Membro_0021 Inviato 1 Gennaio 2023 Inviato 1 Gennaio 2023 Premessa: per cortesia non facciamo scivolare questa discussione sulla solita diatriba inerente il carattere del patron di Am audio (come accade spesso quando si parla di questo storico marchio italiano)....in questa discussione si parla del suono di un prodotto Am audio, non dell'antipatia di chi lo vende! Era da tempo che non mi sentivo più soddisfatto del mio Aqvox; nonostante il pilotaggio in corrente (ottimale per la mia testina a bassa impedenza) il phono però mi ha lasciato molto a desiderare in quanto a disturbi (risultanti anche quando toccavo il braccio). Insomma il punto debole dell'Aqvox 2ci è l'alimentazione, realizzata molto al risparmio (switching e non dual mono) e si sa che un apparecchio mai potrà suonare meglio della propria alimentazione. Così mi sono messo alla ricerca di altri pre phono e ho avuto la possibilità di provare l'mm-mc reference, progettato da Paolo Bocache (storico progettista di Audison, prima ancora che di Am audio). Il pre si presenta con la piena filosofia Am audio: alimentazione "monstre" stabilizzata e totalmente dual-mono, con una quantità enorme (come potete vedere dalle foto) di celle di filtro CRC (condensatore resistenza condensatore) in modo da abbattere qualsiasi disturbo, compresi quelli eventualmente generati dallo stesso alimentatore (dal raddrizzamento della tensione). Insomma anche se non è presente una batteria all'ingresso del pre, Am audio assicura prestazioni simili. Il phono si presenta nel modo più spartano e minimalista possibile: nessun controllo sul frontale da azionare tramite manopola, nessuna comodità, neanche il tasto di accensione è presente (si accende da dietro con il classico interruttore posto di fianco alla presa IEC). Am audio per preservare la purezza del segnale ha deciso di optare per la soluzione migliore possibile: l'utilizzo di commutatori posti direttamente sul pcb (perchè il peggior commutatore deteriora il segnale meno del miglior relè); pertanto per regolare il carico della testina e/o il guadagno del phono bisogna ogni volta aprire l'apparecchio. E' certamente una scocciatura, non è comodo ma sinceramente non comprendo quegli audiofili che prima si lamentano della filosofia minimalista e poi acquistano cavi da decine di migliaia d'euro perché vogliono ascoltare quel cincinnino di dettaglio in più (ammesso che riescano ad ascoltarlo), per me è un controsenso! Qui si può regolare il guadagno e il carico: nient'altro! Non è previsto un filtro subsonico, un mute o altre curve di equalizzazione. E' presente la solo RIAA (peraltro precisissima: +- 0,1db). Appena acceso la prima cosa che stupisce è l'assoluto silenzio che proviene dalle casse. L' "hum" tipico dei phono qui non si sente proprio e in sinergia al già silenzioso Technics SL-1200G sembra quasi che l'ingresso selezionato sia quello sbagliato, ovvero quello riservato al digitale (CD). Dopo averlo fatto rodare per diversi giorni tenendolo costantemente accesso posso dire che si è mostrato nettamente superiore all'Aqvox per quei parametri che io ritengo oggettivi ovvero: nero-infratrumentale, separazione dei piani sonori, dinamica. Con l'am audio i suoni appaiono più scolpiti, l'immagine più ferma e tridimensionale, il timbro più ricco di colori e sfumature. Dove l'Aqvox prevale è sul senso di immediatezza e velocità; con questo non voglio assolutamente dire che l'apparecchio di Vigevano sia lento. Semplicemente esprime tutto il suono am audio, realizzato senza controreazione out/in e con la minor controreazione locale possibile; perché a volte quegli apparecchi che ti sembrano delle F1, si esprimono in tal modo anche per via di un tasso di controreazione più elevato. Ma con il reference non senti bisogno di una maggior velocità, perché i picchi dinamici sono anche più esplosivi, mantendo quella coda naturale quando c'è; insomma i bassi non sono mai secchi ed iper-controllati quando non devono essere cosi (contrabbasso). Un altro aspetto che mi ha lasciato basito: l'assoluta dipendenza