Dufay Inviato 29 Luglio 2022 Inviato 29 Luglio 2022 39 minuti fa, Collegatiper ha scritto: Però a mio avviso essendo la musica arte più che altro si ascolta col cuore Cooreee miiooo coooreee miiooo... Quanti mi piace sta canzone.
zigirmato Inviato 29 Luglio 2022 Inviato 29 Luglio 2022 25 minuti fa, alexis ha scritto: Certo che @zigirmato confondere moz e bet sordo con la nona.. pensavamo tutti fosse una battuta.. è come l’appendino fosco egiziano.. può essere solo il caldo… 😜 informarti prima che è meglio.
one4seven Inviato 29 Luglio 2022 Inviato 29 Luglio 2022 40 minuti fa, alexis ha scritto: chi compone musica sa Perfettamente quanto sia necessario alla partitura la presenza del registro grave in tutta o quasi tutta la sua estensione… È vero, ma la cosa è un po' più articolata. Molte registrazioni dei 70 ad esempio, o anche precedenti, avevano le basse "sacrificate", è noto e raccontato da diversi ingegneri del suono. Le cose cominciano a cambiare dagli 80 in poi, fino ad arrivare ad oggi, dove le frequenze grevi sono messe, al contrario, in evidenza. In molti remaster sono state messe sempre più in evidenza strada facendo... E noi, ricordo, ascoltiamo registrazioni.
jedi Inviato 29 Luglio 2022 Autore Inviato 29 Luglio 2022 @alexis Le Magneplanar le ha viste con i miei occhi ,su una esecuzione di musica classica neanche particolarmente impegnativa ad un volume medio alto andare a fondo corsa quando sono entrati i timpani Poi ognuno difende il proprio orticello. Ma essere obiettivi è un altra cosa 1
Dufay Inviato 29 Luglio 2022 Inviato 29 Luglio 2022 Facciamo un esempio concreto: il famosissimo koln concert di Keith jarrett. Ad un certo punto keih oltre a canticchiare di continuo comincia a pestare pesantemente i piedi sul palco. In uu sistema diciaml "energico" si sente parecchio in un sistema che lo è meno si sente meno... Questo cambia abbastanza la percezione e il coinvolgimento.
iBan69 Inviato 29 Luglio 2022 Inviato 29 Luglio 2022 30 minuti fa, one4seven ha scritto: è un problema di qualità. Non sono d’accordo. Un’automobile, non si giudica dalla velocità o dalla potenza, ma dalle qualità di guida, che possono essere eccellenti anche in un range di utilizzo più limitato. Pensare che se un diffusore non copre i 20hz, non non è qualitativamente, valido, è una vera sciocchezza. 1
one4seven Inviato 29 Luglio 2022 Inviato 29 Luglio 2022 @iBan69 qualità di riproduzione, non dei diffusori. Se nella registrazione ci sono i 20HZ e il diffusore non scende fin lì, sarà anche di qualità e nessuno lo mette in dubbio, ma a te della registrazione ti manca un pezzo, all'ascolto. 1
zigirmato Inviato 29 Luglio 2022 Inviato 29 Luglio 2022 Beethoven e la sordità: quando il genio non si arrende Centro Acustico… » News & Eventi » Beethoven e la sord… La storia di Beethoven è una delle più affascinanti del mondo della musica, soprattutto in virtù della sua sordità. Il grande compositore tedesco infatti cominciò a riscontrare problemi di udito prima dei trent’anni. A trentanove era già completamente sordo. Eppure, alcune delle sue più grandi composizioni, fra cui la Nona Sinfonia, vennero composte quando egli non riusciva più a percepire nemmeno una parola o una nota. Fu l’unione di una mente matematica e di un’anima votata completamente alla sua musica a compiere la magia, assieme alla forza di volontà che contraddistinse il compositore. L’idea del suicidio infatti lo tentò più volte nel corso della sua breve e travagliata vita, ma egli decise di non arrendersi e dedicarsi completamente alla musica. La progressiva perdita dell’udito Le origini dell’ipoacusia di Beethoven sono tutt’ora sconosciute, nonostante le autopsie eseguite sul corpo del compositore. Quello che per noi è interessante raccontare però sono le tappe di questa ipoacusia (poi divenuta sordità), del tutto simili a quelle che molte persone affrontano ancora oggi. Inizialmente infatti, il problema uditivo riguardava solo la sfera del parlato. Il compositore percepiva le voci, ma non riusciva a distinguere chiaramente le parole. Per questo, doveva speso chiedere ai suoi interlocutori di alzare la voce. Successivamente, cominciò ad avere difficoltà nel percepire anche i suoni, e quindi la sua stessa musica. Egli stesso afferma che era costretto a sistemarsi proprio accanto all’orchestra per riuscire a sentire qualche nota. Decise quindi di isolarsi volontariamente, per evitare che gli altri si accorgessero del suo handicap. Anche questa purtroppo è una reazione non estranea alle persone che soffrono di problemi uditivi, ma appare ancora più sofferta in un uomo che si guadagnava da vivere grazie alla musica. Gli strumenti “tecnologici” con cui