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Melius Club

L'eternità


wow

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Inviato

@karnak 

1 ora fa, karnak ha scritto:

dovresti bruciarti anche qualche Hacca.

Vedi,io sono ben conscio di non essere perfetto,perciò posso permettermi qualche strafalcione,il problema sono quelli come te che si credono perfetti,criticano gli altri,ma poi sparano cazz@@te a raffica.

  • Melius 1
Inviato

Continuo a non capire cosa c'entra il rispetto per i vecchi con il legittimo desiderio di poter andare per strada, in condizioni di maggiore sicurezza e con l'auspicio che le visite mediche di idoneità, che dovrebbero certificare che sussistano quelle condizioni psico fisiche necessarie ad utilizzare quell'arma che chiamiamo automobile, siano fatte in maniera più efficace e seria. 

Come paventa il solito cafone, sedicente ruspante, sgommatore hai semafori, e tutti i cafoncelli dall'indiNNiazione a senso unico che hanno reagito, può darsi che a 82 (ottantadue) anni, io non ci arrivi (anche se non ci manca molto).

Però spero di non raggiungerli non perché ucciso mentre utilizzo una strada, magari in bici, dal nonnino che deve  necessariamente guidare fino a 200 anni, altrimenti mi si deprime.

Non mi pare di mancare di rispetto a nessuno, tanto meno ai vecchietti con la sindrome di Peter pan, se penso che ad una certa età sia opportuno fare una vita più tranquilla e meno frenetica, soprattutto in giornate torride come queste, se penso che, magari, un medico irresponsabile, lo ha dichiarato idoneo dopo avergli suggerito le lettere sulla tabella per l'esame della vista e che i familiari se ne fottano di lui e non vedono l'ora che si tolga dalle palle per il solito giretto quotidiano, in auto. 

Ho già raccontato di mia madre, ufficialmente idonea alla guida, dopo visita medica ridicola, ma ufficiosamente ed evidentissimamente pericolosa per se e per gli altri, alla quale, in qualche modo, impediamo di utilizzare l'auto, offrendoci di accompagnarla o facendola accompagnare dove necessario. 

Alle esercitazioni di benaltrismo che imputano, tanto per cambiare, ai ciclisti di essere gli unici soggetti a contravvenire il codice della strada, rispondo che il ciclista è un utente della strada come tutti gli altri, quindi anche esso passibile di sanzioni ma anche che la strada non è soltanto di automobilisti e camionisti (spessissimo schizofrenici).

I ciclisti, appaiati o non, possono essere superati in determinate condizioni, se non si verificano, pazienza.

Sulla strada possono circolare anche mezzi agricoli, carretti a cavallo e puta caso ciclisti.

Non racconto di quanti stronzi, quando non posso fare a meno di utilizzare le ciclabili o strade poco frequentate, mi superano a 30 cm di distanza, per fermarsi poco più avanti, a un semaforo. 

Sto inoltre sostenendo che, ad una certa età ed in certe condizioni ambientali, il pericolo di malori e molto più probabile, che sarebbe auspicabile che persone anziane non si mettano alla guida se non strettamente necessario e che, possibilmente, gli esami di idoneità non vengano fatti a sentimento, a 80 anni, a 60 o a 70.

Ci sono stati 4 (quattro) morti e 6 (sei) feriti, peraltro anche queste persone non più giovanissime che cercavano di fare solo un po' di attività fisica e qui, qualche idiota, si vanta di bruciare i semafori (confermando quanto penso) in prossimità dei 150 anni che io  invece, gli auguro di raggiungere in piena salute e meno inacidito. 

 

 

Inviato
2 minuti fa, nixie ha scritto:

ma poi sparano cazz@@te a raffica.

Vedi, ci compensiamo in qualche modo.

Bruciati meno semafori e recupera il tempo  leggendo, così fai meno figure da bimbomink…

  • Melius 1
Inviato

@wow Posso essere d'accordo con te sul fare esami più seri etc , ma non riuscirai mai ad evitare granchè .

