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Melius Club

Avvocati casta di sfruttatori ?


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Inviato
20 minuti fa, cactus_atomo ha scritto:

ma ha il nome.

Non conta piu’ niente

  • Melius 1
Inviato

Quando un lavoro è proletarizzato queste sono le conseguenze.Ci sono troppi laureati in giurisprudenza e moltissimi  praticanti avvocati .Il che vuol dire che per uno che ne cacci dallo studio,o che si manda a fare in cupio, ce ne sono pronti 5 altri che si accontentano della paghetta essendo perlopiù giovani.

  • Melius 1
Inviato
1 ora fa, qzndq3 ha scritto:

Sono tra i 1700 e i 1800€/mese per 6gg/settimana, per i costi della vita ad Amsterdam non c'è da scialarsi, ma almeno glieli hanno dati, da noi...

Esatto, il confronto era improprio perché bisognerebbe valutare contributi pensionistici, assicurazioni mediche costo della vita etc etc. Però lì un ragazzo riesce a campare in modo autonomo anche al primo impiego 

  • Amministratori
Inviato

@luckyjopc vero, ma senza tariffa minima obbligatoria un gruppo di giovani, passato il prticantato, potrebbero consorziarsi ed aprire uno studio proprio,cero non è facile, i primi anni lavorerebbero gratis o in perdita, lr cause corrono e gli incassi arrivano spesso tardi, ma potrebbero provare a battere campi dove la concorrenza è minore, (un compagno di scuola di mio fratello ha avuto 40 anni f l'intuizione di specializzarsi in infortuni e invalidità sul lavoro, adesso ha una attività florida e consolodata), 

Inviato

il paragone con altri Paesi in cui il lavoro dell'avvocato è meglio retribuito,deve fare i conti con il fatto che come si diceva gli avvocati sono semplicemente in numero esorbitante.Non si può essere troppi e non abbastanza qualificati e pensare di mantenere i compensi al livello di quando gli avvocati erano meno della metà di ora.

Inviato
1 minuto fa, cactus_atomo ha scritto:

senza tariffa minima obbligatoria

Forse non hai letto il mio post: dal 2006 le tariffe minime garantite non esistono più, essendo rimessa la determinazione del compenso ad accordi individuali tra professionista e cliente.

Una cosa diversa sono i c.d. parametri stabiliti periodicamente dal Ministero della Giustizia, che servono ai magistrati che liquidano i compensi di causa, sempre in mancanza dei predetti accordi.

Ciò è tanto vero che esistono imbecilli che si offrono per curare una separazione di coniugi a 200 euro, compenso praticato da svariate compagnie di assicurazione per una causa derivante da sinistro stradale.
In questo poco edificante quadro, i professionisti non hanno diritto ad una retribuzione dignitosa del proprio lavoro?

Inviato
14 minuti fa, mozarteum ha scritto:

Gli avvocati non si assumono. Se si fanno assumere cessano di essere avvocati

Esatto.
Di più, l'avvocato si deve scegliere in base all'intuitus personae, alla fiducia, alla specializzazione in date materie, a quel patrimonio immateriale che si chiama esperienza.

Il compenso non è un fattore discriminante, fermo restando che la concorrenza al ribasso si risolve, il più delle volte, in un danno per il cliente.

Inviato

Che sia propedeutico per entrare nella vera casta, la magistratura... Ma anche in parlamento gli avvocati hanno un loro perché (Cirinnà, Bongiorno, Bonafede,Maria Elisabetta Alberti Casellati ecc. oltre ai più conosciuti Previti, Ghedini (+) et famiglia..) dove sono il primo partito.

https://www.lanotiziagiornale.it/onorevoli-professioni-alla-carica-gli-avvocati-restano-il-primo-partito-tra-i-meno-rappresentati-in-parlamento-infermieri-e-operai/

  • Amministratori
Inviato

@codex ovvio che uno studio assume le segretarie e non gli avvocati, ma credo sia prassi comune stabilire un compenso presumo percentuale sulle pratiche trattate. un rimborso di 200 euro onnicomprenivo fa ridere

Inviato

Attenti che le rappresentanze in Parlamento dei vari mondi del lavoro erano una prerogativa del fascismo.

