Gici HV Inviato 1 Novembre 2022 Inviato 1 Novembre 2022 Troppi marchi hi-fi per pochi audiofili? È il titolo di un editoriale di TNT Audio, io condivido,voi cosa ne pensate? https://www.tnt-audio.com/editoriali/ottobre22.html
glucar Inviato 1 Novembre 2022 Inviato 1 Novembre 2022 non è molto corretto ciò che scrive l'editorialista. Chi va a una mostra simile, non va per vedere (o interessarsi) a un componente, come spiegato con tanto di calcoli (19k visitatori : 800 espositori : 10 componenti per ogni espositore = 2,4 persone interessate ad ogni componente😳). Quando vado ad una mostra hifi, cerco di ascoltare il più possibile. Sicuramente non tutto, a Monaco ad esempio non ce ne sarebbe il tempo. Molte cose possono non interessare, ma almeno 20/30 componenti li vogliamo ascoltare e magari esserne interessati? Boh, non capisco i calcoli fatti, e di conseguenza l'editoriale🤷🏼♂️
Gici HV Inviato 1 Novembre 2022 Autore Inviato 1 Novembre 2022 Calcoli a parte il succo è: i marchi sono troppi? Secondo me sì, su YouTube vengono mostrati marchi mai visti ne sentiti, ovviamente fascia di prezzo elitaria,molti, purtroppo per loro, saranno solo meteore, ma chi, in caso di acquisto, garantisce un'assistenza nel tempo?
PippoAngel Inviato 1 Novembre 2022 Inviato 1 Novembre 2022 46 minuti fa, Gici HV ha scritto: molti, purtroppo per loro, saranno solo meteore, ma chi, in caso di acquisto, garantisce un'assistenza nel tempo? Per i produttori si chiama “rischio di impresa”, per gli acquirenti “incauto acquisto” … d’altro canto anche i marchi famosi sono partiti “da un garage” e sono diventati famosi col tempo (e con i prodotti validi …) 1
mojo_65 Inviato 1 Novembre 2022 Inviato 1 Novembre 2022 Purtroppo sono piuttosto d'accordo anche se l'editoriale non completa il quadro e ci mancherebbe visto lo spazio e la complessità dell'argomento. Ci sono troppi marchi non accessibili indipendentemente dal prezzo d'accesso. Con la riduzione dei negozi di cui capisco tutti i problemi e le esigenze ci troviamo anche di fronte ad una preoccupante omologazione di marchi e modelli effettivamente disponibili accessibili. Sempre gli stessi marchi e modelli ovunque. Tre, quattro forse cinque negozi in città e tutti con gli stessi apparecchi? Oppure si viaggia...centinaia di km per trovare un'alternativa senza certezze. Il mercato non è vivace e questo mette in difficoltà i negozi che rischi non possono più prenderne tanti a svantaggio del consumatore che si rivolge alla rete per ampliare gli orizzonti mettendo ancora più in difficoltà i negozi. Un circolo vizioso... Soluzioni non ne vedo a breve..é il progresso forse è non possiamo farci nulla. Sfogliate un annuario audio, a che servono migliaia di prodotti importati (forse) che non sono visibili/ascoltabili...? Ma capisco anche i rischi di importatori e negozi. Forse l'unica via di uscita a lungo termine è una sana educazione musicale con appendice tecnica che stimoli/prepari nuovi consumatori amanti della musica e dell'audio di qualità... Una volta i fratelli maggiori passavano i dischi ai fratelli minori e poi via così con i figli.. (scusate, mi sono lasciato trasportare, forse l'ascolto di Ladies of the Canyon mi ha influenzato...🙂)
captainsensible Inviato 1 Novembre 2022 Inviato 1 Novembre 2022 Che siano più i marchi degli audiofili, e questo penso sia evidente. 🙂 CS
senek65 Inviato 1 Novembre 2022 Inviato 1 Novembre 2022 1 ora fa, Gici HV ha scritto: ma chi, in caso di acquisto, garantisce un'assistenza nel tempo Se pensi che si acquistano oggetti costosissimi di aziende (?) fatte da una singola persona.
