one4seven Inviato 19 Dicembre 2023 Inviato 19 Dicembre 2023 Un ascolto che devo ancora decifrare bene è questo debutto del duo canadese, Ariel Engle (Broken Social Scene) e Efrim Manuel Menuck (Godspeed You! Black Emperor, Thee Silver Mt. Zion), sotto il nome di ALL HANDS_MAKE LIGHT, su etichetta Constellation. Davvero particolare. C'è dentro un po' di tutto... Molta sperimentazione. Qualcuno lo ha ascoltato? . 1
Superfuzz Inviato 19 Dicembre 2023 Inviato 19 Dicembre 2023 @one4seven appena finito di ascoltare in ufficio, stasera mi sa che me lo rascolto per bene nell'impianto. Impressione ottima: molto Constellation ma pure molto Kranky, tanta ambient-kraut e quindi tanta elettronica analogica. Grazie della segnalazione.
one4seven Inviato 19 Dicembre 2023 Inviato 19 Dicembre 2023 17 minuti fa, Superfuzz ha scritto: molto Constellation ma pure molto Kranky, tanta ambient-kraut e quindi elettronica analogica. Esatto. Descrizione centrata. Anche per me ottima impressione, ma devo ammettere che ho avuto difficoltà a "districarmi" nell'ascolto. Troppa roba...
Berico Inviato 19 Dicembre 2023 Inviato 19 Dicembre 2023 quest'anno magie poche metto questo: the church - hypnogogue 1
magicaroma Inviato 19 Dicembre 2023 Inviato 19 Dicembre 2023 Da rocchettaro di lunga data quale sono non posso rimanere indifferente ascoltando l'ultimo lavoro del vecchio Neil; una carrellata di perle più o meno conosciute suonate (e ovviamente cantate) in solitudine. Emozionante
one4seven Inviato 20 Dicembre 2023 Inviato 20 Dicembre 2023 Man mano che ascolto segnalo quello che trovo interessante... Direi che, come ascolto "fuori dalle solite cose", di genere non proprio "comune" ecco, merita secondo me il secondo lavoro di Arooj Aftab: Love In Exile (su etichetta Verve) L'ascolto è una lunga immersione in una atmosfera tutta particolare che va dal jazz, alla classica, all'etnica, all'elettronica, all'ambient, il tutto condito con i bellissimi "vocals" di Arooj Aftab. Molto, molto interessante... (e lungo) 1 1
one4seven Inviato 20 Dicembre 2023 Inviato 20 Dicembre 2023 @Tronio Per la peppa... mi era sfuggito evidentemente. Ma è che sono molto indietro, come sempre, sulla "tabella di marcia" degli ascolti... Però sono contento che abbiamo condiviso, credo, le stesse impressioni. ---------------------------------- Ne approfitto per un commento "audio", non riferito espressamente a questo titolo, ma generico. E' abbastanza evidente che la quasi totalità dei titoli che escono condividono la caratteristica, chi più chi meno, di una buona dose di compressione. In ogni caso, però, l'audio proposto, è generalmente di elevata qualità. I dischi si lasciano ascoltare con molta piacevolezza. C'è una evidente presenza, e spesso anche dominanza, delle basse frequenze. La caratteristica principale però che risalta quasi in ogni titolo, qualsiasi sia il genere, è la spazialità. Presente in abbondanza praticamente ovunque. Insomma, non un solo titolo suona "piatto" e "secco". Tutto il contrario. Dal mainstream, ai titoli più particolari e ricercati. Per cui, a mio avviso, chi dice che "oggi" si registra male, o che i dischi di "oggi" si sentono male.. bhe... proprio no. 1
Questo è un messaggio popolare. one4seven Inviato 20 Dicembre 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 20 Dicembre 2023 Altro titolo molto molto interessante, spostandoci in area jazz/fusion... Anche qui abbiamo un debutto da solista, del bravissimo drummer Yussef Dayes, che abbiamo conosciuto in diverse occasioni precedenti come in duo con Tom Misch in What Kinda Music. Titolo piuttosto impegnativo per essere un album di debutto... "Black Classical Music". Eh però merita, eccome se merita. . 3
