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Pink Floyd: Animals (Remix 2018)


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James Guthrie sembra d'accordo con me... 😁

Scherzi a parte, quando ha fatto quelle dichiarazioni? 

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5 minuti fa, djansia ha scritto:

C'è in entrambi i missaggi, quello del 1977 e in questo del 2018.

Sì, infatti ho scritto "accentuato". Potrebbe essere che nel remix sia stato semplicemente messo in primo piano un effetto che prima non lo era, o era meno distinguibile

Inviato

Ed ecco l'analisi comparativa sulle tracce digitali (non sono un tecnico mi diletto e basta col poco che ne capisco), ho preso "Pigs" come riferimento perchè è una di quelle dove si sente maggiormente la differenza:

.

CD 1977, Range Dinamico = 9.4

1977.jpg

------------------------------------

File HD 2011, Range dinamico = 8.8

 

2011.jpg

-----------------------------------------

File HD 2018, Range Dinamico = 10.1

 

2018.jpg

.

Nessuna delle tracce clippa, però il nuovo MIX lo sfiora, sta più alto (meno headroom).

 

Si può notare come il contenuto delle alte frequenze sia lievemente più esteso nel nuovo MIX (oltre i 24Khz) rispetto al Remastered 2011. L'originale è schifoso in tal senso, anche essendo un 44.1 (oltre i 17Khz quasi nulla, occhio alla scala).

Come da orecchie suggerite e dal dichiarato di chi ci ha lavorato in effetti l'Album ha guadagnato qualcosa in dinamica, cosa che contribuisce alla decongestione del suono.

PS: Questo programma usa LRA (Loudness Range) che è un sistema per misurare il Dinamic Range che dovrebbe essere più complesso/preciso rispetto al classico "DR" log.

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Inviato
14 minuti fa, djansia ha scritto:

James Guthrie sembra d'accordo con me... 😁

Scherzi a parte, quando ha fatto quelle dichiarazioni? 

 

Siamo in due allora, non lo so c'è il link alla fonte ma penso di recente per l'uscita.

Inviato
25 minuti fa, _Diablo_ ha scritto:

E allora questo Remix cosa Re-mixa? L'originale MIX per noi e per tutti è quello uscito masterizzato nel '77 e rimasterizzato nel 2011 (sempre stesso MIX). Certo se intendi che a noi arrivi intonso "unmastered" è dura, ma sentiresti comunque il MIX originale perché il mixing precede la fase di masterizzazione. A meno che non facciano una versione remixata, che infatti è quello che hanno fatto con questa 2018.

 

Ok tranquillo non mi devi spiegare queste cose, mi sembrava utile verificare che conoscessi quanto basta i concetti in questione.

Non a caso chiedevo curioso a one4seven del "flat transfer" di cui parlava, che fa in pratica cadere la distinzione tra mix e master, o meglio tra master mix (la prima generazione, l'uscita diretta dalla consolle di missaggio verso il tape) e master di produzione (e distribuzione). Cmq non ha importanza in topic.

 

35 minuti fa, _Diablo_ ha scritto:

Non sarei riuscito a dare una definizione di suono "inscatolato" migliore. Un suono che dovrebbe essere grande ficcato dentro a una scatola, con poco spazio tra strumenti e voci.

 

Sì finiamo per avvitarci in giochi di terminologia e sensazioni che non ci fanno andare avanti.

Quello che io ho espresso non è un suono inscatolato, che per me è tutt'altra cosa, ma se vuoi accettarlo come buona definizione delle TUE sensazioni te lo regalo proprio 😁 

 

42 minuti fa, _Diablo_ ha scritto:

Invece sono convinto che gli sia venuto così, piuttosto malino, per una serie di eventi legati al cambio location di registrazione o limiti tecnici non risolti a dovere.

