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Melius Club

Ascolto in streaming che ne pensate?


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ascoltoebasta
Inviato
23 minuti fa, naim ha scritto:

Con la differenza che la musica resta virtuale, sia che sia contenuta in un NAS, sia che si trovi stampata su un dischetto di policarbonato.

Ciò che ha scritto Look01 è la differenza,ma stiamo tutti abituandoci all'idea che la comodità sia la soluzione a tutto....

Inviato
11 minuti fa, ascoltoebasta ha scritto:

la comodità

La comodità sta soprattutto nel poter avere a disposizione discografie che con i supporti fisici sarebbero in scala. Cosa che avverte maggiormente chi è realmente appassionato di musica e che ama esplorare. 

  • Melius 2
Inviato
1 ora fa, raf_04 ha scritto:

Non c'è chi ha torto e chi ha ragione su questo tema, è solo una questione di punti di vista

Infatti.

Le guerre di religione non hanno nessun senso, in materia.

Prima che il forum andasse a fuoco, col mio precedente nick name, avevo anni fa raccontato di come fossi passato - di colpo - da acquirente compulsivo di dischi e cd (e quindi da possessore di una discoteca notevolmente estesa), a convinto fautore della nuova frontiera della streaming, ed in generale del digitale, che allora era vista dai più, soprattutto su questo forum, con sospetto.

Stai parlando con uno che è passato da avere le pareti della precedente casa COLME di libri e dischi/cd, a uno che - cambiata casa - ne ha approfittato per digitalizzare TUTTO: musica (Roon, NAS, NUC, streaming, etc...), libri (ebook), giornali (abbonamenti a riviste digitali), film (servizi streaming, tipo Netflix, Amazon Video, Rai Play, etc...).

E la sai una cosa? non tornerei più indietro per nessun motivo al mondo.

Oggi, nella nuova casa, ho delle bellissime pareti vuote ove appendere degli splendidi quadri o stampe, o altro. E non ho più montagne di dischi che accumulano polvere, tutti spediti in solaio.

Capisco benissimo il godimento che tu trai dal possesso dell'oggetto fisico. Ma a me, di quel tipo di godimento lì, non me ne frega più assolutamente niente.

ascoltoebasta
Inviato
35 minuti fa, naim ha scritto:

La comodità sta soprattutto nel poter avere a disposizione discografie che con i supporti fisici sarebbero in scala. Cosa che avverte maggiormente chi è realmente appassionato di musica e che ama esplorare. 

Sono talmente appassionato di musica e amo così tanto esplorare (ho provato abbonamenti streaming) che se anche mi abbonassi a tutte le piattaforme,più del 20% della mia discografia non potrei ascoltarla perchè non presente, io contesto solo la direzione presa,che porterà al non poter scegliere,in nome della comodità,non per nulla il genere umano lo si assimila in più occasioni ad un "gregge".

Inviato
1 ora fa, Capotasto ha scritto:

le pareti della precedente casa COLME di libri e

sui libri sono ancora più talebano di cd e vinili: il kindle (che possiedo) o altri strumenti digitali non si avvicinano neanche lontanamente rispetto al piacere e alla bellissima sensazione di avere in mano e sfogliare un libro.

Capisco che collezionare libri richieda spazio, ma in questo caso tutto quello che ho scritto in precedenza a proposito dei supporti fisici è ancor più sentito, da parte mia.

Io vivo il digitale come un surrogato della realtà: sarà perchè lavoro al PC tutto il giorno e quando me ne distacco voglio avere a che fare con oggetti "concreti", che posso toccare con mano, annusare, ammirare.

  • Melius 1
Inviato
1 minuto fa, raf_04 ha scritto:

Io vivo il digitale come un surrogato della realtà: sarà perchè lavoro al PC tutto il giorno e quando me ne distacco voglio avere a che fare con oggetti "concreti", che posso toccare con mano, annusare, ammirare.

Sono scelte.

Io ero come, se non peggio, di te. Ma ho cambiato idea e filosofia di vita.

