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Streaming... (con tante fisime audiophile: avvertiti ;-)


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Inviato

Sì, in una (quella) realtà ormai passata, (leggi sopra la premessa) i "Mac mini" suonavano anche "meglio"; accade anche oggi con dei sistemi semplici, economici, basati su OS -"ripuliti", su mini PC, e con device che per fare qualche nome sono il pluripremiato "Bluesound" e per salire qualche NAD (sempre BlueOS) e i vendutissimi "Ifi-audio" eccetera eccetera.
Accade (accadde) anche che dopo ascolti "seri", fatti da Persone che... come noi sono sempre pronte a cercare e trovare alle volte qualche cosa di "più" (e se no... che state a fare qui?) le magagne si sprecano.

Ed allora ecco rivalutare il vecchio CD e i supporti di policarbonato, una vecchia "MM" e/o il pre-phono dello zio ultra-sessantenne; ecco a rovistare tra i trabiccoli degli studi medici, ecco sprecare il tempo con il supporto tecnico dei provider internet.
Che succede insomma?
La sensazione alla lunga è che quel "sistemino" che con poco ci ha portato molto avanti... si rivela... stancante, spesso freddino, noioso.
(Il riguardarsi indietro non è -solitamente- ascoltare qualche cosa di meglio ma qualche cosa di "tagliato in alto", meno "informazioni"... eccetera eccetera, vedi DAC alla "Philips anni '80" e tutte quelle inutili valvole nel percorso di segnale!)

Ovvio, se l'ascolto è fatto per... fare altro... una "Chromecast" è sufficiente, perché no.
Qui però -sommariamente- cerchiamo di portare e come premessa un sistema di streaming davvero in alto, anzi altissimo e con ben pochi rivali, siano file sia streaming in abbonamento, senza escludere qualche trasmissione .flac di qualche stazione (free!) radio.

A presto!
 

  • Melius 1
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Inviato

Post Scriptum:
sia chiaro, non ho "rivelazioni","promesse"; non ho "segreti finalmente scoperti per Voi umani" :classic_cool:
Lunga esperienza (leggi sopra) e tantissime prove e controprove. 
Le Vostre orecchie e la Vostra sensibilità ed esperienza nonché la Vostra sala saranno ovviamente a fianco della Vostra testa che dovrà decidere se mettere la mano al portafogli oppure no: alla fine siamo sempre lì.

Non inviterò nessuno che conosco direttamente e che reputo "importante" al fine di dare un consiglio determinante alla composizione/sistemazione del sistema: spero si aggiungano da soli...
Personalmente -e perché questo è un forum prevalentemente di carattere umanista :)- resterò fedele all'esposizione di natura empirica, dove non si prenda questa esposizione con l'intenzione di "insegnare", piuttosto sia memoria spero utile per confrontarsi e apprendere tutti insieme!

Tant'è.

 

  • Melius 1
Inviato
57 minuti fa, znorter ha scritto:

Qui però -sommariamente- cerchiamo di portare e come premessa un sistema di streaming davvero in alto, anzi altissimo e con ben pochi rivali, siano file sia streaming in abbonamento, senza escludere qualche trasmissione .flac di qualche stazione (free!) radio.

Ottima iniziativa, molto interessante per me.

da cosa partiresti come sistema ? O se hai già una sorta di “configurazione ideale” dalla quale partire e discutere in seguito ? 

  • Thanks 2
Inviato
  • Visto che -qui- sappiamo che un sistema suona appunto perché è "sistema" (si diceva che il componente "peggiore" è quello che identificherà maggiormente il sound, no?) ricordiamo che la "catena audio digitale" parte dal modem/router per finire nei diffusori/cuffia; mi soffermerei sui diffusori, però :classic_dry:
    Quindi -piaccia o piaccia meno- è dal modem/router che dovremmo guardarci per inizio, laddove lo streaming "WiFi" (al momento lossy, con perdita dati) non lo considererei ora, a parte l'utilizzo di questo collegamento per il controllo dello smart-coso come remote, eppure al limite come connessione internet per lo streamer, sebbene -ovvio- una connessione cablata è più stabile/sicura eccetera. 
    Chiarisco una mia prima FISIMA: alla fine, sistemato "tutto" e bene, le difficoltà trovate/risolte e da gestire, sono equivalenti (PER FARE QUALCHE ANALOGIA ;-) a quelle di una calibrazione braccio/testina MC con il suo step-up e prefono e..... insomma: un casino davvero, dove sì, lo streaming (il digitale insomma) "PARTE ALLA GRANDE!", cioè come ben sappiamo... e fino alle prime "noiose sedute" (leggi sopra) rimane per tutti e  con l'investimento di pochi soldi... sbalorditivo!
    In somma: portare al "TOP" un sistema di questo tipo non è per nulla semplice e, proprio oggi siamo non dico agli albori ma... ne sentiremo ancora delle belle, tra DAC sempre più performanti e reti e provider di Musica online, algoritmi (i player suonano!!!) e...

