Popular Post JureAR Posted December 11, 2022 Popular Post Share Posted December 11, 2022 This post was recognized by Admin! "Grazie per il prezioso contributo." JureAR was awarded the badge 'Community Award' and 100 points. Acoustic Research ha iniziato la produzione dei suoi diffusori nel 1953, pioniera della sospensione pneumatica con la famosa AR1... quindi identificando le serie successive con la sequenza numerica a cifra singola fino al '75 quando arriva sul mercato la serie ADD di cui fa parte l'erede della AR3a, le successive AR10/11... La denominazione dei modelli successivi alla AR1 quindi ha mantenuto la scala numerica, il modello successivo quindi è stato denominato AR2, successivo il modello AR3, seguito poi da AR4, AR5, AR6 ed AR7, ultimo modello presentato,di poco successo e denominato come "diffusore da musica Rock" l'AR8. Oltre alla denominazione numerica, sull'etichette posteriori, dopo la scritta identificativa e prima del n° seriale i vari modelli hanno anche un identificazione alfabetica, ad esempio AR3 ha la lettera C, la precedente AR2, la lettera B ecc.(non è sempre stato seguito quest'ordine, ma tralascio ulteriori complicazioni). In quel periodo, con modelli derivati/migliorati, veniva aggiunta la lettera "a" corsiva, classico esempio il modello AR2a, un AR2 a cui è stato aggiunto il super tweeter ( lo stesso usato in AR3a da 1"1/4 e cupola fenolica, il predecessore di tutti i nostri amati te a cupola!). Successivamente con l'immissione sul mercato dell'erede di AR4 ( prodotta per un solo anno e in circa 60000 esemplari), e dotata di un nuovo, migliore e resistente tweeter, il cambiamento è stato contraddistinto dalla lettera "x", arriva quindi AR4x ( seguito poi dalla sostituta AR4xa...ritorna la lettera "a"), nasce la AR2x e la AR2ax, quest'ultima prodotta dal '6..al '74. Dopo l'acquisizione di Teledyne nel '68, la produzione dei diffusori è stata delocalizzata con stabilimenti esteri ( gli altoparlanti, potenziometri, bobine e condensatori erano tutti made in USA), i cabinet, il materiale fonoassorbente e l'assemblaggio erano tutti prodotti in loco, quindi diminuiva il costo rispetto agli esemplaeri precedenti importati dagli USA. Certa è la produzione in Olanda ( gli esemplari qui' prodotti avevano come identificativo del paese assemblatore la lettera "H" maiuscola, a volte stampata o scritta a penna sulla targhetta posteriore, esempio: HFx riferito ad un esemplare di AR4x prodotto in Olanda. Altre sigle a mia conoscenza: E o EH prodotta in Gran Bretagna, AU Australia, altri stabilimenti asiatici, di cui non conosco sigla ed addirittura in Italia (qui'altro mistero, sia per modelli fatti e sigla eventualmente usata, le due coppie di cabinet nuovi in mio possesso e la coppia di AR10 Replica sono a testimonianza di quanto affermato!). Ad aiutare o confondere, se i cabinet sono sprovvisti dell'etichetta, altri particolari riescono ad identificare il luogo di produzione: tipo di legno dei cabinet, forma dello stesso, crossover ( classici e dannatamente malefici in caso di revisione i crossover inglesi, riconoscibili dall'" immersione" di componenti e cavi in collante a contrastare la corrosione causata dal clima umido dell'isola!),. I cabinet a "cornice stretta" sono tutti europei, se baffle ant. e post. in lamellare produzione solo USA, mai visto usato in esemplari esteri legno lamellare. Cerco anche di fare chiarezza sui modelli "piccoli", nello specifico i modelli contraddistinti dai n° 4, 6 , 7, cominciando dal 4: AR4, come scritto prima prodotta per un solo anno, rara in Italia è stata all'epoca il più piccolo ed economico diffusore fatto da Acoustic Research, tralascio descrizione per passare al successivo migliorato e numericamente importante AR4x, qui troviamo un woofer da 8", cono ad onde, parapolvere pervio all'aria, magnete in Alnico, sospensione in tela ad attacco inferiore sul cono ( questo componente ha avuto o varie versioni con cestelli diversi, colore del cono, assenza di ondulazioni del cono, cestelli e magneti, ma tutti intercambiabili e suonanti uguali! Il tweeter aveva cono da "..., bobina in alluminio, magnete ceramico flangia dello stesso da.. Presente posteriormente il classico potenziometro da 15 ohm Aetna Pollak. AR4xa 7 10 Link to comment Share on other sites More sharing options...