Questo è un messaggio popolare. Plot Inviato 20 Dicembre 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 20 Dicembre 2023 2 ore fa, one4seven ha scritto: Anche qui abbiamo un debutto da solista, del bravissimo drummer Yussef Dayes Se ti piace Yussef Dayes e' da recuperare anche il primo a nome Yussef (Dayes) e Kamaal (Williams) meglio come: Yussef Kamaal. - Album: Black Focus - Ma anche le collaborazioni con Apha Mist (tastiere) al basso Rocco Palladino che suona nel disco che hai menzionato ed un eclettico chitarrista Mansour Brown. - 1 3
one4seven Inviato 21 Dicembre 2023 Inviato 21 Dicembre 2023 @Plot grazie per il suggerimento, ma già fatto 😁 Restando sul genere (vabbè la fusion è uno dei miei campi di elezione), e spostandosi un po' di lato verso la world music, a mio avviso una bellissima uscita del 2023, è "In Search of a Better Tomorrow" (ma che bel titolo per un disco!), di EABS e Jaubi. C'è davvero tanta roba dentro... Ve li ricordate "Shakti With John McLaughlin"? Ecco... Siamo sul Nu- Shakti With John McLaughlin, diciamo così... . 1 1
Questo è un messaggio popolare. one4seven Inviato 21 Dicembre 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 21 Dicembre 2023 Tornano invece in zona più mainstream, nel genere soul, trovo che un disco riuscitissimo sia "My Back Was a Bridge for You to Cross" di Anohni and the Johnsons. È in vero un album "classicotto", sembra quasi un disco della vecchia Motown. E suona meravigliosamente. Una voce spettacolare, ed una serie di pezzi azzeccatissimi. "Can't", ad esempio, un brano che quasi vale da solo tutto il disco. A volte è proprio vero, se vai sul classico (in questo caso il classico soul) difficile sbagliare. Ma qui siamo su un altro livello. Disco da 8. Per me probabile podio. . 2 1
Plot Inviato 21 Dicembre 2023 Inviato 21 Dicembre 2023 1 ora fa, one4seven ha scritto: "Can't", ad esempio, un brano che quasi vale da solo tutto il disco. Scapegoat ma anche Rest e mettiamoci anche Why Am I Alive Now? 1
Questo è un messaggio popolare. giorgiovinyl Inviato 21 Dicembre 2023 Autore Questo è un messaggio popolare. Inviato 21 Dicembre 2023 Joshua Redman where are we. La (bella) rivista inglese Jazzwise lo ha decretato miglior disco del 2023. All'inizio ero perplesso, mi spiazzava forse il risalto dato alla peraltro bravissima cantante Gabrielle Cavassa, per fortuna ho perseverato e oggi ho ho ceduto incondizionatamente al fascino di questo disco. Uno dei miei dischi dell'anno 1 2
Deadlord79 Inviato 21 Dicembre 2023 Inviato 21 Dicembre 2023 la mia top ten uriah heep-chaos & colors avenged sevenfold-Life Is But A Dream... legendry-time immortal wept (heavy Metal) ne Obliviscaris-exul (death progressive) jag panzer-the hallowed (heavy Metal) mother misery-from shadow to ghost (metal moderno) soen-memorial (progressive rock/metal) Imperial child-secret of the roman ghost (heavy Metal) saint deamon-league of the serpents (power metal) sacred outcry-towers of the golds(power metal)
ar3461 Inviato 21 Dicembre 2023 Inviato 21 Dicembre 2023 La butto lì....ma non sarebbe il caso di fare due/tre thread per generi tipo Jazz ,Rock , Indie etc in modo che chi interessato non debba scorrere pagine e pagine per trovare qualche dritta di suo gradimento? 1
Berico Inviato 21 Dicembre 2023 Inviato 21 Dicembre 2023 @giorgiovinyl Spettacolare. Sia dal punto tecnico che artistico, Redman migliora sempre, anche se sono affezionato alle sue prime opere, questa merita di essere premiata.
one4seven Inviato 22 Dicembre 2023 Inviato 22 Dicembre 2023 12 ore fa, giorgiovinyl ha scritto: Joshua Redman where are we Ce l'ho in playlist ma ancora non ci sono arrivato. Dati i commenti molto positivi cercherò di anticiparne l'ascolto allora...
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