Serie TV

[LUIGI64]

Ultimata the Beast in me

Mi è piaciuta, certamente superiore alla media

Anche il finale, tutto sommato, non delude

[spersanti276]

 

Credo se ne sia parlato già.

Magnifica. Fotografia e paesaggi incredibili, ritmo lento, dialoghi mai banali. Avercene di western così. Solo 6 puntate.

Stra-consigliato, gli amanti del genere andranno in sollucchero.

 

"Brick si conferma narratore di grande talento e profondità, con questo racconto dal chiaro sapore revisionista, con nomi di altissimo profilo all'interno del cast, ma soprattutto una caratura estetica che si accompagna a una capacità di stupire notevole. The English si rivela infatti un racconto sulla frontiera americana perfettamente a metà strada tra omaggio e innovazione. Il tutto al servizio dei tre attori principalmente: Emily Blunt, Chaske Spencer e Rafe Spall, capaci di darci qualcosa di potente all'interno di una storia sull'Ovest fatta di profondità storica. Questa serie mette da parte la retorica che per tanti decenni Hollywood ha usato per deformare la realtà, per renderla qualcosa di edulcorato."

 

https://www.facebook.com/reel/166022222910955

[Boris Lametta]

Finita di vedere Succession

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Quarta e ultima stagione, al pari e forse più delle altre, assolutemente spettacolare per una delle migliori serie degli ultimi anni. L'ultima straordinaria puntata ci consegna un finale perfetto (per fortuna).

Non fatevela scappare non ve ne pentirete.

[raf_04]

Il 24/11/2025 at 17:49, Boris Lametta ha scritto:

L'ultima straordinaria puntata ci consegna un finale perfetto (per fortuna).

..e questa è una cosa più unica che rara, per le serie sviluppate su più stagioni (mi è successo solo con Breaking Bad e Better Call Saul).

[gullaz]

Misfits, su Prime. Serie inglese di una decina di anni fa,credo per la prima volta su una piattaforma di streaming. Giovani assegnati ai servizi sociali che dopo una tempesta si ritrovano con superpoteri del ca***. 

Divertente, molto scorretta, gran colonna sonora.

[spersanti276]

 

Mi sto gustando questa che avevo da un bel po'.

Leggera, allegra, eccellente colonna sonora anni '50, dialoghi sopraffini e comicità yiddish esilarante.

Consigliatissima.

[argonath07]

Il 16/12/2025 at 20:43, spersanti276 ha scritto:

 

Mi sto gustando questa che avevo da un bel po'.

Leggera, allegra, eccellente colonna sonora anni '50, dialoghi sopraffini e comicità yiddish esilarante.

Consigliatissima.

 Io l'ho adorata...

[Boris Lametta]

IT: Welcome to Derry, bocciata su tutta la linea.

Dopo un discreto primo episodio che faceva ben sperare,...una continua discesa verso il baratro qualitativo. Storia ridicola, recitazione pessima sopratuto dei bambini, insomma per me non si salva nulla. Questa volta HBO ha decisamente toppato.

Mollata con ribrezzo a metà della penultima puntata con la decisione di non "dargliela vinta" e vederla fino alla fine, e da quello che mi hanno raccontato i più coraggiosi, ho fatto benissimo.

[argonath07]

20 ore fa, Boris Lametta ha scritto:

IT: Welcome to Derry, bocciata su tutta la linea.

Dopo un discreto primo episodio che faceva ben sperare,...una continua discesa verso il baratro qualitativo. Storia ridicola, recitazione pessima sopratuto dei bambini, insomma per me non si salva nulla. Questa volta HBO ha decisamente toppato.

Mollata con ribrezzo a metà della penultima puntata con la decisione di non "dargliela vinta" e vederla fino alla fine, e da quello che mi hanno raccontato i più coraggiosi, ho fatto benissimo.

Io l'ho vista tutta, e concordo con te, non capisco perchè cambiare la trama del libro (stupendo...) per creare una storia che col libro non ci azzecca quasi per niente...

[Boris Lametta]

2 ore fa, argonath07 ha scritto:

del libro (stupendo...)

Letto rigorosamente nell'età giusta, e cioè da adolescenti è qualcosa di indescrivibile, i perdenti sono il gruppo di amici che chiunque avrebbe voluto avere. Condividere con loro la paura, l'amicizia, i segreti e la consapevolezza di essere loro malgrado cresciuti un una città "sbagliata" ti rimane dentro. Nessun film o serie sarà mai in grado di creare quell'universo.

Quello che ci è andato meno lontano è la miniserie in 2 puntate degli anni 90, tutto il resto...

Sono sempre stato convinto che King desse il meglio di se nel raccontare storie che orbitano nell'universo dei bambini/adolescenti e non necessariamente dalle tinte horror, come anche nel racconto "il corpo", da Stagioni Diverse e da cui Rob Reiner ha tratto il favoloso film.

[argonath07]

11 minuti fa, Boris Lametta ha scritto:

Letto rigorosamente nell'età giusta, e cioè da adolescenti è qualcosa di indescrivibile, i perdenti sono il gruppo di amici che chiunque avrebbe voluto avere. Condividere con loro la paura, l'amicizia, i segreti e la consapevolezza di essere loro malgrado cresciuti un una città "sbagliata" ti rimane dentro. Nessun film o serie sarà mai in grado di creare quell'universo.

Quello che ci è andato meno lontano è la miniserie in 2 puntate degli anni 90, tutto il resto...

Sono sempre stato convinto che King desse il meglio di se nel raccontare storie che orbitano nell'universo dei bambini/adolescenti e non necessariamente dalle tinte horror, come anche nel racconto "il corpo", da Stagioni Diverse e da cui Rob Reiner ha tratto il favoloso film.

Pienamente d’accordo 🤝 

[best_music]

The morning show stagione 4.

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Il livello è ancora alto, se possibile più alto della media delle stagioni precedenti.
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In una leadership della rete televisiva tutta femminile è il momento delle trame di potere, prima striscianti e poi esplosive, senza esclusioni di colpi, tutto viene messo in gioco e diventa un' arma: sesso, sentimento, scheletri nell' armadio, "ritorni" dal passato di personaggi che si vorrebbero esclusi dalla propria vita. Più che una rete televisiva sembra una corte rinascimentale italiana nel periodo dei Borgia, solo che al posto del pugnale e del veleno si usano notizie più o meno riservate, invece degli eserciti gli organi di informazione (visto che i "proiettili" sono le notizie) ed invece dei capitani di ventura i magnati della nuova e vecchia economia.
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Senz' altro da vedere, specie per chi vuole accantonare (o ha superato) la preferenza per storie di pura fantasia e vuole qualcosa che sia attinente alla realtà dei giorni presenti.
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Inutile dire che il punto di vista è saldamente ancorato al campo democratico della politica USA, ma, visto il contesto dell'azione, si può considerare un ulteriore elemento di realismo.