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Melius Club

Paolo Conte alla Scala


London104

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Inviato

@London104 Ho letto l'appello, io sarei a favore del concerto di Conte.

Non ho capito molto le ragioni del no, ma soprattutto il luogo alternativo proposto

Inviato

Nell'articolo si legge:

Non è la prima volta che il Piermarini accoglie artisti provenienti da tradizioni diverse da quelle del canone classico, ma è la prima volta che sceglie un artista italiano

 

A me sfugge, qualcuno saprebbe dire quali artisti di diverse tradizioni, ecc, sarebbero stati accolti precedentemente nella Scala di Milano?

 

«Solo Lei può fermare questa banda di inconsapevoli dissipatori della tradizione meneghina e del Suo simbolo più luminoso, La Scala».

 

Oibò, manco fosse il sacro Tempio di Gerusalemme invaso dai mercanti... da un Paolo Conte l'ultimo dei"cantautori".., decisamente disdicevole... :classic_wacko:.., signora mia, una specie di cantastorie... :classic_tongue:) o di "urlatore" indegno di caplestare il sacro tempio dei meneghini... ancor prima che della musica...

Ma che siamo alla conservazione della "specie"?

Ricordo nei primi anni '80 al Teatro dell'Opera di Roma, e non fu l'unica volta di concerti "corsari".., si tenne un festival del jazz che durò alcuni giorni, di alto livello.., pieno di "negri".., signora mia... e mica che l'Opera di Roma era ed è meno della meneghin e del gran Milan... ci perse mica in onore e in prestigio, in carattere, in continuità con la sua tradizione, ad ospitare il jazz più "classico" e il freejazz scandaloso e iconocalstico... E stiamo parlando di più di 40 anni fa... ci avviamo sempre più, mi pare capire,  verso la restaurazione del conservatorismo più ... assurdo.

 

 

  • Melius 2
Inviato

Mah. Secondo me il discrimine dovrebbe essere il tipo di pubblico piu’ che l’artista.

Gli stucchi e i velluti sono fragili, quindi il pubblico deve essere educato tranquillo e docciato. La musica moderatamente amplificata, direi che con Paolo Conte ci siamo

  • Melius 2
Inviato

 

Boh, mi pare in molti abbiano del tempo da perdere. 

Conte lo vidi proprio a teatro molti anni fa, e non ricordo gente in piedi sulle poltrone scatenata a scagliare biancheria intima sul palco.

Direi che è un giusto omaggio ad un grande artista musicale e uno dei pochissimi italiani cui anche (e soprattutto) all'estero viene riconosciuto un certo livello autoriale.

Certe battaglie di retroguardia mi sembrano fuori dal tempo.

 

 

 

Inviato
14 minuti fa, mozarteum ha scritto:

moderatamente amplificata, direi che con Paolo Conte ci siamo

Mi fa piacere leggere questo. 

Comunque nella lettera che ho letto su il foglio si fa riferimento ad una presunta "tradizione meneghina" che potrebbe essere rovinata dal concerto. 

Inoltre ho letto anche una certa polemica con il sovrintendente che essendo straniero non comprende questa "tradizione"... 

Inviato

Mah la tradizione meneghina non saprei, frequento la Scala dal 1980 e devo dire che questa tradizione puo’ essere anche una palla al piede negli allestimenti registici e nelle aspettative del pubblico tradizionale.

Fischiare ad esempio la Carmen splendida di Emma Dante del 2008 o il cast vocale dell-Otello di Rossini formidabile per qualche lievissimo tentennamento denota una tradizione e un pubblico che andrebbero svecchiati. Non so se un concerto di altra musica serva a questo pero’

  • Melius 1
Inviato

Vorrei ricordare che al tempo di Verdi, in platea assistevano soldati e "popolani" e non infuencer scosciate in abito da sera. A quale tradizione meneghina si riferisce l'autore?

Inviato

Si ma andavano a sentire musica acustica il problema non e’ sociologico, ma di compatibilita’ dei volumi amplificati con una struttura chiusa e fragile e di abitudini d’ascolto del pubblico. Dopo un concerto rock sembra che siano passati i lanzichenecchi (come dopo una partita allo stadio), dopo un concerto di Conte o un’opera no.

questo e’ un dato fattuale che non puo’ essere ignorato 

Inviato

"Profanare la Scala" addirittura... Ma ti pare, oggi come oggi... questi neppure sanno chi sia Conte, che musica suoni, quale sia il suo pubblico certamente non di peones e altri sciamannati inadatti a poggiare le zotiche terga suli velluti del sacro teatro, come già ricordato dai due Roberto del nostro club degli alleprati... :classic_biggrin:

Questo paese è sempre più una sopresa.., quando pensi che si sia quasi toccato il fondo delle castronerie tornano a galla le i retrivismi che erano dati come consegnati infine alla storia.  Mah.., ste cosa danno da pensare ma anche da ridere...