 

Inviato
5 minuti fa, cactus_atomo ha scritto:

un compenso presumo percentuale sulle pratiche trattate.

Anche li non e’ cosi’ facile.

Il collaboratore giovane non da un valore aggiunto alle pratiche che tratta.

Ricordo i primi tempi della mia pratica, l’avvocato anziano mi riempiva le minute dattiloscritte (non c’era ancora il pc) di segni in rosso. Qua non si capisce niente, qui devi tagliare, questa cosa va detta dopo e in altro modo, questa sentenza che citi non e’ pertinente.

Ora l’atteggiamento deve essere quello: l’avvocato ha ragione, mi devo sgrezzare.

Non: quanto mi spetta?

 

  • Melius 1
Inviato

però un minimo di dignità secondo me glielo devi anche dare, altrimenti non lo prendi

( non sarà mica obbligatorio, o no ? chiedo perchè qua in italia )

se un redditato lardotico prende 600 euro non gliene possiamo mica dare almeno 800

ad un apprendista stregone che però pedala ?

Inviato

Pochi giorni fa vidi un film con Sergio Castellitto, "Il tuttofare", proprio riguardante il lavoro di praticante in uno studio legale...un simpatica commedia dolceamara ma che riflette il mondo reale degli studi legali.

Inviato
3 ore fa, Velvet ha scritto:

Io a 25 anni


i dinosauri erano già estinti o qualcuno ne girava ancora?

Inviato
8 minuti fa, appecundria ha scritto:

dinosauri erano già estinti o qualcuno ne girava ancora?

Correva la fine degli anni '90 del Novecento, esisteva internet e persino i telefoni cellulari ... quindi temo fossero già estinti da un pezzo.

Se vuoi però mi informo meglio 

Inviato

@cactus_atomo

Su questo la pensiamo allo stesso modo, ma anche nella capitale, dove esercitano "solo" 28.000 avvocati, il compenso riconosciuto ai praticanti non supera i 500 euro, anche in studi con nomi altisonanti, sempre per almeno 10 ore di lavoro al giorno.

Attenzione però a generalizzare, perché ormai la pratica vera e propria dura assai poco, mi sembra 18 mesi, con dodici che possono essere sostituiti da un master post universitario, con il risultato che, se l'esame di abilitazione va bene, il praticante scompare dallo studio in men che non si dica.

Tra l'altro, causa covid l'esame di stato è stato organizzato nella forma di un doppio orale, con il magnifico risultato che si battezzano avvocati che non si sa se sappiano scrivere, in aggiunta a quelli che hanno comprato l'abilitazione all'estero (i c.d. stabiliti).

Potrà sembrare strano ed anacronistico, ma una pratica ben fatta costituisce il migliore investimento per il futuro da parte di un giovane professionista, fermo restando che il codice deontologico prevede un compenso adeguato all'apporto del praticante nello studio. 

 

Inviato
14 minuti fa, audio2 ha scritto:

però un minimo di dignità secondo me glielo devi anche dare, altrimenti non lo prendi

( non sarà mica obbligatorio, o no ?

Ma infatti non prendo nessuno, da 20 anni.

Nonostante ho ricevuto svariate pressioni, chi me lo fa fare ?

Non solo perdi tempo ma ti danneggia il lavoro perché poi ti impigrisci gli fai fare le cose le controlli male ovvero le butti direttamente nel cestino e ti ritrovi strozzato coi tempi perché sbagliando ci avevi fatto affidamento ecc ecc.

Diversi sono i mega studi modello americano dove i fondatori sono, oltre che avvocati, pure imprenditori.


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