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LS3/5a: foto, notizie, esperienze, con le nostre amate "scatole da scarpe"


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Inviato

Guardando le foto, sarà già chiaro a tutti, che S3/5R, non è la copia originale del LS3/5, ma il suo riadattamento in chiave moderna, che la Spendor, così come altri costruttori britannici, ha voluto perseguire nella sua gamma Classic.

Quindi niente clone dell’originale, ma un progetto che nasce dall’intenzione di renderlo maggiormente compatibile alle esigenze odierne d’ascolto casalingo.

Questo modello è uscito nel 2011, ma Spendor ne aveva fatta una versione precedente nel 2003, credo, chiamata S3/5SE. Oggi, si chiama Classic 3/5. 

Il prezzo nel 2018, del S3/5R-2 era di 1500€. 
Come l’originale, rimane un piccolo bookshelf a cassa chiusa, rispetta le dimensioni e litraggio anche se non le replica spudoratamente. Leggermente più stretto, un paio di cm (la differenza sta nella struttura del mobile, con pareti sottili e rinforzi interni, una tipologia di costruzione molto diffusa pin molti produttori inglesi), ma anche un paio di cm circa, più profondo. L’altezza rimane la stessa dell’LS3/5A. Progettato e costruito, altoparlanti compresi, da Spendor in Inghilterra, niente Cina, utilizza un tweeter a cupola morbida da 22 mm è un mid woofer da 140mm in polimero, leggermente più grande rispetto all’originale, per migliorare l’estensione in frequenza (75hz dichiarato) e la tenuta in potenza, in 100 watt. Ma non basta. L’impedenza, degli originali 15/11 ohm, non è ideale per le amplificazioni di oggi, pertanto è stata portata ad un più consono 8 ohm (6 ohm minimo). Anche il Crossover è stato migliorato, è isolato, pur mantenendosi fedele ai principi dell’originale, così dichiara Spendor. 
La sensibilità rimane bassa, Spendor dichiara 84db, ma le misure di Stereophile dicono che sia più vicina ai 82db. Rimane comunque un diffusore facile da pilotare, ma, non lesinerei sui watt. Per concludere, è dotato di morsetti che accettano qualunque terminazione, banane (come è solo, l’originale), forcelle e cavo spellato).
Esteticamente, lo trovo elegante e sobrio, più proporzionato del nonno, mi piace molto in black e le finiture/costruzione sono eccellenti. 
Sentiremo come suona rispetto al suo predecessore. 
 

Inviato

@iBan69 Giorno,prima ancora della S3/5 Classic,facevano la S3/5 che ho avuto.La Rogers LS 3/5a aveva un'altra impostazione,e per me la Spendor non rispecchiava minimamente quelle della Rogers.Non so ora se ci sono riusciti con i nuovi modelli.Tra le tante versioni che ho avuto,per me,e ripeto,per me,la Graham è quella più performante,ma leggo che anche la Falcon è un'ottimo clone.Per la disposizione,io le avevo collocate in un triangolo equilatero con il lato di 230cm,ed un toe in che guardandole dalla seduta,avevo a filo il lato interno dei due diffusori.Stand della Foundation rialzati fino a 70cm.60cm per le nostre sedute che sono diverse da quelle inglesi,sono insufficienti per avere il tweeter ad altezza orecchio.

 

image.thumb.png.68972259cbdc2afbb1da30ea20a12efe.png

 

S3/5.........

  • Melius 1
  • Thanks 1
Inviato

@mikefr ciao, comunque, queste non sono un clone, ma una rivisitazione aggiornata delle storiche, pertanto vanno valutate come tali. 

Inviato

Sono impressionato dalla dinamica e dai bassi di questi mini diffusori, che pur non essendo certo rinomati ne per l’uno né per l’altro aspetto, nella mia stanza e con il mio impianto, riescono a creare un suono tutt’altro che compassato, anzi molto coinvolgente. Ok, l’ho già detto, la mia esperienza diretta, con i mini diffusori, è alquanto limitata, pertanto non ho molti elementi di confronto, se non quelli che la memoria mi fa affiorare, ma piuttosto nebulosi… ma, qui rischio di innamorarmi di questo genere di diffusori. 
Solo a pensare quanti ne esistono … sbavo.