 

Tutte le produzioni sono almeno in parte "come viene", c'è sempre l'elemento di imponderabilità, non si seguono regole esatte o scientifiche ma solo linee guida più o meno consolidate. Può essere tutto, sarà stato pure un percorso travagliato, ma quanto a registrazioni e location c'è da dire che se la materia prima (la ripresa sonora) non è buona...non c'è nè ci sarà mix o remix che tenga, neanche dopo 2000 anni (anche The Wall peraltro è stato registrato in parecchie location, anche tracce confluite nello stesso brano).

Magari potevano lavorarci meglio, ma ritengo siano state ai tempi scelte volute e consapevoli.

Quello doveva essere il sound dell'album, almeno per tecnici e produttori.

Poi si sa i musicisti stessi sono persone volubili...

 

58 minuti fa, _Diablo_ ha scritto:

La registrazione di questo album è un po’ Lo-Fi, ma in modo piacevole. L’LP manterrà sempre molto del suo sapore originale, ma ho cercato di aumentare la gamma dinamica e di estendere la sua fedeltà in tutte le direzioni. Ho cercato di creare un palcoscenico più tridimensionale. In questo modo l’album è più in linea con gli altri dischi dei Pink Floyd

 

Mi piace la definizione, è molto più gergale di quello che pensi e non dovresti prenderle il Lo-Fi alla lettera, comunque rende l'idea. Ha voluto rendere i suoni più vividi e dettagliati ed ha allargato l'immagine stereofonica.

Va benissimo, ha raggiunto lo scopo, è un altro modo di sentirla, non più allettante per il sottoscritto ma certamente per l'audiophilo medio.

Occasionalmente paga pegno.

Inviato
33 minuti fa, aldofranci ha scritto:

Mi piace la definizione, è molto più gergale di quello che pensi e non dovresti prenderle il Lo-Fi alla lettera

.

Beh probabilmente intendeva sempre in comparazione ad altri album Pink Floyd. In effetti senti "Wish" dopo il pur bel Remix Animals 2018 siamo su un altro pianeta. Per certi aspetti la sensazione Lo-fi messo a paragone resta, perchè probabilmente é insita nella registrazione. Ciononostante per i miei gusti siamo passati da schi-fi 1977, Lo-FI del 2011 a HI-fi del 2018.

.

Tra l'altro a parte la tridimensionalità del suono invoglia ad alzare, non c'è un effetto muro di suono, i suoni degli strumenti sono naturali, gli effetti sono migliorati il suono non indurisce, e su vinile si apprezza ancora meglio. Secondo te è roba da audiofilo medio? Secondo me l'audiofilo medio riesce a farsi abbindolare anche dalla loudness di alcune remaster (pompo qui, pompo là, ti sparo in faccia tutto), qui siamo a un livello di lavoro e di cura per l'opera che è alto, molto più alto della media di mere operazioni commerciali.

Io sono tra quelli che di solito evita le remaster perchè ha imparato che di solito l'orginale (magari in una particolare edizione) suona meglio, più naturale.

Ma qui non lo posso dire, mi sembra un risultato non meno che straordinario, se tutti mettessero la stessa attenzione in quello che fanno quando riprendono in mano qualcosa del passato, probabilmente sarebbe un mondo musicale migliore.

Detto ciò ho capito che non ti convince del tutto, ma magari datti più tempo per digerire la dissonanza con l'ascolto, per assimilare la nuova essenza di un vecchio album, visto sotto una luce nuova.

Inviato
40 minuti fa, _Diablo_ ha scritto:

Tra l'altro a parte la tridimensionalità del suono invoglia ad alzare, non c'è un effetto muro di suono, i suoni degli strumenti sono naturali, gli effetti sono migliorati il suono non indurisce

 

La naturalezza non manca neanche nel mix classico (a tratti a me sembra difettare nel nuovo, sottigliezze eh), che ha un moderato effetto di "congestione" dovuto alle scelte di stereofonia stretta che dicevo (non è inscatolamento, non c'entra nulla) rinvenibile peraltro in miriadi di classici rock.

E spiace contraddirti ma il suono non "indurisce" neanche nel vecchio mix. E' meno "a fuoco", poco ma sicuro...ecco il nuovo sembra aver introdotto una bifocale. 

