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horror bassi


cactus_atomo

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5 ore fa, cactus_atomo ha scritto:

Nella hifi moderna sembra ch ci sia una tendenza a prvilegiare i suoni scarni e asciutti, mentre troppo spesso quelli che hanno corpo vengono definiti piacioni.

Il problema (secondo me) è nato con la moda imperante voluta da architetti e mogli invadenti, dei diffusori snelli e sottili, per forza di cose equipaggiati con wooferini che, come giustamente notavi, solo qualche anno indietro sarebbero stati chiamati mid, regolarmente posizionati ad una media di un metro dal muro posteriore. Un posizionamento del genere, significa che quel poco di basso emesso dai piccoli tubi reflex, è purtroppo soggetto a nodi e picchi nella risposta in frequenza. Alla fine per imbrigliare ulteriormente quel poco di basso emesso, squilibrato e colorato, si è pensato di abbinare alle torrette anche amplificatori con altissimi fattori di smorzamento, dal suono secco e asciutto. Il risultato è di una totale mancanza di musicalità, suoni scheletrici, iperdefiniti, lontani dalla realtà e anche dalla risoluzione delle problematiche nate.

Le risposta e la soluzione, (sempre secondo me), non sono affatto nei diffusori "vintage", quelli si piacioni e morbidosi a causa delle sospensioni flaccide, ormai rifatte almeno 4 o 5 volte e che non rispecchiano più le specifiche originali, ma nel corretto  posizionamento dei diffusori e nell'uso di altoparlanti di diametro e qualità, sufficienti a poter svolgere la funzione originale.

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1 minuto fa, Capa ha scritto:

Sicuro che gli audiofili non abbiano fatto tutto da soli?

Eh si anche tu hai ragione, probabilmente quando sotto ai minidiffusori, gli audiofili hanno voluto aggiungere i bassi che mancavano....sono nati quei mostri acustici delle torrette e in quel momento sono cominciati i problemi con i bassi :classic_biggrin:

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ascoltoebasta
2 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Io ho capito una piccola cosa, che però dovrò verificare alla lunga. 

Quel piccolo motore interno che ti spinge ad "aggiustare" l'esito degli ascolti va un po' seguito, magari senza esagerare.

Sono arrivato alle medesime conclusioni,poi sai,la misura dell'esagerare è talmente soggettiva e ballerina.....

2 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Alla fine, leggendo un po', ascoltando se possibile e dopo inevitabili approcci per tentativi, il risultato si avvicina pian piano alle tue attese, finché quello stimolo all'"aggiustamento" si riduce e/o scompare. 

Ammetto che è una piacevole sensazione quando si arriva a constatare che il raggiungimento della soddisfazione d'ascolto sostituisce il bisogno di continui aggiustamenti.......per ora risultato raggiunto.

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credo che ci sia stato un combinato dispsototra architettin(ma sonopochiquellichenaffidano gli arredi di casa gli archityetti) pretese femminili, convivenza con altri,presenza del molochch cui tutto si sacrifica (il televisore<9.Ovvio che un basso con troppe code in ambienti di cubatire ridotte vada in alche modo mitigato, ma urtroppo sempre che stia passando il messaggio che qualunque nota bassa percepibiloe, qualinque coda (anche naturale<)  sia il ale assolutoe che frnare il basso fino all'inverosimilesia un imperativ categorico.

i diffusori stretti son spessouna esigenza per la pce familiare, lo raccoto sempre, ua mia amica cui volevo fare omaggio di ua coppia di canton lgle 50 (che per me sono un minidiffusore compatto), mi ah risposto suonano bene ma sono "enormi".

Peràò una cosa è piegarsi ad una necessità oggettiva ed altro cercare queste sonorità magre, pulitine. Forse c'entra anche l'ascolto in sottofondo,se la musica coinvolge è diffiille fare altro

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@cactus_atomo

Quello che noto, essendo un frequentatore di sale dove fanno musica classica che certe registrazioni iperrealistiche dove  si sentono certi strumenti ingigantiti che non esistono.

Fare il tecnico del suono ,non è che si nasce ,ma bisogna conoscere molto bene sia gli strumenti sia la psicoacustica.

Piazzare i microfoni nel posto giusto ,che chiaramente cambiano le posizioni  in ogni ambiente diverso ,non è una cosa facile ,perché puoi ottenere sonorità' completamente diverse.

Poi ,non è un dettaglio ,hanno magari direttive dalle case discografiche ,che nelle major multinazionali, interessa il profitto prima di tutto.

