ItaliAcoustic Inviato 9 Febbraio 2023 Inviato 9 Febbraio 2023 @SHAR_BO Grazie, lo schema è semplice e funzionale. Sarebbe anche opportuno disaccoppiare le componenti continue, come qui sotto riportato (indicato per un amplificatore con meno di 200Wrms per canale su 8Ohm). I resistori devono essere non induttivi da almeno 1/4 W e i capacitori del tipo non polarizzato da 100V (vanno bene quelli che si usano per i filtri crossover). Ovviamente il subwoofer dovrà avere integrato il filtro attivo passa-basso.
SHAR_BO Inviato 9 Febbraio 2023 Inviato 9 Febbraio 2023 Così è anche meglio, tiene conto di possibili piccole differenze nel punto di lavoro in continua dei 2 canali. Per amore di economia, io mi farei bastare dei condensatori da 4,7 μF, del tipo non polarizzato. 1
Ornito_1 Inviato 12 Febbraio 2023 Inviato 12 Febbraio 2023 Non avendo purtroppo potuto, mio malgrado, partecipare sabato alla “degustazione sonora” a casa del gentilissimo Roberto @mantraone, chiedevo, se possibile, un resoconto/impressioni/commenti da chi invece era presente. Grazie in anticipo
Questo è un messaggio popolare. rock56 Inviato 12 Febbraio 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 12 Febbraio 2023 Questa mattina ho avuto il piacere di conoscere Rajko di ItaliAcoustic e Maurizio in quanto sono venuti a casa mia per farmi ascoltare l'HSA05. Purtroppo io non ho un grande ambiente d'ascolto, sono molto stretto e come "tester" faccio quello che posso😁 Sorgente CD: Luxman D105u cavo VdH Thunderline Sorgente analogica: piatto Pink Triangle PT1 con braccio Syrinx PU3 e testina Lyra Delos, pre phono GRAAF GM70 cavo Kimber Timbre Diffusori KEF R500 con cavi Apature Signature 500 Plus. Siamo partiti col lettore CD così il pre phono veniva bello caldocon Eve degli APP : volevo sentire "Lucifer" e ho riscontrato negli estremi alti più definizione... Poi Zarathustra di Strauss diretta da Karajan (l'ultima digitale della DG) e ho riscontrato un po' meno bassi rispetto al solito, c'è da dire che il GRAAF GM100 nei bassi "colora" parecchio.... Iron Maiden: "Hallowed be thy Name" non ho sentito una gran differenza, ma qui andiamo su musica Hard che il confronto non ha forse molto senso.... Chopin: "4 Scherzi" eseguiti da Pogo ....che dire, l'esecuzione è bella ma non mi è proprio piaciuto! Il CD è registrato malissimo, cosa che prima non mi ero mai accorto: questo HSA05 ha fatto come la Lyra sul gira, se la registrazione è pessima salta fuori.... segno che è molto trasparente e non modifica il suono. Bach: "L'Arte della Fuga" per clavicembalo eseguita da K.Gilbert ....da favola: mai sentito suonare così il clavicembalo! Tchaikovsky: "Piano Concerto N.1 op.23" diretta da Abbado con Pogo, meravigliosa il pianoforte era da favola come anche il pieno orchestrale. Mozart: "Eine Kleinenachtmisik" diretta da Mackerras, molto bella. Bach: "Toccata e Fuga BWV 565" eseguita da Murray molto bella possente piena di bassi da paura (Telarc), eseguita da Chorzempa si sentiva tutto l'ambiente intorno, sembrava di essere lì.... Poi sono passato al vinile: Bach: "Toccata e Fuga BWV 565" eseguita da Chorzempa, ancora meglio del CD, ma so che quest'ultimo non è all'altezza, c'ha 35 anni!😁 si sente tutto l'ambiente intorno, questa registrazione è da favola anche se il disco è un "digital" Dire Straits: "Brothers in Arms" (MFSL), alcuni particolari in più c'erano soprattutto in gamma alta, i bassi erano ben presenti con maggiore dinamica del solito: Hillsley si sentiva eccome. APP: "Pyramid", un bell'impatto all'inizio. Per finire in CD: "Delicate Sound of Thunder" dei PF, bel tocco di chitarra.... In conclusione: questo amplificatore ha una grande trasparenza, non aggiunge né toglie nulla... una gran dinamica, il GM100 invece è più "rotondo" In cd "magri" non c'erano molti bassi, in quelli "pieni" si (vedi Telarc), in pratica suona quello che c'è alla sorgente.... Se il disco ha dei limiti