I danni delle riviste specializzate

[giaga]

4 ore fa, AngeloJasparro ha scritto:

Passo e chiudo, credo che la mia presenza in questo thread non sia di alcuna utilità.

Scusa se mi permetto, ma ti sbagli; per me e certamente per la quasi totalità dei forumer la tua presenza, le tue opinioni e le considerazioni le trovo molto interessanti e mi spiacerebbe molto se, per polemiche con pochi utenti, si perdessero i tuoi contributi (scusa per il tu, ma ti seguo da tempo prima su audioreview e in internet e mi pregio di conoscerti).

[domenico80]

54 minuti fa, Aniroceppa ha scritto:

In ogni caso mi pare che il prestito a audio activity sia tramontato

pare.

tuttavia , succede , che la metodologia di approccio o dialogo possa , sempre , fare la differenza.

Il ( tizio ) Giornalista  ... correzione .................di audio activity sembra  traslare un filo di spocchia , ma , posso aver letto ....... malissimo ...... , succede

[corrado]

12 minuti fa, domenico80 ha scritto:

Il tizio di audio activity

Chiamare tizio una persona che si presenta con nome e cognome mi sa tanto di cafoneria.

[domenico80]

Ho corretto , così tutti contenti

tizio era ed è x sottolineare una evidente supponenza sua , e qualcosa ben oltre , ma , ho letto male , chiaro .

 

[Branch]

Eh beh, siamo riusciti a fare incaxxare @AngeloJasparro, e persino ad accusarlo di spocchia. Non mi sorprenderei se decidesse di non postare più nulla. Continuiamo così, facciamoci del male

[domenico80]

8 minuti fa, Branch ha scritto:

Eh beh, siamo riusciti a fare incaxxare

e perché mai ?

se ne è andato ritenendo la sua presenza inutile ...... così dice :

< Passo e chiudo, credo che la mia presenza in questo thread non sia di alcuna utilità. >

Traducibile anche con : < e perché mai buttar la voce , tanto ....... > alla Marchese DelGrillo

9 minuti fa, Branch ha scritto:

Continuiamo così, facciamoci del male

? , che intendi ? Farci del amle perché un redattore o recensore si arrabbia ?

lo so .... lo so , ok

[Tronio]

3 minuti fa, Branch ha scritto:

Continuiamo così, facciamoci del male

Purtroppo mi sembra che a "vincere" in queste discussioni anziché la sana dialettica siano sempre i soliti troll, che apportando contributi nulli o risibili e spesso sgrammaticati spingono con le loro inutili provocazioni i migliori ad allontanarsi, il tutto a scapito del livello generale del forum.

[Branch]

@domenico80 va beh, dài, hai certamente capito cosa intendo dire. Buona giornata

[Bill]

Per altri hobby frequento altri forum.

In tutti questi ho sempre trovato massimo rispetto per le opinioni altrui e cordialità. Qui sembra una ricerca votata allo scontro continuo. 

[BEST-GROOVE]

Il 12/4/2022 at 16:01, antonio 64 ha scritto:

posso fornire i link per le cose che ho scritto se interessa.

 

mi interessa, forniscimi il link sulla messaggistica privata, grazie.

[BEST-GROOVE]

10 ore fa, Fabio Cottatellucci ha scritto:

Adesso viene mio fratello più grande e te le suona

strano....di solito è il cugggino. 

[naim]

2 ore fa, Bill ha scritto:

Qui sembra una ricerca votata allo scontro continuo. 

😁 scrivere qui, equivale a salire sul ring...

[captainsensible]

..

[campaz]

Sono anni che seguo con interesse questo forum. Intervengo pochissimo, perché alla fin fine non ho molto da dire, ma leggo praticamente tutto. Non credo che questo sia un forum affetto da troll, a mio avviso siamo tutti, o quasi, veri appassionati. Questo, purtroppo, però è un campo dove le partigianerie, nel senso deleterio del termine, hanno sempre avuto la meglio. Nell’ultima pagina di Audio Review c’era una vignetta che demoliva i vezzi e i vizi della comunità audiofila e, di conseguenza, la caterva di luoghi comuni pubblicati nelle pagine precedenti. Di solito non era satira, erano situazioni di vita vissuta, testimonianza del nostro approccio alla realtà. E puntualmente era la mia pagina preferita. Il fatto è che su una passione dove tutto è opinabile amiamo costruire verità assolute e guai a chi ce le mette in discussione (notare che ho usato la prima persona plurale, anche io ho le mie fisime e i miei pregiudizi). Quello delle riviste non era un universo autoreferenziale, era il riflesso di un certo approccio all’alta fedeltà. Ho comprato per anni Audio Review dando un’occhiata sempre più fugace alla parte hi-fi e leggendo con religioso rispetto le meravigliose recensioni discografiche. Poi mi hanno fatto arrabbiare parlando di yacht e canotti e li ho abbandonati: adesso compro Musica per la classica e sono abbonato a Musica Jazz. Mi informo su internet conscio dei limiti del mezzo, ma tutto sommato era peggio quando andavo in edicola, avendo quasi 56 anni, e 40 di passione per la musica ascoltata, un minimo di capacità di giudizio l’ho acquisita. m2c

[Fabio Cottatellucci]

13 ore fa, naim ha scritto:

scrivere qui, equivale a salire sul ring...