Nel caso in questione poi si è trattato di malore , era inevitabile , poteva capitare anche ad uno più giovane .

Ci sono persone che non hanno mai fatto incidenti e altre che ne causano di continuo , gli aumenta l'assicurazione , ma continuano a guidare .

Gli incidenti più gravi spesso li causano i giovani ( specie se alla guida in stato di ebbrezza o altro ) .

Quindi se  si devono fare esami  più scrupolosi ok , facciamoli , ma vanno fatti anche in questi sensi , non solo per gli anziani .

Inviato

Si parla solo di anziani , dimenticando che spesso sono altri a causare i problemi più gravi ...

Inviato

@luimas se a uccidere 4 persone e a ferirne 6 fosse stato un ragazzino, magari inesperto oin stato di ebbrezza avrei parlato di quello. 

I familiari che consentono a una persona di 82 anni di andare in giro in auto con 40 gradi, sono degli incoscienti. 

Inviato
1 ora fa, karnak ha scritto:

da bimbomink…

Dici che l allievo ha superato il maestro.

Inviato
14 ore fa, Velvet ha scritto:

Qui dove esistono decine di squadre ciclistiche più o meno amatoriali,

Alcune (una per la verità) erano molto rinomate tra i ciclisti della regione confinante per quanto riguarda la capacità di rigenerare atleti-pippe...

Inviato

Comunque le statistiche dell'assicurazione parlano chiaro, non sono gli anziani quelli che provocano più incidenti. E, duole dirlo, nemmeno le donne 😄

Inviato

@Guru

Non metto in dubbio le statistiche, ma forse occorrerebberro delle percentuali per chilometro percorso. È anche intuibile che i soggetti "più virtuosi" sono quelli che in genere non effettuano viaggi lunghi, vanno più piano, si muovono all’interno di aree urbane maggiormente congestionate.

Consideriamo che molti anziani, coscientemente, evitano di guidare di notte, in determinate condizioni ambienali ed in certi ambiti stradali. 

Cmq diamo serenamente una occhiata a questi link

 

https://it.motor1.com/news/548494/rapporto-dekra-anziani-vittime-strada/#:~:text=Numeri che sembrano riflettersi anche,cui 1.061 anziani (32%).

https://www.bfu.ch/it/dossier/anziani-nel-traffico

https://motori.ilgiornale.it/le-cinque-cause-degli-incidenti-stradali-del-nonno/

Anziani e incidenti stradali

https://www.spazio50.org/piu-anziani-alla-guida-cresce-il-rischio-di-incidenti-ma-il-trend-si-puo-invertire/

https://www.dekra-roadsafety.com/it/particolari-gruppi-a-rischio/

https://www.asaps.it/44302-_incidenti_con_anziani_alla_guida_serve_una_analisi_di_questo_versante_della_sin.html#cookie_ok

Ci spieghiamo meglio. Si tratta di mutuare datati suggerimenti già valutati in ambito Unione Europea. Si tratterebbe di individuare i casi in cui al signor Rossi ultraottantenne si  possa dire (come in parte già avviene oggi) sì le rinnoviamo la patente ma lei non può guidare di notte. Non può guidare alcune categorie di veicoli.  Oppure le rinnoviamo la patente ma lei non può assolutamente guidare sulla autostrade e superstrade a doppia carreggiata. Lei può guidare ma con una ulteriore limitazione. Deve rimanere nell’ambito della sua provincia o comune. Cioè l’anziano,  abitudinario per eccellenza, potrà guidare nelle sue strade conosciute. In questo modo potrà accompagnare la moglie al supermercato a fare la spesa, potrà andare a ritirare il nipotino a scuola, potrà andare alla sagra della castagna del suo paese, ma non potrà allargare il suo raggio d’azione alla guida su territori stradali complessi e a lui poco confidenziali.

https://www.msdmanuals.com/it-it/casa/la-salute-degli-anziani/il-conducente-anziano/il-conducente-anziano

 

I conducenti di età superiore ai 70 anni presentano un maggior rischio di incidenti stradali per chilometraggio percorso rispetto ai conducenti di mezza età. Coloro che guidano poco frequentemente sono a maggior rischio. Pertanto, le capacità funzionali compromesse a causa di disturbi correlati all’età dovrebbero essere viste come un semaforo giallo lampeggiante, che avverte della necessità di eseguire una rivalutazione dei privilegi della guida.

