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Chi ha sentito dal vivo Andreas Scholl?


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Inviato

Nei dischi non riesco a sopportarlo ma dà fastidio fisico... In tutte le registrazioni.

Dal vivo è più accettabile?

Inviato
20 minuti fa, Dufay ha scritto:

dischi non riesco a sopportarlo ma dà fastidio fisico... In tutte le registrazioni

In che senso? È troppo acuto? 

Inviato

Voce orribile sempre sparata in avanti mi ricorda la Bartoli

Inviato

Uno dei più grandi countertenor della  "seconda" generazione cantantistica filologica.
Lo ascoltai dal vivo nel marzo del 1998 nella Passione Matteo di Bach diretta da Herreweghe a Roma, per me una delle più straordinarie e memorabili interpretazioni tra le "storiche" e le attuali, forse la migliore in assoluto tra le poche che ho avuto in sorte di poter ascoltare, una buonissima sorte direi visto che un tale immenso capolavore viene, veniva?, raramente eseguito in Italia.

Ascoltare per la prima volta lo sconosciuto cantore fu una autentica rivelazione.

 

Un musicista capace in concerto, dal vivo, di un canto così musicale, nella ragguardevole mis(t)ura di tecnica e di espressione, dotato di una voce ricca di colori e di sfumature sonore, non potrà che essere altrettanto grande anche dal "morto"...


Paragonare alla Bartoli questo capitano del canto bartocco contraltile è improponibile sotto tutti i punti di vista: musicali, canori, tecnico-formali, stilistici, espressivi, poetici. 
 

 

 

  • Melius 1
Inviato
12 ore fa, analogico_09 ha scritto:

più straordinarie e memorabili interpretazioni tra le "storiche" e le attuali, forse la migliore in assoluto tra le poche che ho avuto in sorte di poter ascoltare

Io tre volte a Ferrara ... Una di Pinnock , una di Christie mi pare anzi no del flautista olandese del quale non ricordo il nome e una di Gardiner ...

Solo quella facevano.

Boh sarà meglio dal vivo io nei dischi lo evito a Scholl di controtenori come di violinisti e pianisti non c'è carenza mi pare 

 

Inviato
15 ore fa, Dufay ha scritto:

Dal vivo è più accettabile?

L’ho ascoltato nel 2015 cantare Purcell e Handel al Pfingsten Festival e direi che è molto accettabile dal vivo. Magnifico direi quella volta. Quel giorno cantava proprio con la Bartoli anche il Samuele di Handel ma lì non sono riuscito ad entrare 

 

Inviato
14 minuti fa, Grancolauro ha scritto:

Magnifico direi quella volta. Quel giorno cantava proprio con la Bartoli anche il Samuele di Handel ma lì non sono riuscito ad entrare

Meno male va ... 

  • Haha 1
Inviato
Il 29/10/2022 at 10:59, Grancolauro ha scritto:

L’ho ascoltato nel 2015 cantare Purcell e Handel al Pfingsten Festival e direi che è molto accettabile dal vivo. Magnifico direi quella volta. Quel giorno cantava proprio con la Bartoli anche il Samuele di Handel ma lì non sono riuscito ad entrare 

 

 

Con quel "molto accettabile" dal vivo, un po' "doplomatico", mi  è sembrato sulle prime che non non volessi sbilanciarti troppo, Damiano... 😄 Però poi scrivi "magnifico direi quella volta", quindi esprimendo un giudizio di merito molto favorevole. Sicuramente sarà per un mio limite di comprensione, però quando affermi "ma lì non sono riuscito ad entrare".... intendevi forse dire che non hai potuto seguire il concerto? Mi sembra evidente che intendessi dire altro ma non riesco ad afferrare a cosa ti riferisca... mea culpa... 😋 che non abbia forsei trovato così somiglianti il contraltista  Scholl e il mezzosoprano (pardon..., la mezzasoprana ...  adeguandoci ai tempi... 😄 )  Bartoli. 🤔 😉

 

Inviato
Il 29/10/2022 at 10:54, Dufay ha scritto:

Io tre volte a Ferrara ... Una di Pinnock , una di Christie mi pare anzi no del flautista olandese del quale non ricordo il nome e una di Gardiner ...

Solo quella facevano.

Boh sarà meglio dal vivo io nei dischi lo evito a Scholl di controtenori come di violinisti e pianisti non c'è carenza mi pare 


Intendevo dire che ho ascoltato una sola interpretazione filologica della Passione Mattero eseguita da un grande direttore a capo di un grande ensemble orchestrale (con soloisti "continuisti" di altissima, spesso rara caratura), corale, vocale solistico. Tre o quattro anni fa ho ascoltato anche Pappano non filologico ma capace di portare in modo felice ed "intelligente" alcuni elementi linguistici e stilistici della filologia nell'interpretazione tradizionale.
Di rappresentazioni  da "tutti i giorni" (in tempi più lontani, mentre ero alla ricerca di una musicalità alternativa a quella di un establishment direttoriale-interpretativo paludato, avvitato intorno se stesso, nel proprio presuntuoso e vieto narci-egotismo), ne ho invece ascoltate diverse, non tutte memorabili, attraverso le quali ho tuttavia potuto approfondire sul piano anche emozionale, un'opera immensa, "monumentale", molto complessa ed estremamente comunicativa sul piano degli "affetti", della spiritualità e della sensualità più diretta, schietta, alla portata di qualunque ascoltatore di  mente e di animo aperti.

