claudiofera Inviato 16 Luglio 2022 Inviato 16 Luglio 2022 @Schelefetris Ciao.Rimettiamo,per quanto possibile,le cose in ordine logico.E' sottinteso che non rappresento nessuno, tanto meno lo potevo fare da diciottenne.Mi scuso per aver pensato come un cretino per max un giorno , ma già il giorno dopo,con l'esercito in strada,la nebbia mi si era abbastanza diradata.Per finire,era proprio la DC a volere che la questione Moro finisse come è finita. 1
Jack Inviato 16 Luglio 2022 Inviato 16 Luglio 2022 Ma come cazxo fate ad essere comunisti boia cane? è la morte dell’individuo. Tutti uguali? Ma quale tutti uguali… n do cacchio siamo tutti uguali? Bah
Questo è un messaggio popolare. Gaetanoalberto Inviato 16 Luglio 2022 Questo è un messaggio popolare. Inviato 16 Luglio 2022 Che peccato non avervi potuto inondare con i miei post sintetici per il blocco delle risposte giornaliere. Secondo me al dunque votiamo cose diverse, ma devo dire che @melos62 ha detto meglio di me molte cose che io avrei voluto dire. @Savgal ha ricordato più volte il ruolo di selezione della classe dirigente che spettava ai partiti: si emergeva in genere dopo una lunga gavetta, ed era comunque un esercizio difficile e formativo. C'era un lungo apprendistato, il passaggio dalle amministrazioni locali, la gestione di qualche ente. Molti provavano, pochi riuscivano ad emergere. 2 ore fa, melos62 ha scritto: Anche se prosciolto dai processi, è il verdetto che è sbagliato. Belzebu addirittura. I nostri sono i "migliori", Una cosa che poco apprezzo dei recenti cultori de "La più bella del mondo", è che leggono qualche rigo di articoli della Costituzione, prelevandone parti che utizzano a piacimento e fuori contesto. Le norme, mi insegnavano, si interpretano "le une per mezzo delle altre". Per esempio, uno dei principi più abusati è quello di innocenza. Straparliamo di democrazia, dimenticando che questa passa attraverso alcuni capisaldi. Tra i più importanti il diritto ad un giusto processo, quello di essere considerati innocenti fino a condanna definitiva, la possibilità di più gradibdi giudizio. Una cosa tra le più importanti che bisognerebbe ricordare di Andreotti, è il senso dello Stato manifestato, come usava a quei tempi: fino a sentenza definitiva, non pronunciò una singola parola contro gli inquirenti ed il sistema giudiziario. Pochi lo ricordano, ma non addusse alcun impegno politico per sottrarsi alle udienze, vi partecipò costantemente, in silenzio, come deve fare un uomo delle istituzioni. Ne uscì assolto. Non credo che in un paese civile si debba dire altro. Veniamo quindi ad un altra questione fondamentale. Si è fatto un confronto tra Andreotti e Di Maio. Il buon amico @appecundria preferisce il secondo, tanto vale dire che preferisco il primo quantomeno per lo spessore intellettuale dietro il quale faceva comunque, riconosco, analoghe giravolte, giusto per non nasconderci slealmente. In realtà però il punto è questo: perché siamo continuamente spostati sulle persone? È questo che vuole la Costituzione quando si parla dello Stato? Ogni contrappeso della più bella del mondo era stato attentamente calibrato per non personalizzare la politica. C'erano dei motivi: il fascismo era stato il culmine del culto della persona, e la Costituzione è antifascista. E poi c'è un motivo ancora più importante: le idee ed i principi. A me pare che ci siamo totalmente discostati dalle idee e dai principi, che non emergono più, perché siamo concentrati su questi nani politici che tentano di rappresentarle. È qui semmai, che emergono le differenze tra coloro che questi ideali, sia pure inquinati da tutto il grigio confronto con la realtà, li avevano ben chiari. Per questo Andreotti, anche se mai fosse finito in carcere, sarebbe da considerare ad alcune stratosfere di differenza. Voi direte che i principi che si riscontrano nei discorsi e nelle leggi non sono importanti. Per me invece restano prioritari. Venendo poi ai movimenti/partiti/cosi che ci sono rimasti, è opportuno valutare, sempre alla luce de la più bella del mondo, come questi si pongono rispetto alla democrazia. Di sicuro il personalismo contraddice i nostri valori costituzionali, eppure sembra accettato come nelle teocrazie: Conte, Di Maio, Salvini, Renzi, Berlusconi... Cari amici, ma non ci accorgiamo di quanto siamo caduti dalla padella nella brace? Cosa dire poi dello "statuto" di un movimento che definisce "contrattuale" il legame tra gli associati, li sottopone a sanzioni ed espulsione immediata qualora non obbediscano alla linea dettata dalla segreteria, in cui le decisioni sono state a lungo affidate ad oscure "consultazioni" gestite a lungo da una società informatica? Se volete però approfondiamo il momento e la causa, secondo la mia opinione ovviamente. Tangentopoli (e che diciamo però del Tonino che poi si butta in politica, o del Davigo che si avvicina ai pentas ed a Travaglio, e degli altri che mi riservo di nominare... Ricordate Ayala?) è stata un'occasione buttata al vento, in cui il popolo sembrava finalmente unito da un desiderio di pulizia. Tuttavia sapete che il diavolo usa annidarsi nelle migliori intenzioni. Da una