Sono molti i fattori che possono diminuire le prestazioni di guida degli anziani. Tra questi fattori vi sono cambiamenti del tempo di reazione correlati all’età e disturbi visivi, cognitivi e/o muscolari che diventano più frequenti con l’invecchiamento. I farmaci vengono comunemente utilizzati per il trattamento dei disturbi degli anziani e alcuni classi farmacologiche possono essere piuttosto sedanti e compromettere così le prestazioni di guida. Alcuni di questi fattori possono essere gestiti e modificati.

... 

https://www.cciss.it/web/cciss/-/anziani-alla-guida

Si dice che gli anziani alla guida costituiscano un grave rischio. Questo è vero solo in parte. Partendo dal presupposto che gli “anziani” non possono essere considerati un gruppo omogeneo, il rischio maggiore consiste nel fatto che esistono maggiori probabilità, in caso di incidente, che le conseguenze siano gravi, e ciò è dovuto principalmente a una maggiore fragilità generale insita nella loro condizione.

Inizialmente molte ricerche hanno affermato che i guidatori anziani sono meno sicuri, basando le loro conclusioni su analisi statistiche secondo le quali questa categoria va incontro a un maggior numero di incidenti stradali per chilometri percorsi. Recentemente è stato comunque dimostrato che questi studi non controllavano una variabile importante, cioè gli effettivi chilometri percorsi. Guidatori più anziani e guidatori più giovani hanno guidato lo stesso numero di chilometri e hanno subito circa lo stesso numero di incidenti. Gli studi originari si basavano su una media dei chilometri guidati e non consideravano le effettive abitudini di guida.

Le persone anziane, in generale, guidano meno ma, cosa ancora più importante, effettuano meno viaggi lunghi. I guidatori anziani fanno più viaggi brevi all’interno di aree urbane maggiormente congestionate, dove la percentuale complessiva di incidenti è più alta e dove le richieste di prestare attenzione e di prendere decisioni sono più elevate.

I nuovi studi non intendono comunque affermare che i guidatori anziani siano bravi come i giovani. La percentuale di perdite cognitive a cui vanno incontro “fisiologicamente e normalmente” influisce inevitabilmente in maniera negativa sulla performance di guida. Il fatto di riscontrare percentuali più alte di incidenti per chilometro a carico delle persone anziane riflette in realtà quelle che sono le loro tipiche abitudini di guida.

Guidano anche più lentamente, con una minore aggressività e, inoltre, molti decidono spontaneamente di non guidare di notte o quando il traffico è più intenso, situazioni cioè dove classicamente la percentuale di incidenti è più elevata. In situazioni che richiedono più attenzione, vista migliore e risposte veloci, i guidatori anziani sono in ogni modo svantaggiati.

È anche vero che gli incidenti in cui possono essere coinvolti gli anziani hanno delle cause predominanti, specialmente collegate all’attraversamento di incroci, svolte a sinistra, cambiamenti di corsia. Tendono a compiere maggiori errori di guida in aree congestionate dal traffico, e dove è richiesta una maggiore e più rapida comprensione dei segnali stradali.

Altre situazioni che coinvolgono sia gli aspetti cognitivi sia quelli comportamentali degli anziani che guidano, e che sono correntemente riportati in letteratura, comprendono il fermarsi davanti a un semaforo anche se è verde, frenare improvvisamente senza un’apparente ragione, non fermarsi a uno stop, indugiare nello spostarsi da una corsia all’altra quando sopraggiunge un ostacolo, spostarsi da una corsia all’altra, interpretare in maniera errata i segnali del traffico, ecc.