    (Alberto: forse siamo partiti! :classic_cool:)
     
  • Haha 1
Inviato

Ottima iniziativa, spero molto di leggere il  "quadernetto".

  • Melius 1
  • Thanks 1
Inviato
1 ora fa, znorter ha scritto:

difficoltà trovate/risolte e da gestire, sono equivalenti (PER FARE QUALCHE ANALOGIA ;-) a quelle di una calibrazione braccio/testina MC con il suo step-up e prefono e..... insomma: un casino davvero,

Impressionante come le alimentazioni influenzino il suono,per esempio in un music server.

https://audiobacon.net/2021/08/06/the-worlds-best-audiophile-linear-power-supplies/amp/

Senza andare alla ricerca di costosi power supply audiophile  come nella prova sopra una alimentazione lineare ben fatta può fare una grossa differenza da prove fatte con diverse tipologie diy.

  • Melius 1
Inviato

@avv Grazie!
@Antonino Questo è indubbio "ma", dovremmo fare attenzione perché il "netto miglioramento" non è dovuto totalmente per il fatto di usare un "lineare", sebbene quasi tutti gli "switching" (ho scritto apposta QUASI) inducono spurie elettromagnetiche nel sistema eccetera, quasi ovvio.
E va bene, se guardiamo ad esempio InnuOS che ha preso questa strada (alimentazioni curatissime grazie a "Sean Jacobs", se non sbaglio il nome, uno che di alimentazione se ne intende...) prevalentemente, osserviamo che praticamente "tutti" i loro device sono uguali e, cambiano solo le alimentazioni, fino a finire in un telaio separato (Statement) e, addirittura una versione ancora più "curata" di esso.

"Ma"... ho scritto...

Direi che il solo fatto di cambiare quello che solitamente è standard negli apparecchi 12-16-19 Volt, non è garanzia di aver fatto "la cosa giusta", specie se si è speso molto per essa, alle volte più che l'apparecchio (streamer, switch ecc.) stesso.
Ritornerei quindi a parlare di "sistema unico", di "catena"... prima di arrivare alle alimentazioni.

...
 

  • Melius 1
Inviato

Sistema "unico"...
E' di sicuro banale ripeterlo qui, tra appassionati che come me e meglio di me hanno in mente un certo tipo di ascolti, momenti di "benessere" e cultura musicale associati e via di seguito.

Banale fino ad un certo punto però e, oso ripetere questo perché nella nostra catena digitale -se ci pensiamo bene- ci sono degli elementi di cui non abbiamo dubbio alcuno per vari motivi, tra i quali ricorderei quanto riguarda (in ordine) il 

  • modem/router -come inizio- infatti: "tutti" dicono che è assolutamente ininfluente per la "sound quality" a parte (forse) l'alimentazione sua, davvero un trabiccolo da "2 euro" ricordiamo;
  • il/i cavo Ethernet: "perfetto". Nemmeno lo avesse progettato Dio;
  • le APP (il controllo remoto); anche queste "la perfezione assoluta" e comunque trasparenti come l'acqua di un ruscello di montagna;
  • le connessioni (eventualmente presenti) USB: una vale l'altra, è ovvio e provato scientificamente!
     

Per inizio (perché c'è dell'altro, penso) questi punti appena riportati sopra, IMHO, sono tutti trascurati, anche perché "la scienza" ha decretato che se sostituisco con un cavo USB "audiophile" quello standard del mouse, questo si muove esattamente come prima; se metto un "Fifth Element" di Faber's di alimentazione -per un bell'esempio- al posto dello standard da "2 euro" (fornito tra l'altro nella scatola di quasi tutti i devices nuovi... anche quelli da "20mila euri"!) l'apparecchio si accende uguale... Una APP vale l'altra, infatti ancora, i tasti "play"/"stop" ecc. funzionano sempre tutti e... bla bla bla...
In realtà, chi asserisce tutto questo, alle volte anche "ascoltando la Musica", ha pure ragione ed infatti la scienza lo assiste, ma... ricordiamo la "guerra" dei '70-'80 tra "misuroni" e "ascoltoni"? Siamo ancora lì?
No perché... secondo i primi un "Topping" da "150 euro" sulla carta è perfetto e, il nostro organismo, le orecchie e tutto il resto al di fuori di certi parametri non possono sentire e percepire nulla!

