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Melius Club

Pioneer A-09, ovvero la mia ultima follia


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Se parliamo di impianto anni 90, vedrei bene anche delle Reference 3A come diffusori. Hanno ottima sensibilità e suonano molto bene.

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Amplificatore magnifico, complimenti! 

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32 minuti fa, Cabrillo ha scritto:

Ma da casa mia non si muove nemmeno sotto tortura

Però potresti dirmi come suona… 😉

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10 minuti fa, Westender ha scritto:

Reference 3A

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Come sound non li mitizzerei troppo, ma come design e valore aptico e valore percepito, per la qualità delle lavorazioni e meccaniche sono formidabili quegli anni.. peccato siano terminati. Non c’è più nulla in vendita di giapponese con quell’appeal escluso forse qualche singolo esponente top..

Inviato

Suggerisco vivamente di farlo revisionare/restaurare da assistenza ufficiale. Dopo oltre 30 anni bisognerebbe pulire tutte le piste, verificare tutti gli elettrolitici, le saldature, i trim, le tarature del bias. Le macchine top di gamma 80/90 sono per lo più eccezionali, ma devono essere riportate alle loro esatte specifiche di fabbrica. Dubito oggi suoni come allora.

Per i diffusori, andrei almeno da 90 db in su, 8 ohms di impedenza, carichi non difficili insomma ma senza esagerare. 35 Watt veri in classe spingono senza problemi diffusori da 90 db in su ..

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1 ora fa, franz_84 ha scritto:

Suggerisco vivamente di farlo revisionare/restaurare da assistenza ufficiale

L’assistenza ufficiale neanche so se esiste più e comunque per esperienza nel passato, non sempre è all’altezza. Pensavo piuttosto di affidarlo alle sapienti mani di @Bill che, per capacità e competenza, mi da una certa fiducia (e poi è abbastanza vicino a me).

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17 ore fa, gabel ha scritto:

come lettore CD un Pioneer PD-95

ma anche un 93 se proprio proprio 

  • Moderatori
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ci sono watt e watt ...30W su un ampli ben progettato possono smuovere casse e suonare più forte di un commercialissimo ampli con più W in corpo, per cui va provato.
I dati sulla carta a volte si scontrano più di quanto si pensi con la realtà e quello che pare impossibile si rivela il contrario.

  • Melius 2
Inviato
1 ora fa, il Marietto ha scritto:

ma anche un 93 se proprio proprio 

Si, diciamo che tutta la serie “90” di Pioneer andava piuttosto bene, da quel che ricordo. Più che altro, la mia scelta di andare sul 95 è più che altro legata ad un fattore di “coerenza estetica”. 😄
Comunque non escluderei neanche un Sony SCD-777… 🤔

 

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Inviato

@gabel

si hai ragione , ricordavo il 95 per la meccanica rovesciata non per la finitura. 

Avevo il 93 ed era nero , la particolarità erano i trasformatori digital e analog separati esterni oltre che a suonare molto bene . 

 

 

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A quella cifra se lo possono tenere tranquillamente… 😛

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Ma in caso di rottura laser si trova il ricambio?

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Bell'acquisto! Io avendo per un periodo accostato 3 diverse gradazioni di champagne (Accuphase, Sony e Pioneer) ti consiglio assolutamente il monomarca. C'è un sottile costante fastidio a guardare l'impianto e vedere colori che si assomigliano, ma sono leggermente diversi 😀

Inviato
6 ore fa, gabel ha scritto:

Però potresti dirmi come suona

Suono lievemente ambrato, pieno, dolce, molto musicale e mai stancante. Un suono che si avvicina all'analogico, si fa ascoltare x ore, a volumi medio bassi ti culla. Messo a confronto con l'audiolab 8200 CD V12 E che ho, quest'ultimo è più freddo e analitico.

Inviato
18 minuti fa, Cabrillo ha scritto:

Un suono che si avvicina all'analogico, si fa ascoltare x ore

Ecco, questo è una qualità che apprezzo molto in una elettronica. 👍🏻

Inviato
16 ore fa, Cabrillo ha scritto:

Un suono che si avvicina all'analogico, si fa ascoltare x ore, a volumi medio bassi ti culla.

Questo mi fa incazzare notevolmente. È da quando é nato il cd che praticamente tutti, dagli appassionati ai rivenditori reclamavano a gran voce che il gelido suono del digitale, dinamica a parte, arrivasse a somigliare al timbro del suono dei giradischi analogici. Questione di tempo, si diceva. Questo però non é mai avvenuto, o forse é accaduto, ma solamente in apparecchi dai costi assurdi... Nella stragrande maggioranza dei casi il digitale si è consolidato col suo timbro e noi abbiamo dovuto adeguarci. E così pure i costruttori di amplificazioni. Altrimenti a quest'ora il giradischi non sarebbe tornato in voga, nonostante i suoi difetti (patatine, scricchiolii e righe). Eravamo abituati a ciò, ma in pochi hanno centrato il bersaglio, digitalmente parlando. L'equazione "via i difetti del disco in vinile e ci si mette più dinamica mantenendone i pregi" non ha fatto grandi passi in 40 anni. Ci hanno solo riequalizzato le orecchie.

 

  • Melius 2

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