ascoltoebasta Inviato 28 Dicembre 2022 Inviato 28 Dicembre 2022 2 ore fa, iBan69 ha scritto: Piuttosto, vi chiederei che peso hanno avuto le vostre esperienze, positive o negative, Le esperienze negative son state gli acquisti senza previe prove nel mio ambiente,fidandomi di recensioni,blasone,consigli di amici "esperti" etc,avvenute tutte agli inizi di questa passione,da lì in poi,con la maggior frequentazione di negozi specializzati e grazie al nascere con essi di un rapporto di stima e fiducia reciproche,ho compreso l'importanza del provare tutto nel mio impianto e ambiante,compreso ciò che consideravo ridicolo,ed in alcuni casi ne ho avuto conferma,almeno per me e da me.Credo che la possibilità di provare, sia stata la ragione principale che m'ha fatto raggiungere il grado di soddisfazione d'ascolto,che provo con l'attuale mio impianto. 1
Membro_0017 Inviato 28 Dicembre 2022 Inviato 28 Dicembre 2022 3 ore fa, iBan69 ha scritto: Torniamo, gentilmente alla questione dell’esperienza. Grazie. ne serve tanta. la prima cosa che capisci é che le basse frequenze riprodotte dagli impianti che piacciono ai giostrai sono per lo più distorsioni. la seconda é che é difficilissimo riprodurre una voce umana. la terza é che per far sí che l'immagine stereofonica sia sempre tangibile e non sia mai il frutto di povertà armonica serve un impianto tra l'ottimo e l'eccezionale. la quarta é che le pessime registrazioni esistono ma é la differenza con le buone che le rende tali e non il fatto che siano "inascoltabili" (le sibilanti eccessive incise sul supporto praticamente non esistono). quello che ho imparato io rispetto all'inizio: i watt servono, le due vie sono più coerenti delle tre vie, i tweeter devono avere un emissione fuori asse da primato, qualsiasi DSP che limiti questa diffusione del suono per "aggiustarla" solo nei pochi cm cubi del punto d'ascolto é davvero distruttivo. quello che pensavo all'inizio e che si é rivelato falso: i dac r2r sono migliori di quelli delta sigma (non é vero), rigenerare la corrente é sempre positivo (non é vero, nemmeno per le sorgenti), gli alimentatori di switching sono sempre deleteri (non é vero), la controreazione é una cosa negativa (non é vero).
aldofranci Inviato 28 Dicembre 2022 Inviato 28 Dicembre 2022 3 ore fa, emaspac ha scritto: quello che pensavo all'inizio e che si é rivelato falso: i dac r2r sono migliori di quelli delta sigma (non é vero), rigenerare la corrente é sempre positivo (non é vero, nemmeno per le sorgenti), gli alimentatori di switching sono sempre deleteri (non é vero), la controreazione é una cosa negativa (non é vero). Bravissimo, a leggerti mediamente ti considererei tra quelli senza speranza, ma magari qui sono in errore io. E se ti impegni vedrai che qualche altra muccata che pensi alla lunga si rivelerà tale. Te ne enumero giusto un paio, le più clamorose: 3 ore fa, emaspac ha scritto: le sibilanti eccessive incise sul supporto praticamente non esistono Falso. Se ti prendi la briga di prendere un microfono cardiode in mano, uno di quelli che si usano in prossimità per riprendere la voce (che sia un dinamico o un condensatore o altro non importa), e di fare qualche prova...capirai che le ssssssibilanti e le ppppplosive sono le prime cose (e anche le più perniciose) che entrano nella ripresa. È anzi la prima dissonanza cognitiva che si crea in chi confronta per la prima volta un cantato o un parlato in una prospettiva reale di ascolto (senza amplificazione elettroacustica) e come invece viene ripreso da una capsula microfonica ravvicinata. Questi artefatti (e altri) non a caso si definiscono effetti di prossimità, sonno inscindibilmente connessi al modo di funzionamento dei microfoni direzionali, se gradualmente allontani il microfono dalla sorgente vocale a poco a poco di smorzano. Nell'istante in cui le sibilanti e le plosive sembrano tornare in riga "secondo natura", in quell'istante il microfono è troppo lontano e la ripresa è inservibile sotto molti altri aspetti. Quindi la tecnica di trattare la ripresa vocale è come ogni cosa l'arte del compromesso. Senza dilungarmi sulle tecniche dinamiche, meccaniche, acustiche per fronteggiare questo aspetto della registrazione perché non è luogo dove discutere ste robe, è persino di un ovvietà statistica che non di rado le sibilanti eccessive finiscano anche nel prodotto commerciale bello e confezionato. Hai voglia se ce ne sono incise. Che poi il sistema di riproduzione (e massimamente i trasduttori) possano esacerbarle è vero, ma è un altro discorso. 3 ore fa, emaspac ha scritto: I tweeter devono avere un emissione fuori asse da primato, qualsiasi DSP che limiti questa diffusione del suono per "aggiustarla" solo nei pochi cm cubi del punto d'ascolto é davvero distruttivo. Lasciamo stare la sentenza che i tweeter debbano avere un off axis da primato, che non significa proprio nulla perché dipende da una miriade di aspetti della progettazione se e in che misura questo sia un vantaggio o meno...la parte sottolineata è comica: neanche un DSP progettato su Giove può fare una cosa simile. Impara almeno gli elementi basilari di come funziona l'elettroacustica e di come funziona un DSP prima di scrivere ste panzane.