ab1058 Posted December 11, 2022 Share Posted December 11, 2022 In attesa della seconda puntata 😀 Grazie !! Link to comment Share on other sites More sharing options...
JureAR Posted December 11, 2022 Author Share Posted December 11, 2022 La seconda puntata assieme alle foto è rimandata tra circa un ora... ho cercato di modificare ed aggiunto altra pagina di testo, ma sparito tutto...fatica sprecata, devo riscrivere tutto...se un moderatore mi tira almeno fuori il testo, mi risparmia mezzora di tastiera. Ero già pronto alla terza, salterà di un po anche questa. Link to comment Share on other sites More sharing options...
GFF1972 Posted December 11, 2022 Share Posted December 11, 2022 Ciao, per completezza, ricordo anche il sempre troppo poco quotato giradischi AR Turntable, veramente notevole la sua resa, a fronte di una notevole semplicità costruttiva ed una sobria estetica. Gianluca Link to comment Share on other sites More sharing options...
Popular Post JureAR Posted December 11, 2022 Author Popular Post Share Posted December 11, 2022 @GFF1972 Grazie, purtroppo sempre più raro in Europa...caro in USA, rinunciato al giradischi AR, per ora mi accuntento del receiver, cercato per anni ed ora al caldo a casa mia. Seconda puntata, purtroppo la terza scrittura, spero di non dimenticare niente altrimenti posterò addendum in seguito. Mancava il diametro del cono tweeter AR4x di 2, 1/2" ed il diametro della flangia di 11,5 cm. AR4xa: anche qui ritorna la "a" ad indicare modifiche e miglioramento. Il woofer è ancora con magnete in Alnico, il cono è identico al precedente AR4x, offerto in varie colorazioni della carta e trattamenti superficiali diversi, non sempre persenti, qui però la sospensione in tela è incollata superiormente al cono, e a volte con cestelli diversi... questi sono perfettamente intercambiabili con quelli del precedente AR4x...sonicamente nessuna differenza, a fine produzione gli AR4xa hanno montato il woofer 200001-0 o 200000-0. Tweeter il vero protagonista del miglioramento, ma anche croce di noi appassionati è quello disegnato da Roy Allison, con flangia ridotta a 9 cm e cono da 1, 1/2" con n° 200005, caratterizzato dai "fili" esterni. Purtroppo molti di questi tweeter con il tempo presentavano corrosione dei sottili cavi lungo il decorso di flangia e cono con successiva interruzione, smettevano di suonare (la maggior parte dei tweeter "falliti" son ripristinabili levando con pazienza il cavo originario fino a dove finisce la corrosione e saldando con altrettanta pazienza altro cavo): delizia e croce...successivamente è stato introdotto il tw. 200005-0, identico al precedente nel magnete (peraltro come anche il 200005, lo stesso del precedente tw. di AR4x), cono ma con i cavi sottoflangia (anche quì interruzioni dei cavi, vedi sopra) ed aggiunta di un grasso particolare nel traferro (spero sia il termine giusto) e sotto il piccolo parapolvere, precursore del ferrofluido che è presente nel successivo tw. 200014-3) Crossover nei primi esemplari con il pot. Aetna Pollak, successivamente interruttore con resistenze a tre posizioni, poi a due a fine produzione, bobina del woofer diversa dalle AR4x, altri valori del condensatore per diversa frequenza di taglio e diverso tweeter. Cabinet esternamente dimensioni quasi identiche al precedente AR4/4x, interne uguali, impiallacciatura in legno sui primi esemplari ( mediamente noce in USA, Teak in England, verosimilmente no in esemplari Holland), successivamente in un bel vinile e legno a richiesta e sovrapprezzo (il solo vinile senza opzione legno vero è stato per l'ibrido AR8, dichiarato all'epoca il primo diffusoe Acoustic