non perdona, se registrato bene invece tutto ok. Il GM100 invece direi che "perdona" di più, come ho fatto l'esempio con la testina.... Il miglioramento maggiore, rispetto alla mia attuale amplificazione, l'ho rilevata : sinfonica nella piccola orchestra e negli strumenti singoli (mi sono scordato di ascoltare il violino solo🤦♂️) Nel rock invece dove non c'è musica spinta, vedi Dire. Questo scritto sopra è "di confronto" al mio attuale, ma L'HSA05 suona molto bene anche il pieno orchestrale, ma è dove ho avuto meno differenze rispetto alla mia coppia GM13.5 +GM100 Come profondità di suono è la stessa.... ma la profondità non la facevano le valvole?😅 Esteticamente mi piace: le foto non rendono come dal vivo , molto bella la versione satinata: in foto preferivo quella nera, dal vivo preferisco la satinata🙂 Una curiosità: con il mio pre phono GM70, avendo un basso guadagno, si era costretti ad alzare parecchio il volume e c'era troppo rumore di fondo. Avendo L'HSA05 anche un ingresso bilanciato Rajko ha preso due adattatori RCA/XLR e gli ha connesso il phono: abbassato il rumore di fondo, cosa che non credevo possibile, in quanto il mio phono non è bilanciato....😎 Perdonate la "pappardella" un po' troppo lunga, ma io non sono un gran recensore 😁 Un grazie di nuovo a Rajko per la disponibilità, se ci sarà una nuova sessione d'ascolto sarà un piacere esserci👍 ....per fortuna che sono mezzo sordo!🤣🤣 2 4
rock56 Inviato 12 Febbraio 2023 Inviato 12 Febbraio 2023 Ho riattaccato tutto, adesso si sta scaldando: come sarà il suono adesso? Dicono che la prova del nove è quando si torna indietro 😁
rock56 Inviato 12 Febbraio 2023 Inviato 12 Febbraio 2023 Ascoltato l'ultimo LP ascoltato prima: "Brothers in Arms" dei Dire Con il GM100 ho più bassi e un pelo di definizione in meno sugli altissimi: il mio "colora" un po' il suono da buon valvolare.... La prima impressione al primo ascolto dell'HSA05 direi che è stata giusta, ho sentito infatti quella definizione negli altissimi che non ho con il GRAAF... 1
Klaus Inviato 18 Febbraio 2023 Inviato 18 Febbraio 2023 Salve a tutti, riprendo questo 3D per dire la mia opinione su questo integrato che oggi ho avuto l'occasione di ascoltarlo, e nel contempo ringrazio @Yonnas80 per l'ospitalità. Da prima ho ascoltato questo integrato per circa un'ora passando da qualche facile brano di jazz e poi ad un ben impegnativa 2da sinfonia di Mahler. al inizio questo HSA oltre al notevole silenzio di fondo ( al pari di un ottimo pre passivo) dimostra una notevole trasparenza e velocità davvero inusuale , almeno per le mie conoscenze. Però queste (positive per me) caratteristiche possono essere fuorvianti, ti fanno pensare che al suono manchi un pò di spessore e un basso un pò leggerino. Niente di piu' sbagliato!!! Ed è subito detto il motivo; abbiamo collegato un pre passivo a trasformatori fatto da un noto artigiano toscano provato in diversi impianti spesso ( dove si interfacciava) con buoni risultati. Da subito il suono è apparso diverso, il passivo benchè silenzioso alla pari del HSA dava l'idea errata di una maggior spessore ma in realtà non era cosi esteso in alto come l'integrato in poche parole anche lui caratterizzava il suono. Per intenderci con il passivo si aveva un suono alla jiap. simil Accuphase . Sarebbe interessante da provare con altri pre attivi di blasone, per vedere in quanti rimarrebbero in piedi. Rimesso l'integrato con le stesse tracce , ebbene il suono si è completamente aperto , niente caratterizzazioni niente ruffianerie varie e colorazioni, ma solo perfetta neutralita e di conseguenza musicalità. Chapeau( si dice cosi? a Rajko Marcon eccellente prodotto. Se avete la possibilità fate una prova con questo integrato, impossibile rimanere indifferenti. Un saluto Claudio 1
yonnas80 Inviato 19 Febbraio 2023 Inviato 19 Febbraio 2023 Per completezza, il pre passivo oggetto del confronto è l’Antonio Nincheri.
