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Upgrade giradischi, quale scegliere?


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antonio_caponetto
Inviato

Il giradischi Wand 14-4 sono io ad averlo. 

Foto (in primo piano e inserito nel sistema per dare l'idea delle dimensioni):

IMG_0610.thumb.JPG.0693340bae2d4faef6643b5b0206c8ee.JPG1068508586_p1010795(1).thumb.jpg.9cc6532e4e0de7fe6e48162d09090fd0.jpg

 

 

E' un prodotto relativamente nuovo. Giradischi e braccio credo vengano sui 4mila/4500 (io l'ho comperato come ex demo), difficile però trovarlo usato ovviamente. A mio avviso ha senso comperare il gira con il braccio. L'ho comperato infatti perchè interessato al  braccio di cui avevo letto ottimi pareri. 

E' un prodotto esteticamente gradevole, con questo plinto in wafer di legno triangolare. Si tratta di un classico a cinghia. Il motore, controllato con la app RPM (non ha stroboscopio) sembra regolare con w&f 0,18%. E' sospeso su tre piedini disaccoppianti, non un mostro di stabilità ma decisamente insensibile alle vibrazioni "normali". L'idea è di puntare su un piatto a strati alluminio e acrilico più ampio del normale per sfruttare la maggiore inerzia: in pratica quello che molti giradischi cercano di ottenere aumentando lo spessore del piatto il progettista ha cercato di averlo aumentando il diametro. La struttura a triangolo non è per ragioni estetiche (anche se gli dà una forma decisamente originale) ma per ragioni di stabilità e dissipazione delle vibrazioni. Ma su questo rimando alle spiegazioni sul sito. 

Il braccio è in carbonio e ha la particolarità che la dimatura si fa non ruotando il guscio della testina (che è fissa) ma aggiustando la base del braccio che è un unipivot. 

Sonicamente non ho fatto comparazioni particolari, ma certamente c'è una differenza notevolissima con il precedente Thorens 160 con braccio Linn basik.

Il braccio richiede qualche attenzione nel montaggio e nell'accoppiamento. 

Recentemente è stata pubblicata una recensione di The Audiophile Man 

https://theaudiophileman.com/the-wand-turntable-on-youtube/ 

che ne dice meraviglie. 

Il produttore neozelandese, molto cordiale. In Italia è distribuito da MadforMusic e questa per me è stata una ulteriore garanzia. 

Il prodotto è soggetto a continuo sviluppo: per esempio il designer mi ha detto che sta per rilasciare un alimentatore a batteria. 

 

  • Melius 1
  • Thanks 1
Inviato

@maxpalat Oracle Delphi mark3...

Splendido, ovviamente da cercare usato... Il prezzo del Mark 4 è il doppio del mio budget (10.000 Euro).

Inviato

Mi correggo, volevo dire Mark VI.

 

Inviato
23 ore fa, Ege Bamyasi ha scritto:

A dir la verità mi piacerebbe anche il McIntosh MT2, che ha meccanica Clearaudio

La meccanica Clearaudio è una garanzia , l’estetica del giradischi Mac la trovo personalmente un po’ pacchiana.

Per questo oltre 12 anni fa presi il mio Champion Ltd , esteticamente e come suono è rimasto piacevole e molto affidabile nel tempo , poi ci sono i grandi mostri sacri come Gale, Sota, Oracle, EMT …

che fanno la loro bella figura suonando anche in modo notevole, ma per questi modelli devi andare sull’usato e li ci sono i rischi che uno deve assumersi …

Inviato

@Armando Sanna Grazie per le ulteriori dritte, indagherò. Per quanto riguarda i giradischi McIntosh, è vero gli MT5 e Mt10 sono pacchiani, invece l'MT2 è molto sobrio, l'unico che mi piace infatti.

antonio_caponetto
Inviato

Condivido la tua opinione, @Ege Bamyasi, che anche l'occhio vuole la sua parte. I giradischi, poi, più delle elettroniche, hanno look molto diversi e inevitabilmente è il primo oggetto sui cui cade l'occhio quando si guarda un sistema Hi-FI. 

Comprare usato è ok, ma nel caso del giradischi consiglio di cercare di ritirarlo di persona. 

  • 7 mesi dopo...
Inviato

@Ege Bamyasi complimenti, per il notevole investimento analogico, che poco a che vedere con i giradischi opzionati precedentemente. Molto bello. 

Una riflessione senza polemica. 