Research da "rock" e purtroppo un insuccesso nelle vendite). AR6 qui non mi dilungo tanto, ma è un diffusore particolare con un volume superiore e resa bassa conseguente paragonabile se non migliore ai diffusore contemporanei AR con woofer da 10". Woofer in questo caso specifico e dedicato alle sole AR6 con escursione totale di circa 20mm.!! Anche qui magnete in Alnico, il cono presenta diversa polpa, trattamento della superficie superiore con il classico disegno a doppia croce, il parapolvere in questo caso è piatto, in spesso cartone, quindi impermeabile all'aria, inoltre uno spicchio di 45° è ruvido, la rimanente superficie è liscia, l'aumento di escursione è dovuto a due inserti di masonite, un inferiore tra spider e cestello di circa 3 mm. altro superiormente tra cestello e sospensione, quest'ultima è im foam (non è mai stato prodotto un AR6 con sospensione in tela! )ultimi esemplari con magneti ceramici e carta cono grigia, liscia e più spessa. Tweeter come AR4xa in sequenza cronologica. Crossover con presenza nei prmi anni del pot. da 15 ohm, poi come AR4xa interruttore a tre e due posizioni, comunque negli anni in USA due variazioni di crossover, tre in Europa. Cabinet: in USA con cornice larga, a cornice stretta in Europa, tutti rivestiti in legno, quasi tutti gli esemplari inglesi erano in Teak. AR7 Il più piccolo diffusore Acoustic Research dell'epoca. Woofer anche qui specifico e condiviso con le sole AR MST, ha magnete ceramico, cono diverso e di diametro maggiore di circa 4 mm. rispetto alla rimanente produzione AR dei woofer da 8", la superficie esterna è quasi liscia (altri woofer da 8" al tatto sono "rugosi"), in conseguenza la sospensione in foam aveva un roll ridotto ed era diverso da tutti gli altri woofers (attualmente difficile trovare la misura più idonea di questo foam), anche qua tonalità di colore carta diverse nel tempo, ma suono e caratteristiche identiche tra i vari woofer dedicati. Tweeter come AR4xa ed AR6 (tranna AR7x, di cui parlo in seguito). Crossover semplificato, presenza di un solo condensatore, interruttore a due posizioni ed una resistenza. Cabinet, identici sia se prodotti in USA o in stabilimenti delocalizzati, quinsi a cornice larga ( più sottile dei cabinet trattati sopra), offerti o con impiallacciatura legno (qui l'economia ha fatto usare spessori minimi e legni non di qualità verniciati in colore noce od altro, molti, la maggior parte con rivestimento in vinile. AR7x mai prodotta in USA, Europea, forse italiana (anche qua la "x" indica cambiamento e miglioramento), conserva il woofer specifico, ma in questi esemplari fa il suo ingresso l'ultimo tweeter pensato da Allison, con n° identificativo 200014-3, il primo tweeter a cono, sempre da 1, 1/2" con raffreddamento a ferrofluido, identico alla vista superiore al precedente 200005-0 (la carta del cono varia da noce, grigio, nero (sono elettricamente e sonicamente identici)e magnete con diametro e peso aumentato. Cabinet identici in dimensione alle AR7, comprese griglie e targhetta in ottone, diversi nell'etichetta riportante la scritta del modello, quidi AR7x, foro quadrato posteriore (che è coperto dalla masonite del crossover, foro maggiorato anteriormente per accogliere il magnete più grande (il 200014-3 può essere usato nelle AR7 normali allargando con fresatura il foro preesistente). Non conosco se modifiche al crossover (anche se tra i miei ricambi ho uno strano crossover NOS italiano con aggiunta una bobina, dedicato ai cabinet NOS che posseggo e che mostrerò nelle foto allegate e che mi faranno avere la mia quarta coppia di AR7("x" in questo caso perchè userò una coppia in