprare audioreview come fosse la bibbia.

3 anni capito l'andazzo (e 1 fregatura presa) ho capito che le rece vanno "interpretate". L'ho continuata  comprare per i CD recensiti e le misure tecniche. Il resto e' fuffa.

Non dimentichero' mai la famosa frase : "questo diffusore vale almeno il doppio del prezzo".

Mai detto chi fossero gli sfigati prodotti che valevano solo il "prezzo"...

cose ridicole.

Per fortuna mia c'e' stato l'avvento dei forum insieme al buon senso di andare ad ascoltare e poi giudicare, ho fatto la tara a tutto.

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Il 8/4/2022 at 12:10, AngeloJasparro ha scritto:

Le produzioni sono in numeri sempre più limitati e per tenere in piedi un'azienda, o fai numeri, o aumenti i margini.

 

purtroppo e' cosi'  

il costo di produzione  del bene in oggetti esclusivi o presunti tali e' un aspetto ormai quasi ininfluente 

contano altri aspetti, assai commerciali quali, ad esempio,  il posizionamento del brand

 

 

 

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Io ho iniziato con "Superstereo", ero completamente fuori dall' "alta fedeltà".... provai Suono ma con tutti quei termini e misure non ci capivo nulla: per me era ancora troppo presto😁

Poi dopo un paio di anni ho iniziato a leggere Suono, e quando è uscito anche Audioreview...

Posso affermare che mi piaceva molto leggerli, e mi hanno aiutato molto ad entrare in questa passione: ricordo quando tutti i sabati andavo in negozio e ci si ritrovava con tutti gli altri appassionati e si discuteva dei vari oggetti, a volte erano anche già collegati e li si ascoltava.

Da parte mia non posso che ringraziare, gli acquisti che ho fatto li ho sempre preceduti da un ascolto e confronti (e questo devo ringraziare il mio Rivenditore che mi ha anche fatto crescere parecchio, siamo ancora in ottimi rapporti anche se purtroppo ha dovuto chiudere).

Unico acquisto che ho fatto a seguito di una recensione senza nessuna prova è stato per il braccio del giradischi che ho ancora: la recensione e le foto mi hanno fatto "innamorare" di quel braccio e l'ho voluto.... ordinato senza neppure vederlo: pienamente soddisfatto e quando ho cambiato il gira l'ho tenuto e montato su quello acquistato che non aveva il braccio.

È un Syrinx PU3😊

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1 ora fa, radio2 ha scritto:

ferraglia che vale zero il DR3VHC?! 

no comment  😷

sì , non stava  assieme e quella massa flottante ne creò di kasini

Che poi potesse anche suonare discretamente , pur avendoci poco a che spartire con il DR 3 dal quale pur proveniva , non è condizione sufficiente x chè una elettronica di quel costo fosse commercializzata

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2 ore fa, naim ha scritto:

o non ce l'ho più di tanto avvelenato, in quel trentennio che va dai 70 ai 90, per venire a conoscenza di cosa esisteva sul mercato, tolti quei prodotti che potevi trovare nei vari negozi che si frequentavano al posto di andare bar, serviva sfogliare le riviste (anche straniere), e a volte la lettura ti aiutava a scoprire che quell'integrato che ti era stato offerto ad un prezzo molto particolare stava in realtà per essere sostituito da un nuovo modello in arrivo

Sono perfettamente d’accordo , ora tutti sanno tutto e sputano nel bicchiere dove ognuno di noi ha bevuto , tutti geni e furbi con il senno di poi .

 

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@rock56

1 ora fa, rock56 ha scritto:

 

Io ho iniziato con "Superstereo", ero completamente fuori dall' "alta fedeltà".... provai Suono ma con tutti quei termini e misure non ci capivo nulla: per me era ancora troppo presto😁

Poi dopo un paio di anni ho iniziato a leggere Suono, e quando è uscito anche Audioreview...

Posso affermare che mi piaceva molto leggerli, e mi hanno aiutato molto ad entrare in questa passione: ricordo quando tutti i sabati andavo in negozio e ci si ritrovava con tutti gli altri appassionati e si discuteva dei vari oggetti, a volte erano anche già collegati e li si ascoltava.

Da parte mia non posso che ringraziare, gli acquisti che ho fatto li ho sempre preceduti da un ascolto e confronti (e questo devo ringraziare il mio Rivenditore che mi ha anche fatto crescere parecchio, siamo ancora in ottimi rapporti anche se purtroppo ha dovuto chiudere).

 

Pensieri e parole equilibrate

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25 minuti fa, FabioSabbatini ha scritto:

Per me sempliciotto sta cosa dell'alta fedeltà è un fenomeno indagabile con mezzi tecnici ormai banali

Per te e quasi tutti gli audiofili che conosco e per la stragrande maggioranza delle recensioni delle riviste audio è più o meno una specie di noumeno, inconoscibile e inarrivabile....citando il capolavoro "le garage hermetique de Jerry Cornelius": "non misurabile, non riassumibile"

Questo è un meraviglioso aforisma.

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@FabioSabbatini

che aggiungere ?

insisto , le riviste persero il loro ruolo assai rapidamente e divenenro servi ossequienti dell'inserzionista più remunerativo , ma lo fecero in maniera sfacciata perdendo il poco seguito rimasto di lettori che , pur scemi scemi , io x primo , ma ad un certo punto si svegliano e mollano

Le riviste non capirono che , vendendosi x du spicci , avrebbero devastato un settore che poteva continuare ad esistere .

Si poteva provare AM Audio tutti i mesi , nulla da eccepire , ma anche altri prodotti che potevano pure andare meglio .

Ma , conoscendo il Signor Attilio Conti , sono sicuro non fosse possibile .

Alle riviste mai passò il pensiero di valutare sempre il rapporto tecnico / costruttivo , dopo i test da laboratorio , chiaro.

Mi sembra anche di ricordare , ma non giurerei , che qualcuno minacciò di querela una rivista se avesse pubblicata una prova non proprio entusiasmante di una propria ciofeca , mentre ricordo perfettamente , ero presente , la fine di un test tra FM , Krell Mono e Norma ; il recensore :

< e adesso cosa scrivo ? > . Non parlò di Norma sic et simpliciter

Se una rivista è impossibilitata al confronto sparisce il senso ad eseistere della stessa

Poco importa che si confrontino su 4 Ruote Ferrari , Porsche , Mc Laren , Lamborghini etc etc , non vorremo paragonare con la hiend degli Ungaku

  • Melius 2
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