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Perché non basta il cavo USB da stampante


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Inviato
4 ore fa, scroodge ha scritto:

Tu affermi che qualsiasi produttore di cavi ha osservato che si può modificare il bilanciamento tonale senza alterare il segnale trasportato. Dove lo hai letto? Li hai conosciuti tutti?

Tu puoi portare una prova attraverso un riscontro strumentale  che possa inequivocabilmente  falsificare quanto io abbia  dichiarato?

Puoi provare che sia mai esistito e che esista un costruttore che dimostri attraverso misure ad hoc,  la motivazione del "suono" dei suoi cavi?

Ti risultano misure sui cavi che mostrino importanti deviazioni dalla linearità  tali da provocare sensazioni di brillantezza, velatura, aggressività,  gonfiore, scurezza , velocità,  lentezza, attenuazione, esaltazione etc, etc...? 

Inviato
5 ore fa, leonida ha scritto:

45 anni non sono bastati per una spiegazione

E ancora ti chiedi come mai? La variazione c'è se il cavo l'ha introdotta elettricamente ed è possibilissimo. Altrimenti non c'è trippa per gatti. Siamo nella psicoacustica. Siamo nel nulla qualitativo. Tanto più che il bilanciamento tonale può essere variato in qualsiasi diffusore da progetto. Non ti piace il bilanciamento di un diffusore, cambi diffusore o lo modifichi esattamente come vuoi. Passivamente, attivamente, digitalmente, con equalizzatori, insomma ci sono 100 modi, perchè uno dovrebbe andare a caso alla ricerca del cavo perduto? Trovami un solo motivo per cui dovrei cercare un cavo che modifica la risposta udita senza averla variata quando ho un modo semplice per variarla misurandola?

Inviato
2 minuti fa, grisulea ha scritto:

Siamo nella psicoacustica. Siamo nel nulla qualitativo

Stupefacente affermazione.

Perdonami,  ma evidentemente non possiedi il concetto di suono che non è  un'entità esistente in natura al di fuori del soggetto recettore.

C'è  una fondamentale differenza tra noi due, tu ti occupi di vibrazioni dell'aria ed io di suono.

Tu quindi puoi misurare, io non posso.

  • Melius 1
Inviato
9 minuti fa, leonida ha scritto:

Ti risultano misure sui cavi che mostrino importanti deviazioni dalla linearità  tali da provocare sensazioni di brillantezza, velatura, aggressività,  gonfiore, scurezza , velocità,  lentezza, attenuazione, esaltazione etc, etc...? 

Ricordati che con Tom se ne fecero di prove. Qualsiasi variazione percepita, per quanto piccola, se condivisa all'ascolto da tutti, cioè da tutti descritta come lo stesso fenomeno, era esattamente rilevata alle misure, chiara, inappellabile. Figuriamoci variazioni importanti. Di contro piccolissime variazioni misurabili non erano nemmeno lontanemente percepibili.

  • Melius 1
Inviato
1 minuto fa, leonida ha scritto:

Tu quindi puoi misurare, io non posso.

Tu ferma la vibrazione e dimmi se qualcosa senti. Puoi immaginare tutto quello che vuoi ma non sentirlo. Immaginare si può, anche sentendo, è un tuo diritto. Psicoacustica, ci sta.

Inviato
18 minuti fa, grisulea ha scritto:
22 minuti fa, leonida ha scritto:

Tu quindi puoi misurare, io non posso.

Tu ferma la vibrazione e dimmi se qualcosa senti. Puoi immaginare tutto quello che vuoi ma non sentirlo. Immaginare si può, anche sentendo, è un tuo diritto.

 

Se sei veramente  convinto di quello che scrivi, allora misura la vibrazione dell'aria e dimmi precisione  cosa sento.

O quantomeno cosa dovrei sentire.

E se quello che sento non quadrasse con quanto avevi previsto dalla rif,  (sicurissimo che succede ) ?

Arriveresti alla stessa conclusione  di quel signore che ben conosci che arrivò  a dichiarare, in questo sito, che il cervello umano era una ciofeca perché  non elaborava le informazioni  acustiche per come lui le aveva misurate?

 

In pratica mi sembra che stia  confermando l'assunto di  Mario Bon per il quale  occuparsi di elettroacustica ed acustica implica l'osservare esclusivamente ciò  che faccia vibrare diversamente il timpano, e che quindi l'elettroacustica non si occupi in realtà  del come si sente, ma di come venga trasferito  il segnale elettrico.

 

Se è cosi, quadra tutto.

