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Melius Club

"I Maneskin sono un insulto alla cultura e all'arte".


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Inviato
9 ore fa, analogico_09 ha scritto:

all'interno delle scuole incitare, stimolare i ragazzi a tornare a creare complessi musicali e fare musica per diletto, a qualsiasi livello, purchè si faccia musica.

E' proprio questo il punto, e penso (spero) che Ughi sia d'accordo. Io vedo la musica come vedo il calcio: ci sono i dilettanti, i semi-professionisti, i professionisti e quelli che giocano in spiaggia: l'importante è giocare. Le discussioni su che cosa è arte e che cosa no possono essere interessanti, ma vengono dopo. L'importante è suonare un qualche strumento, anche in modo amatoriale. Io non ho potuto farlo, e me ne sono pentito mille volte.

Inviato

@analogico_09 Sono nato musicalmente con i Beatles, che sono stati per tanti anni per me un punto di riferimento, possiedo memorabilia di ogni tipo, ed anche il mio nickname nel forum dovrebbe ricordare qualcosa agli amanti dei Beatles, quindi figurati, sfondi una porta aperta..

la mia osservazione sui Beatles come fenomeno sociale riguardava i ragionamenti che si stanno intrecciando in questo thread, che io , sin dall'inizio, ho percepito più che come una discussione sui Maneskin, come una riflessione sulla difficoltà da parte di noi "matusa" ad accettare il nuovo, ed in questo senso gli anziani di oggi (che non riescono ad accettare l'esistenza dei M.) non sono diversi dagli anziani degli anni 60, che non riuscivano ad accettare i "capelloni" ed i Beatles (credo che siamo più o meno coetenei, ricordiamo quindi i commenti dei nostri genitori alla vista di un "capellone"...).

E voleva essere un invito a tenere occhi ed orecchie aperte, il mondo cambia, né in meglio né in peggio, semplicemente cambia, e finchè si è vivi, penso sia bello continuare a cercare di capire.

Inviato

@faber_57 Infatti. Purtroppo le istituzioni accademicocentriche gelose e nepotistiche hanno sempre visto di traverso, se non anche osteggiato, considerandole inferiori,  le forme di spontaneismo musicale popolare e "colto". Perfino all'interno della stessa tradizione musicale cosiddetta classica  le spinte rivoluzionarie dell'istanza filologica che metteva in discussione lunghi decenni di interpretazione musicali omologate e appiattite da una concezione interpretativa romanticizzata, qualunque repertorio si toccasse, vennero rifiutate e ostacolate. La filologia che auspicava e promuoveva anche l'esperienza musicale dilettantistica, sfatando quel concetto antico ottocentesco borghese di una musica come spauracchio che solo i professionisti e gli eletti potevano capire e fare. Oggi le cose vanno naturalmente meglio, c'è sicuramente maggiore apertura in questi ambiti conservatori ma a volte si ha la sensazione che siano state chiuse le porte dopo che i buoi siano scappati e che dunque resti ancora un largo strato di pregiudizio, diffidenza ed emarginazione, specialmente in Italia. Accade anche che l''accademia" "ricatti" la filologia: o ti inserisci e scendi a compromessi con il metodo interpretativo post-ottocentesco, oppure non "lavori" nelle nostre istituzioni concertistiche...  detto papale papale. 

  • Thanks 1
Inviato

@coldturkey Su questo ci siamo già soffermati, sono state espresse varie opinioni, le resistenze dei "matusa" ci sono sempre state in qualsiasi momento storico, È naturale e perfino giusto che vi sia nei momenti di cambi generazionali, epocali. Ma si tratterebbe di capire se la resistenza fosse in qualche modo giustificata o meno.  Nel caso dei Beatles (e non solo, prendiamoli come esempio) i baronetti dimostrarono fin da subito  grande personalità e valore musicale, e quindi la diffidenza verso di loro erano ingiustificate, sia col senno del mentre che del dopo.  Sessa cosa non si potrà dire, secondo me, per i Maneskin e altri gruppi creativa tavolino i quali  hanno fino ad ora avuto tempo e modo di dimostrare quale sia la loro qualità musicale e di costume  secondo me mediocre, già vista/sentita, la quale è nuova come un vecchio maglione infeltrito lavato con perlana.

Ma io rispondevo in disaccordo col fatto che secondo te i Beatles siano stati un fenomeno sociale e non già musicale. Ho già motivato le ragioni della mia contrarietà. In ogni caso ora abbiamo chiarito cosa intendessi precisamente dire, certe considerazioni di rivelano utili per approfondire e prospettare in modo più articolato e dettagliato i vari aspetti. 

Inviato
8 minuti fa, vicè ha scritto:

ma questa tizia di che pēnis sta parlando. Non ha capito una mazza


"Tizia"? Meno male che c'è vicè che capisce.

  • Melius 1
Inviato

Alla fine mi viene da dare ragione al vecchio Uto. 

  • Melius 2
Inviato
2 ore fa, SimoTocca ha scritto:

è anche la moglie di Piero Pelù.

questo spiega tutto.-

Inviato

Probabilmente la signora non ha mai ascoltato il vero rock 🤔

  • Melius 1
Inviato

Da un eccesso all’altro.

Bisogna prestare attenzione anche al qualunquismo critico.

Inviato

Appe nel mondo musicale classico e’ una poco conosciuta, come la Venezi del resto.

Le urla peraltro sono anche nella musica cara a Ughi.

Basta sentire Clitennestra nel momento in cui e’ scannata da Oreste nell’ Elektra di Richard Strauss.

Li e’ coerente con cio’ che accade peraltro. Se si urla sempre, l’urlo di protesta che dovrebbe essere uno dei tratti del rock diventa un forte rumore di fondo abbinato a qualche motivetto di facile presa.

Pero’ trovo fuori luogo accanirsi contro i Maneskin o chiunque altro o dare patenti d’arte qua e la’. Vivi e lascia vivere

 

Inviato

I Maneskin rappresentano la media della musica che è ormai lo standard mondiale

Musica piatta, ma voglio spiegarmi meglio.

A parte piccole nicchie ,molte volte non conosciute ,Rapper, musica super commerciale ,sembrano il massimo che si può' sentire.

Ma gruppi musicali degli anni 60 e 70 con una base tecnica e di studio  sono definitivamente scomparsi

Genesis,Pink Floyd,Emerson Lake e Palmer ,ma anche Le Orme ,PFM ,Banco,Le Orme gruppi Italiani che sapevano suonare e creare testi con spessori sono definitivamsnte morti?.

Quindi quando qualcuno si eleva di qualche millimetro dalla melma musicale ,sembra di aver trovatore giganti ,ma per me con i piedi di argilla.

Anche se ormai ascolto prevalentemente musica classica per grande orchestra ,per ricordarmi i tempi dove ascoltavo con compagini ,ma con grande entusiasmo ,rimetto sul piatto questi grandi classici contemporanei ,e lascia agli ascoltatori distratti questi gruppi che vogliono scimmiottare i grandi gruppi rock che ormai non esistono più

Inviato
1 ora fa, mozarteum ha scritto:

Appe nel mondo musicale classico e’ una poco conosciuta


io veramente non l'avevo mai sentita nominare, è proprio il fatto di prendere a penēs una signora che mi urta.

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