Questo è un messaggio popolare. loureediano Inviato 29 Dicembre 2022 Questo è un messaggio popolare. Inviato 29 Dicembre 2022 Ascoltare con le scatole di scarpa può essere oltre che piacevole pure obbligatorio per svariate ragioni Ma un vero sistema hifi deve riprodurre tutte le frequenze presenti nella registrazione Se con l'esperienza non xiete arrivati a questa conclusione allora non è esperienza ma illusione. 4
jakob1965 Inviato 29 Dicembre 2022 Inviato 29 Dicembre 2022 42 minuti fa, loureediano ha scritto: Se con l'esperienza non xiete arrivati a questa conclusione allora non è esperienza ma illusione. Può essere anche una accettazione consapevole di un compromesso: nel mio caso (ho 2 impianti) uno piuttosto bassoso e uno molto meno (gato audio fm15) spesso quando sono piuttosto stanco e ho la testa piena di vociacce e suonacci ( che mi devo sorbire ahimè come tutti qui) il 2 vie da stand (pur avendo meno bassi) lo trovo riposante e piacevole - si ha i bassacci indietro - lo so ma lo apprezzo lo stesso e ne conosco il limite
extermination Inviato 29 Dicembre 2022 Inviato 29 Dicembre 2022 Chi non apprezza la musica in tutte le sue forme ed in tutte le sue modalità espressive, non si aspetti che l'esperienza possa colmare questa manchevolezza. 1
jakob1965 Inviato 29 Dicembre 2022 Inviato 29 Dicembre 2022 5 minuti fa, jakob1965 ha scritto: lo so ma lo apprezzo lo stesso e ne conosco il limite Limite per le basse frequenze ma poi questi 2 vie ragionevoli hanno per me anche dei pregi - li trovo spesso molto gradevoli - e con il loro modesto ingombro riescono a creare un campo sonoro apprezzabile - realistico. Molti penso non vogliono sempre calarsi (ogni tanto si) nella simulazione più perfetta dell'evento reale specialmente come potenza - magari ogni tanto ma non sempre . quindi luci soffuse e colori ambrati - e magnifica musica che ti accarezza invece di prenderti a ceffoni .... e le brutture della giornata sono dimenticate 1
loureediano Inviato 29 Dicembre 2022 Inviato 29 Dicembre 2022 Sono d'accordo con voi al 100% Ho ascoltato le Guarnieri per centinaia di ore con piacere. Ma una volta che collegato il sub Muse 18 era un'altra cosa. 1
Paolo_AN Inviato 29 Dicembre 2022 Inviato 29 Dicembre 2022 4 minuti fa, jakob1965 ha scritto: il 2 vie da stand (pur avendo meno bassi) lo trovo riposante e piacevole - si ha i bassacci indietro - lo so ma lo apprezzo lo stesso e ne conosco il limite Credo questo sia un po' il succo del discorso: "...ne conosco il limite". Tornando alle esperienze, personalmente nasco con la musica prodotta - in età adolescenziale - e, pur sviluppando necessariamente un orecchio molto sensibile ai suoni reali, ho virato l'attenzione al mio strumento in particolare. Ciò, se da una parte tiene l'orecchio allenato, dall'altra l'ha viziato ad un ascolto molto critico della batteria e, più in generale, all'interplay con l'intera base ritmica (basso, percussioni...). Giunto poco oltre l'interesse per la riproduzione, ho realizzato col tempo, ascolti di sistemi hi-fi, scambio di opinioni con persone ben più preparate di me - anche qui in Melius - che dovevo correggere il vizio, pur riconoscendo di partire col piede giusto. Oltre alla valutazione di una serie di altri parametri, non sempre strettamente correlati con la musica dal vivo. Al momento non credo di aver corretto del tutto il problema, ma di certo so come lavorare, consapevole che il percorso è lungo ma l'obiettivo è chiaro. In tutto questo la musica è sempre protagonista, linfa vitale per il mio spirito.
one4seven Inviato 29 Dicembre 2022 Inviato 29 Dicembre 2022 @extermination concordo. La prima vera esperienza formativa è l'ascolto delle più svariate forme di musica. Più vai avanti nelle esperienze di ascolto, e più ti rendi conto di quanto sia necessario un sistema "completo". Poi avete tutti ragione, spesso si tratta di compromessi forzati o meno, a volte di gusti. Ma è lì che per me bisogna tendere.