 

 

 

Inviato
1 ora fa, leonida ha scritto:

In pratica mi sembra che stia  confermando l'assunto di  Mario Bon per il quale  occuparsi di elettroacustica ed acustica implica l'osservare esclusivamente ciò  che faccia vibrare diversamente il timpano, e che quindi l'elettroacustica non si occupi in realtà  del come si sente, ma di come venga trasferito  il segnale elettrico.

Se è cosi, quadra tutto.

esattamente, non c'è altro che si possa fare allestendo un sistema. Non da  noi comuni mortali. Ti correggerei sul come si sente, perché sentire quello si sente, se uno ti parla quello che ti dice capisci, correggerei in percepisci.

Il giorno che sentirò una sala vuota cubica, trattata alla tua maniera, suonare meglio di una, non dico da professionisti, ma miseramente da me allestita in modo decente, converrò con te. Idem lo stesso giorno in cui a fronte di 50 percezioni identiche da altrettante persone un sistema non sia in grado di rilevarlo. A me sembra chiaro che già trovare 50 persone che ti riportano la stessa percezione sia difficile, non vedo come tu possa dimostrare la tua teoria. Sei io sparo 5 db nell'ottava dei 3000 hz, sta sicuro che tutti lo sentono e tutti riportano la stessa sensazione e percezione. Non 50, 100 ed anche 1000. Te la senti di dire la stessa cosa, che 50 persone o 100 persone a fronte di un tuo cambiamente di rif non rilevato agli strumenti riportino la stessa sensazione? Io lo ritengo un grande azzardo. Ma la teoria è tua, dovresti dimostrarla. Non è necessaria la mia presenza, prendi 50 persone a caso e tre persone che possano certificare e garantire il risultato. Scoodge magari ti informa sul metodo. Sarebbe davvero un passo avanti. Cosa impedisce di farlo?  Al posto che qua a discutere con me potresti assurgere a massimo esperto della conoscenza attuale delle percezione acustica. Anzi, promotore di una nuova metodologia di analisi di frontiere mai esplorate prima. Non sto scherzando. Sei in grado? Fallo.

Inviato
37 minuti fa, grisulea ha scritto:

lo ritengo un grande azzardo.

Sei un signore...

Inviato
1 ora fa, grisulea ha scritto:

rTi correggerei sul come si sente, perché sentire quello si sente, se uno ti parla quello che ti dice capisci, correggerei in percepisci.

Ouir, entendre, ecouter, comprende, i quattro stadi dell'acquisizione acustica secondo Pierre Schaeffer.

Hai quindi  notato che utilizzo costantemente  il verbo sentire al posto di percepire.

L'utilizzo è  voluto, ed è  volto ad affermare che ciò che varia nel caso di una  sensazione all'ascolto non giustificabile attraverso una misura, non sia la percezione, ossia l'elaborazione aleatoria e personale del soggetto,  ma esattamente la sensazione. 

Tu invece,  dal tuo punto di vista  che poi è  lo stesso di quello di Bon, ritieni che vi sia una possibile correlazione fra misure e sensazione relegando alla percezione la variabilità delle interpretazioni soggettive.

 

A me risulta che sia possibile ottenere qualsiasi variazione del bilanciamento tonale , ossia qualsiasi variazione della sensazione, ovunque, in qualsiasi condizione,  in modo ripetibile, e prescindendo dalla variabilità del soggetto. Tutto ciò senza alcun intervento  sul segnale elettrico e quindi senza alcuna variazione dell'onda di pressione, e quindi a parità di stimolo!

In pratica il contrario di quanto riportato in uno scritto di Bon,

"Percepire l'impercettibile",  basato su un'impossibilità  dedotta da una presunta assenza di altri stimoli oltre quello meccanico del timpano.

In realtà nulla di rivoluzionario, è  il fenomeno che permette l'esistenza della materia di cui discutiamo.

Chi fa "suonare" un sistema in Infiniti modi diversi, attraverso la sostituzione di apparecchiature ed  accessori di ogni genere, credi che sia operando sulla rif ossia sulla pressione maggiore o minore di questa o quella frequenza?

Se chiedessi una misura a supporto di variazioni  ottenute attraverso la sostituzione di apparecchiature ed accessori, in quanti casi  risulterebbe una variazione della rif e quindi da una variazione  dell'onda di pressione emessa dai diffusori?

Io dico pochissimi, forse addirittura nessuno, e se variazione  esistesse,  sarebbe tutta da dimostrare l'esatta correlazione con la sensazione all'ascolto.

