Vai al contenuto
Melius Club

qual è il primo segno di civiltà di una cultura?


Messaggi raccomandati

Gaetanoalberto
49 minuti fa, senek65 ha scritto:

generando fasce di popolazione che si possono ammalare e altre che è meglio non si ammalino

I absolutely agree with. Ma da noi proprio non sarebbe proponibile. Per non parlare delle assicurazioni obbligatorie, della selezione del rischio...! Però gli americani questa cosa non l'hanno presa dagli inglesi. 

1 ora fa, senek65 ha scritto:

generando fasce di popolazione che si possono ammalare e altre che è meglio non si ammalino. Del resto una assicurazione ha come fine il profitto, non la salute dell'assicurato

Proprio non ne capisci ma vuoi continuare a blaterarne. 
È perchè siete on off. O USA o Urss. C’è niente da fare

@Jack dai su... ci fanno pure i film di cassetta sul sistema sanitario bacato.

A loro piace così.  Spero solo, ma sono dubbioso,  che alla fine  non arrivi pure qui. La montagna di soldi legata alla sanità fa gola , tanta tanta gola.

Gaetanoalberto
8 minuti fa, senek65 ha scritto:

distruggere il welfare inglese

Mah. Ne ho esperienza diretta: ho sorella con passaporto e nipoti inglesi, mia madre è morta in Inghilterra dopo cure per il cancro al Royal Marsden Hospital, successivo ricovero in centro palliativo ed infine con assistenza infermieristica domiciliare. 

Diciamo che hanno fatto passi indietro, ma sostanzialmente hanno pregi e problematiche non molto diverse dalle nostre attuali. Partivano da qualche passo avanti. 

Gaetanoalberto
18 minuti fa, senek65 ha scritto:

il welfare lo hanno inventato loro.

Si, dopo la seconda guerra mondiale. 

Ogni tanto mi tirano le orecchie perché tifo per la socialdemocrazia europea come modello. 

È curioso che provenga da un paese che era stato conservatore, che poi lo è ridiventato. 

Segno che le regole ed il funzionamento concreto di uno stato contano più delle proclamazioni.

briandinazareth
3 ore fa, Jack ha scritto:

Vi piace avere un paese straccione, lo avete, che dobbiamo dire ancora?

 

che nessuno obbliga nessuno a rimanere in un paese ritenuto straccione...

ovvero, queste continue lamentazioni totali e globali lasciano il tempo che trovano, essendo solo chiacchiere da bar.

1 ora fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Però è curioso che, pur nel legittimo esercizio dello spirito critico, molti si concentrino sui difetti dello Stato, e poco su quelli della società e degli individui. 

Quasi nessuno riflette sulla difficoltà degli immani compiti che ha di fronte chi amministra una società sempre più complicata.  Di fatto, di fronte alla complessità, spesso si preferisce semplificare con un vaffa liberatorio.

Ti inviterei a partire nell'analisi dalla particella più piccola della società, la coppia e le sue difficoltà oggi a reggere e non scoppiare.

Poi alla famiglia, e in seguito alla tribù ( olè)....

e il come, curiosamente, l'aumento del benessere e di certe garanzie, corrisponda spesso ad una difficoltà nella relazione, quest'ultima percepita come un peso e conseguente pulsione verso altre forme di relazione più "leggere" o  all'isolamento.

Come se, mentre le possibilità di mutua assistenza crescessero, l'uomo non ne riconoscesse più i vantaggi rispetto ai dovuti compromessi e al "prezzo".

briandinazareth
27 minuti fa, nullo ha scritto:

Come se, mentre le possibilità di mutua assistenza crescessero, l'uomo non ne riconoscesse più i vantaggi rispetto ai dovuti compromessi e al "prezzo".

 

fino a che non ne ha bisogno... a quel punto cambia tutto. 


×
×
  • Crea Nuovo...