D’altra parte è anche stato evidenziato che gli anziani sono in grado di mettere in atto degli atteggiamenti e delle strategie di guida compensatorie, come per esempio non guidare con il cattivo tempo, durante le ore di punta del traffico e nelle ore notturne, o evitando altre situazioni.

 

Deficit a cui va incontro l’anziano

Guidare l’auto è un’attività molto complessa, anche se dopo tanti anni di guida alcuni aspetti e azioni diventano automatiche. Durante un normale invecchiamento molte funzioni cognitive decadono e a un fisiologico declino si possono accompagnare malattie che obbligano ad assumere farmaci i quali, a loro volta, possono andare a interferire con le varie capacità.

Il processo di invecchiamento comprende molti cambiamenti biologici che possono avere implicazioni a lungo termine e che comunemente interessano la percezione sensoriale, la cognitività, le funzioni fisiche e psicomotorie.

La vista è uno dei meccanismi maggiormente implicati nella guida e gli anziani sperimentano un declino in questo ambito soprattutto a livello di acuità visiva e di ampiezza del campo visivo. Inoltre avvertono comunemente una minor sensibilità al contrasto, una maggior sensibilità ai bagliori e si adattano più lentamente ai cambiamenti di illuminazione. Anche la sensibilità ai rumori diminuisce con l’età, così come aumentano i tempi di reazione a un determinato stimolo.

Inviato

Premesso che:

Sono di parte appartenendo alla categoria dei "decrepiti".

Ho una visione limitata ad una porzione del territorio nazionale viaggiando ormai poco.

Rilevo però che

Sono gli anziani che segnalano ancora con la freccia il cambio di direzione.

Sono gli anziani che vedo rallentare e fermarsi in prossimità delle strisce pedonali.

Sono gli anziani che suonano (o lampeggiano col buio) in prossimità delle curve cieche extraurbane.

Non sono gli anziani che, messe le 4 freccie, piantano la macchina dove gli fa comodo.

Non sono gli anziani che accelerano al giallo e spesso bruciano il rosso.

Non sono gli anziani che ti sorpassano quando sei fermo alle strisce.

Non sono gli anziani che conoscono solo acceleratore e freno, loro si ricordano di avere anche frizione e cambio.

Naturalmente ci sono eccezioni sia da una parte che dall'altra, ma in linea generale mi pare sia così.

 

  • Melius 2
Inviato

per come la vedo io, nell' ampia sfera delle questioni stradali, gli anziani sono veramente l ' ultimo

dei problemi. 

Inviato

Non so se sia già facoltà del medico che rinnova la patente, ma non ho mai sentito che sia stato fatto: come in altri ambiti sarebbe utile che in determinati casi il medico "revisore" prima di rilasciare l'idoneità si avvalesse della consulenza di specialisti. Ad esempio, quanti anziani prendono antidepressivi o sonniferi? Sono farmaci che rallentano i riflessi. Il revisore non può avvalersi unicamente dell'autodichiarazione del diretto interessato, ma dovrebbe poter accedere alla cartella del medico di base ed eventualmente richiedere nulla osta da parte di psichiatri, oculisti, cardiologi...

Inviato

Dimenticavo

Non sono gli anziani costantemente incollati al telefonino magari per messaggiare.

Inviato

C'è da fare un'altra considerazione: quanto prende a visita un medico revisore de patenti? Credo non arrivi a €30. Per un libero professionista è una miseria, immaginate se si deve anche mettere a consultare cartelle cliniche o chiedere consulenze... Ovvio che finisca col "tirare via", anche perché, in caso di incidente, difficilmente gli sarà imputata una qualche responsabilità. Cosa che non si spiega, considerando quanto rischia il medico del lavoro per un'idoneità non ben valutata.

Se si vuole maggior attenzione in sede di revisione patente non si può che aumentare i costi della stessa.

Inviato

Comunque le mie considerazioni valgono per gli automobilisti di tutte le età. Ho visto gente imbottita di antidepressivi con lo sguardo e i riflessi di una larva, eppure con la patente in tasca.


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