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Il "suono" del giradischi


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18 ore fa, one4seven ha scritto:

E' un pò crudo e sicuramente poco romantico, però... tant'è.

Vero, per evitare basta prendere roba vecchia. Personalmente per il genere che ascolto, cerco dischi di grandi interpreti del passato, quando il digitale non esisteva, per le edizioni moderne, uso la liquida, che è anche molto più fruibile.

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@Paperinik2021 perchè i problemi della lettura del disco non sono prinpicalmente quelli delle oscillazioni a periodo lungo, figli dell'eccentricità di alcuni vinili, non certo tutti!) ma l'effetto dell'appilcazione e del controllo della forza motrice al piatto.

per esempio: un classico DD ultraservocontrollato, avrà un w/f perfetto misurato, mentre all'ascolto .. un suono nervoso, leggermente isterico. ( prova fatte molte volte, con i miei gira a DD, da Emt a Sp10 e pure Micro DD in confronto a classiche motorizzazioni a puleggia senza alcun tipo di correzione servolelettronica) Cmq, se ti rileggi bene tutto il tred dedicato ai motori, probabilmente trovi risposta facilmente.

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Il 26/8/2022 at 13:35, alexis ha scritto:
Il 26/8/2022 at 10:31, damiano ha scritto:

tutto viene rimesso in discussione dal foro eccentrico del disco.

Un falso problema, equivale alle scie chimiche con la prospettiva di un terrapiattista.. neanche tanto sveglio.

Mica tanto … visto le oscillazioni laterali che genera sulla puntina e stilo. 

  • Melius 1
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Effettivamente c’è da riconoscere che, limitatamente al supporto vinile, non v’è stato lo sperato e dovuto livellamento in alto della qualità costruttiva: nel 2022 non è raro trovare vinili di nuova produzione e neanche tanto economici (riedizioni comprese ovviamente) eccentrici, ondulati, crepitanti-fruscianti-logori o comunque dalla pasta vinilica tutt’altro che silenziosa, copertine interne di carta grezza che graffiano la superficie dopo pochi utilizzi etc…
Dal mio punto di vista, inaccettabile. 
Ciò non toglie che a quei vinili ottimamente confezionati (ma anche a tutti gli altri, dai 😉) si debba dedicare il meglio possibile per il loro ascolto. 
Sempre ed esclusivamente dal mio punto di vista. 

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Oggi, con i giradischi di buon livello, l’anello debole della catena analogica, è diventato il disco in vinile, non tanto dal punto di vista sonoro, ma proprio della qualità del supporto. 
Sarebbe ora che l’industria investisse nel miglioramento del suddetto, visto i prezzi a cui lo vendono. 

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