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Registratore a bobine Philips N4450: gran bel giocattolone


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Inviato

Il motore della bobina SX risultava parzialmente bloccato dal pasticcio di cinghie sciolte che era penetrato fin sulla bronzina e non aver rimosso bene in precedenza. Smontato dal telaio è stato curato con alcool, W40 ed infine nuovamente lubrificato. Ha ripreso la sua originaria fluidità di funzionamento.

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Ora qualche immagine delle "nudità" della macchina

 

Gruppo testine (tradizionali, in ferrite con feltrini che comunque non sembrano causare problemi anche nell'utilizzo di nastro backcoated):

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Motore Capstan a controllo tachimetrico:

 

 

 

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Interno con albero di natale 😉 

Al centro i grossi solenoidi che azionano la meccanica (tutta in metallo, compresi camme e rinvii) e i due volani dei capstan controrotanti. Sotto la scheda preamp e gestione eq nastro con schede sfilabili inferiori, a sx le schede logiche e bias.

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  • Melius 2
oscilloscopio
Inviato

@Velvet  Grazie per il bel reportage, è la prima volta che sento parlare bene di un modello di Rtr Philips 👍

  • Thanks 1
Inviato

@oscilloscopio alcune macchine Pro sono notevoli, e si salvano anche un paio di modelli di fine anni 70 non in pura plastica. 

oscilloscopio
Inviato

@Velvet L'unico modello che avevo finora visto e che mi aveva "acchiappato" almeno esteticamente perchè non l'ho mai sentito suonare era l' N 4520

Inviato

@oscilloscopio Infatti è fra i due papabili assieme al 4522, ma ormai anche quello come tante altre cose ha raggiunto quotazioni assurde perciò IMHO non ha più senso..

 

Ma comunque in Philips quando ci si mettevano seriamente le capacità non mancavano:

 

 

Schermata 2022-04-25 alle 18.08.40.png

oscilloscopio
Inviato
9 minuti fa, Velvet ha scritto:

Ma comunque in Philips quando ci si mettevano seriamente le capacità non mancavano:

Su questo concordo al 100% e non solo in merito agli Rtr

Inviato

@Velvet ottimo lavoro.

4 ore fa, Velvet ha scritto:

Insomma, niente a che fare con i successivi "plastic fantastic" Magno Control e compagnia brutta che Philips sfornerà a partire dalla metà degli anni 70 in poi

Concordo. Anche se sono comunque in attesa che arrivi @lufranz a cazziarti... 😁

  • Haha 1
Inviato

@viale249 I giudizi vanno presi cum grano salis, perciò questo RtR va contestualizzato nella sua epoca  e categoria di appartenenza. Quindi va paragonato ai vari consumer Uher, Akai, Grundig, Tandberg ecc dello stesso periodo (1970), per lo più assai inferiori per dotazioni (che in questo Philips sono decisamente avanzate e uniche) e in molte ipotesi anche nelle prestazioni.

Inutile confrontarlo ad un Akai GX, ad un RS1500 o a un Teac X, questo dovrebbe sgombrare il campo da ogni cazziatura 😉 , anche perchè qua di sostanza ce n'è parecchia a differenza dei plasticoni Philips successivi.. Lo testimonia il fatto che questo è arrivato a me in condizioni pressoché integre dopo 50 anni e si suppone molti di utilizzo. 

Da ultimo aggiungo che l'ingegnerizzazione è perfettamente logica e si capisce a colpo d'occhio cosa compie una determinata funzione, il tutto su schede singole sfilabili nominate singolarmente ed eventualmente lavorabili con comodo sul banco. 

Certo non è un Revox, ma non voleva neanche esserlo.

Ho un A77 2tk, un RS1500, ho venduto lo scorso anno un TD20A che ho tenuto per 15 anni e prima ancora un master recorder Digitec F500 perciò una vaga idea di come dovrebbe andare un discreto RtR credo di averla 🙂 😁

  • Melius 2
Inviato

PS, dimenticavo: la logica di gestione della meccanica è praticamente infallibile (meglio che nel coevo Revox, piuttosto primitivo): impossibile strappare nastri o passare da una funzione all'altra senza il dovuto rallentamento, stop e ripartenza gestiti in automatico.

Idem per la funzione reverse che è sempre istantanea ma morbida nell'inversione di marcia e ripartenza, anche con l'aiuto dei sensori di tensione nastro presenti sui due lati. Sarà un giocattolone ma l'hanno pensato per benino...

Inviato
1 ora fa, Velvet ha scritto:

va paragonato ai vari consumer Uher, Akai, Grundig, Tandberg ecc dello stesso periodo (1970), per lo più assai inferiori per dotazioni (che in questo Philips sono decisamente avanzate e uniche) e in molte ipotesi anche nelle prestazioni.

Inutile confrontarlo ad un Akai GX, ad un RS1500 o a un Teac X, questo dovrebbe sgombrare il campo da ogni cazziatura 😉

Ho iniziato a leggere il thread e stavo già lucidando clava e mazza ferrata, poi sono arrivato qui e... vabbè ti sei salvato in extremis 😁

In effetti le macchine consumer dei primi anni 70 erano per lo più mediocri di prestazioni e mal costruiti, sul nastrone ho messo il resoconto del tentativo di restauro di un Uher Royal Deluxe che mi ha fatto guadagnare almeno tre decenni di purgatorio. Certo c'era l'A77, ma costava un botto ed era - per l'epoca - più assimilabile ad un semi-pro che ad un consumer. 

