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Melius Club

Tennis [thread unico]


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Inviato
1 ora fa, maverick ha scritto:

il duo storico Tommasi Clerici, che era imbattibile, ma ha trovato degni eredi.

Più che altro per lo show e lo stile, questi però sono di un'altra categoria proprio.

Cioè da punto di vista del commento tecnico e soprattutto tattico sentire Bertolucci e a volte anche Panatta che commentano le partite è superlativo, secondo me. 

Cioè sentire Caressa che commenta una partita di calcio o Giudo Meda una gara di Motogp è spettacolo puro, ma a livello tecnico non è come sentire i commenti di un allenatore o di un campione di motociclismo.

Inviato
1 minuto fa, Roberto M ha scritto:

Cioè da punto di vista del commento tecnico e soprattutto tattico sentire Bertolucci e a volte anche Panatta che commentano le partite è superlativo

Tra i due c'è un abisso a favore del primo.

Lo stesso che c'era sul campo da tennis, a parti invertite.

Inviato

Si concordo panatta come commentatore non mi ha mai convinto. La pero è brava ma è più commentatrice che tecnica 

 

Inviato

@Idefix giusto dimenticavo agassi l’inventore del tennis contemporaneo insieme a borg

Inviato
4 minuti fa, luckyjopc ha scritto:

La pero è brava ma è più commentatrice che tecnica 

Sicuramente.

Infatti l'accoppiata perfetta è con Bertolucci.

Inviato

Ho visto gli highligh e questo Machac picchia di brutto, il povero Alcaraz non è vero che ha giocato male, ha fatto quello che poteva, si è battuto come un leone con recuperi incredibili,  ma è stato preso a pallate. Cosa ti inventi quando dall'altra parte ti arrivano solo cannonate? 

Se questo gioca così anche con Sinner non la vedo tanto facile.

  • Haha 1
Inviato
5 minuti fa, luckyjopc ha scritto:

giusto dimenticavo agassi l’inventore del tennis contemporaneo insieme a borg

Fai perché @jimbo esca fuori dallo schermo e ti si materializzi davanti con gli occhi di fuoco ?

Se ti va bene così... :classic_biggrin:

  • Haha 1
Inviato
37 minuti fa, n.enrico ha scritto:

Se questo gioca così anche con Sinner non la vedo tanto facile

Mo arriva @aldofranci e ti bacchetta dicendoti che Sinner nemmeno lo vede al Machaco :classic_biggrin:

  • Haha 1
Inviato

In due set non gli concede più di sei giochi.

Inviato

Allora 

Machac aveva già quasi battuto Alky qualche settimana fa in coppa davis, fermato dai crampi alla fine ha perso 

Ieri ha giocato allo stesso modo, iperaggressivo, emblematico il punto del set point del primo set 

Senza crampi, ha vinto 

E Alky ieri era bello fresco e pimpante (al contrario che in Davis)

Bottom line:

Ce la dovemo suda' 

Per fortuna er carota ce lo sa 

  • Melius 1
Inviato

Dal web un riassuntino interessante.

 

"L’arte di vincere e il Goat.

(Post delirante e pipponico non adatto agli sceriffi del web).

Anche se citerei, volentieri “somaro non lo vedi che ha un problema con la palla curva?”, sono due film “l’arte di vincere” e di nuovo in gioco”, sul baseball, che insieme a duemila partite e altri diuecento film e migliaia di telecronache della Pericoli, Clerici, Rino Tommasi e Panatta e Bertolucci, che possono aiutare a capire il complicatissimo mondo del tennis, e dello sport.

Ah certo poi sono arrivati i social con le patologie tipiche dei social e tanti saluti.

Molto spesso mi sento dire di tutto, perché ognuno vuole prevalere sugli altri, ed il post non è quasi mai la gioia di condividere una propria sensazione, ma il nostro bisogno patologico di Goat, di prevalere, ma peggio prevaricare gli altri.

Essere i migliori fare il miglior post essere il numero uno.

Che poi è una fissa che spesso si proietta nel nostro supereroe di turno, spesso anche lui un pretesto, e spesso pure lui un bulletto, e non un “noioso” giocatore corretto e sportivi o.

Questa ossessione se prevale rende i post meno belli secondo il mio punto di vista di quello che potrrebbero e dovrebbero essere, ovvero dei post messi lì per aprire discussioni e scambio di idee sul tennis, e non sentenze dogmatiche chiuse manco fort knox.

Analisi potenzialmente meravigliose vengono inficiate dal tifo che ognuno di noi ha vivo dentro di sé, che ci spinge a disconoscere la realtà mistificandolavper giustificare le nostre teorie e le arringhe difensive nei confronti dei nostri idoli.