surplus di tweeter 200014-3 che ho tra i miei ricambi. Aggiungo per completezza ai "piccoli" di casa AR ancde due coppie della serie ADD ( serie del '75/'78), successiva dei modelli di cui sopra: AR18 ed AR17. AR17, a differenza del numero minore del modello, questa è l'erede della serie 4, con dimensioni cabinet molto vicine ai precedenti similari. Woofer 200001-0 Tweeter 200014-3 crossover un solo condensatore per il taglio del tweeter presenza di interruttore a due posizioni ed una resistenza Cabinet rivestito in legno con aggiunta pellicola di vernice a protezione della sottile impiallacciatura AR18 Dimensioni e volumi simili alle AR7 Woofer, tweeter, crossover identici alle AR17, negli esemplari tardivi tolto interruttore e resistenza Cabinet con il solo rivestimento vinilico. Queste sono di costruzione più economica rispetto alla produzione precedente, ma suonano incredibilmente bene, molto , ma molt bene le AR17...a mio parere meglio dei modelli corrisponenti precedenti ( probabilmente incontrano meglio il mio gusto sonoro, altri probabilmente non apprezzerebbero e preferirebbero gli altri modelli. Comincio ad aggiungere i 2 mega di foto possibili ad intervento... P.S. Oggi non aggiungo foto di interni o crossover dei vari modelli( già 6 ore di "lavoro" per i due scritti sopra più trasf.e riduzione foto, devo spulciare migliaia di foto, ma aggiungerò in seguito altre integrazioni) Sotto, partendo da sx: AR4x '69 - AR4xa '73 - AR17 '77 3 2 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Popular Post JureAR Posted December 11, 2022 Author Popular Post Share Posted December 11, 2022 ... segue foto: Woofer AR4x, notare l'attacco sospensione sottocono AR4xa, woofer con attacco foam sopracono Tweeter AR4x Tweeter 200005-0 AR4xa Tweeter 200014-3 AR17(proprietario AR7x/AR17/AR18) Segue... 3 3 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Popular Post JureAR Posted December 11, 2022 Author Popular Post Share Posted December 11, 2022 ...Tweeter200005 accanto a tweeter successivo di un diffusore AR4xa Tweerer 200005 in particolare Vista posteriore di due tweeter 200005-0 con magnete identico al tw. sopra, ricambi ufficiali d'epoca ed usati per completare la coppia di AR4xa di cui un esemplare è nelle foto sopra Vista superiore della stessa coppia Vista posteriore della coppia di tw. 200014-3 ad illustrare le differenze dimensioni magneti Confronto dimensioni tra i cabinet serie 4 ed AR7 England precoci Etichetta AR7 con suffisso E ad indicare il paese di assemblaggio ... 3 3 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Popular Post JureAR Posted December 11, 2022 Author Popular Post Share Posted December 11, 2022 ...AR7 più recenti, impiallaccio diversamente da precedenete (in legno)con vinile, li conservo così, mai rifatto il foam... AR7(x), da completare, assemblate in Trieste (Italy), a casa mia con cabinet Made in Italy, woofer 200001-0, tweeter 200005 provvisori, messi per il servizio fotografico, accoglieranno in seguito coppia di tw. 200014-3 AR6: a sx esemplare tardivo England e mobile europeo, a dx esemplare precoce USA con cornice larga AR17 a sx, AR18 DX, stessi woofer 200001-0, stessi tweeter 200014-3 a ferrofluido Fine dell'illustrazione caratteristiche e dimostrativa delle piccole due vie Acoustic Research Classics con wooder da 8", continua con... 7 2 Link to comment Share on other sites More sharing options...
madero Posted December 11, 2022 Share Posted December 11, 2022 Ho messo un grazie, ma è ben poco per dei post così interessanti e pieni di informazioni...... anche se non ho le AR Link to comment Share on other sites More sharing options...