giaietto Inviato 12 Maggio 2023 Inviato 12 Maggio 2023 @ItaliAcoustic Novità di recensioni da “in giro per il mondo”? ☺️
ItaliAcoustic Inviato 12 Maggio 2023 Inviato 12 Maggio 2023 Buonasera No, semplicemente perché non ci sono stati "giri": siamo impegnati in attività tecniche. A breve ci saranno novità, il silenzio è del tipo laborioso che precede annunci. Una manciata di giorni e saprete. Grazie per l'interessamento, comunque... fa piacere 2
davenrk Inviato 13 Maggio 2023 Inviato 13 Maggio 2023 16 ore fa, giaietto ha scritto: Novità di recensioni da “in giro per il mondo”? ☺️ Ho ascoltato di recente l'HSA-05S in due diverse configurazioni, appena possibile scrivo le mie impressioni.
Questo è un messaggio popolare. davenrk Inviato 17 Maggio 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 17 Maggio 2023 Come promesso riprendo questo topic per aggiornare le mie impressioni dopo aver ascoltato l’integrato in oggetto negli impianti di @zidios e @yonnas80. Era la prima volta dal mio conterraneo “di origine” Federico, conosciuto in questa bella occasione. Impianto completato da Apple Imac/DAC RME + diffusori ATC SCM 40. Ero molto curioso di ascoltare l’HSA-05S con le ATC, produttore che conosco direi “benino” avendo avuto per molti anni una coppia di SCM50 ASL Anniversary (anche se attive), e ho ascoltato in passato delle SCM 40 sempre attive. Le corrispondenti versioni passive sono dei diffusori “energivori”, ostici da far esprimere al meglio, per questo motivo la curiosità era tanta considerati i dati di targa che dichiarano una potenza di 125W su 8Ω, quindi in assoluto non elevatissima. Bene, l’HSA-05S le pilotava con estrema disinvoltura ed autorevolezza, senza alcun cedimento. Uno dei punti di forza delle ATC attive multiamplificate è la loro velocità,pulizia,controllo; sotto questi aspetti sappiamo che l’HSA-05S eccelle ed anche in questa occasione lo ha evidenziato, l’impressione era di ascoltare un sistema attivo più che passivo. I diffusori sviluppavano, compatibilmente e in relazione al loro posizionamento in ambiente, una scena ampia ed avvolgente, e svincolata dai diffusori stessi (registrazione permettendo ovviamente). Il suono era dettagliato, veloce, nitido, la timbrica era molto precisa conoscendo le ATC che tra il resto non perdonano nulla e sono molto rivelatrici. Non era un suono secco, asciutto, ma naturale, senza alcuna fatica d’ascolto, con una gamma media bella piena e presente e per nulla colorata, un medio-basso ritmato e con certe tracce/volume avevi persino una bella botta in pancia. Un suono da effetto “live” corposo al punto giusto, per i miei gusti. Mi soffermo ora sull’ ascolto a casa di Giovanni, amico ormai da più di tre lustri, nel corso dei quali ho avuto modo di ascoltare molte volte il suo impianto/ambiente e praticamente ad ogni cambio di componente. Sistema collocato in ambiente domestico di medio-grandi dimensioni senza particolari trattamenti ma curato ed equilibrato, con una bellissima libreria su tutta la parete posteriore al punto d’ascolto, diffusori (posizionati sul lato lungo) che grazie alla distanza e simmetria dalle pareti vicine possono godere di “ampio respiro”, favorendo il corretto sviluppo dell’immagine sonora. Le aspettative, viste le premesse, conoscendo il percorso, i gusti e la sensibilità di Giovanni e tenendo a mente l’amplificazione che l’HSA-05S ha sostituito (pre Fortevita Audiovisore III, ampli monofonici FM Acoustics 111), erano alte, ma onestamente mi ha un po’ spiazzato, nel senso che non mi aspettavo un cambiamento così netto, al di là delle prestazioni, soprattutto nel modo di porgere la musica e nell’impostazione del suono in generale. Non parlo di sfumature. E sottolineo che i finali FM Acoustics 111 sono amplificatori di grande ed indiscussa classe. Impianto completato da sorgente MSB V Diamond (con Diamond Power Base V e