 

Se pensiamo cosa accade all'estero.., e come fai poi a non essere n po' "esterofili.., il non di meno pregevole e blasonato tetro Opera Liceu di Barcellona, ad esempio è aparto anche ad altri generi musicali "pop", come scelta normale di programmazione..

 

https://www.liceubarcelona.cat/en/node/25477

 

 

 

 

Inviato
4 ore fa, mozarteum ha scritto:

una tradizione e un pubblico che andrebbero svecchiati. Non so se un concerto di altra musica serva a questo pero’

 

Chissà..,  senza snaturare ovviamente il carattere della scala, la sua vocazion e storica, prendere confidenza con altre forme musicali nel giusto dosaggio le quali hanno altri "protocolli" scenici di costume meno rigidi e formali, potrebbe aiutare all'opera di svecchiamento dei radicalismi di un certo pubbico, di una tradizione che  tenda a conservare le "ceneri" dei passati fuochi,  al fine di aggiornare, come giustamente osservi, le rappresentazioni operistiche tradizionali senza con questo spegnere l'inestinguibile "fiamma" dell'arte che non scende a compromessi sul piano dell'espressione. La forma.., si aggiusta e si modella per non annoiare con i soliti ripetuti schemi, senza toccare lo spirito delle cose. 

Un po' di "swing" all'agrodolce, un po' ironico un po' "sentimentale", sempre spassionato delle ballate (mi piace di più che "canzoni") di Paolo Conte potrebbe portare una botta di vita anche presso il pubblco più "cariatide"... :classic_rolleyes:

Inviato
19 minuti fa, analogico_09 ha scritto:

Paolo Conte potrebbe portare una botta di vita anche presso il pubblco più "cariatide"... :classic_rolleyes:

Pensa come siamo messi se una botta di vita deve darla Paolo Conte. 

 

  • Haha 1
Inviato

Paolo Conte ha un pubblico colto e spesso agee ( mi ci metto pure io)non ci vedo nessuno scandalo acchè si esibisca alla scala . Non si spaccano chitarre né si mimano atti sessuali sul palco 

  • Haha 1
Inviato

 

 

 

Letto l'appello originale, non sono d'accordo su nulla. Mi sembra sia, anzichè "liberale",  nuna posizione conservatrice tendende alla conservazione della casta, come già scritto sopra.
Una grande, ultrasecolare "istituzione" di sicuro ed affermato prestigio universale non scade per una apertura a quella che è pur sempre ottima musica benchè non operistica o "classica". né si trova scritto da nessuna parte che la cosa potrebbe rappresentare un precedente per altre "corsarate" impenitenti.
Su alcune cose potrei trattare, ma cogliendo tra l'altro delle contraddizioni artefiziose nella disanima preferisco sorvolare e chierire a prescindere la mia personale e modesta opinione.
Il discrimine sembrerebbe non sia la musica suonata, o solo la musica suonata, bensì il suonatore, o anche il suonatore,  che dovrebbe suonarla nel sacro tempio operistico "illuminato" creando scandalo.
Un fatto più di forma che di sostanza. Mi spiego.
Afferma l'appellante:  Keith Jarrett, scelta che si formò su tre pilastri: le numerose incursioni interpretative dell’artista nel repertorio classico, la contemporaneità della sua ideazione musicale, l’assenza di amplificazioni.

