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Melius Club

La morte in musica


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Inviato

@analogico_09 Grazie per i complimenti e per ricordare ancora quel topic (Prima che il Dark fosse era Monteverdi) ma ribadisco che anche questo è una vera delizia con tanti bellissimi contributi, probabilmente anche perché, ci piaccia o no, la morte è l'avvenimento più importante della nostra vita (non nel senso di una presunta piacevolezza ma perché è l'unico con una conseguenza assoluta), non fosse altro perché è l'unico certo.

Stupendo Im Abendrot, per il quale ho una decisa preferenza per l'interpretazione del duo Schwarzkopf/Szell.

Per quanto riguarda la Sestina, la prima e la terza sono le mie preferite (e spenderei anche una parola di merito per il testo di Scipione Agnelli) con una resa drammatica  che, per me, è già teatro più che madrigale. Immenso Monteverdi.

  • Melius 1
Inviato

Quasi dimenticavo questi due contributi:

 

nella esecuzione dell'autore c'è una resa molto meno melensa di tante altre che conosco.

Questo fu composto dall'autore in memoria della piccola figlia di Walter e Alma  Gropius, vedova Mahler.

  • Melius 1
Inviato

Il dolore sospeso sull'abisso, nei "Lieder per i bambini morti" , su poesie Fredrick Ruckert in memoria dei suoi figli

Inviato

@gianventu Condoglianze anche da parte mia.

 

Un canto sublime  che penetra in profondità negli animi, in memoria dei nostri cari defunti e di tutti i morti della terra.

 

 

 

 

  • Thanks 1
Inviato

@Bazza Non ci crederai, ma stavo per postare l'originale quando ho visto che tu hai postato quella di Jannacci. Pure la Vanoni ne ha fatto una cover. Spero non te la prenda se posto comunque quella di Chico Buarque (compresa la coda), per me uno dei vertici assoluti della canzone d'autore di ogni tempo e paese.

 

 

  • Thanks 1
Inviato
Il 1/2/2023 at 20:56, audio_fan ha scritto:

Parafrasando l'antico filosofo: "non si può musicare la morte, perché quando c'é la musica non c'é la morte, quando c'é la morte non c'é la musica".



Mi viene in mente un'antica ed enigmatica "cobla" spagnola, attribuita ad Escibrà, che sentii cantare una notte da un gitano flamenco a Siviglia.
Spentasi l'ultima nota quella musica improvvisata volò via tra gli applausi del pubblico e non fu possibile trattenerla, quindi non potrò condividerla, ma le parole hanno una loro musica interiore a saperle ascoltare oltre che leggere.

 


Vieni, morte, così celata

che non ti senta venire

perchè il piacere di morire

non torni a darmi vita

 



Ancora dalla "dolente" Spagna così legata al senso "vitale", lirico ed artistico della morte, al destino di morte.

Della lirica di Federico Garcia Lorca abbiamo però parole e musica, la vibrante melodia composta e interpretata con commozione da Paco" Ibáñez


CANCIÓN DE JINETE... bCórdoba.
Lejana y sola.

Jaca negra, luna grande,
y aceitunas en mi alforja.
Aunque sepa los caminos
yo nunca llegaré a Córdoba.

Por el llano, por el viento,
jaca negra, luna roja.
La muerte me está mirando
desde las torres de Córdoba.

¡Ay qué camino tan largo!
¡Ay mi jaca valerosa!
¡Ay que la muerte me espera,
antes de llegar a Córdoba!

Córdoba.
Lejana y sola.

 

... benchè conosca il cammino mai giungerò a Cordoba ... la morte mi sta guardando...

 

 

Inviato

Un piccolo contributo anche da parte mia con Der Tod und das Mädchen di Schubert.

La canzone narra la storia di una fanciulla malata che all’improvviso vede comparire di fronte a sé la spettro della morte. La fanciulla non vuole abbandonarsi allo spettro perché ancora troppo giovane, e lo implora di andarsene. Ma la morte si avvicina dicendole che le è in realtà amica, e che nel suo abbraccio la fanciulla potrà finalmente trovare pace.

Qui il brano è eseguito in una libera interpretazione di Rosemary Standley, che riunisce in una le due versioni in cui venne scritto da Schubert

 

 

 

  • Melius 1
Inviato

Cante flamenco

 

Gazzella del bambino morto – Federico Garcia Lorca


Tutte le sere a Granada,
tutte le sere muore un bambino.
Tutte le sere l'acqua si siede
a parlare con gli amici.
I morti hanno ali di musco.
Il vento tempestoso e quello chiaro
sono due fagiani che volano sulle torri
e il giorno è un bambino ferito.
Non restava nell'aria neppure una traccia d'allodola
quando t'incontrai nella grotta del vino.
Non restava sulla terra neppure una briciola di nube
quando ti affogavi nel fiume.
Un gigante d'acqua cadde sui monti
e il mondo annegò di lenzuoli e gigli.
Il tuo corpo, con l'ombra viola delle mie mani,
era, morto sulla riva, un arcangelo di freddo.