parte alcuni hanno tentato subito di mettere il cappello sulla situazione (ricordate le bandiere di Alleanza Nazionale? Della Lega? E subito dopo della neonata Forza Italia?) Dall'altra però si è piegato il momento a beneficio del personalismo (Berlusconi), e peggio ancora del localismo che bruciava le bandiere nascondendo dietro le fiamme la lotta per la gestione del denaro, anche a scapito dell'unità del Paese, con indegne manifestazioni di xenofobia nel linguaggio e nelle azioni rivolte contro concittadini, molti dei quali dotati di virtù maggiori, tra cui la pazienza. Ma dietro tutto questo, il seme della divisione è il giustizialismo, inteso come negazione nel nemico politico, colpito nella persona, negli affetti e nei legami. Badate bene, il giustizialismo è la negazione della giustizia, è il sentimento che è presente nei linciaggi, la ghigliottina di cui prima o poi periscono anche gli improvvisati boia. Adesso la lama cadrá sul collo di Conte, che farà la stessa fine delle sue vittime. Il tutto facilitato da un sistema di informazioni asservite ad interessi, in cui la notizia sparata sul giornale, e oggi su Facebook, finisce per prevalere su ogni altra cosa. Questo sistema, si basa sulla cultura del sospetto, sostituito alle idee. Ed allora la lotta politica non è più il confronto tra proposte di diverso contenuto, ma lo scontro tra persone, inquinato dalla calunnia e dal sospetto. Uno scontro in cui a ciascuno sembra normale parlare "dei politici", "degli statali", "degli idraulici", dei "forestali", "degli invalidi". In questo scontro, torniamo all'improbabile confronto tra Andreotti e Luigino. Il primo ha vissuto altri tempi. Diciamo che la politica si faceva diversamente, e dal mio punto di vista meglio, per le ragioni dette. Sicuramente mi riparlerete di corruzione, mafia ed altro a scelta, che atrribuirete ai "peggiori" e non a voi "migliori", ma sarà perché ciascuno sceglie cosa non vuole vedere, ed attribuisce agli avversari il nero ed ai sodali il bianco. Tornando alla politica che vorrei, è quella che non avvelena i pozzi, si confronta con avversari, non nemici, ma ha sempre ben chiari gli interessi della democrazia e dello Stato, che sono al di sopra non della persona, ma dei suoi egoismi. 1 2
audio2 Inviato 16 Luglio 2022 Inviato 16 Luglio 2022 23 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto: Andreotti, anche se mai fosse finito in carcere, sarebbe da considerare ad alcune stratosfere di differenza si, che sarebbe stato della pece più nera dell' universo. e kossiga come lui, o quasi. ma i loro curriculum li avete mai letti ? altro che belzebù, belzebù gli faceva un cavolo a questi.
wow Inviato 16 Luglio 2022 Inviato 16 Luglio 2022 @Jack analizzare con serenità una fase storica, sfrondare stereotipi e pregiudizi, non significa essere comunisti. Poi chi ti ha detto che i comunisti volessero la morte dell'individuo? Più che dei comunisti, che in fin dei conti possono essere degli idealisti utopici, ma tutto sommato innocui (poi c'è da parlare di eurocomunismo etc etc), diffido di chi, per essere abbastanza anticomunista, diventa abbastanza reazionario e oscurantista tanto da rimpiangere ricette tossiche e tragiche, superate dalla Storia. Necessario ribadire che non sono mai stato comunista?
Guru Inviato 16 Luglio 2022 Inviato 16 Luglio 2022 In passato più di oggi faceva carriera il politico che "aveva più tessere". Da qui il clientelismo sfrenato degli invalidi più falsi che veri, del posto da portinaio in comune, ecc...
Jack Inviato 16 Luglio 2022 Inviato 16 Luglio 2022 36 minuti fa, wow ha scritto: non sono mai stato comunista? e allora cosa difendi? si puó essere ricchi in un regime comunista? no!… e allora a cosa serve? come si fa a desiderare un sistema economico che non permette di diventare ricco chi vuole ed è capace di riiuscirci? come si puó desiderare di rimanere sfigati per tutta la vita come alla nascita? boh… bisogna avere davvero poco amor proprio ma soprattutto come si puó accettare che impediscano con la violenza e l’imperio agli altri di trovare la propria via all’affrancamento dai bisogni? che vita è sapere dalla nascita che non ti affrancherai mai dal bisogno? ma è una roba da pazzi 2
Gaetanoalberto Inviato 16 Luglio 2022 Inviato 16 Luglio 2022 41 minuti fa, Guru ha scritto: passato più di oggi faceva carriera il politico che "aveva più tessere". Si, ma in qualche modo bisognava (talvolta illegittimamente) entrare in contatto con gli elettori. Oggi o sei prescelto dalla segreteria, o non hai alcuna possibilità. Pertanto i parlamentari sono ridotti a lacchè. Ho già detto altrove che l’intelligentissimo cittadino, dando sostegno con voto referendario alla totale eliminazione delle preferenze, ha privato la democrazia di un fondamentale strumento di scelta. Adesso il parlamentare è cliente della sua segreteria, ovvero del capopopolo di turno. Come si chiama questa cosa ? 1
Gaetanoalberto Inviato 16 Luglio 2022 Inviato 16 Luglio 2022 1 ora fa, audio2 ha scritto: kossiga come lui, No no, Cossiga è proprio a cavallo del baratro, uno degli esemplari della politica urlata, che si sarebbe trovato benissimo oggi.