dal cavo phono. L'apparecchio è talmente neutro quasi da annullarsi; lasciando il solo cavo a suonare....insomma il classico filo con guadagno. Ho provato diversi cavi phono e ogni volta che ho cambiato erano così tante le differenze che mi è sembrato di aver cambiato ogni volta anche il phono! In tanti anni di prove non mi è mai capitato una cosa simile, mai a questi livelli! Quindi chi come me acquisterà questo apparecchio (non si muove più da casa mia) tenga bene a mente questo aspetto, vogliamo chiamarla equalizzazione casuale (e mi trovate pure d'accordo) ma questo aspetto vi stravolgerà certamente il suono! Ho avuto poi la possibilità anche di confrontarlo con il Gold Note PH 1000, un pre phono agli antipodi come filosofia (così pieno di controlli e di curve di equalizzazione, display etc.). anche questo ha ben figurato nella mia catena, ma nonostante il prezzo triplo non si è espresso allo stesso livello del reference di am audio che si è mostrato superiore un po' su tutti i parametri (soprattutto sulla dinamica). Non so dirvi quali sono i motivi, solitamente uno si aspetta da un apparecchio che costa quasi il triplo una performance maggiore, ma in questo caso non è stato affatto così. E' pur vero che il PH-1000 è upgradabile con l'alimentazione separata, anche valvolare, ma siccome il modello base già parte da oltre 10.000€....insomma non so quanto ne valga la pena (l'am audio reference costa 4900€ ma fino a qualche tempo fa lo proponevano ancora con il vecchio prezzo di listino). Infine oltre RIAA ho provato le diverse curve di equalizzazione proposte dal Gold Note (oggetto di tante discussioni su questo forum). Si, effettivamente smanettando con le diverse curve a volte sembra che il suono migliori, ma l'effetto è più quello di trovare l'equalizzazione che meglio "aggiusta" la risposta nel tuo ambiente piuttosto che usare quella originale, perchè più di una volta mi è capitato di sentire meglio con le altre piuttosto che con l'equalizzazione originale. Quando poi i confronti sono rimasti sulla sola RIAA ha sempre prevalso l'Am audio a mani basse; a dimostrazione che è più importante dotarsi di un phono di qualità elevata dotato di una alimentazione allo stato dell'arte con RIAA precissima, piuttosto che avere un phono con tante equalizzazioni (che complicano il percorso del segnale). Am audio è conosciuta prevalentemente per i suoi finali in classe A. Ma questo phono merita veramente di uscire dall'anonimato perché è un prodotto superbo.
scroodge Inviato 2 Gennaio 2023 Inviato 2 Gennaio 2023 Bella recensione Adriano, sulle modalità d'uso mi trovi poi completamente d'accordo, compreso il "problema" della "necessità" di un pre multicurva Come ti scrissi in pvt mi resta il dubbio di come il GN gestisca le curve di eq., ovvero, se non ci sono commutatori sul frontale o altri componenti passivi da selezionare, come avviene la "costuzione" della curva? A me, il dubbio che intervenga un DSP, rimane, in ttesa di essere smentito, ovviamente. Mi sembra di ricordare che nel materiale divulgativo a corredo sia specificato che il segnale non attraversa alcun DSP, a questo punto però, mi piacerebbe davvero capire come fa..
max Inviato 3 Gennaio 2023 Inviato 3 Gennaio 2023 con un unico giradischi e testina l’assenza di controlli ‘’esterni’’ potrebbe essere anche accettata ma è imho un limite..nel normale utilizzo anche sulla stessa testina può essere utile-interessante verificare la resa con le impedenze ‘’adiacenti’’ a quella normalmente impostata
Membro_0021 Inviato 3 Gennaio 2023 Autore Inviato 3 Gennaio 2023 Il 2/1/2023 at 11:36, scroodge ha scritto: Mi sembra di ricordare che nel materiale divulgativo a corredo sia specificato che il segnale non attraversa alcun DSP, a questo punto però, mi piacerebbe davvero capire come fa.. @scroodge di certo magie non se ne fanno. Più roba metti sul segnale più inevitabilmente si deteriora; l'am audio nel timbro mi è apparso più naturale, il Goldnote più artificioso. Certo parliamo di sfumature, ma a questi livelli fanno la differenza.....