 

Inviato

tornando sull'argomento in discussione, 

per una diversa sensazione all'ascolto è necessario che il timpano vibri diversamente al variare dei due cavi

affinchè il timpano vibri diversamente, è necessaria una variazione dell'onda di pressione emessa dai diffusori

la questione si riduce quindi alla possibilità o meno che due cavi usb, o in generale due cavi che conducano un segnale elettrico o digitale, possano o no alterare il segnale tanto da generare una diversa onda di pressione da parte del diffusori, condizione necessaria per  una diversa vibrazione del timpano, condizione ulteriormente necessaria per poter sentire una variazione sonora.

  • Amministratori
Inviato

@Forest la nostra policy non è cambiiata nel teempo, in primis dovresti qualificartoi come industry visto che sei arrivo nel mercato dei cavi su facebook, su internet con tanto fi istino. in secundis le pagine per lle discussione non possono essere utilizzate per romuovere in qualsiasi modo i propri prodotti, 

Inviato

@cactus_atomo Buongiorno, non so tu cosa hai visto ma mi hai confuso con altre persone e attività che io non centro assolutamente niente (forse e perché salti qualche parola nelle frasi e lo hai fatto anche in lettura)  non ho nessun listino pubblicato in quanto non ho mai utilizzato facebook (non mi piace) . Sono un audiofilo in pensione che non ha nessuna attività in corso, ho solo la passione e la voglia di provare e sperimentare cose nuove, come i cavi audio di tutti i tipi.

  • Amministratori
Inviato

@Forest se mi sono sbagliato ti chiedo scusa, ti ho scritto tramite la messagistica privata per non intasare la discussione

Inviato
8 ore fa, leonida ha scritto:

L'utilizzo è  voluto, ed è  volto ad affermare che ciò che varia nel caso di una  sensazione all'ascolto non giustificabile attraverso una misura, non sia la percezione, ossia l'elaborazione aleatoria e personale del soggetto,  ma esattamente la sensazione. 

Provalo e sarò il primo a rimanere a bocca aperta. Facci sentire 5 db in più a 3000 hz senza toccare l'impianto. Facci sparire un picco di 18 db a 60 hz che si smorza 1,5 secondi dopo. Almeno fai in modo che non si lo senta più. Facci sentire una sala vuota che suona come una perfettamente trattata. Siamo all'assurdo, tocca a te provarlo.

  • Melius 1
Inviato
43 minuti fa, grisulea ha scritto:

Provalo e sarò il primo a rimanere a bocca aperta. Facci sentire 5 db in più a 3000 hz senza toccare l'impianto. Facci sparire un picco di 18 db a 60 hz che si smorza 1,5 secondi dopo. Almeno fai in modo che non si lo senta più. Facci sentire una sala vuota che suona come una perfettamente trattata. Siamo all'assurdo, tocca a te provarlo.

Posso farti sentire l'effetto equivalente a quello di 5 db in eccesso ed anche più, su qualsiasi porzione dello spettro.

Nella prossima primavera possiamo anche organizzare una prova pubblica in un medio ambiente non trattato.

Tu installerai un qualsiasi sistema a tua scelta, con le apparecchiature che preferisci, ed applicherai ogni tua conoscenza per fargli produrre, al primo tentativo,  il miglior suono possibile senza utilizzare correzioni elettriche

Se non riuscirai, avrai a disposizione  tutto il tempo che vorrai per rimediare e  se comunque il risultato  non sarà infine convincente né per te e ne per i presenti dovrai diagnosticare le presunte cause fisiche, ambiente, apparecchiature  etc..., che ti avranno impedito il raggiungimentodel risultato ottimale.

___

A me a quel punto l'onere di falsificare ogni tuo assunto e di produrre un risultato progressivamente migliore su ogni parametro attraverso progressivi ed illimitati interventi di espansione qualitativa, ciascuno dei quali potrà , se vorrai, essere attentamente  analizzato empiricamente  tramite confronto prima/ dopo l'intervento.

Il tutto ovviamente

senza intervenire in alcun modo sul sistema di riproduzione che rimarrà  esattamente intatto, ossia nel modo in cui lo avrai installato.

 

 

Altrettanto ovviamente il tutto, dovrà sempre risultare condivisibile da tutti i presenti e da te stesso in primis e questo potrà  succedere soltanto se si tratterà  di oggettivi miglioramenti su ogni parametro conosciuto e sconosciuto, mentre non avverrà e non potrà  mai avvenire se si tratterà  di cambiamenti da valutare in base a gusti e preferenze  personali.

 

p.s.

potrai anche usufruire di consulenze esterne a qualsiasi livello

Inviato

@grisulea

Potremmo anchr scegliere un sistema di un utente che sai essere insoddisfatto o non del tutto soddisfatto.

Stesso modus operandi, tu diagnostichi, operi, tenti di risolvere, e se non riesci, lasci a me l'onere di soddisfare oltre ogni sua immaginazione il tuo conoscente.

Ospite
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