jakob1965 Inviato 8 Dicembre 2022 Inviato 8 Dicembre 2022 2 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto: Ma ringraziare Iddio della pioggia di denaro pubblico parapubblico e privato pubblico senza lamentarsi dei lamentatores mai neh? Dal tuo articolo i privati scuciono 27 milioni di € - la regione 4 - se ho letto giusto - quindi la Scala è tenuta in piedi dai privati
Gaetanoalberto Inviato 8 Dicembre 2022 Inviato 8 Dicembre 2022 11 minuti fa, jakob1965 ha scritto: privati Sommessamente rilevo che se il termine "privati" comprende (ed è così) Enel, Intesa San Paolo, Allianz, Generali, le Banche Popolari, Fininvest, Eni etc, direi che significa che l'Italia, giustamente, è non solo i milanesi, sostengono La Scala. Diciamo che i milanesi hanno la fortuna di godere di uno spettacolo che l'introito da biglietti regge per una percentuale decisamente ridotta delle spese di funzionamento. La mia non è una polemica, a me fa piacere. Mi farebbe piacere però anche che si guardasse alla complessità, e che si ringraziasse il contributo di tutti ad un'istituzione che è bello ci sia e venga coltivata. 1
Gaetanoalberto Inviato 8 Dicembre 2022 Inviato 8 Dicembre 2022 9 minuti fa, jakob1965 ha scritto: se ho letto giusto - No. I contributi pubblici sono maggiori. Magari la citazione è parziale, ma dando un'occhiata ai bilanci lo si verifica rapidamente.
jakob1965 Inviato 8 Dicembre 2022 Inviato 8 Dicembre 2022 @Gaetanoalberto forse ci vorrebbe un documento più completo - che includa tutti i soci.
Gaetanoalberto Inviato 8 Dicembre 2022 Inviato 8 Dicembre 2022 19 minuti fa, jakob1965 ha scritto: ci vorrebbe un documento più completo - Si, certo, io ho solo lanciato un piccolo spunto. Ci sono i bilanci pubblicati, che comunque non sono troppo diversi da quelli di similari istituzioni europee. Bisogna anche riconoscere che, dopo gestioni non sempre oculate e qualche problema, negli ultimi anni l'amministrazione è migliorata. Inevitabilmente, come dicevi, un'immagine internazionale è anche un investimento e va mantenuta. Quindi grazie un pochino anche all'Italia, che nel suo insieme ha sostenuto questo sistema. Alcuni però tenderebbero a scappare col bottino, perciò meglio sempre puntualizzare. Qualcuno, se potesse, si appunterebbe anche il merito della bellezza della musica. 1
analogico_09 Inviato 8 Dicembre 2022 Inviato 8 Dicembre 2022 12 ore fa, mozarteum ha scritto: 17 ore fa, analogico_09 ha scritto: Che tu sappia, ci sarà un archivio storico santaceciliano? Penso di si Trovato! Nella bibliomediateca santacecilia.it c'è lo storico di tutte le stagioni concertistiche svoltesi nelle diverse sedi dal 1895 fino al 2021. Stagioni sinfoniche, da camera, tournee, altri concerti... Ho ritrovato il programma del mio primo concerto di musica classica al quale andai principalmente per il secondo pianoconcerto di Chopin che si situa ancora nella rosa delle mie opere preferite dell'intera storia della musica. Un primo movimento visionario.., liquido, immateriale, astratto, di pura, straziante e "inafferrabile" energia (meta)musicale. Stagione Sinfonica 1967-1968 Roma Auditorio Pio rappresentato il : 29/11/1967 Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia direttore: Carlo Franci, pianoforte: Nikita Magaloff Bettinelli Corale ostinato, per orchestra Chopin Concerto n. 2 in fa minore per pianoforte e orchestra op. 21 Beethoven Sinfonia n. 4 in si bemolle maggiore op. 60 Un concerto indimendicabile, e finalmente ho scoperto chi fosse il direttore che mi era passato di mente: Carlo Franci. Ricordavo il brano di Bettinelli, ovviamente Chopin, ma la 4 di Beethoven, stranamente. Navigando nell'archivio, ho ritrovato i miei primi concerti di quelle stagioni santaceciliane oramai preistoriche; di alcuni conservavo chiara e grata memoria, insieme ai programmi/"reliquie" di sala; di altri.. mi sono tornati in mente come in una serie di flash che mi hanno risvegliato da un lungo "oblio"... Scusate l'OT ma forse l'informazione potrebbe rivelarsi di pubblica utilità, inoltre la digressione s'incanala nel solco collaterale rispetto a quella che è la linea discorsiva centrale... 😉
wow Inviato 8 Dicembre 2022 Inviato 8 Dicembre 2022 Il 5/12/2022 at 12:18, analogico_09 ha scritto: Non ci vuole molto ad essere generosi quando si è ricchi; a volte potrebbe anche trattarsi di mettersi in pace con la propria coscienza... A me più che altro darebbe fastidio osservare gente che va a teatro per l'evento mondano, non ne capisce un tubo e combatte per non addormentarsi dopo un quarto d'ora. Il 5/12/2022 at 15:26, analogico_09 ha scritto: Non reggo troppo Bietti però lo sforzo di ascoltare lo faccio per il Boris... Però Bietti è un grande divulgatore di musica. Le sue Lezioni sono imperdibili.