In realtà è tutto colpa della playstation.

Poter far scontrare Tyson e Cassius clay o borg e Sinner, Maradona e Messi o Thoeni e tomba, scatena la fantasia e talvolta il delirio di onnipotenza di chi sempre secondo me non riesce a distinguere tempi tecniche e metodologie di allenamenti differenti per ogni periodo temporale, rendendo il paragone come nel film “Countdown dimensione zero”, quando un comandante si ritrova nel mezzo dell’attacco giapponese di pearl Arbour con una portaerei piena di jet, e armato fino ai denti.

Ebbene il capitano rinuncia all’attacco perché sarebbe una lotta impari, oltre ovviamente a qualche lievissimo paradosso temporale.

Ma tutto questo è soltanto una supercazzola, come decidere chi sia più forte tra Alcaraz e Sinner, e poi quando? oggi, domani per tre mesi, un anno, dieci ? E su quali superfici? e lo stato fisico, servizio a una mano due mani dieci piedi?

Tutto questo mi è estraneo, perché assolutamente soggettivo, una eterna discussione sul sesso degli angeli,

I miei Goat li ho nel mio cervellino bacato e me li tengo.

Come la divinazione o lo sparare previsioni per poi a posteriori poter scrivere soppiuficodetutti e avete visto cioppreso.

Salvo poi insultare e bannare tre secondi dopo, chi non la pensi come noi, tipo i bambini che proprietari della palla che mentre stanno perdendo si portano via il pallone, come nel film “in amore niente regole”. Film bellissimo sul passaggio dal dilettantismo al professionismo del football americano.

Ma per me il tennis rimane romanticismo e sfide di Cavalieri d’altri tempi, sfide impossibili, come essere italiano ed essere il numero uno al mondo.

Che per quanto possa essere fico Alcaraz prima di lui c’è stato Moyà e poi Ferreovee  un certo Nadal, ma anche in questo caso i paragoni sono per persone che vogliono giocare a chi sputa più lontano, roba da battaglia ormonale compulsiva, Jannik è Jannik, e Carlitos è Carlitos.

E per noi Sinner è il pioniere nell’era Open dei numeri uno non per giudizio soggettivo ma grazie ad un algoritmo.

Chi verrà dopo di Sinner avrà la strada aperta per poter considerare un tipo di carriera funzionale per diventare numero uno inel mondo come tennista italiano.

Panatta col bene che gli voglio non è che fosse un esempio di virtuosismo nel custodire valorizzare e far durare nel tempo il proprio talento che gli scorreva nelle vene manco la forza di Joda.

Ogni atleta ha le proprie caratteristiche e deve essere oggetto di un’analisi obiettiva da un lato e passionale dall’altra.

La questione maradonemmegliepelè, soccombe rispetto alla bellezza di vedere azzurro ovunque e in cima a classifiche e infondo a tornei come se piovesse.

Certo cito sempre “nemo propheta in patria”, perché per me è inconcepibile che un italiano non impazzisca per il tennis azzurro e per un ragazzo come Super zio Carota.

Ok il sottoscritto è pure Altoatesino, e legato a Bologna, quindi di parte.

Ma quando ho vissuto il periodo di Albertone, che come per Sinner ci beccai subito riguardo il suo talento, i miei corregionali tifosi di sci sfegatati erano imbufaliti perché gli sciatori dovevano essere soltanto Montanari e non cittadini, e quando difendevo Tomba venivo deriso da loro fin tanto non esplose Tomba la bomba.

Si vive di stereotipi e di cliché per maniaci del controllo, invece a me piace chi va fuori dagli schemi, mi piacciono da morire gli exploit, lo Lucky looser e le wild card che vincono Wimbledon.

Ad ogni modo oggi è restituita la pariglia dal ragazzotto dei “crozzi”, che sta dominando il tennis mondiale anche con il proprio carisma, diverso dal guascone Alberto, ma non troppo difforme da quanto si pensi sulla serietà di allenamento e preparazione.

Tomba ha creato il proprio staff per vincere la coppa del mondo, e Sinner idem con patatine.

il primo era considerato un lavativo perché si allenava di meno rispetto agli altri atleti, ma per il semplice motivo per cui il suo lavoro era concentrato e possibile in minor tempo grazie alla sua spaventosa potenza.

Sinner ha costruito un ambiente correggendo le storture di un’Italia in cui troppi chiacchierano e in pochi si rendono conto dei problemi reali e delle difficoltà logistiche ed economiche che un ragazzino che ambisce a diventare campione, deve affrontare.