Purtroppo e molto piu' facile trovare buone registrazioni nella musica classica (non tutte) e in parte nel Jazz e Blues ,ma se andiamo sul rock e pop li siamo in un campo minato

  • Melius 1
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@jedi la musica acustica ha dei riferienti entro certi limiti noti, per quanto tu possa intervene a nessuno verrbbe maiin mente in fase di editngfinfare suonare unn cembalo come un piano, al più si enaftizzano cercti particolari per "epateer le bourgeois", micirfonipiazzati in punt strategici (che so sui martelletti del pianoforte, sulla pella di una grancassa, vicino alle labbra del cantante, ecc) per far emergere particari che neppure chi suon riesce a perceire

Nella musica amplificata camia tutto anche live non ascolti la chitarra o la batteria ma il suonorprodotto dal service tramite gli altoprarlanti scelti per l'occasione e con un segnale manipolato che non è detto abbia relazione diretta con il spunddegli strumenti. Nella musica classica il rumore di fond è minimo, in uella ampplificata bè elevatissimo

Una buona registrazioe in senso audiophilo d un concerto difficilmente ti darebbe la sensazione di essere li, grnandi gruppi hanno ralizzato registrazioni notoriamente "grezze! o "piatte" ad essere byoi (quasi tutto i metal, gli acdc, gli u2, i genesis ecc ecc). 

Non è soloquestione di risposta in freuqnza m a anche di come il basso viene riprodotto dai nostriapparati

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e che si passa a suoni alterni...e lo sappiamo tutti

c'è il tempo per il mega basso,poi per la massima risoluzione e cosi via.

bisogna esplorare e divertiri..

tolto il nostro Cactus che usa da 20 anni lo stesso impianto:classic_biggrin:

io comunque sono nella fase basso asciutto e pulito....

ma prima avevo le Magnat....

  • Melius 1
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Discopersempre2

Le mie JBL, con quello che l' ho pagate🤨, il basso.....anche dove non c'è....se lo devono inventa'😡.

@cactus_atomo Onorevole, pregiatissimo, stimatissimo sign. Cactus, la stimo e l' apprezzo sempre nei suoi interventi chiari e alla portata di tutti👏; specie per il sottoscritto che di elettronica ne capisce quanto Siffredi del suo membro 😱.

Colgo l' occasione per rivolgerle una supplica 🙏🙏, visto che i tempi dei misteri del "corvo parlante" (settimana enigmistica docet) sono ormai lontani: 

"Quando caxxo la cambiamo sta' tastiera😡?"

In fede 

Discopersempre 😜🤗.

 

 

 

 

  • Haha 2
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18 ore fa, cactus_atomo ha scritto:

Nella hifi moderna sembra ch ci sia una tendenza a prvilegiare i suoni scarni e asciutti, mentre troppo spesso quelli che hanno corpo vengono definiti piacioni.

@cactus_atomo esistono strumenti che riproducono note basse con la coda (ad esempio il contrabbasso) e senza coda (ad esempio la gran cassa di una batteria). Un impianto corretto dovrebbe riprodurre le code quando sono naturali e non produrle quando non presenti. Purtroppo questo non succede quasi mai e si finisce per convivere con impianti che hanno un suono o troppo secco o troppo grasso in basso. Perché succede questo? Premesso che bisogna avere un ambiente adeguato per estinguere correttamente le code, nella maggioranza dei casi la colpa di questo squilibrio è dell'amplificazione e del loro fattore di controreazione che agisce sullo slew rate determinando lo smorzamento del woofer. Amplificazioni a ss con controreazione tendono ad avere uno slew rate elevato, quindi bassi smorzatissimi, in questo modo riproducono alla grande le percussioni di una batteria meno gli strumenti con le code. Le amplificazioni valvolari l'opposto: sono magiche con strumenti a corda come il contrabbasso ma peccano sul controllo per quanto riguarda le percussioni. Ovviamente esistono amplificazioni che cercano di stare in mezzo, ma si finisce poi per non eccellere su nessun parametro. Soluzione? Farsi due impianti (l'unica possibile).

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Ciao per come la vedo che non ascolto musica classica/acustica ma rock (e mi rendo conto che è una visione parziale), rimanendo sotto i rimbombi ambientali un bel medio basso che spinge ci va, eccome se ci va. Per quanto riguarda il controllo del basso stesso penso che quando il musicista suona sul basso elettrico la nota e non la trattiene... quella deve andare e girare per la stanza finché non decade da sola 

  • Melius 1
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