 

 

Inviato

Il tema della morte in giovane età torna spesso nella musica di Schubert, e non per caso…

Ecco qui un altro Lied dove la morte cinge col suo abbraccio una giovane vita 

 

 

  • Melius 1
Inviato
13 minuti fa, Grancolauro ha scritto:

Der Tod und das Mädchen di Schubert. ... Qui il brano è eseguito in una libera interpretazione di Rosemary Standley, che riunisce in una le due versioni in cui venne scritto da Schubert


In che senso doppia versione, Damiano? Pensavo ve ne fosse solo una. Ti riferisci forse alla parte iniziale della versione da te postata, molto bella, che introduce la melodia del brano, solo più lunga della versione da me condivisa, ora in prima pagina, interpretata da Várady Júlia e da Dietrich Fischer-Dieskau qui insolitamente al piano, due grandi artisti capaci di un'intesa di profonda, struggente poesia.

Inviato
4 ore fa, Gabrilupo ha scritto:

Prima che il Dark fosse era Monteverdi

Peccato aver perso un topic del genere, già il titolo mi sembra geniale :)

Comunque se si parla di morte e di Monteverdi, il pezzo più struggente ed emozionante alla fine resta questo, secondo me. Non so se è già stato postato

 

  • Thanks 1
Inviato

@analogico_09 ah scusami del doppione, ho scorso velocemente e non l’avevo visto. Doppia versione nel senso che il tema del Lied venne usato da Schubert qualche anno dopo nel quartetto per archi in Re minore. Questo uso strumentale del tema introduce la versione per voce e piano nel video che ho postato

Inviato

A proposito della Morte e la Fanciulla, mi sembra sia giunto il momento di citare il meraviglioso quartetto d'archi dal titolo omonimo. Tra il meglio del meglio l'Amadeus String Quartet

Der Tod und das Mädchen
 

 

 

Inviato
3 minuti fa, Grancolauro ha scritto:

ah scusami del doppione ::: il tema del Lied venne usato da Schubert qualche anno dopo nel quartetto per archi in Re minore

 

No, figurati, sono versioni entrambe molto belle, è bello  poter anche confrontare più interpretazioni, stesse note ma mondi poetici, musicali,  diversi e simili...  E mentre tu scrivevi il mex del mio quote  io al buio cercavo il quartetto da postare... ;)

 

  • Thanks 1
Inviato

L'ascolto di questo quartetto mi coinvolge particolarmente, in modo quasi doloroso il tema struggente del secondo movimento,. Andante con moto. Avevo appena scoperto ed acquistato il disco nel luglio 1981, nei giorni in cui l'italia televisiva assisteva alla lenta morte del piccolo Alfredino di sei anni caduto in un pozzo di Vermicino, località tra Roma e Frascati.., molti di noi ricorderanno quella tragedia. I media fecero giusta informazione ma anche eccessiva grancassa in quei terribili giorni di agonia. Sembrava di assistere alla morte in diretta televisiva.
Dalle finestre spalancate per il caldo estivo si riversavano nelle strade deserte le concitate telecronache ad alto volume con un effetto stereo moltipicanto ,vomitato da cento, mille impudichi altoparlanti che riecheggiavano per tutta la città... Quella macabra meccanica rimandava beffardamente alle più serene serate dei mondiali di calcio...
Mi chiusi nella mia stanza serrando le finestre per ascoltare  la musica di Schubert così dolorosa e catartica, umana, la quale leniva un po'  la mia angoscia per quanto stava accadendo.
Riacoltare queste note è un po' come tornare  ogni volta a quei momenti...

Inviato
6 ore fa, analogico_09 ha scritto:

Dalle finestre spalancate per il caldo estivo si riversavano nelle strade deserte le concitate telecronache ad alto volume con un effetto stereo moltipicanto ,vomitato da cento, mille impudichi altoparlanti che riecheggiavano per tutta la città

Ricordo benissimo, avevo solo 15 anni. Fu stata forse la prima prova di tv reality (macabra e con brutta fine) della televisione italiana. 

Ritornando al topic, il quartetto di Schubert è stato il mio primo approccio alla musica classica, incuriosito dal nome e amante della musica heavy metal. 

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