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qual è il primo segno di civiltà di una cultura?

Gaetanoalberto

Da Gaetanoalberto
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mozarteum

mozarteum

Inviato
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Dovreste venire un giorno in Consiglio di Stato. Oltre a gioire della bellezza di Palazzo Spada, vedreste nelle udienze pubbliche aperte a tutti, di quante questioni delicate si dibatte che vedono sempre contrapposte un’Amministrazione pubblica ed un privato (a volte ma piu’ raramente anche due P.a.).

C’e’ chi vorrebbe edificare senza valutazione di impatto ambientale, chi si duole d’essere stato escluso da una gara per una interdittiva antimafia, chi contesta un concorso universitario, chi una sanzione antitrust, chi un provvedimento di bonifica d’un sito, chi la chiusura d’un pronto soccorso ecc ecc.

Dietro ogni conflitto c’e’ un interesse pubblico.

Come potrebbe un privato in libera negoziazione perseguirlo se in contrasto col proprio interesse?

  • Melius 1
briandinazareth

briandinazareth

Inviato
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8 minuti fa, lampo65 ha scritto:

Poi ok, si finisce per legiferare sulle cannucce

 

che, quasi per paradosso, quando sono miliardi diventano una cosa su cui decidere in modo non individuale.

comunque forse la civiltà è anche non pensare sempre in termini di cosa ho dato e cosa ricevo...

anche perché c'è il famoso paradosso di oltre il 90% delle persone che ritengono di dare più di quello che ricevono... quindi c'è evidentemente qualcosa che non funziona nella nostra percezione della cosa. 

un po' come la questione di guidare meglio della media...

nullo

nullo

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5 minuti fa, melos62 ha scritto:
29 minuti fa, nullo ha scritto:

 

scusa mi sono distratto, quindi civiltà è mettersi d'accoro per menare panurge?

Quando manca la sintesi e lo stallo costa troppo, a seguito degli scritti di mozarteum e di panurge che invita ad organizzarsi in squadre per menare, ho riflettuto e compreso il senso profondo del pensiero del secondo.

Ma non ho l'elmetto, quindi arrangiatevi da soli.

mozarteum

mozarteum

Inviato
Inviato

L’affermazione della necessita’ dello Stato - e cioe’ di un bilanciere di interessi e assetti a vantaggio della Societa’ intera- non deve pero’ portare ad un’assoluzione dell’andazzo presente.

E’ evidente che serve uno Stato efficiente e con gestione sana delle risorse. Ma questo e’ un tema che investe anche la qualita’ dei meccanismi di selezione della classe dirigente ed in ultima analisi la qualita’ degli amministrati.

Ma sono questioni antichissime, ne parla Erodoto nel logos tripolitikos quando evidenzia la deriva demagogica della democrazia

  • Melius 1
nullo

nullo

Inviato
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1 minuto fa, mozarteum ha scritto:

questo e’ un tema che investe anche la qualita’ dei meccanismi di selezione della classe dirigente ed in ultima analisi la qualita’ degli amministrati.

Difficile che uno scolaro propenda da solo per l'insegnante che gli impone uno studio matto e disperatissimo.

Se poi si aggiunge la reclame sul diritto alla felicità che deve corrispondere al cazzeggio tanto comunque paga pantalone, la frittata è fatta.

nullo

nullo

Inviato
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2 minuti fa, Panurge ha scritto:

Come fai a menare @nullo se comincia parlare manda in confusione il povero mentore. 

Calma ...

Io ho detto menatevi per trovare la sintesi che ne avete tutte le ragioni.

Io aspetto e premio il vincitore.

Sono per l'astensione.

Membro_0023

Membro_0023

Inviato
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Siamo più civili noi che ammazziamo i nostri simili per rubare i soldi per il nuovo iPhone,

o erano più civili quelli che, una volta procuratisi il pasto ed averlo consumato, si stravaccavano al sole tra una trombatina e l'attesa del pasto seguente?

senek65

senek65

Inviato
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1 ora fa, Jack ha scritto:

C'entra che uno quando nasce dovrebbe sapere che il primo dovere è badare a se stesso in proprio.

Madò! Siamo ancora al " non esiste la società esiste il singolo" come sentenziava la lady di ferro!

 

Peccato che uno non decida dove nascere: il che, a parte poche ed straodinarie eccezioni, conta moltissimo.

Oltretutto, spesso, la malattia non dipende nemmeno dal singolo: ti viene il cancro anche se sei vegetariano e vivi come un monaco.

Pensare che la vita delle persone, come accade in moltissimi luoghi nel mondo, anche in quei luoghi che si definiscono democratici ed evoluti, possa essere barattata con il denaro, fa emergere quanto di bestiale, di animalesco ancora alberghi in noi.

Mi chiedo cosa mai possa servire vivere in grandi comunità se non per poter avere vantaggi comuni: un contributo relativamente modesto da parte di tutti genera un enorme beneficio per tutti.

Del resto se gli esseri umani invece di competere continuamente imparassero davvero a cooperare probabilmente il pianeta sarebbe in condizioni estremamente migliori.

Invece i Jack di tutto il mondo, e son tanti, guardano continuamente dentro uno specchio e vedono loro stessi e poco altro.

E questo per puro gusto del potere, grande o piccolo che sia.

Non che io sia migliore sia chiaro: ma almeno un pò di vergogna la provo.

 

  • Melius 1
briandinazareth

briandinazareth

Inviato
Inviato
Adesso, senek65 ha scritto:

Non che io sia migliore sia chiaro: ma almeno un pò di vergogna la provo.

 

punto importante, nel senso che certe pulsioni iper-egoistiche infantili sono proprie dell'uomo ma, come molte altre pulsioni, dovrebbero essere mediate da una visione un po' più razionale, generale e meno legata solo al proprio ombelico.

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