Molte grandi e famose case costruttrici si sono buttate sull’analogico di fascia alta, pur non essendo storicamente costruttori di giradischi. Oltre a Naim, penso a Esoteric, Mark Levinson, McIntosh, Nagra, ecc. A prescindere dai singoli risultati sonori raggiunti, queste scelte significano che nella nicchia dell’HiFi, e nella sotto nicchia dell’HiFi analogico, esiste un mercato, altrimenti non si cimenterebbero a proporre questi giradischi. Giradischi costruiti da altri, costruttori specialisti in questo settore, con esperienza, tecnologia e mezzi, per poterli fare. Giradischi molto belli, ma anche molto costosi, anche troppo se confrontati con quelli dello stesso costruttore, da cui derivano. Questa cosa mi lascia un po’ perplesso. Perché mai dovrei acquistare un giradischi Naim o McIntosh, e non un Cleraudio originale, se non per la simpatia per il brand e l’esclusività del prodotto? 
Ovviamente i gusti non si discutono. 


 

Inviato

@Ege Bamyasi altra opzione con braccio Wand è il direct drive tedesco Stst Motus, lo ha acquistato da poco un amico e ne dice mirabilie . 

 

Tieni d'occhio anche Sota e Kuzma , scelte solide , difficile sbagliare con questi gira . Screenshot_20230513_130541_com.android.chrome_edit_429639560506836.jpg

  • Thanks 1
Inviato

@Ege Bamyasi finalmente un utente di Melius che ha preso il solstice :classic_biggrin: 

Non tardare a raccontarci come suona questo sistema!

PS. Eri partito con un budget da 5000, alla fine hai speso circa 17.000/18.000 🤣 

Armando Sanna
Inviato
2 ore fa, iBan69 ha scritto:

Perché mai dovrei acquistare un giradischi Naim o McIntosh, e non un Cleraudio originale, se non per la simpatia per il brand e l’esclusività del prodotto? 

Bravo!

quando più di 13 anni fa decisi di cambiare il mio vecchi giradischi, che ora dorme in cantina nel suo imballo originale del ‘85, le marche che avevo preso in considerazione erano 2 VPI e Clearaudio, per costruzione e attenzione al post vendita, la sonorità era un po’ differente il primo bello solido nella parte medio bassa il secondo più veloce e articolato nella parte medio acuta .

Se uno decide di acquistare uno di questi 2 brand a mio avviso non sbaglia, gli altri marchi possono solo affidarsi alla loro consulenza e conoscenza tecnica , per me affidarsi ai produttori principali è’ sempre la cosa migliore .

Inviato

@Ege Bamyasi l ho ascoltato anche se era solo una presentazione. Hai tutta la mia invidia. 😉. Lo trovo bellissimo. 

Inviato

@noam ho ascoltato le parti separate da Mad for music. Mai insieme però. Esteticamente è una bomba. 

Inviato

@Danilo si anche secondo me , molto elegante , lontano anni luce da quelle casseruole da 300 libbre . 

  • Melius 1
Inviato
4 ore fa, iBan69 ha scritto:

Perché mai dovrei acquistare un giradischi Naim o McIntosh

Forse per fare pendant con il resto dell'impianto? Come giustamente ricordavi, non sono in pochi i marchi che per completare il loro catalogo si fanno costruire i giradischi da chi li sa fare bene e poi ci mettono il carico da 11 sul listino: polli quelli che se li comprano? Può darsi (dal mio punto di vista di sicuro), ma alla fine torniamo sempre al discorso che ciascuno è libero di fare ciò che desidera dei propri soldi, anche buttarli dalla finestra se questo lo gratifica e lo fa sentire realizzato.

Inviato

Costruire un giradischi era un vecchio sogno dell'ingegner Julian Vereker, il fondatore di Naim che però non riuscì a realizzarlo perchè morì prematuramente nel 2000. E così 20 anni dopo Naim ha deciso di riprendere dal "cassetto" il progetto. Poichè però Naim è una eccellenza nel campo digitale e non ha quindi la tecnologia adeguata per l'analogico, ha scelto di affidare il suo progetto, che rimane comunque al 100% Naim, a Clearaudio che di giradischi è fra i costruttori di massimo pregio.

Invece, se non ricordo male, il braccio Aro è la versione MK2 del vecchio Aro che Naim progettò per il Linn Sondek.

 

Il pacchetto Soltice è troppo costoso? Ho idea che se invece si fosse scelto di costruire tutto indoor  il prodotto risultante sarebbe stato ancor più costoso, o mi sbaglio? (in ogni caso l'ho pagato moooolto meno rispetto al listino).

 

Detto questo, io sono molto affezionato al brand Naim (avendone già il Server e l'eccellente media-player NDX2) quindi per me è molto attrattivo. Per non parlare della sobria eleganza estetica che a casa mia ben si abbina (o forse ingentilisce) la sovrabbondanza estetica dei miei McIntosh.

Quindi massimo rispetto alle perplessità espresse dagli amici audiofili, ma alla fine per me quel che più conta è la resa sonora finale che mi sembra di qualità piuttosto elevata.

P.S. Io non sono un audiofilo, mi piace solo ascoltare bene e proprio perchè non ho una conoscenza della materia audio troppo approfondita leggo sempre con grande interesse le discussioni su Melius Club. Cari saluti.

 

  • Melius 1

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