Io certe volte prima di postare mi metto in testa lo scolapasta tipo elmetto... 😁

[giangi68]

@Fabio Cottatellucci . . e dichiari aperta la riunione di condominio 😂😂😂 (di fantozziana memoria)

19 ore fa, Fabio Cottatellucci ha scritto:

prima di postare mi metto in testa lo scolapasta tipo elmetto

 Buona Pasqua a tutti.

[alexis]

La narrativa hifi se ben giostrata, é immaginifica e stimolante, specie se la penna è arguta e capace di usare metafore e figure retoriche. Non per caso i migliori della stirpe (non faccio nomi, ma ne conosco diversi, italiani tedeschi e americani) hanno una buon serbatoio linguistico, e molto spesso hanno formazione e studi classici alle spalle.

Ma più che narrazioni fedeli, sono meta-narrazioni, che con l’oggetto, spesso non ha una a che vedere.. ma proprio nulla. O similitudini tra gran cru e un transistor, Piero della francesca e un dac a valvole ne vedete, o tra sentori di burro rancido e un tweeter? O certe trasmigrazioni da suono a psicologia dell’inconscio, che a sua volta diventa purissima ontologia? (certe allusioni e riferimenti non sono certamente casuali.. ne abbiamo avuti a centinaia di esempi simili)

Ma in questo caso è tanto il recensore ma la metodologia a diventare sdrucciola, inadeguata, la lingua scritta e i suoni sono due componenti assai diversi, sarebbe come parlare di architettura usando i passi di danza..

Piuttosto ció che andrebbe allargato, é il campo di formazione del recensore, ricordiamoci che nel pieno corso degli anni 90 ogni nuovo marchio… sembrava di estrazione messianica e ispirata da mano divina, solo perché suonavano un po’ meno male di quello prima.. quando poi la vera alta fedeltà è quasi interamente stata scritta negli anni 30 e 40. Basti osservare le facce incredule e sbigottite di certi recensori saputelli, una volta a cospetto di un sistema siemens klangfilm, o western electric, oppure in tempi recenti delle vox olympian, che poi non sono altro che un ricettario anni 50 rimesso in bella.

E poi, altra colpa capitale.. l’aspetto commerciale, che inibiva le riviste a bocciare malamente certi apparecchi malsuonanti ( poi regolarmente finiti nelle case degli ignari acquirenti) ancor più se nutrite da cospicui apporti in termini di inserzioni pubblicitarie.

E Last but no least… l’aspetto bassamente tecnico di certi recensori, che tentano con un approccio semplicisticamente supportato da ignorantissimi numeri, di spiegare l’arcano del suono bello, reale, dannatamente vicino allo strumento dal vero.

Due facce della stessa medaglia, approssimazione per difetto da entrambe le parti, metafisica & letteratura vs. Il metodo del cannocchiale inverso, metodo spesso ostinatamente definito come scientifico e soprattutto oggettivo. 😎

 

 

 

[Membro_0021]

10 ore fa, alexis ha scritto:

E Last but no least… l’aspetto bassamente tecnico di certi recensori, che tentano con un approccio semplicisticamente supportato da ignorantissimi numeri, di spiegare l’arcano del suono bello, reale, dannatamente vicino allo strumento dal vero.

@alexis anche tu più volte in questo forum hai sciorinato aspetti tecnici per dimostrare la superiorità dei prodotti in cui credi (come il Berillio che solo Pioneer sa forgiare o la superiorità delle trombe sulla dinamica, sulla forma rettangolare migliore di quella circolare etc. etc.) ebbene non sono anche questi "ignorantissimi numeri"? Anche se non hai pubblicato misure come le riviste, hai comunque sposato delle determinate tecnologie  e soluzioni circuitali. Le misure servono ad individuare apparecchi con una risposta maggiormente flat e con un rapporto s/r migliore e questi prodotti così risuoneranno nel nostro ambiente (che deve essere adeguato) ma la questione poi diventa un'altra: a tanti audiofili non piace un suono neutro con una risposta flat e spesso ne scelgono uno più caratterizzato (con il roll-off sulle alte,con il mediobasso avanzato etc. etc.)