wow Inviato 8 Dicembre 2022 Inviato 8 Dicembre 2022 17 ore fa, maverick ha scritto: onfesso un certo disagio a sorbirmi 3 ore di idiomi russi, zar, potenza e via cantando, in questo periodo; la mente non può non andare a quello che succede 2000 km ad est di Milano. Sono, se c'è bisogno di sottolinearlo, profondamente filo ucraino, ma la cultura russa non c'entra nulla con questa guerra.
analogico_09 Inviato 8 Dicembre 2022 Inviato 8 Dicembre 2022 15 ore fa, mozarteum ha scritto: Devo dire che nello splendido Boris di Abbado coi Berliner Kotcherga non e’ all’altezza di Abradzakov visto stasera che ha ben altra classe di canto. Mi fido della tua opinioner, e verificherò anche in proprio.., devo prima riprendere l'ascolto di Abbado e poi ascolterò la rappresentazione di ieri.
analogico_09 Inviato 8 Dicembre 2022 Inviato 8 Dicembre 2022 15 ore fa, maverick ha scritto: Ma è un piccolo disagio personale, che non pretendo condiviso. Come dicevo (prima che fosse il nostro amato presidente della repubblica a profferirlo, il quale non ha certamente copiato da me... 😄 ) capisco e lo rispetto il tuo disagio del tutto legittimo. Però vorrei ribadire che questa scelta di presentare un'opera di grande ingegno russa, non solo è "innocente" ma diventa quanto mai opportuna per lanciare da un luogo di grande visibilità l'idea di una grandre cultura di un grande popolo "traditi" dall'orrorre di una guerra assurda emanazione di un establishment di potere di fatto tirannico dietro la facciata di una democrazia rappresentativa. E' un modo di debitamente ed opportunamente differenziare, separare gli aspetti dicotomici, di evitare che su tutta la Russia sotto ogni aspetto, indiscriminatamente, scenda l'ombra dell'infamia. ISemmai io penso che, in un momento storico così drammatico, con la tragedia della guerra nel cuore dell'Europa, con la crisi ecomimica, con l'aumento dei senza tetto e della povertà delle famiglie italiane, con certe sacche triastezza, di ansia ed incertezze che attanagliano la nostra società, bisognerebbe osservare un contegno meno glamour e "vanitoso", rinunciare a certe pomposità mondane di dubbio ed opportuno gusto nel prendere a pretesto la musica, una certa classe privilegiata che vive garantita, per fare festa artistica privata che essi vivono in diretta e nelle migliori condizioni "logistiche" per la più ottimale fruizione, elargendo al pubblico una specie di surrogato, o simulacro dell'evento, "elemosina" dello stesso (ripagata con massicce dosi di pubblicità e altri affaristici rientri economici.., tutto è oramai fatto a fine di profitto... ) rappresentato dalla diretta televisiva... Non voglio dire, tutt'altro, che si debba rinunciare al ludico e allo spirituale, diventando tutti piagnoni come prefiche medievali. vestite a lutto; questo mai, nemmeno nei momenti meno luminosi e più drammatici vissuti dalla nazioni, ma senza strafare, senza assestare "schiaffi alla miseria", ad ostentare il privilegio e il vantaggio spesso frutto di "prepotenza", tornando anzi all'essenza delle cose della grande cultura e dell'arte che è esperienza interiore, esaltante ma "modesta", non già evasione, mero spettacolo dell'intrattenimento più svagato, ostentato, imposto, del tutto avulso e dimentico delle urgenti realtà che ci circondano.