Ehm … tornado alle S3/5R, ora le sto ascoltando con alcuni pezzi jazz da Big Band, che non lesinano in fatto di dinamica, per mettetele alla prova, e devo dire che il messaggio sonoro rimane ben intellegibile anche con brani impegnativi, senza che si impasti. Alzando il volume, sempre a livelli condominiali, quando il McIntosh entra in coppia, il suono rimane ben definito in alto e con un ottimo corpo in basso, compatibilmente con le capacità fisiche del diffusore, che comunque sembra più grande di quello che in realtà è, pur con un’estensione in frequenza limitata (il rooloff a 75hz aiuta a percepire il medio basso come più basso) che è comunque in grado di riprodurre correttamente l’80% della musica, in modo qualitativamente molto soddisfacente e piacevole. 

Il Sound stage è, e rimane il loro punto forte. Pur non raggiungendo grandiosità delle mie Magneplanar 1.7i, che hanno una superficie di emissione sonora di quasi 10 volte superiore, queste scatolette riescono a ricreare un’immagine favolosa, scomparendo totalmente, con le migliori registrazioni. Con le registrazioni mediocri, invece tendono a suonare più inscatolate e meno piacevoli, perdendo la loro magia. Le voci, sono un’altro plus, meravigliose e realistiche, credibili e tonalmente corrette. 
Il dettaglio è molto buono, ma non raggiunge quello delle Maggie, cosi la trasparenza. 
Ottima la velocità di riproduzione dei transienti, pur non arrivando al livello delle planari. Rivelatrici, quanto basta, ma senza esagerare, mantengono sempre una gran piacevolezza e zero senso di affaticamento. 

Il suono dei classici mini monitor Inglesi, con i loro tanti pregi e qualche limite, lo si ritrova anche qui. Oggi mi dedicherò al confronto diretto con le loro nonne, LS3/5A. 
Che goduria questo hobby  … 😉

Renato Bovello
Inviato

@iBan69 Fa piacere leggere il tuo entusiasmo . Il mondo dei minidiffusori di alto livello è sterminato e meraviglioso . Ne sono innamorato . Ci sarebbero davvero tante cose da dire . Sono molti i mini che mi piacciono mentre e’ stato difficilissimo , almeno per me , trovare un diffusore da pavimento , peraltro imprescindibile , che mi regali l’ identico entusiasmo dei mini 

Inviato
48 minuti fa, Renato Bovello ha scritto:

Ci sarebbero davvero tante cose da dire .

E allora, diciamole! 😄

Renato Bovello
Inviato
6 minuti fa, iBan69 ha scritto:

allora, diciamole! 😄

Appena possibile apriremo un argomento apposito e ne parleremo volentieri . Grazie 

Inviato
1 ora fa, iBan69 ha scritto:

Alzando il volume, sempre a livelli condominiali, quando il McIntosh entra in coppia,

Solo per avere un’idea, i Wmeters del tuo extraterrestre che picchi raggiungono in queste condizioni? Immagino circa 4,5 watts.

graxie

Roberto 

Inviato
1 ora fa, Renato Bovello ha scritto:

Sono molti i mini che mi piacciono mentre e’ stato difficilissimo , almeno per me , trovare un diffusore da pavimento , peraltro imprescindibile , che mi regali l’ identico entusiasmo dei mini 

Concordo pienamente con te. Infatti nei miei tanti anni di “passione” ho alternato più volte diffusori da piedistallo e torri.

Alla fine “penso” di aver trovato la mia “quadra” con una coppia di scatolette e una di scatoloni.