iBan69 Inviato 29 Dicembre 2022 Autore Inviato 29 Dicembre 2022 3 ore fa, loureediano ha scritto: Ma un vero sistema hifi deve riprodurre tutte le frequenze presenti nella registrazione Se con l'esperienza non xiete arrivati a questa conclusione allora non è esperienza ma illusione Per me, è esattamente il contrario. Proprio grazie all’esperienza, ho capito, che non è necessario riprodurre tutte le frequenze (bassissime) perché un sistema hifi, sia qualitativamente valido. Diciamocelo, al di là dell’impatto sonoro (spesso più fisico che musicale), che piace a tanti sentire, al di sotto di certe frequenze, c’è poco musica. Un diffusore di qualità pur limitato in frequenza, a 50/60hz, basterà nel 90% delle occasioni musicali, le restanti basta essere consci dei suoi limiti. È un compromesso, ovviamente, che diventa sempre più accettabile, mano a mano che la qualità di altri parametri sonori, vanno a crescere. E grazie all’esperienza, nell’ascolto della musica dal vivo, ad esempio, che ci rende conto che nella realtà, le basse frequenze esistono, ma non sono esattamente emesse come quelle dei vostri woofer. Nella musica reale, non esiste il colpo nello stomaco, non esiste il contrabbasso che fa tremare i vetri, non vi è lo spostamento d’aria del cono di un woofer da 30. Parlando di esperienze, mi sembra che alcuni di voi, ne abbiano ancora molte da fare. 😏 1
Membro_0017 Inviato 29 Dicembre 2022 Inviato 29 Dicembre 2022 9 ore fa, aldofranci ha scritto: questo sia un vantaggio o meno...la parte sottolineata è comica: neanche un DSP progettato su Giove può fare una cosa simile. non é che un vantaggio, é un pre requisito. perché avvicinano la propagazione reale del suono e quindi contribuiscono alla tridimensionalità della scena. se ti sposti e passeggi la scena deve rimenere granitica, li, come un evento reale. almeno in stereofonia. fuori la zona del punto di ascolto, e quindi in relazione anche fuori asse, i filtri dei DSP fanno danni incommensurabili sulla fase, tant'é che molti SW ti fanno scegliere il tipo di correzione nel livello della sua efficacia, per preservare un minimo il segnale fuori "fuoco". chiunque applichi un filtro digitale sulle alte frequenze rovina l'ascolto stereofonico. io su di te invece non cambio opinione. le sibilanti inascoltabili non esistono, anche se nell'incisione sono state enfatizzare dall'effetto di prossimità di qualche microfono. sono professionisti, almeno i microfoni li sanno posizionare...
aldofranci Inviato 29 Dicembre 2022 Inviato 29 Dicembre 2022 Era in illusione, sei senza speranza (no l'ex ministro).
loureediano Inviato 29 Dicembre 2022 Inviato 29 Dicembre 2022 Che vi devo dire? Che avete ragione? Ma se la maggior parte delle prerogative dei piccoli diffusri sono proprio quelle che nella musica dal vivo non esistono, di che stiamo parlando? 1
iBan69 Inviato 29 Dicembre 2022 Autore Inviato 29 Dicembre 2022 4 minuti fa, loureediano ha scritto: di che stiamo parlando? Infatti, dovremmo parlare di esperienze …
gianventu Inviato 29 Dicembre 2022 Inviato 29 Dicembre 2022 Io proprio non capisco, sarà un mio limite. Si continua a ripetere che è migliore un ascolto con un buon/ottimo diffusore limitato in frequenza che con un impianto da giostre a gamma intera. Bravi: Catalano docet. Ci sarebbe poi una terza possibilità, un buon ottimo diffusore/sistema di diffusori, (sapientemente collocato in ambiente), che riproducendo la gamma intera, suoni pure bene. E' così strano? E se non fosse strano, non potremmo almeno convenire che quel sistema è più "fedele all'alta fedeltà" dell'altro? Che poi si debba far di necessità virtù, io in primis, chi lo nega? Ma se avessi ambiente appropriato, soldi in tasca da spendere, volendoli spendere, l'esperienza a quella scelta mi porterebbe, senza se e senza ma.
gianventu Inviato 29 Dicembre 2022 Inviato 29 Dicembre 2022 1 ora fa, emaspac ha scritto: se ti sposti e passeggi la scena deve rimenere granitica, li, come un evento reale. almeno in stereofonia Si, se hai un diffusore scollegato e ascolti in mono, può succedere. 1
iBan69 Inviato 29 Dicembre 2022 Autore Inviato 29 Dicembre 2022 @gianventu perdonami, ma credo che qui nessuno abbia detto che avere meno, sia meglio che avere tutto. Si parlava, di scelta, di compromesso, di qualità. È ovvio, che se possiamo avere un sistema completo, altamente performante in ogni frequenza riproducibile, e soprattutto di qualità hifi, allora abbiamo tutto. Ma dato che l’HiFi è quasi sempre un compromesso, dobbiamo scegliere a quali parametri dare più importanza. Ognuno, evidentemente, ha i suoi. 😏
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