Membro_0021 Inviato 3 Gennaio 2023 Autore Inviato 3 Gennaio 2023 4 ore fa, max ha scritto: nel normale utilizzo anche sulla stessa testina può essere utile-interessante verificare la resa con le impedenze ‘’adiacenti’’ a quella normalmente impostata @max questo lo puoi fare anche con am audio basta che non chiudi il coperchio e tieni a portata di mano una biro
Membro_0021 Inviato 4 Gennaio 2023 Autore Inviato 4 Gennaio 2023 Am audio migliora constantemente i suoi prodotti e a volte senza usare la famosa sigla "mk" potete vedere da queste foto come il pcb del mio phono sia leggermente diverso rispetto a quello presente sul loro sito....in particolar modo i condensatori centrali che non sono più (i già ottimi) Nippon chemicon ma Roe....incuriosito ho chiesto...mi hanno risposto che i roe di una nuova generazione hanno un ESR migliore.
floyd Inviato 4 Gennaio 2023 Inviato 4 Gennaio 2023 Complimenti, uno stadio phono spettacolare sia dal punto di vista costruttivo e soprattutto, quello di ascolto. Fosse costruito da un'altro marchio, sarebbe osannato fino alla noia, Ma lasciamo perdere ... Dalle due foto postate ( credo che il tuo sia quello inferiore ) vedo che gli switch di settaggio sono minori rispetto a quella superiore, quindi c'è stato un cambiamento anche in questo?
fabio76 Inviato 5 Gennaio 2023 Inviato 5 Gennaio 2023 A parte la simpatia o meno, ma a mio avviso, TUTTI i prodotti Am Audio sono eccellenti, molto meglio di tanti marchi famosi. Poi sui gusti sonici non si discute, ma sicuramente a livello di costruzione credo che nessuno sappia fare meglio!
floyd Inviato 5 Gennaio 2023 Inviato 5 Gennaio 2023 Avevo guardato le foto con poca attenzione, ora vedo che gli switch, trimmer che non avevo notato sono neri, meno visibili, e quindi su questo non è cambiato nulla.
Membro_0021 Inviato 5 Gennaio 2023 Autore Inviato 5 Gennaio 2023 21 ore fa, floyd ha scritto: Fosse costruito da un'altro marchio, sarebbe osannato fino alla noia, Ma lasciamo perdere ... @floyd non viene osannato perché per tanti audiofili milionari lo stereo diventa uno status symbol; ergo non accettano chi riesce a raggiungere la stessa qualità dei loro prodotti ipercostosi ad un quarto del loro prezzo. E' un po' un discorso di "lesa maestà"
Blair Inviato 17 Dicembre 2023 Inviato 17 Dicembre 2023 Concordo in toto a ciò espresso un po da tutti. Io possiedo il finale di Attilio, il Reference 70s2. E ho provato molti brand americani, ma lui resta sempre lì. Si vero, scalda molto, ma ho trovato il modo di arearlo a dovere. Credo sia eccellente, e poi più generoso di watt di quanto dichiarato. Attilio insisteva pure per farmi prendere un A3 come preamplificatore. Ma la mia testa che vuole un cervello valvolare ha optato per un pre VTL. Ma devo dire che si sposano a meraviglia. Sto cercando un prephono, per cambiare il mio whest. E diventa interessante il discorso amaudio. Ah aggiungo, per me Attilio non è antipatico, mi ci sono trovato bene, tra un bicchiere di vino e 4 chiacchere. Poi sta a 20 km da me. Certo che se si va a casa sua e gli si parla di altri concorrenti di certo esce fuori il suo orgoglio spigoloso. Ma se lo si ascolta..... È molto intelligente e preparato. Soprattutto, vive l'hiend come lo si viveva anni fa.... E non come oggi dac ecc ci hanno portato a campionamenti a 768khz Grazie per la dritta prephono.
xalessio Inviato 18 Dicembre 2023 Inviato 18 Dicembre 2023 I cavi non suonano. Tuttalpiù sottraggono.
Ospite Inviato 18 Dicembre 2023 Inviato 18 Dicembre 2023 Il 17/12/2023 at 11:49, Blair ha scritto: Sto cercando un prephono, per cambiare il mio whest. @Blair Come suonano gli Whest? Il 17/12/2023 at 11:49, Blair ha scritto: E non come oggi dac ecc ci hanno portato a campionamenti a 768khz una frequenza simile non serve a niente....marketing.....
Fabio Cottatellucci Inviato 18 Dicembre 2023 Inviato 18 Dicembre 2023 Il 4/1/2023 at 19:20, veidt ha scritto: Am audio migliora constantemente i suoi prodotti e a volte senza usare la famosa sigla "mk" ...e spesso applica questi miglioramenti senza costi extra quando un apparecchio della vecchia serie entra in assistenza per altro motivo.
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