Fisime, quindi... ?!

Io dico di NO! E siccome non sono ovviamente solo ad affermare questo, ritengo che è doveroso intervenire -per ritornare in tema- proprio su tutti i parametri, anche quelli che abbiamo trascurato o paiono assurdi, per davvero tentare di avere "sotto controllo" un sistema audio digitale, dove -questo è dogma, con permesso- detto sistema è non sensibile, ma sensibilissimo a tutto, come poco sopra ho cercato di ricordare offrendo come termine di paragone le testine "MC" e tutto riguarda la loro messa a punto: carico, masse, impedenze, pesi, eccetera eccetera. 

Solo accettando questi post (insomma... non mi viene un altro termine...) è possibile iniziare a ragionare di devices anche "assurdi" come gli "switch audio" che sono una bestemmia per ogni informatico ascolti Musica e ci segua per un attimo; solamente mettendoci in discussione possiamo riconoscere che molti, troppi sistemi "ben settati" (ma senza aver inteso o voluto intendere di che cosa stiamo parlando) non permettono di sentire "differenze" nonostante sulla carta possano farlo, relegando quindi un certo digitale ad un modo come un altro per ascoltare la Musica, magari tra una cosa e l'altra, come complemento.
A questi talebani (perché lo sono, sebbene hanno "i dati" a favore) auguro comunque buoni ascolti, per me, noiosi quanto basta.

P.S. "Banalità" per "banalità": sì, "il sistema è uno"... attenzione però che seguendo questo thread, nel senso avendone accettato della parti, insomma... non è che mettendo dei componenti costosi perché magari certamente valgono quel costo... ecco... per fare un esempio, non è perché ho preso il "Bricasti" (macchina stratosferica!) ed allora... voglio dire ancora: ho sentito uno "ZEN stream" oppure un "Raspberry" andare "meglio" dell'americano, questo sì.
Significherebbe che la non "messa a punto"... avvalora considerati i "risultati" che possono presentarsi... avvalora -insisto- le tesi di quelli che dicono che con un sistemino-PC sei arrivato per la liquida. (E dicendo questo "livellano" tutto, nel senso uniformano -in medio-basso- quello che invece stiamo cercando qui ed ora di dimostrare e cioè che un sistema sui generis "a posto" -purtroppo non da 500 euro e senza per ora accennare di DAC- può arrivare davvero in vetta!)

  • Melius 1
Inviato

non per inficiare la dinamica del trend ma perchè eth via cavo e non via wi-fi?….separazione galvanica garantita…posso capire qualche dubbio sugli effetti di una scheda wireless dentro l’apparato ma ormai parliamo di componenti con ridottissima emissione….dalle mie prove uscito sempre ‘’vincente’’ (capiamoci ‘’sfumature’’ niente che faccia cadere la mascella) anche in confronto a connessione diretta al router-Switch adsl con cavo di 3 metri e null’altro collegato…..

  • Thanks 1
Inviato

Io ho l'end point che prende il segale dal wifi, e poi tramite cavo ethernet lo passa allo streamer. Suona meglio che con lo streamer direttamente collegato ad una powerline.

  • Thanks 2
Inviato
1 ora fa, max ha scritto:

non per inficiare la dinamica del trend ma perchè eth via cavo e non via wi-fi?

Per quanto mi riguarda zero preconcetti, ma solo per una questone pratica, mi piacere concentrare tutte le elettroniche in un determinato switch e così avere la rete cablata, più stabile ed insensibile a qualunque fluttuazione (si, parliamo di fisime, ma se posso ... tiro sempre un cavo).

  • Thanks 1
Inviato

@AlbertoPN ..ottimo contributo, grazie. Io... proseguo e proseguirò con un approccio più "terra-terra" (di empirismo ho già scritto :classic_biggrin:) laddove -per gradi- arriverò ad un sistema che tenga conto delle infrastrutture "nostrane", le solite fiacche reti internet italiane, per lo più in rame o fibra fino all'armadio.
Già qui, chi ha a che fare con la "fibra vera" dovrà a mio modo districarsi con i transcoder eccetera, dove già qualcuno mugugna (all'estero) che il rame "vada meglio" per la Musica.
In realtà è molto più complessa la faccenda e non è la tipologia ma i devices che la sfruttano, tutte robbe che con la Musica che piace a noi... ci azzeccano... poco.