 

40 minuti fa, _Diablo_ ha scritto:

Secondo te è roba da audiofilo medio?

 

Sì. Diciamo audiophilo medio akkulturato 😂

 

40 minuti fa, _Diablo_ ha scritto:

Secondo me l'audiofilo medio riesce a farsi abbindolare anche dalla loudness di alcune remaster (pompo qui, pompo là, ti sparo in faccia tutto)

 

Addirittura!!! Mi pare esagerato dai, non posso neanche accettare un' opinione sull'audiophilo medio che sia persino meno indulgente della mia.

Peraltro ti avrei considerato audiophilo medio pure a te, i conti non tornano.

 

40 minuti fa, _Diablo_ ha scritto:

Io sono tra quelli che di solito evita le remaster perchè ha imparato che di solito l'orginale (magari in una particolare edizione) suona meglio.

Ma qui non lo posso dire, mi sembra un risultato non meno che straordinario, se tutti mettessero la stessa attenzione in quello che fanno quando riprendono in mano qualcosa del passato, probabilmente sarebbe un mondo musicale migliore.

 

Ti capisco e condivido, per la reputazione che hanno dato al concetto di remaster per squallidi calcoli commerciali...meriterebbero una nuova Norimberga.

Hanno devastato gran parte del patrimonio della musica leggera degli ultimi 60 anni.

Per fortuna gli arzilli (e litigiosi) vecchietti sopravvissuti tra i Pink Floyd sono sempre stati sensibili e attenti alla qualità sonora. E soprattutto sono persone molto influenti, non in balia del produttorucolo saltafossi di turno.

Guthrie è eccellente ed espertissimo professionista, all'epoca fu un enfant prodige entrato poco più che ventenne nello staff tecnico dei PF a fine anni 70..

Non mi sorprende che sia stato fatto un lavoro di qualità.

 

 

Inviato

Ah ecco perché non ci vedo "la scatola" nel mix originale. Evidentemente non ci intendiamo nei termini. 

Eh, sacrilego, pure io trovo più innaturale il sound del remix (forse ho esagerato parlando di "finto", ma rendeva bene l'idea).

Ce se la fa a capire se il mix originale presente nel Bluray è un trasferimento flat? 

Inviato


in riferimento alla versione blu-ray, che pure mi solletica, anche se i lettori seri sono praticamente estinti

 

Mi sfugge tutta questa attenzione per il multicanale…

 

già è difficile vedere un impianto stereo sistemato come si deve, perché spesso  le casse danno fastidio agli altri familiari e si collocano vicino alla parete dove suonano malissimo

 

persino nell’home theatre si stanno affermando le soundbar importanti, che certamente suonano peggio, pur di non avere troppi diffusori in giro

 

l’Atmos credo che sia una battaglia persa in partenza, fatto seriamente, poi ci sono dei televisori gracchianti che lo millantano di serie!

Inviato

Al di là di trovare la giusta definizione di un sound che ognuno di noi sente in modo diverso (il termine inscatolato probabilmente non sarà la definizione giusta), _Diablo_ ha fatto capire il senso del livello qualitativo che porta questo remix, un lavoro davvero eccezionale!

.

Lo sto ascoltando in hi-res, se qualcuno può riportare le proprie esperienze tra CD e file hi-res grazie. 

Inviato
2 ore fa, Lumina ha scritto:

Mi sfugge tutta questa attenzione per il multicanale…

Ti sfugge perché, immagino, non lo posdiedi.

Si può sistemare serenamente nascondendo cavetteria e altri elementi. Poi non ci si ascolta solo musica ma anche film... probabilmente sono stati soprattutto i film a rendere i sistemi multicanale appetibile e diffusi.

Ecco che in una famigliola di quattro persone tutti sono disponibili a ingoiare i diversi rospi. Se non sbaglio anche i videogiochi hanno l'audio multicanale.

Vi è mai capitato, il primo brano che mi viene in mente, di ascoltare Welcome to the Machine in multicanale? On The Run? Per citare alcuni esempi di "ambienti sonori".