E pure la famiglia mi ha ringraziato, perchè di colpo ho recuperato in casa enormi spazi.

Non critico chi è rimasto al di la del guado, e lo comprendo benissimo.

Ma chi ha abbracciato in tutto il digitale non dovrebbe essere considerato per questo un superficiale.

Nel mio caso, ad esempio, ho fatto una scelta ben precisa e ponderata.

 

 

 

Inviato
1 ora fa, Capotasto ha scritto:

Io ero come, se non peggio, di te

è un piacere confrontarsi civilmente anche quando non si è d'accordo su qualcosa (anzi, forse è ancor più proficuo).

Penso che ciascuno di noi, nella propria vita, segua un suo percorso che può portarlo a cambiare approccio sulle cose.

Io il passaggio al di là del guado, come dici tu, non l'ho ancora fatto ma chissà.. per ora sono ancora tanto, troppo affezionato alle mie scartoffie.

Il mio vantaggio è anche di avere una casa grande, con un ambiente di 40mq dedicato ai miei hobby (musica, film, lettura) per cui non ho problemi di spazio.

Può essere che un giorno, chissà, quando i figli andranno via e deciderò di andare a vivere in un appartamento più piccolo... potrei essere obbligato a fare di necessità virtù...

 

 

  • Melius 1
Inviato

Per i libri credo siamo tutti d' accordo si tratti di mero collezionismo. Almeno per la musica c'è la "proverbiale" superiorità del supporto. Vero, vuoi mettere sfoggiare un paio di pareti zeppe di libri, magari in tonalità pastello- Adelphi...dà sicuramente più tono rispetto a mostrare un Kindle. Ma il contenuto è il medesimo. Idem per la cultura del proprietario.

Detto da uno che ha l' ufficio carico di supporti e libelli.

Inviato
1 ora fa, raf_04 ha scritto:

è un piacere confrontarsi civilmente anche quando non si è d'accordo

Grazie, vale anche per me.

Il fatto è che questi sono discorsi che saltano fuori ciclicamente, dando puntualmente vita a 3D chilometrici, nei quali alla fine ciascuno resta (e direi, giustamente) della sua opinione.

Ciò che noto con piacere è il cambiare dei toni, che a mano a mano si addolciscono.

Agli inizi, tanti anni fa, mi facevano passare per una specie di matto: parlare di musica liquida su questo forum, di digitalizzazione della propria intera discoteca, di NAS, di streaming, di completa eliminazione dei supporti fisici - per musica, libri, giornali, film - di intere collezioni relegate in solaio, di eliminazione persino dei lettori dedicati alla lettura dei supporti solidi, faceva inorridire.

C'era persino chi ti dava, neanche velatamente, del matto, insinuando che la tua non poteva quindi essere una vera passione.

Oggi, via via che lo streaming è diventato più comune e diffuso, ed il suo utilizzo viene pacificamente accettato, anche i 3D su questo forum si sono stemperati.

 

  • Melius 2
Inviato
4 ore fa, naim ha scritto:

La comodità sta soprattutto nel poter avere a disposizione discografie che con i supporti fisici sarebbero in scala. Cosa che avverte maggiormente chi è realmente appassionato di musica e che ama esplorare. 

Grande

Inviato

@Capotasto ho finito i melius,te ne do uno virtuale per i tuoi ultimi interventi.😉

Noto che qualcuno parla ancora di superiorità fisica del supporto,in tutti gli impianti che ho sentito recentemente,anche di costosi e ottimamente assemblati,la liquida si faceva preferire.

  • Melius 1
Inviato
6 ore fa, Enigma ha scritto:

Diffusori amplificati di buon livello a prezzi ragionevoli, che mi consigli?

Ciao,definisci ragionevoli.

A me son piaciuti parecchio i Focal trio col tweeter al berillio o, in ambito più domestico,le Elac Navis bookshelf.