Popular Post JureAR Posted December 11, 2022 Author Popular Post Share Posted December 11, 2022 ... Modello 2 o B e derivati a due(tre vie) con woofer da 10" Come scritto qualche ora fa la storia di Acoustic Research comincia dalla AR1 (A)nel '54, seguita dopo il successo riscosso dal primo diffusore a sospensione pneumatica (o baffle infinito) introdotto dopo molteplici studi e prove sul mercato all'epoca. C'era richiesta di un prodotto più economico e popolare, nel 1958 arriva sul mercato la AR2, siglata come B sull'etichetta posteriore prima del n° seriale: un bel woofer da 10", diametro effettivo del cestello quasi 11", grosso magnete in Alnico, cono in carta medio leggera, sospensione in tela trattata, una coppia di altoparlanti CTS, nati per sonorizzare piccole radio USA, adattati all'uso ed inseriti in un contenitore , nei primi esemplari in alluminio come il cestello dei woofer ed in seguito di matyeriale plastico piu economico, altro successo, ma non proprio Hifi: in alto questi mid/tw. si fermavano a 14000Hz. Dopo la costruzione del supertweeter a cupola fenolica (il tw. a cupola è un altra esclusiva mondiale di AR, ed usato per il modello C...si la AR3!), questo viene aggiunto alla AR2 che da allora prende il suffisso "a", diventando AR2a (classificata come "D" sull'etichetta posteriore, la AR2 fanno un balzo in alto arrivando a 20000Hs, con dispersione laterale della gamma alta fino ad allora mai così elevata (migliorerà solo il successivo tweetewr AR3a con cupola magica in carta da 3/4"!!). Qualche anno dopo , circa '64/'65 la Acoustic Research introduce un nuovo tweeter a cono per la nuova AR4, questo sostituirà i doppi mid delle AR2 ed AR2a, migliorando enormemente la già buona gamma media e verrà offerto come ricambio ed aggiornamento degli esemplaro precedenyti, dopo questa introduzione questi diffusori diventeranno rispettivamente AR2x ed AR2ax (arriva la "x" a designare il cambio/miglioramento dei diffusori AR). Successivamente viene introdotto un nuovo woofer, con una flangia ora in acciaio corrispondente ai woofer precedenti di quasi 11", adottata sia dalle AR2x ed AR2ax...un paio di anni dopo, la AR2x riceve un nuovo tweeter, lo stesso delle corrispondenti AR4x, con cui concluderà la sua carriera, migliorando notevolmente la gamma medio/alta, la AR2ac, invece attorno al '70 adotta un nuovo woofer, identico al precedente ma con cestello ridotto alla classica misura di 10"...qualche anno dopo le AR2ax ricevono l'ultimo cambiamento: woofer identico al precedente, magnete quadrato ceramico che manterra fino a fine produzione, circa '75... seguono come due vie nella serie ADD la AR14, tre vie le AR12 ( di queste non posseggo esemplari, quindi passo alle ultime AR Classic: AR38s a 2 vie ed AR48S a tre vie... AR2 anno '59 (sopra)ed AR2x '70 AR2a anno '63 Heathkit AS-2A Diffusori con componenti AR, da assemblare , anno '64 AR2ax anno '72 AR48S anno '82 Tutte le foto allegate sono di oggetti di mia proprietà, originali e conformi all'epoca, nel caso di ricambi , tutti originali e conformi ai modelli dedicati. P.S. Se qualche Anima Pia mi procura un ARXa Turntable a prezzo onesto!! ( mi scuso con il Gentile Moderatore per l'uso qui del grassetto, ma ritengo necessario a stimolare le Anime caritatevoli disposte a cedere ad appassionato l'oggetto desiderato) Anche da restaurare a completo, disposto all' "ultimo acquisto", finisco finalmente la collezione....accetto proposte serie, disponibile a viaggiare fino a Roma per evitare sped.!!! 3 3 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Fabio Cottatellucci Posted December 12, 2022 Share Posted December 12, 2022 @JureAR Bellissimo thread. Sai dirmi qualcosa delle AR IV RedBox, floorstander a tre vie, che ho posseduto e che dovrebbero essere state l'ultimo modello prodotto dalla Casa? Link to comment Share on other sites More sharing options...