Nel tennis colui che si può paragonare a Sinner in Italia è Panatta.

Lui a 26 anni ha realizzato una parte di quello che oggi ha realizzato Sinner tra i 22 e i 23.

Un record assoluto per il tennis italiano?

No….Sinner osteggiato urbi et orbi, altoatesino, austriaco, monegasco, antiazzurro, che pensa soltanto a se stesso, dopato…ma dagli stessi tifosi italiani, prima dei troll delle nazioni dei vari Alcaraz e Djokovic.

Volete divertirvi a scannarvi sui social? fate pure.

Per quanto mi riguarda invece sono uno tra quelli che vede una scelta geniale andare a giocare i masters arabi, becchi un pozzo di soldi e partecipi ad un’esibizione dove puoi testare e allenarti con giocatori top in classifica.

E pure lì fiumane di insulti e via discorrendo.

Sinner ha azzeccato diverse scelte, e i risultati per qualsiasi persona normoassennata, parlerebbero da soli, scelte indovinate sul proprio staff, essendo praticamente costretto a cambiarlo in corsa vincente dovendo rimodularlo con due elementi fondamentali, e nuovi attraversando periodi di difficoltà psicofisiche pazzesche.

Dai problemi all’anca anca ed altri problemi respiratori che dal roland garros per arrivare a Montreal, dopo aver dovuto saltellare le Olimpiadi, e per finire quando sarà finita la questione clostebol, sono stati un forte handicap, per una stagione che poteva essere ancora più straordinaria.

Per fortuna Jannik è umano.

E nonostante tutto ha una media di rendimento da spavento e risultati da far impazzire qualsiasi tifoso azzurro.

Per qualcuno non basterà mai, come non è bastato per Mennea, per Chechi, per la nazionale della Davis del 1976 o per Jacobs e Tamberi, soltanto per citare qualche esempio, che purtroppo sul suolo italico sono numerosissimi, è quasi un accessorio al successo.

Quasi ci fosse una sorta di invidia del campione.

Ci piace sventolare i trionfo altrui, al bar, ma che l’atleta vinca quando è come lo vogliamo noi, come dei piccoli Giucas Casella.

Per poi ritrovarci increduli con le mani intrecciate sulla fronte di fronte( d scusate il bisticcio di parole) all’ennesimo miracolo italiano.

Finisco citando l’aereo più pazzo del mondo…

Il bambino dice ad abdul jabbar “sai sei il mio giocatore preferito discuto sempre con mio padre perché dice che in difesa non vali un cavolo…papà dice che certe volte ti risparmi un po’ che non ti impegni…che giochi in pieno soltanto se si tratta di una partita di eliminazione…”

E abdul risponde “ col cavolo che non mi impegno…senti ragazzino mi ripetono queste stro…da quando sono all’università ogni sera mo fracassano le pall…e non è divertente sai? Di a tuo padre che ci provi lui a marcare cristoni grandi e grossi per quaranta minuti”

92 minuti di applausi.

I nostri due meravigliosi doppi non ce l’hanno fatta, ma grazie lo stesso rimangono in corsa nel sinflgolare la Paolini e Sinner.

Ed io come tifoso italiano vado in visibilio.

Una stagione da sogno, mi godo ogni punto che ci regaleranno tutti i nostri tennisti azzurri.

Grazie ragazzi con tutto il cuore".

 

Inviato
13 ore fa, Roberto M ha scritto:

Caressa che commenta una partita di calcio

 

Mai sopportato. Mi piacevano (ma erano altri tempi) Caputi e Bulgarelli, ma in generale non amo le telecronache urlate come cifra stilistica: mi piace sì quando trasmettono entusiasmo, e anche se si scaldano in determinati momenti, ma con un limite. Già Meda meglio, almeno è divertente.

  • Thanks 1
Inviato
2 ore fa, rebus ha scritto:

le telecronache urlate

una cosa insopportabile oltre ogni limite

meno male che bragagna ( atletica ) è finalmente andato in pensione

Inviato

Bragagna ha dato vita a mezzo web di imitazioni. Forte il bimbetto cheko che al primo ora va al tiè break

Inviato

Sto vedendo due giocatori scarsi, Djoko brekka sul 2 set, dico che al70 per cento si ripeterà la finale dello Us open, Machac permettendo. 

Inviato

Non posso credere ad un Djokovic sconfitto,  .. almeno oggi.

Vincerà in tre set.

Inviato
1 ora fa, maverick ha scritto:

credere ad un Djokovic sconfitto

Ma pure alca, eppure è successo.


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