Devo inoltre confessare, senza con queato voler apparire troppo autoreferenziale, che mi resta profonda e viva memoria, un moto di nostalgia talgiente e beata, senza rimpianti, l'interpretazione della Passione Matteo nella quel cantavo nel coro eseguita nei lontani anni '80 dagli ensemble del nostro centro di musica antica, con i quali eseguimmo anche la Passione Gioovanni della quale ho un ricordo ancora più pungente...

 

A propostito.., anche nel sublime "Es ist vollbracht" della Giovanni Scholl, uno dei brani "astrali" più toccanti della storia della musica; il nostro Scholl da prova di essere uno dei migliori interpreti "empatici" della musica bachiana.
 

 

 

 

 

Inviato

https://youtu.be/lMLszP_e6sA

sentito nel Giulio Cesare a Slz grandioso.

Quanto alla Bartoli tanto faticosa da ascoltare in disco quanto mattatrice irresistibile dal vivo. Lunedi’ scorso Alcina a Firenze

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  • Melius 1
Inviato
Il 29/10/2022 at 10:54, Dufay ha scritto:

Boh sarà meglio dal vivo io nei dischi lo evito a Scholl di controtenori come di violinisti e pianisti non c'è carenza mi pare 

 

 

E' possibile certamente riscontrare alcune differenze tra le esecuzioni musicali live e quelle registrate, ma le stesse, a meno di non imbattersi in registrazioni disastrate, non presentano di norma delle differenze così profonde da portarci ad apprezzare l'interprete dal vivo e non dal "morto" in modo così netto, opposto.

Io ho come l'impressione che a te forse non piacciono un po' tutte le voci degli uomini che cantano con voci da contralto.., cosa del tutto rispettabile e direi giusta, ognuno ha i suoi gusti, purchè il giudizio resti in quella che è la sfera della sensazione personale e non già in quella dell'approfondimento estetico musicale.

 

Prediligo a voce del countertenor nella musica antica e barocca, fino al periodo "classico. Oggi ve n'è molte davvero notevoli, le preferisco alle voci delle donne contraltE ..., specialmente nei repertori sacri.

 

Di prima generazione filologica, seguito ad essere un fan del grande James Bowman che ho ascoltato diverse volte dal vivo. Mi resta un caro, vivido, speciale ricordo di una rappresentazione dell'Oratorio handeliano "Belshazzar" diretta molti anni fa da Sir Charles Mackerras in stato di grazia con un James Bowman travolgente come una "rock-star"... Ovazioni del pubblico a non finire!

 

Con Michael Change, altro grande contraltista... ad imitazione del suono delle trombe...

 

 

 

Inviato
1 ora fa, analogico_09 ha scritto:

però quando affermi "ma lì non sono riuscito ad entrare".... intendevi forse dire che non hai potuto seguire il concerto?

Esatto Peppe, volevo dire solo questo. Non ho trovato i biglietti quella volta a Salisburgo, purtroppo, altrimenti sarei andato, figuriamoci.

Scholl è un artista straordinario, oltre (e non per caso) che una superstar internazionale. Dire che canta male sarebbe come dire che Messi non sa giocare a calcio, tanto per capirci. Questo credo non si possa proprio discutere. 
Intuisco tuttavia quello che forse intende dire Dufay: alcune registrazioni di Scholl da solista sembrano anche a me inutilmente “ruffiane”. Intendo dire che la voce risulta un po’ troppo spinta in avanti nel registro acuto, quasi a voler far saltare sulla sedia chi ascolta. Per quel che ne capisco, tuttavia, registrare un controtenore non è affatto semplice proprio per questioni di dinamica della voce. Tutti problemi che dal vivo non si colgono o scompaiono proprio.

  • Melius 1
Inviato

Segnalo Carlo Vistoli.

Le voci “puntute” necessitano di registrazioni e impianti che retrocedono la voce. Come disse una volta acutamente Zamberlan bisognerebbe individuare e sentire quasi il tronco oltre alla voce nel disco

Inviato

Ad esempio il disco non rende adeguato onore a Joan Sutherland, che aveva un diamante al posto della voce e riempiva la sala. In disco esce fuori sta voce mezza gutturale opaca e poi di volume artificialmente eguagliato alla altre

Inviato
3 minuti fa, mozarteum ha scritto:

Le voci “puntute” necessitano di registrazioni e impianti che retrocedono la voce.

Esatto. Quando un controtenore canta “di testa” bisognerebbe allontanare il

microfono di almeno un metro/metro e mezzo per mantenere l’equilibrio dinamico della registrazione. Ma di solito non lo si fa per vari motivi 

Inviato
14 minuti fa, mozarteum ha scritto:

mattatrice irresistibile dal vivo

  Una delle caratteristiche della Bartoli che mi provocano una certa irritazione; noto l'ecletticismo ostentato anche dal disco, dai video dei concerti. Dal vivo non l'ho mai ascoltata, meglio così visto che in teatro accentuerebbe il suo "mattatorismo" ...

Inviato

@Grancolauro Grazie delle precisazioni Damiano, ogni tanto ho un blocchetto di comprendonio... 😄

 

Vero che a volte per motivi di "acchiappaggio" sul pubblico in cerca di sensazioni che "spaccano", si sfornano scientemente registrazioni sbilanciate e penose, e lo si fa con ogni artista e genere musicale. 

Dopodichè la musica dal vivo è sempre e comunque un altro mondo, un mondo dei suoni più naturale, il mondo della psiche umana più vicona  all'artefizio artistico un modo fruitivo più diretto e concentrato; però anche attraverso una buona/ottima registrazione è possibile scoprire e godere del talento di un autentico musicista e sgamare la mediocrità del musicista "raccomandato"...

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