JureAR Posted December 12, 2022 Author Share Posted December 12, 2022 Troppo recenti per le AR che colleziono e ben conosco, ma probabilmente queste hanno componenti TNG (altoparlanti Tonegen), di normale equipaggiamento nei diffusori AR costruiti dopo il 1984 e forniti come ricambi per diffusori precedenti quando gli USA erano esauriti. Avendo comunque una coppia di AR10TT replica e coppia di AR1-MS che usano componenti Tonegen che ho ascoltato per svariate ore, posso affermare che rispetto ai corrispondenti altoparlanti USA, i TNG sono di qualche db più efficienti, hanno sicuramente una tenuta in potenza superiore, probabilmente migliori in gamma media/alta, mentre il woofer da 305 mm. delle 10 replica anche se arriva ugualmente fino a 30 hz effettivi( testati con toni prova) non hanno la classica "pesantezza dei corrispondenti USA...per correttezza devo dire che probabilmente nelle repliche otaliane come mi è stato suggerito dal massimo esperto di AR10, la quantità di poliestere fonoassorbente contenuta nei cabinet è eccessiva in peso... Non sono mai riuscito a variare ad oggi e provare se migliora il rendimento in basso levando materiale come mi è stato suggerito! Probabilmente si, come nel caso del sostituto TNG usato come ricambio per le AR7, indistinguibile dal woofer originale se non visvamente ( nelle AR7 il fonoassorbente è lana di roccia o fibra di vetro, quindi peso e quantità differente in proporzione alle SzR10 replica! 1 Link to comment Share on other sites More sharing options...
JureAR Posted December 12, 2022 Author Share Posted December 12, 2022 P.S. nelle foto allegate al thread, ho inserito altoparlanti se non ho contato male di 15 coppie di mie AR, ne mancano ancora 12 o 13 ad illustrare la mia modesta collezione di Classic Acoustic Research. Link to comment Share on other sites More sharing options...
GFF1972 Posted December 12, 2022 Share Posted December 12, 2022 @JureAR Io ho proprio il “Turntable”, il primo della serie, ritenuto, da quanto lessi, il migliore di quella serie. Devo sistemare il braccio ed un angolo, in cui l’impiallacciatura si è un po’ scollata, ma le condizioni sono veramente ottime. Sarebbe interessante anche conoscere la storia di questi giradischi, ma penso che tu ti sia concentrato sui diffusori. Comunque, grazie, discussione veramente molto utile. Gianluca Link to comment Share on other sites More sharing options...
JureAR Posted December 12, 2022 Author Share Posted December 12, 2022 5 ore fa, GFF1972 ha scritto: Io ho proprio il “Turntable La sola estetica minimalista meriterebbe l'acquisto di questo giradischi, ma anche per coerenza con l' epoca il mio obiettivo è il Turntable xa, difficile attualmente da acquistare con prezzo equo...non dispero e controllo giornalmente su Hifish...le nuove vendite. Un annetto fa ed ancora adesso mi autoflagellerei non ho acquistato, messo in vendita in Italia uno splendido xa, aggiornato a 220v, completo di documentazione, accessori e ricambi, venduto se non ricordo male a 300 euro, allora ritenevo la richiesta onerosa, oggi un xa Mint e completo di tutto è in vendita a tre volte quello che non ho preso tempo fa! Tornando ai diffusori Acoustic Research "serie classica", la coppia di AR2a del '63 visibile in foto presenta le coppie di mid con colori della carta coni difformi. Quelli grigi presi in quanto una coppia era con bobine bruciate suonano uguali, ma sono un pugno negli occhi. Dopo oltre 10 anni di attesa ed acquisto di altra coppia grigia ( ormai rassegnato ad averli tutti grigi), un collezionista USA mi ha venduto una coppia di mid colore nocciola che aveva di riserva. Aggiungo tra un po' la foto, chiaramente visti i miei tempi lavorativi molto lenti, ci vorrà ancora qualche tempo prima di abbinare perfettamente i quattro medi a cono. Sotto le due coppie di mid in surplus, a destra quella attesa per oltre 10 anni A dx la coppia reperita dopo lunga attesa Riavvicinamento... 1 Link to comment Share on other sites More sharing options...