...poi qualcuno qui non tollera che si parli di vil denaro, saranno nobili.😉

Inviato
3 ore fa, raf_04 ha scritto:

è un piacere confrontarsi civilmente anche quando non si è d'accordo su qualcosa (anzi, forse è ancor più proficuo).

È segno di rispetto ed intelligenza ed é la base per un sano e proficuo confronto.

Anche perché si può sempre cambiare idea.

2 ore fa, Capotasto ha scritto:

Ciò che noto con piacere è il cambiare dei toni, che a mano a mano si addolciscono.

Agli inizi, tanti anni fa, mi facevano passare per una specie di matto: parlare di musica liquida su questo forum, di digitalizzazione della propria intera discoteca

La chiusura nei confronti del nuovo , nel non voler ascoltare teorie  anche diverse dalle nostre, é segno di ottusità.

Ascoltarle e non disprezzarle non vuol dire sposarle però ci permette di ampliare la nostra conoscenza ed esperienza.

  • Melius 1
Inviato
12 ore fa, Capotasto ha scritto:

vero che, alle volte, il cd si sente meglio dello streaming (ma anche viceversa) ma dipende dal fatto che non state ascoltando le stesse edizioni dello stesso album.

👏🏼 Ecco una cosa che in futuro si dovrebbe migliorare sulle piattaforme online… Sapere il file di provenienza…

Inviato
17 minuti fa, Look01 ha scritto:

La chiusura nei confronti del nuovo , nel non voler ascoltare teorie  anche diverse dalle nostre, é segno di ottusità.

Guarda, mi ricordo che i primi passi nella liquida li compii nel lontano 2004, subito dopo aver acquistato un iPod Classic (mi sembra 4 Gen, comunque uno di quelli con ancora a bordo gli eccellenti convertitori Walfson).

Scaricato iTunes (oggi Music Apple) mi ero messo a liquefare tutta la mia discoteca. Ci ho messo qualche anno, in effetti...

Mi era poi venuta l'idea di collegare l'Ipod all'impianto, per ascoltare i miei album, ormai liquefatti, prima in analogico, sfruttando i suoi convertitori interni, e poi in digitale, dopo che avevo trovato on line, su un sito americano, una rarissima basetta (dock) capace di uscire in digitale, su cavo USB.

Quando ne parlai qui sul forum, per confrontarmi e sviluppare il tema, mi presero per il cūlus.

Inviato
3 ore fa, Gici HV ha scritto:

ambito più domestico,le Elac Navis bookshelf.

Le ho prese. Piccole, tre vie, potenti (300+300 W) , rifinite alla perfezione, gran basso per le mie esigenze e la mia sala, regolabili in vari parametri. @Enigma le trovi nuove a 1785, più 380 per i supporti dedicati (ottimi, pesanti, con base dedicata per avvitare i diffusori, punte e sottopunte). Ovviamente la definizione di prezzo ragionevole è soggettiva. 

  • Melius 1
Inviato
9 ore fa, ascoltoebasta ha scritto:

più del 20% della mia discografia non potrei ascoltarla perchè non presente,

È vero, come è vero che alcune cose non si trovavo su CD, e altre non si trovano su LP. In compenso sta ritornando in augee anche la musicassetta... 🤣

Insomma, non esiste un metodo perfetto, e non esisterà mai, perché l'ideale, secondo me, si raggiunge solo mettendo insieme i diversi pezzi.

Quello che faccio fatica a capire è perché mai l'audiofilo deve cercare sempre l'esclusività: tutto di uno (che sia CD, LP, Liquida, a seconda delle preferenze personali) sennò non vale. A volte pare di leggere i bambini dell'asilo... 😄

ascoltoebasta
Inviato

@one4seven La questione più importante è che la direzione presa porterà a non poter più scegliere,ma a dover ascoltare in streaming,non si tratta d'esser bambini dell'asilo,ma di non voler essere costretti ad un solo modo di fruizione,ma sicuramente il gregge,come sempre, si adeguerà.

  • Melius 1

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