Teniamo anche conto che spesso "problemi" nel sistema si semplificano da soli ed è per questo che inserendo magari uno switch, un reclock... non abbiamo percezione di grossi cambiamenti, mentre se abbiamo il sistema "completo" (che vedremo non è solo quello HIFi ma... "la casa"!) e ben settato, allora anche questi componenti... potrebbero aumentare la qualità di ascolto.
Va' anche detto che la rete elettrica in asia e USA in particolare (particolare fondamentale...) fa SCHIFO, per il nostro punto di vista, pertanto prenderei con le molle le loro recensioni!


@Ggr Questo è un ottimo argomento e, condivido ma solo per situazioni "particolari". Rimane il fatto che se l'apparecchio che citi è "a posto 100%" (nel sistema) la soluzione che citi potrebbe essere un fiore al'occhiello.
Per questo... ci arriverò più in là, mettendo in conto oltre la tua ottima indicazione anche connessioni NON su RJ45 ma quelle professionali M12. E, interessante -in fase di mia prova- quello scatolotto sempre Ifi audio che (banalità per un elettricista ma non ancora vedute in HIFI mi pare...) nello streamer "Neo" trasforma il rame in ottico... più o meno.

@max  WiFi è Ok per il remote (APP). L'audio in WiFi soffre troppo. Forse come ben dici è la scheda in sé e proprio per questo, siccome di variabili ce ne sono fin troppe, per quanto ho scritto fino ad ora mi sento di proseguire con il sistema più "semplice" (canonico fino a che...) che abbiamo già conosciuto.
Sì, sicuramente anche come dici (è un'altra strada?) si può arrivare in "alto", ma ritengo il cablato la cosa al momento più efficace da controllare.


 

  • Thanks 1
Inviato
38 minuti fa, znorter ha scritto:

proseguo e proseguirò con un approccio più "terra-terra" .... cut .... che tenga conto delle infrastrutture "nostrane", le solite fiacche reti internet italiane, per lo più in rame o fibra fino all'armadio.

Ma difatti lui trasforma il rame in fibra col primo switch e poi trasporta la F.O. in casa fino all'altro switch dove collega, in rame, tutte le elettroniche dotate di questa connessione. Per cui isola galvanicamente la rete, togliendo ogni dubbio che si possano trasportare rumore elettrico e disturbi di ogni genere.

Alla domanda: perché due switch così e non un trasncoder Cu/F.O. direttamente ? e lui tira acqua al suo mulino parlando del super clock interno a questo switch (e ci sta dal suo punto di vista).

Sul fatto che il rame "suoni" meglio che la fibra, non saprei. Io vorrei avere la "peace of mind" di sapere che con un isolaìmento galvanico a monte, mi tolgo ogni minimo dubbio su eventuali problemi di rumore etc etc.

Poi esistono streamer con l'ingresso in F.O. direttamente (mi viene in mente Lumin, ma non solo) o anche altri che hanno un doppio isolamento galvanico ed elettro-magnetico sulla LAN (Aurender). Per cui uno switch come questo vede parzializzata la sua funzione complessiva.

  • Melius 1
Inviato

Seguirò con molta molta attenzione, ma mi sembra già complicato.

Mi raccomando, ove possibile, siate il più chiari.....possibile!!

E grazie per quanto direte e farete.

  • Melius 1
Inviato

A fare la differenza non è la tecnologia ma il commercio (cioè l' avidità dei distributori)

.

E' piuttosto ingenuo pensare che ci "regalino" 10 o 20 euro al mese la stessa qualità della musica scaricata pagando un singolo album più di quanto non costi un mese di abbonamento.

.

E con questo i limiti tecnici non hanno niente a che fare, è una semplice regola del commercio: spremere di più a chi ha più soldi per vendergli lo stesso prodotto con piccole modifiche che costano poco o nulla. Ed in questo caso la "piccola modifica" consiste nel consegnare ai provider di streaming una edizione scadente dell' album e vendere per altri canali l' edizione di maggior qualità.

.

Tanto ormai chi ha soldi da spendere paga sia l'abbonamento che singoli album da collezionare, album che si sceglie con cura prima di acquistarli per decidere se ne valga o meno la pena.

 

  • Melius 1
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