analogico_09 Inviato 8 Dicembre 2022 Inviato 8 Dicembre 2022 4 ore fa, jakob1965 ha scritto: E meno male che vi è questa prima - fa da sensore dello stato di salute della città - Milano importantissima per l'economia e per l'immagine dell''Italia: dell'Italia veramente europea che produce e che crea ricchezza - poi (io sono il primo pezzente) vi sono le repliche più ragionevoli come prezzo: la vetrina serve - gravissimo se non vi fosse - L'è un gran MIlan.., quindi sta bene, faccia pure grande economia e grandi profitti con le merceologie industriali, materiali, economico-finanziarie, ecc. Con l'arte però - e non vale ovviamente solo per Milan - non si specula; l'arte deve certamente incassare perchè non campa solo d'aria, ma se si fa profitto, speculazione, anzi "approfitto" con la mercificazione dell'arte, è lo snaturamento socio-culturale, psichico-esistenziale individuale e collettivo, dell'arte. E' la morte dell'arte. Ieri sera si è cercato di far "morire" un'opera darte che , a quanto pare, è riuscita a spravvivere al carnevale dei borghesi che oramai non devono più temere chi potrebbe distubarli nella digestione... Quell'arte è sopravvissuta grazie alla potente qualità compositiva che facilità enormemente il lavoro interpretativo, che le permette di poter resistere alle ingiurie dell'uomo degli "affari", oltre che del tempo Ma.., guardiamoci intorno: cosa stiamo creando, in queste ultime epoche degli "(ap)profitti", di artisticamente alto e di valido, degno di essere paragonato a quell'arte "antica" con la quale stiamo vivendo troppo, di rendita, chissà fino a quando... in questo mondo dominato dalla dittatura del profitto, della speculazione, dello sfruttamento indiscriminato delle gallinelle ertistiche dalla uova d'oro dei tempi che furono?
jakob1965 Inviato 8 Dicembre 2022 Inviato 8 Dicembre 2022 @analogico_09 sai che non comprendo il tuo intervento ? - Mi sembra fuori posto
nebraska Inviato 8 Dicembre 2022 Inviato 8 Dicembre 2022 critica sui giornali quasi unanime nei giudizi positivi..
analogico_09 Inviato 8 Dicembre 2022 Inviato 8 Dicembre 2022 3 ore fa, wow ha scritto: Però Bietti è un grande divulgatore di musica. Le sue Lezioni sono imperdibili. Che sia un divulgatore di musica che raggiunge utilmente un "grande" pubblico non lo metto in dubbio. Ma che le lezioni siano imperdibili dipende.., pur con le mie vaste sacche di ignoranza, personalmente posso farne tranquillamente a meno, non perchè ne sappia più di Bietti, ci mancherebbe, ma perchè quel che mi viene da Bietti lo posso apprendere dalla saggistica letteraria alla portata dei più, non necessariamente astrusa, e mi risparmio un "eloquio" da me recepito come una sorta di diaframma disturbante che si frappone tra la musica e chi la spiega...
analogico_09 Inviato 8 Dicembre 2022 Inviato 8 Dicembre 2022 14 minuti fa, jakob1965 ha scritto: @analogico_09 sai che non comprendo il tuo intervento ? - Mi sembra fuori posto Mi dispiace che non comprenda ma io sto parlando di quello di cui si parla in questo topic dai diversi punti di vista a fronte dei vari aspetti del fenomeno preso in esame. Replicavo anche al tuo intervento in disaccordo ma in maniera centrata. In ragione della tua stessa logica, cosa che tuttavia a me non scandalizza affatto, dovresti essere fuori luogo tu che che fai l'elogio dell'economia, delle ricchezze e dell'immagine di Milano... caput italia... cosa di cui francamente... sai com'è...
analogico_09 Inviato 8 Dicembre 2022 Inviato 8 Dicembre 2022 Giudizi positivi sull'opera musicale, sulle interpretazioni o sul "contorno" ?
nebraska Inviato 8 Dicembre 2022 Inviato 8 Dicembre 2022 @analogico_09 opera e interpretazione qualche dubbio sulla regia https://www.corriere.it/spettacoli/prima-teatro-scala-2022-milano/notizie/boris-godunov-recensione-superbo-abdrazakov-un-finale-crescendo-078303e4-7673-11ed-8b31-7101dab59dee.shtml https://www.ilgiornale.it/news/teatro/coro-protagonista-opera-unica-boris-e-lacrime-amare-popolo-2093352.html https://www.tag43.it/boris-godunov-prima-scala-musorgskij-recensione-holten-regia-chailly-ildar-abdrazakov-rai1-ascolti-vespa-carlucci/
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