Detto questo, quando sento parlare di cose come "motori delle bobine in CC con trazione a cinghia", mi  si rizzano i capel... vabbè, quei pochi rimasti, non sottilizziamo sui modi di dire... 

P.S. armati di santa pazienza e cambia TUTTI gli elettrolitici, grandi e piccoli. Hanno mezzo secolo sul groppone, sono fuori specifiche ormai. Dopo suonerà meglio e soprattutto eviterai guasti improvvisi che potrebbero anche essere "a catena" con conseguenze devastanti.

P.S.2. per una serie di motivi di cui si è già parlato in passato sul forum, in particolare il degrado improvviso e senza motivo apparente della testina di riproduzione che ha colpito diversi esemplari, dare via il Tandberg è stata un'ottima idea.

P.S.3. tieni il "nasone", quello merita sul serio, ma assolutamente togli tutti i piccoli elettrolitici Matsushita di colore violetto o blu se non vuoi ritrovarti con le piste dei PCB mangiate dall'elettrolita che spesso e volentieri sbrodolano fuori. Quella zozzeria della foto sotto viene proprio da un RS1500.

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Inviato
9 minuti fa, lufranz ha scritto:

un'ottima idea.

P.S.3. tieni il "nasone", quello merita sul serio, ma assolutamente togli tutti i piccoli elettrolitici Matsushita di colore violetto o blu se non vuoi ritrovarti con le piste dei PCB mangiate dall'elettrolita che spesso e volentieri sbrodolano fuori. Quella zozzeria della foto sotto viene proprio da un RS1500.

A suo tempo il nasone è già stato bonificato, curato ed allineato con report di taratura dal buon Giorgio Foschi (hdvs quando scriveva su VHF). Ma è un RtR che per motivi sonori all'ascolto non è mai entrato nel mio cuore... Il TD20a sotto questo profilo imho lo batte di gran lunga. 

Ma avevo troppi catafalchi a prendere polvere e ho tenuto il più flessibile nell'utilizzo e compatibilità con le incisioni. 

13 minuti fa, lufranz ha scritto:

Detto questo, quando sento parlare di cose come "motori delle bobine in CC con trazione a cinghia", mi  si rizzano i capel... vabbè, quei pochi rimasti, non sottilizziamo sui modi di dire... 

All'epoca come ho già scritto, a parte l'a77 l'alternativa era motore unico in Ac con 700 pulegge cinghie e rinvii per le funzioni meccaniche. Onestamente preferisco la soluzione con i motori DC, più elegante e se funziona ancora dopo 50 anni segno che tanto male non era... 

 

16 minuti fa, lufranz ha scritto:

armati di santa pazienza e cambia TUTTI gli elettrolitici, grandi e piccoli. Hanno mezzo secolo sul groppone, sono fuori specifiche ormai. Dopo suonerà meglio e soprattutto eviterai guasti improvvisi che potrebbero anche essere "a catena" con conseguenze devastanti.

Si, è una cosa che prima o poi farò sicuramente. 

Se hai citato i santi con un royal de luxe prova con un Logic poi mi dirai 😉

Inviato

Effettivamente i modelli consumer hanno dei lavoretti di ammodernamento che sono particolarmente redditizzi. Al mio Akai gx747 ho eliminato la slitta dei contatti che cambia il banco testine nell'autoreverse( e che comunque da quei contatti passa sempre il segnale audio) con un aggiornamento di un tedesco che ha fatto un banco contatti a relè: risultato il suono è cambiato molto, tutto più aperto, sinceramente mi aspettavo qualcosa ma non cosi tanto...prossimo step sarà sostituire tutti gli elettrolitici sulla scheda audio, si trovano i kit su e bay dalla germania, già pronti per il 747...

Insomma gli anni ci sono, sia come tecnologia che di invecchiamento dei componenti, è bene mantenerli aggiornati...

Il 747 comunque sento di consigliarlo, anche se non arriverà ai livelli di un revox b77 o un RS1500, ha una grande comodità di funzionamento e le testine GX che lo rendono una sicurezza nel tempo..

Inviato

Alla luce delle quotazioni insulse che ha raggiunto anche il "Mazinga" Akai io oggi consiglieri invece di tenersi i soldi in tasca o spenderli in qualcosa di più utile. Ovviamente ciò vale anche per tutte le altre macchine citate. 😄

Inviato

@Velvet hai ragione, ma io di fronte al fascino irresistibile di un bobinone farei (quasi) qualunque follia… non per niente ne ho due, e se potessi, ne vorrei altri due… 😉

Inviato

A questo punto conviene cercare un registratore venduto a prezzo onesto, ce ne sono ancora.

  • Amministratori
cactus_atomo
Inviato

@ediate vabbè, ma non è che se ti affascinano le donne vai appresso anche alla mogli di fantozzi😂

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