In generale, nei brani diciamo normali, poi si ascoltano musica e quindi strumenti provenire da fonti diverse e rispetto allo stereo è più agevole seguire il tutto o almeno lo è per me.

  • Melius 1
Inviato

ricordiamo che dietro TDSOTM c'è anche Alan Parsons eh...

Inviato
Il 17/9/2022 at 10:05, one4seven ha scritto:

Però intendevo che non conosco nessuno di personale tra gli audiofili che abbia messo in piedi un impianto multicanale pensato per il solo audio.

Quanti, qui anche tra noi, lo hanno? 

Al massimo hanno un HT magari ben messo, ma non pensato per la musica.

Mi ero promesso di risponderti in merito. 

Se sei interessato chiedi nella sezione apposita del forum, di sicuro si svilupperà un thread interessante. 

Sono appassionato di cinema ma al cinema, appunto, ci vado tanto.

Il mio impianto, niente di clamoroso, l'ho tirato su negli anni e partendo proprio con l'idea di "ascoltarci" i film. Solo successivamente ho unito anche l'ascolto di musica multicanale. Se poi l'ottica è quella di dare importanza sia alla "sonorizzazione" dei film che degli album musicali, ecco che in maniera naturale costruisci un impianto adatto all'ascolto dei diversi media anche in stereo se vuoi.

Poi tu bene o male conosci i diversi gradi di "follia" in questo hobby. Si passa per quello che ha un impianto milionario in auto e in ogni stanza delle case che abita, a quello che nel surround utilizza un amplificatore e un finale per ogni diffusore.

Personalmente poi è raro che ascolto l'impianto a diffusori, questo perché da decenni ascolto in cuffia e portatile per giunta. Non ho mai avuto e non ho ancora il tempo e gli orari adatti per ascoltare o vedere un film come si deve in condominio.

È davvero troppo "personale" ascoltare musica e capire quali sono gli strumenti adatti da consigliare. Si può discuterne però poi le scelte sono individuali, appunto personali. 

  • Thanks 1
Inviato
43 minuti fa, _Diablo_ ha scritto:

Nel vecchio mix secondo me la "fatica di ascolto" non avviene per indurimento ma per "impastamento" essendo tutto concentrato al centro e poco distinto, con frequenze che si sovrappongono.

Per me hai centrato il punto.

Inviato
45 minuti fa, _Diablo_ ha scritto:

Perciò ritengo che:

- L'audiofilo basso è in balia delle credenze dell'audiofilia.

- L'audiofilo medio ha ancora qualche convinzione rigida. Non saprebbe distinguere un'incisione fatta bene da una audiofila ammiccante. Formula giudizi assoluti e piuttosto resistenti al cambiamento.

- L'audiofilo alto è quello che non ne ha più di convinzioni, usa l'esperienza che ha accumulato di volta in volta e formula giudizi critici relativi. Accumula più esperienza di altri perchè non le rifiuta a priori.

- Infine il "guru" che è in realtà un'involuzione della forma alta, dovuta alla sovrastimazione narcisistica delle proprie capacità. Assume la forma delle verità rivelate.

Tutto ciò è fantastico!!

  • Thanks 1
Inviato

Nel frattempo l'ho ascoltato anch'io, in versione hi-res su Qobuz: impressionante.

Quasi spaventa cosa si riesca ad ottenere con la tecnologia attuale.

.

Sul discorso filologico lascerei perdere perché tanto non si arriverebbe da nessuna parte.

.

Mi ricordo (scusate il paragone ingombrante) delle molte critiche successive al restauro della Cappella Sistina, arrivate soprattutto dagli esperti di oltreoceano. Abituati a vedere gli affreschi ricoperti di quella patina marroncina, qualcunò si scandalizzò alla visione di colori così sgargianti.

La differenza è che in quel caso si era certi che la versione originale (quindi voluta dall'artista) fosse quello post-restauro.

  • Thanks 1

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