nixie Inviato 16 Luglio 2022 Inviato 16 Luglio 2022 Nel 78 avevo 30 anni e parecchi di voi "pischelli" e con il sentito dire,quando si seppe dell uccisione di Moro ci fermammo tutti,anche i comunisti come me,le BR non avevano l appoggio della classe operaia(anzi),in certi luoghi venivano anche denunciati,ma si è sempre saputo che le BR(certamente da condannare)erano in quel momento il più accreditato capo espiatorio.
audio2 Inviato 16 Luglio 2022 Inviato 16 Luglio 2022 ma lascia stare l' urlato. era roba da far fucilare, e ce lo siamo trovato come pdr e qua a far le pulci alla casellati o nordio
Gaetanoalberto Inviato 16 Luglio 2022 Inviato 16 Luglio 2022 11 minuti fa, audio2 ha scritto: far le pulci alla casellati o nordio Boh. Io non li ho mai considerati degni di riflessioni lunghe. Visto che li citi, sulla Casellati niente da dire onestamente. Nordio invece è un magistrato che, a mio avviso, ha cominciato a far politica prima di darsi alla politica, e questo non va assolutamente bene.
wow Inviato 16 Luglio 2022 Inviato 16 Luglio 2022 @Jack stavamo parlando di eventuali connivenze politiche tra PCI, aree di sinistra e BR. Evidenziare che ci fu una forte dissociazione, almeno in area PCI, non significa difendere i comunisti. Associare il PCI al comunismo che impedisce con la violenza e l’imperio agli altri di trovare la propria via all’affrancamento non significa avere contezza di quel periodo ma fare propaganda. Analogamente negare che il PCI abbia contribuito al progresso democratico di questo paese e sia statl, in molti frangenti una forza responsabile e rispettosa della costituzione, contrariamente ad altre che hanno tramato nel torbido. Poi, vabbe', se si rimpiange Almirante e si fa assurgere a grande statista un uomo che è stato a capo della peggiore DC e della peggiore politica mai fatta in questo paese e della quale stiamo pagando le conseguenze ... 1
Jack Inviato 16 Luglio 2022 Inviato 16 Luglio 2022 9 minuti fa, wow ha scritto: Analogamente negare che il PCI abbia contribuito al progresso democratico di questo paese ma per favore caxzo che tutto sto socialismo straccione che pervade la nazione è totale colpa di quelle idee orrende che han sempre propagandato, stesse idee orrende delle BR. Che mi frega di come volevano imporle? andava messo fuori legge nel 1948 esattamente come il partito fascista. adesso non avremmo sanità di stato, pensioni di stato, scuola di stato, stipendifici di stato, sovvenzioni di stato a questo o a quello ad cazzum…adesso ci si sarebbe dovuti alzare alla mattina e non ci sarebbero stipendi tutti così livellati al minimo vitale che per avere un avvenire bisogna andare all’estero. bah…
wow Inviato 16 Luglio 2022 Inviato 16 Luglio 2022 @Jack dietro la tua visione socio, economico, politica c'è una grande utopia (estremamente negativa, più negativa del comunismo) alla quale bisognerebbe credere per atto di fede, non essendo applicata in nessuna parte del mondo. Dobbiamo confrontarci pessime utopie?
Roberto M Inviato 16 Luglio 2022 Inviato 16 Luglio 2022 25 minuti fa, wow ha scritto: Associare il PCI al comunismo 25 minuti fa, wow ha scritto: negare che il PCI abbia contribuito al progresso democratico di questo paese Come no: 1 1
wow Inviato 16 Luglio 2022 Inviato 16 Luglio 2022 1956 Rivoluzione di Budapest. Poi è successa qualcosa nel pci. Come dite, imparate la storia, ma toglietevi il secolo d'Italia dagli occhi. Voi state ancora ad Almirante, a borghese e ai golpisti da operetta, alla esaltazione di pinochet e videla...
Jack Inviato 16 Luglio 2022 Inviato 16 Luglio 2022 @wow ma quale utopia… ma de ché? avere una tassazione onesta uguale per tutti e poter scegliere liberamente dove comperare i servizi che riteniamo di volere acquistare è utopia mò. Non è paese civile, è utopia. bah Non ci fosse stato l’ombrello USA saremmo finiti come i paesi oltrecortina… senza libertà e senza una lira. Il PCI per quello che ci voleva fare andava messo fuori legge nel 1948, punto. 2
Messaggi raccomandati