meccanica di lettura multistandard UMT V) e diffusori ArteAcustica Janas (95db di efficienza in questo caso). Il diverso assetto timbrico è l’aspetto che è evidente fin dai primi ascolti. L’HSA-05S ha tolto quel sottile velo “setoso” che era il marchio di fabbrica dei finali FM Acoustics 111, migliorando sensibilmente la “finezza di grana”, che era già un punto fermo, prima. A proposito riporto alcune parole dello stesso Giovanni, con cui sono perfettamente d’accordo: “I finali FM Acoustics 111, al pari degli altri finali della casa, hanno una firma sonora caratteristica: porgono la musica con un leggero quasi impercettibile arrotondamento dinamico e della parte alta delle frequenze, pur rimanendo tendenzialmente neutri. Io, David ed altri che hanno ascoltato da me traduciamo tutto questo con la parola “setosità”. Questa caratteristica con gli FM si propone sempre, indipendentemente dal genere o dal brano, essendo la loro tipica firma sonora; quindi in alcuni casi tutto questo è coerente con quanto si ascolta, in alcuni altri casi no. Il HSA, invece rende la dinamica in modo più naturale e libero e propone la gamma alta con una estensione, ricchezza armonica e rifinitura superiori. Ora il senso di setosità presente sempre con gli FM si percepisce solo laddove è nel disco/brano, per le scelte effettuate da chi lo ha prodotto. In altri termini con il HSA la catena è divenuta molto ma molto più trasparente rispetto al software ed ha perso una sua pur minima ma comunque percepibile firma sonora.” Tutto questo si traduce in un suono più reale e naturale, ma non si tratta mai di un suono freddo, o brillante: la mancanza di colorazioni permette semplicemente di ascoltare timbri differenti, così ad esempio in alcuni album le voci sono calde, avvolgenti, in altri album più asciutte e tirate. Gli strumenti acustici si esaltano, se registrati bene, si percepiscono le loro più piccole sfumature, che siano chitarre o percussioni, per non parlare del pianoforte, degli archi e degli altri strumenti ascoltati. La gamma media è più presente, con maggiore corpo, migliorando il senso di percezione tattile del suono. La scena è più informativa e migliorata in generale in apertura nelle tre dimensioni ma soprattutto in focalizzazione ed in profondità. Rispetto ad altre volte, con alcune registrazioni si ha la percezione che il suono provenga anche da dietro il punto d’ascolto. La distribuzione dei piani sonori è più definita, si riesce ad individuare più facilmente le diverse trame in secondo piano delle tracce, merito anche del silenzio dell’HSA-05S, di cui si è parlato spesso. Dicevo all’inizio che secondo me è cambiato il modo di rappresentare la musica: prima c’era meno attenzione al dettaglio in sé ma veniva privilegiata una rappresentazione, ugualmente affascinante, ma più organica, o armonica nel suo insieme, mentre ora l’ascoltatore ha anche la possibilità di porre maggiormente l’attenzione ai piccoli dettagli. In questo senso ho apprezzato anche le ArteAcustica Janas, per le quali avevo un’idea diversa del modo di “interpretare” la musica. E questo è sicuramente un punto a loro favore in quanto si sono dimostrate sensibili al cambiamento a monte, e quindi trasparenti. Ovviamente non si sono “snaturate”, ma hanno conservato quel senso di vivacità e di mancanza di freni che le contraddistingue, lasciando fluire la musica con estrema facilità e senza sforzi. La dinamica è un altro aspetto che è completamente diverso. Per favore un paragone è come se si fosse passati da una berlina superlusso a una supercar con un’accelerazione violenta, gli FM 111 erano più “compassati”, meno “scattanti”. Gli spunti dinamici ora ti sorprendono. Dove non ho notato miglioramenti particolari è nell’estensione in gamma bassa e nel controllo, ma già prima era un punto di forza, laddove le preferenze del proprietario, le prerogative