JureAR Posted December 12, 2022 Author Share Posted December 12, 2022 Qualcuno avrà notato osservando la foto sopra la difformità delle cornici anteriori tra AR2, sopra ed AR2a sotto...in origine le AR2a, come le sorelle fino al modello AR5 venivano offerte o con vari tipi di impiallacciatura o con l'opzione "non finita" in compensato di pino (a volte mario..eh eh..), non occorreva impiallacciatura in quanto destinate principalmente per essere posizionate orizzontalmente in libreria o incassate in mobilio. Le mie AR2a nascevano "non finite", il primo proprietario americanoha fatto rivestire dal suo falegname questa coppia con fogli da circa 3 mm.!! Il nuovo impiallaccio ha rivestito tutti i lati, tranne il posteriore, compreso anche il rientro sul baffle ant., allargando così la cornice di circa 6 mm. totali. 1 Link to comment Share on other sites More sharing options...
gimmetto Posted December 12, 2022 Share Posted December 12, 2022 9 ore fa, JureAR ha scritto: posso affermare che rispetto ai corrispondenti altoparlanti USA, i TNG sono di qualche db più efficienti, hanno sicuramente una tenuta in potenza superiore, probabilmente migliori in gamma media/alta, mentre il woofer da 305 mm. delle 10 replica anche se arriva ugualmente fino a 30 hz effettivi( testati con toni prova) non hanno la classica "pesantezza dei corrispondenti USA.. @JureAR Possedendo sia i woofer americani che Tonegen, devo dirti che preferisco gli americani per quel filo di corpo in più. Li ho testati entrambi nelle AR 9 LSi e AR 91. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Popular Post JureAR Posted December 12, 2022 Author Popular Post Share Posted December 12, 2022 @gimmetto Chiaramente, parlando di woofer Acoustic Research, anche quelli prodotti da Tonegen per AR venivano assemblati secondo le specifiche della casa madre, però quello che ritengo il massimo esperto in Italia. Gimmetto...ometto chi per motivi di privacy (è anche lui un forumer e se riterrà opportuno potrà intervenire), ha affermato che con i woofer Tonegen, nello specifico riferiti a quelli delle mie AR10 replica, il poliestere contenuto nel cabinet sia corretto per quantità nel caso sia usato il woofer americano siglato 200003, esuberante e mortificante le prestazioni del Tonegen con sigla 1210003-21, offerto anche come sostituto per tutte le AR10/11. Ad oggi, essendo le AR10 alla base di uno dei miei Totem AR, non ho potuto testare le differenze in resa del woofer con quantità minori di fonoassorbente, prima o poi, quando modificherò il totem (non è definitivo...deve avere nella struttura 2 coppie di AR3a in coricamento orizzontale sopra le due coppie, queste in verticale di AR10TT: sono una coppia di AR10TT MK2 e le AR10TT replica dovrò verificare quanto mi è stato suggerito...chiaramente seguirà apposito thread. Le AR10TT replica sono sotto le AR LST (40 kg. cadauna) , con sopra ulteriore AR17... 1 2 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Kouros Posted December 12, 2022 Share Posted December 12, 2022 Se per caso dovessero fare resuscitare la Acoustic Research bisognerebbe proporti in una posizione di rilievo! 🔊✌️ Link to comment Share on other sites More sharing options...
gimmetto Posted December 12, 2022 Share Posted December 12, 2022 1 ora fa, JureAR ha scritto: uno dei miei Totem AR @JureAR Il Lego AR...lo voglio per Natale! Link to comment Share on other sites More sharing options...
Recommended Posts
Create an account or sign in to comment
You need to be a member in order to leave a comment
Create an account
Sign up for a new account in our community. It's easy!
Register a new accountSign in
Already have an account? Sign in here.
Sign In Now