Beethoven combatté il calo dell’udito Tuttavia, se da un lato si isolò dal mondo ai primi segnali di ipoacusia, dall’altro si ingegnò con tutti i mezzi possibili per continuare a sentire la musica che produceva, o meglio, a sentirne le vibrazioni. Si dice ad esempio che avesse tagliato le gambe al suo pianoforte, affinché la tastiera toccasse il pavimento. Egli stesso, stendendosi a terra, posava l’orecchio sul pavimento per percepire le vibrazioni sonore prodotte dallo strumento. O ancora, si dice che avesse fatto costruire una grande scatola che fungeva da cassa di risonanza. L’appoggiava sul pianoforte e suonava al suo interno, come in una moderna cabina di registrazione. I biografi di Beethoven parlano anche di una bacchetta di metallo (probabilmente ottone) che il compositore teneva tra i denti mentre suonava, mettendola a contatto con la cassa armonica del pianoforte, sempre per percepire le vibrazioni. Quelli di cui possiamo dare per certa l’esistenza sono però i cornetti acustici, i precursori dei moderni apparecchi acustici. Il primo venne realizzato per Beethoven dal suo amico Johann Mälzel, lo stesso inventore viennese che realizzò poi il metronomo. Questo rudimentale apparecchio acustico, assieme ad altri tre modelli acquistati in diverse occasioni dal compositore, sono oggi esposti alla Casa di Beethoven a Bonn. Tuttavia, il rapporto del compositore con questi dispositivi non fu per niente buono, al punto che ancora oggi si possono notare su di essi numerose ammaccature. Beethoven era solito scagliarli contro le pareti durante gli scatti d’ira, quando si rendeva conto che non gli apportavano alcun beneficio. Arrivò anche ad l’amico Mälzel di avergli costruito dei dispositivi che avevano peggiorato il suo udito. Cosa sarebbe successo se Beethoven avesse potuto usufruire di un moderno apparecchio acustico? Like Tweet +1 Pin it
one4seven Inviato 29 Luglio 2022 Inviato 29 Luglio 2022 20 minuti fa, Dufay ha scritto: oltre a canticchiare di continuo Se avesse tenuto la bocca chiusa... È insopportabile. 🤣 1
Membro_0015 Inviato 29 Luglio 2022 Inviato 29 Luglio 2022 Le prime ottave pure col corpo. Gli impianti aiend e gli accessori pure con occhi e portafoglio
iBan69 Inviato 29 Luglio 2022 Inviato 29 Luglio 2022 32 minuti fa, jedi ha scritto: Le Magneplanar le ha viste con i miei occhi ,su una esecuzione di musica classica neanche particolarmente impegnativa ad un volume medio alto andare a fondo corsa quando sono entrati i timpani Poi ognuno difende il proprio orticello. Ma essere obiettivi è un altra cosa Prima di tutto spero che tu le abbia sentite e non solo viste, considerato che non essendo altoparlanti dinamici, non vanno a fondo corsa! Seconda cosa, le Magneplanar, non sono diffusori nati per elevati volumi d’ascolto, ma per esprimersi al meglio necessitano amplificazioni capaci di gestirle, essendo a bassa efficienza e 4ohm. Non sempre sono provate con amplificazioni giuste. Il resto sono leggende metropolitane. Ad essere obbiettivi ... sei tu ad essere poco obbiettivo, visto che sembra sempre che solo il tuo impianto sia il meglio. Mah … 😏
jedi Inviato 29 Luglio 2022 Autore Inviato 29 Luglio 2022 @iBan69 I 20 hz (ammesso che un diffusore li riproduca come frequenze maggiori ) devi avere una diagonale se non ricordo male di 12 metri. Invece avere una gamma dai 35 hz in su che non abbia deficienze è lì che ti dà impatto viscerale. Mi sembra di dire cose talmente banali che è Abc di questo campo/settore
iBan69 Inviato 29 Luglio 2022 Inviato 29 Luglio 2022 @one4seven se mi manca il 10% di quello che non ascolto, non mi serve a nulla. Ma quante registrazioni scendono a 20/30Hz? Stiamo parlando di una percentuale minima ed estrema.
jedi Inviato 29 Luglio 2022 Autore Inviato 29 Luglio 2022 @iBan69 Vedi ,io le balle non sono abituato a raccontarle Facciamo una cosa Io non ti ho risposto alle tue provocazioni ,e ti chiedo di lasciarmi perdere Amen
one4seven Inviato 29 Luglio 2022 Inviato 29 Luglio 2022 4 minuti fa, jedi ha scritto: Invece avere una gamma dai 35 hz in su che non abbia deficienze è lì che ti dà impatto viscerale. Concordo 4 minuti fa, iBan69 ha scritto: Ma quante registrazioni scendono a 20/30Hz? Stiamo parlando di una percentuale minima ed estrema. Ma stai scherzando?
Dufay Inviato 29 Luglio 2022 Inviato 29 Luglio 2022 29 minuti fa, Turandot ha scritto: @Dufay Quale punto? Grazie Da 6.17 a 6.41 prima parte 1
Dufay Inviato 29 Luglio 2022 Inviato 29 Luglio 2022 7 minuti fa, iBan69 ha scritto: Ma quante registrazioni scendono a 20/30Hz? Stiamo parlando di una percentuale minima ed estrema Se non li hai non lo sai... 1
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