Jackhomo Inviato 1 Novembre 2022 Inviato 1 Novembre 2022 @Gici HV Se ci sono così tanti marchi per così pochi utenti, vuol dire che si guadagna tantisssimo...🙂
blucatenaria Inviato 1 Novembre 2022 Inviato 1 Novembre 2022 l'inflazione di offerta, spesso ridondante e ripetitiva, ha prodotto disinteresse, soprattutto nei vecchi appassionati adusi all'evoluzione sostanziale dei prodotti più che alla livrea e ai vestitini alla moda da n-mila euro al kg. 1
Gici HV Inviato 1 Novembre 2022 Autore Inviato 1 Novembre 2022 2 ore fa, Jackhomo ha scritto: vuol dire che si guadagna tantisssimo...🙂 Qualcuno giustifica il prezzo di vendita con il fatto che siano fatti a mano e in 2/3 pezzi all'anno, indipendentemente dalle prestazioni, come giustificare 100.000€, e sto basso, per una 500 assemblata a mano anziché in fabbrica. 1
Amministratori cactus_atomo Inviato 1 Novembre 2022 Amministratori Inviato 1 Novembre 2022 Lasciando da parte il discorso mostre, sostengo da sempre che ci sono troppi marchi e che la attuale polverizzazione lato offerta non giova a nessuno. Troppi marchi e troppi modelli significa poche vendite per prodotto quindi listini alti, costi di produzione per unità di prodotto elevati, spese fisse significative. Ma probabilmente nessun produttore punta a coprire una quota consistente di mercato preferendo prodotti di nicchia con margini unitari elevati, forse nella convinzione che il mercato é comunque da bassi numeri
Look01 Inviato 1 Novembre 2022 Inviato 1 Novembre 2022 42 minuti fa, Gici HV ha scritto: Qualcuno giustifica il prezzo di vendita con il fatto che siano fatti a mano e in 2/3 pezzi all'anno, Si potenza del marketing e più di qualcuno se la beve e lo sostiene é un prodotto artigianale 🤣🤣 un tappeto, un gioiello o un mobile dove ci possono essere degli intarsi o dei pezzi fatti a mano si può affermare siano prodotti artigianali ma un amplificatore o una sorgente almeno che non ci incidi un dragone sul coperchio che cavolo ci dovrebbe fare l'artigiano le saldature o avvitare le viti🤣🤣
blucatenaria Inviato 1 Novembre 2022 Inviato 1 Novembre 2022 in nome di una presunta artigianalità del tutto esclusiva oggi si giustifica qualsiasi prezzo, è chiaro che il target non sono gli appassionati, ma i ricchi più o meno parvenus che in nome dell'esclusività sono disposti a staccare assegni a 5 zeri senza batter ciglio
London104 Inviato 1 Novembre 2022 Inviato 1 Novembre 2022 Sostengo da anni che se un marchio vendesse 100 volte il numero di prodotti che vende mediamente in un anno, i prezzi sarebbero di un ordine di grandezza inferiore, a parità di componenti. Se vi fossero non più di 15/20 marchi per tipologia di apparecchiature, potremmo tutti avere dei grandi impianti per meno di 3000/5000€.
Amministratori cactus_atomo Inviato 1 Novembre 2022 Amministratori Inviato 1 Novembre 2022 Tuti vogliamo il prodotto esclusivo a basso costo. Il punto vero e che il mercato mid ed entry ormai non fa più parte della hifi ma della elettronica di consumo. Se i compratori fossero tanti ci sarebbe una competizione sul prezzo ma così non è. Chiaro che si tratta di prodotti industriali ma con cumi produttivi e di vendita bassi. Negli anni 80 nessuna grande casa jap commercializza a un prodotto se non pensava di venderne 100.000 pezzi al mese come minimo. Poi c'erano i prodotti eso che servivano a far vedere la capacità tecnologica della ditta ma servivano a sostenere. La vebdita del resto
davenrk Inviato 1 Novembre 2022 Inviato 1 Novembre 2022 14 minuti fa, London104 ha scritto: Se vi fossero non più di 15/20 marchi per tipologia di apparecchiature, potremmo tutti avere dei grandi impianti per meno di 3000/5000€ Insomma vorresti fare girare tutti con una Ritmo 😁 1
Jackhomo Inviato 1 Novembre 2022 Inviato 1 Novembre 2022 2 ore fa, cactus_atomo ha scritto: sostengo da sempre che ci sono troppi marchi e che la attuale polverizzazione lato offerta non giova a nessuno. Troppi marchi e troppi modelli significa poche vendite per prodotto quindi listini alti, costi di produzione per unità di prodotto elevati, spese fisse significative. ..ma nell' ambito cuffie/auricolari è accaduto l' esatto contrario...
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