dei diffusori e la loro interazione con l’ambiente privilegiano l’articolazione, la linearità, l’espressività del basso piuttosto dell’impatto. Non sono diffusori, perlomeno in questo ambiente, con una fisicità nel medio-basso da botta nello stomaco per intenderci, puntano piuttosto alla pulizia, all’agilità e al controllo, con un’estensione che è rimasta per i miei riferimenti di ottimo livello (30 hz, ad esempio le ATC 50 attive ma anche le ATC 100 sono molto meno estese in basso). Sarà anche merito dell’aumento del corpo in gamma media e della profondità, che non ho sentito, per i miei gusti, una particolare mancanza sotto questo punto di vista, infatti il mio riferimento per la batteria, una traccia del live in Rome dei Porcupine Tree, si sentiva alla grande. Sottolineo a proposito che la mancanza di risonanze ambientali contribuisce alla notevole pulizia della gamma media, ulteriormente migliorata con l’ingresso dell’HSA-05S. Tutti questi aspetti contribuiscono all’aspetto più importante: il coinvolgimento emotivo. Ad ogni cambio di album dicevo dentro me (e qualche volta anche ad alta voce) “che peccato”, a sottolineare la capacità del sistema di farti immergere nel suono, nelle canzoni, negli album, in maniera del tutto naturale, senza pensare a tutte le “pippe” audiofile, e senza fatica d’ascolto. Riepilogando, ho ritrovato in questi due ascolti i tratti distintivi e i pregi dell’HSA-05S riscontrati nei precedenti ascolti. In più posso dire con sicurezza che l’HSA-05S ha dimostrato ancora una volta quanto punti all’”assoluta trasparenza”, mettendo in chiara evidenza le differenze di impostazione dei due diffusori, connotati da stili riproduttivi assai diversi. Da una parte un diffusore moderno ma sempre in stile british, con il suo equilibrio, la sua precisione e autorevolezza timbrica, la sua omogeneità. Dall’altra un diffusore libero, spontaneo, senza vincoli. Entrambi con le loro peculiarità ma senza cadere in un eccesso di personalità che penalizza la ricerca di una (perlomeno tendenziale o ideale) neutralità, linearità e correttezza e mantenendo come punti fermi (per entrambi i sistemi) la mancanza di fatica d’ascolto, l’assenza di compressioni e l’inclemenza nei confronti delle cattive registrazioni (ovvero ti fanno sentire benissimo se una registrazione è fatta male, e ovviamente viceversa), aspetto che per me è fondamentale se si parla di “alta fedeltà”. Dulcis in fundo, rinnovo il mio consiglio di ascoltare, tanto meglio se in situazioni controllate, questo integrato. Come ogni cosa in questo ambito (e non), può piacere o no, e non ha proprio senso ovviamente assolutizzare. Quello che personalmente mi ha colpito è che ti dà l’impressione di volersi “nascondere”, di voler passare in secondo piano, di lasciare campo libero agli altri componenti dell’impianto dicendo: “ora sono cavoli…vostri” . E comunque la sua versatilità può fare comodo anche a chi preferisce un suono più “caldo”, o meno rigoroso per intenderci, perché può essere usato anche come finale puro, quindi ad esempio se uno ha un pre a valvole che gli piace, l’HSA non farebbe altro che esaltarne il suono, aggiungendo magari una capacità di pilotaggio che un finale valvolare, in genere, non avrebbe. Ma oltre a questo a breve potrà essere utilizzato anche in un ulteriore (terza) modalità, ma non aggiungo nulla altrimenti tolgo la sorpresa a @ItaliAcoustic . Da parte mia, tra un po’ avrò molte più occasioni di riascoltarlo, visto che, dopo questi ultimi ascolti ho deciso di acquistarne uno. Riporto solo alcuni degli album ascoltati nelle due sessioni, a parte quelli di classica/jazz/blues ed altri più noti: John Holden – Circles in time Fabio Zuffanti – La quarta vittima Conqueror – Storie fuori del tempo Porcupine Tree – Coma Divine (live in Rome) Uaral – Lamentos a poema muerto Gordon Giltrap & Oliver Wakeman - Ravens & Lullabies Robbie Robertson & The Red Road Ensemble - Music For The Native Americans Antiche Pescherie Nel Borgo - Si No Sabir...Tazir! Tenhi – Vare Steven Wilson – Get all you deserve (live in Mexico city) Clann Zú - Black Coats and bandages 8 4
