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Melius Club

Sacd (A.P. - Mobile Fidelity - Shm Sacd ecc.....) ma anche Xrcd Shm Cd ed etichette Audiophile!


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  • Moderatori

E a chi, come me, mancano gli anni 80, suggerisco questa bellissima compilation (che normalmente non amo e acquisto) dei Culture Club su SACD ibrido uscita nel 2020.

Buonissimi ascolti

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@zagor333

Ti ringrazio per la segnalazione, pensa che volevo comprare anch'io la versione in XRCD sperando in chissà quale miglioramento, invece mi sarei preso una bella fregatura. E' giusto sicuramente informarsi bene prima di acquistare, ma francamente non ho idea quali siano le caratteristiche che deve avere un supporto perchè sia in condizione di suonare bene. Mi puoi illuminare?

 

@joe.60 Vale la stessa regola di qualsiasi altro cd o supporto digitale.

Prima di tutto cercare di capire quale master hanno usato.

In merito agli XRCD, ad esempio, tutti quelli curati da Alan Yoshida, sono una garanzia di qualità.

  • Moderatori
1 ora fa, one4seven ha scritto:

tutti quelli curati da Alan Yoshida, sono una garanzia di qualità.

Confermo, avendo tanti di di questi XRCD. Yoshida è molto stimato anche dal mitico Hoffman.

 

Credo di aver capito che la differenza tra un buon lavoro di registrazione ed uno pessimo, dipende da chi ha fatto quella determinata registrazione.

 

Un conto è che tutto il processo di registrazione venga fatto artigianalmente da un unico tecnico, un altro conto è che diversi tecnici si occupano uno della sistemazione dei microfoni, un altro di lavorare al computer, un altro si occupa dei vari processi di missaggio ed un altro ancora del mastering, in genere un lavoro siffatto comporta un risultato mediocre. Così devo imparare a conoscere oltre che il lavoro artistico di un determinato gruppo musicale, anche chi si è occupato delle registrazioni.

 

Dopo Alan Yoshida, ho conosciuto da poco tramite il suo sito il signor Marco Lincetto che è un tecnico del suono che artigianalmente si occupa di tutto il processo di registrazione, i cui frutti confluiscono nell'etichetta Velut Luna. Per le registrazioni audio, in alcuni casi usa 4 microfoni stereo dipende dall'ambiente in cui si trova ad operare. Pertanto sarebbe importante sapere anche con quanti microfoni viene fatta una registrazione e di che tipologia. Il Signor Lincetto lo dichiara, molti altri no.

Sono interessato ad alcune produzioni Velut Luna che purtroppo sono limitate a musica Classica e jazz, i Cd sono realizzati con frequenza di campionamento 88.2 Khz/24 bit ovviamente non ho mai avuto uno di codesti CD, ma ho sentito qualcosa su Youtube e nonostante la inevitabile compressione il suono non è affatto male. Qualcuno conosce questa etichetta e come giudica le sue produzioni?

 

  • Moderatori
39 minuti fa, joe.60 ha scritto:

Credo di aver capito che la differenza tra un buon lavoro di registrazione ed uno pessimo, dipende da chi ha fatto quella determinata registrazione.

Registrazione a parte, la differenza poi la fa l’ingegnere del suono che esegue la masterizzazione. 
Alan Yoshida, Steve Hoffman, Kevin Gray, Bob Lo Verde, etc., sono degli eccellenti ingegneri del suono che salvaguardano il messaggio musicale originale. Lincetto è anche un produttore, oltre che un eccellente tecnico del suono.

Ho molti CD e 1 Lp della sua etichetta, la Velut Luna, e li trovo tutti molto validi.

  • Melius 1
  • Moderatori
8 ore fa, zagor333 ha scritto:

Se anche in privato mi fai sapere quali album ti interessano provo ad illuminarti 


perchè in privato visto che altri forumers potrebbero essere illuminati dalla conoscenza?

5 ore fa, zagor333 ha scritto:

Alan Yoshida, Steve Hoffman, Kevin Gray, Bob Lo Verde, etc., sono degli eccellenti ingegneri del suono che salvaguardano il messaggio musicale originale

Sulla qualità di ascolto dei loro lavori nulla da eccepire. Sulla frase messa in grassetto... Uhm...

Diciamo che, non conoscendo l'effettivo messaggio originale, cmq offrono un prodotto molto piacevole alle orecchie dei più esigenti, distanziandosi spesso e volentieri dalle produzioni "standard", che tendono a lasciare insoddisfatti...

  • Moderatori
16 ore fa, one4seven ha scritto:

Sulla frase messa in grassetto...

Intendevo dire che utilizzano l’equalizzazione ed eventualmente la compressione dinamica con molta parsimonia e soprattutto con coscienza. Diciamo che fanno un eccellente lavoro di “restaurazione”, soprattutto quando è necessario.

18 ore fa, BEST-GROOVE ha scritto:

perchè in privato visto che altri forumers potrebbero essere illuminati dalla conoscenza?

A sua discrezione, per me nessun problema. 

Chi si chiedeva quale fosse la miglior versione di Toto IV in digitale, dopo aver ascoltato questo, non ho piu' nessun dubbio.

Unico limite, possedere un buon lettore sacd.

https://www.cdjapan.co.jp/product/SICP-10139

 

 

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  • Thanks 1

@densenpf specifichiamo che è uno dei pochi casi in cui i due layer contengono master diversi. Lo strato CD contiene il NON buono remaster 2018, mentre lo strato SACD il vecchio trasferimento in DSD del 2002, già pubblicato nello stesso formato nel 2003.

Ci dovrebbe essere anche il mix multicanale, sempre del 2002.

@one4seven Si, vi sono 3 masterizzazioni diverse, in realta' non e' cosi' inusuale.

Anch'io come molti di voi, sono sempre stato propenso a pensare che il lato sacd fosse sempre identico al lato cd, al di la' della diversa frequenza. Per esempio i molti sacd che possiedo tipo Audiofidelity, Apo, Mofi, dovrebbero rispecchiare questo schema.

Ma ultimamente ho scoperto una cosa molto interessante. Un dipendente della Dutton Vocalion,che ha lavorato a fianco di Mike Dutton, etichetta seria che in questi ultimi anni ha riportato alla luce molti dischi anni 70 di proprieta' Columbia- Cbs sopratutto nastri quad ,ha detto senza mezzi termini che l'acquisizione in digitale del DSD e PCM ( da master analogico di prima generazione e non copie) avvengono separatamente per gli strati sacd e cd dello stesso disco.

Questo vuol dire che quando si acquista un sacd Vocalion avrete 3 masterizzazioni diverse, ognuna per il proprio formato.

Sacd stereo  + cd stereo  e quad multicanale. E devo dire di essere rimasto sorpreso in modo positivo, in quanto ho sempre pensato che il passaggio DSD/PCM in un sacd fosse una semplice conversione, di un unica masterizzazione.

A quanto pare non tutte le etichette lavorano allo stesso modo, ogni tanto una notizia positiva.

 

  • Thanks 2

@densenpf Penso però che anche in caso di mastering realizzati separatamente, ci sia una "coerenza", sonica e temporale.

In questo caso di Toto IV sono mastering diversi nel tempo (distano 20 anni) , ma soprattutto nella coerenza tra di loro. 

Uno c'entra un fico secco con l'altro 😅

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