Roberto

 

Inviato

Concordo con l’osservazione che trovare un diffusore da pavimento che soddisfi appieno sia più difficile che trovare un mini e da qualche anno, essendomi traferito in un miniappartamento, ascolto solo mini ed ovviamente  le 3/5a che uso anche come metro di paragone sempre alla ricerca di qualcosa di simile; ebbene dopo varie tablette, Spendor, sonus faber, bew ecc, le uniche che per me sono anche superiori sono le harbeth p3esr davvero magiche con le giuste amplificazioni . Ovviamente non ho ascoltato tutti i mini anche perché molti hanno costi, per me, ingiustificabili (voglio dire che con certe cifre si trovano diffusori più grandi e completi). Quindi consiglio a iban, che sta scoprendo questo mondo, di provare le Harbeth sicuramente ne resterà piacevolmente  sorpreso.
Buona domenica a tutti 

Renato Bovello
Inviato
27 minuti fa, zagor333 ha scritto:

Concordo pienamente con te. Infatti nei miei tanti anni di “passione” ho alternato più volte diffusori da piedistallo e torri.

Alla fine “penso” di aver trovato la mia “quadra” con una coppia di scatolette e una di scatoloni.

Roberto

Stesso identico mio percorso . Ho avuto tanti e bellissimi mini per arrivare , alla fine , a tenere un mini e un … maxi  ma quanto tempo e fatica a trovare il maxi giusto . Al contrario del Mini-ma FM2 che è con me dal 1989 

Inviato

@zagor333 si, con il 30% di volume, che è il volume medio con cui ascolto, i vu meter si aggirano intorno ai 4,5watt. Più o meno come le Maggie, che hanno una sensibilità simile. 

  • Thanks 1
Inviato
1 ora fa, Renato Bovello ha scritto:

Mini-ma FM2

Le minima FM2 sono tra le SF dell’era Serblin che non ho avuto mai la fortuna di ascoltare  (ho ascoltato, e in parte posseduto, le Electa, le minima Amator, le Electa Amator I, le Auditor). Come maxi hai ancora le Mirage? 

Inviato
1 ora fa, carmus ha scritto:

le uniche che per me sono anche superiori sono le harbeth p3esr davvero magiche con le giuste amplificazioni

Applausi! Tu con quale amplificatore le piloti?

Inviato

Argomento interessante quello dei mini a confronto con i full range. Chi apprezza i mini diffusori lo fa principalmente perché questi spariscono completamente e sono capaci di ricreare una immagine emozionante ed olografica. Con i diffusori grandi questi è più difficile e la gamma bassa va gestita con l amplificazione e con l ambiente. Poi ho notato una cosa che forse è uno dei motivi per cui molti amano le 3/5. Con le 5/9 sento la mancanza di un basso migliore, con le 3/5 questo non succede. Direte, certo, il basso non c è. Ebbene non credo sia solo questo. . Credo che il progetto 3/5 riesca , con la sua gobbetta, a far immaginare un basso migliore di quello riprodotto Quindi la mente non cerca altro. . Nella 5/9 e nei mid in genere, questo non accade. Paradossalmente, quindi ,un sub è più utile a questi. Cqe sono pensieri in libertà, di una torrida domenica 😊

Inviato

@diego_g ti sorprenderò: Exposure XV, sembrano nati per suonare insieme.

comunque ho anche un classè ten e cj eleven e ls25 come pre-, ma con quello scatolotto nel mio piccolo ambiente (circa 18mq) sembrano suonare meglio. Ho provato anche audio inovations 500 e primaluna classic che vanno bene con le ls3/5a (che alterno alle harbeth) ma con le harbeth non ce la facevano proprio, aumentando il volume il suono si impastava. Un'altro amplificatore che mi ha deluso è il naim 5i che sebbene non andasse in crisi come i due citati prima, non aveva la stessa musicalità e raffinatezza dell'exposure.

  • Thanks 1
Inviato
7 ore fa, iBan69 ha scritto:

ciao, comunque, queste non sono un clone, ma una rivisitazione aggiornata delle storiche, pertanto vanno valutate come tali. 

Ovvio…..

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