aldina Inviato 17 Maggio 2023 Inviato 17 Maggio 2023 @davenrk vado parzialmente O.T. Un grosso grazie per il dettagliato resoconto musicale, finalmente con proposte intense per impegno e organico, fuori dal solito seminato semplicistico voce e strumento che ascoltiamo nelle fiere. 1 1
giaietto Inviato 3 Agosto 2023 Inviato 3 Agosto 2023 @ItaliAcoustic a settembre ci saranno novità? Son sempre in trepidazione quando si parla di marchi italiani 🇮🇹
Questo è un messaggio popolare. ItaliAcoustic Inviato 4 Agosto 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 4 Agosto 2023 Buongiorno. Si, confermo, ci saranno novità Ancora un po' di pazienza, intanto buon agosto a tutti e godetevi le vacanze anche per noi che siamo al lavoro! 3
Max440 Inviato 8 Agosto 2023 Inviato 8 Agosto 2023 Leggo solo ora questo interessante 3d... Qualcuno ha avuto modo di provare questo nuovo prodotto con le Magneplanar? @ItaliAcoustic : voi avete esperienza/indicazioni in merito al suddetto accoppiamento? Ho letto che fondamentalmente l'amplificatore è molto trasparente, come il classico "filo con guadagno", ma essendo anche le mie Maggies 1.7 tendenzialmente piuttosto "asciutte", temo che ci possa essere uno sbilanciamento sonoro.. Ovvio, l'ideale sarebbe provarlo nel mio sistema, ma non so se ciò sia possibile ... ps: ho letto anche il test che è stato fatto con le Thiel cs7, uno dei diffusori più ostici esistenti al mondo: posso capire che "il piccoletto" abbia ceduto il passo, ci mancherebbe ... ps2: le Magneplanar sono anche voraci di watt, e nelle mie prove fatte nel tempo ho verificato che è sconsigliabile scendere sotto i 200watt/8ohm per canale (per lo meno nel campo degli ampli ss): basteranno i 125watt dell' Hsa-05? Grazie, Max
ItaliAcoustic Inviato 8 Agosto 2023 Inviato 8 Agosto 2023 @Max440 Salve Interessanti le sue domande, meritano attenzione. Ormai sono passati diversi mesi dalla prova con le Thiel e quella è stata un'occasione preziosa per poi adeguare le elettroniche anche ai carichi più difficili. Nuove demo confermeranno che non ci sono cedimenti: il continuo studio e lavoro portano risultati. In autunno se ne sentiranno delle belle. Le Magneplanar sono già state oggetto di prova, e con ottimi risultati specialmente dopo il miglioramento nell'erogazione in corrente. A quest'ora (e in agosto) non siamo nella circostanza più adatta per affrontare un argomento complesso e pericolosamente soggettivo come l'accoppiamento amplificatore-diffusore, ma in linea generale possiamo affermare che la trasparenza e la capacità di controllo non sono mai troppe, salvo poi affrontare caso per caso gli infiniti "abbinamenti felici" di amplificatori e diffusori che hanno colorazioni complementari in grado di "curarsi a vicenda". Ci sarà modo di approfondire... La questione della potenza è invece molto più oggettiva: 125W su 8 Ohm (che diventano 250W su 4 Ohm) non sono pochi, e anche considerando un'efficienza di 86dB a 2,83Vrms come quella delle M 1.7 si potrà avere una notevole spinta sonora. Proviamo a quantificarla. L'HSA-05S è in grado di portare in uscita 32Vrms indistorti, cioè oltre 20dB sopra al valore di riferimento, e questo significa: - oltre 106dB di SPL ad un metro di distanza per ogni diffusore - oltre 100dB di SPL a due metri di distanza per ogni diffusore - oltre 94dB di SPL a quattro metri di distanza per ogni diffusore. Ce n'è abbastanza per sonorizzare adeguatamente ambienti domestici anche di 50mq (o più, se la sensibilità dei diffusori è maggiore di 90dB). Vale sicuramente la pena fare una prova, se possibile. 1
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