Ecco il discrimine, la formula rigida, quello che a me sembra sia il vieto classicocentrismo musicale accademico borghese ottocentesco mentre la musica suonata alla Scala da Jarrett è una summa espressiva di linguaggi musicali tra i più vari, totalmente improvvisata che spazia tra jazz modale e classica, jazz d'avanguardia (mi sembra Cecil Taylor alla fine del secondo set e insieme il numero finale di metafisica "ventosità" della sonata chopiniana Marcia Funebre) e avanguardia  "classica", tra soul, gosple e minimalismo, modalismo iberico, tra reiterazione ritmo-accordale e linee melodiche accennate e costantemente spezzare, ricomposte e di nuovo rielaborate.., un flusso sonoro e musicale dal respiro universale, variegatissimo, che non si presta ad essere ingabbiato in una definizione evidentemente limitativa: escursione nel "repertorio classico" quale aspetto dominate mentre invece non lo è affatto, c'è da farsene una ragione. Jarreth non ha suonato le variazioni goldberg nemmeno il CBT di Bach, ha suonato un mix di musiche  senza confini e limiti di inventiva, di stile di forma e di espressione, ha messo in musica ciò che sedimenta nel suo immaginifico artistico, poetico, musicale sempre stato senza confini.
Quindi, mi chiedo, invitando Jarreth alla Scala, musicista "ibrido" non catalogabile in nessun modo, non "classico",  se non in minimissima parte per quanto riguarda la musica suonata alla scala,  sarebbe dovuto creare il precedente che avrebbe consentito a chiunque di accedere alla Scala, cosa che non è avvenuta, gli "Allevi" in vaghissimo odore di classica non sono stati invitati...
Anche la musica di Conte è un insieme di "stili" e di "modi", di linguaggi, dal jazz, alla canzone popolare, al tema "colto", all'invenzione cabartettistica, salace.., balneare, ecc.
Per di più l'appellante cita Milva quindi e Brecht e Kurt Weill, autori "iconoclastici" di rottura rispetto alla tradizione musicale post-romantica "decadente" che attingevano alla canzonaccia popolare criminale, triviale per le loro musiche teatrali.., degni della Scala. Non che voglia paragonare Conte a Weill, ma insomma un meccanismo musicale minimamente basilare e comune pure dovrebbe esistere.., Conte trasfigura le sue storie apparentemente banali o nonsense, o grottesche....  L'appellante parla inoltre di "contemporaneità" del progetto jarrethiano quale altro lasciapassare per la Scala, come se quello di Conte fosse un progetto del cucco, mentre si riconosce tuttavia l'attualità e la universalità del progetto brecht-weilliano.
 In tutto questo mi sembra di cogliere delle contradizioni. C'è inoltre l'argomento dello strumento acustico degno di essere suopnato alla scala, mentre le vibrazioni degli strumenti amplificati potrebbero far staccare gli stutcchi e far cadere i lampadari della Scala di Mlano? Anche qui mi sembra di ravvisare un fatto di forma e non già di sostanza, visto che la musica amplificata rappresenta la grande scoperta del '9o0 che compie oramai quasi il centario dalla nascita, presso tutti i generi musicali, cosa che fa la sua nobilitate.

Stavo inoltre pensando: perchè se si proiettasse il film muto di Chaplin dentro la scala di Milano mentre l'ochesta della Scala suona dal vivo la colonna sonora pre-composta o improvvisata, la Scala perderebbe il  suo prestigio, la sua "sacralità",  o lo vedrebbe sminuito. Sarà troppo plebeo come spettacolo, da relegare nei cinema pidocchietti delle periferie urbane? Il lo troverei fantastico, alta civiltà culturale, l'incontro tra cinema e musica però suonata da vivo, altro mondo, non è forse vero?

Non è che una se la cava proponendo di farlo nei piazzali di tor bella monaca...

L'appellante inoltre è prodigo nel tessere lodi del suo amato Paolo Conte rendendolo allo stesso tempo non "adatto"  dd accedere nel sacro temio, motivando le sue ragioni che non condivido. Lo paragona ad altri artisti invece degni delle scaligere attenzioni, di fatto sminuendo  il suo beniamino con paragoni a mio avviso inopportuni. Il fatto che il biglietto costri un botto.., ne convengo, ma mi sembra un argomento un po' "mezzuccio".
Non saprei dire come potrebbe sentirsi Paolo Conte raggiunto da questi "consigli", da un tale severo appello, sentendosi cadere addosso una tale responsablità da metterlo in crisi con la propria coscenza stretto nei sensi di colpa e dall'amletico dubbio: rinunciare alla Scala e andare a suonare nella pubblica piazza, luogo non abituale per Conte che predilige i teatri, oppure dare forfait a entrambe le opzioni cosa che mi sentirei di consigliare "malignamente"  al nostro "cantastorie" d'alto bordo il quale penso che nel fondo del suo animo ironico e beffardo forse una pensata in tal senso potrebbe averla fatta... una magnifica provocazione dada-surrealista scandalizzatrice in grado di mettere in crisi gli ultimi babioni sopravvissuti con tanti saluti andando a cercare l'abbraccio del suo pubblico che non glie lo farebbe mancara, altrove. :classic_biggrin:

 

Inviato
2 ore fa, garmax1 ha scritto:

Pensa come siamo messi se una botta di vita deve darla Paolo Conte. 

 

 

Prendi le cose troppo alla lettera... e cmq se non Paolo Conte chi glie la potrebbe dare una botta di vita ai bravi abbonati attempati e un po' addormentati, qualche mascherina di corta gonnella e torcia elettrica in mano per condurre lo spettatore al suo posto previo mancia come si usava una volta nei cinema ? Ma tu sei troppo giovane nun te poi ricordà...  :classic_tongue:

Inviato
22 minuti fa, analogico_09 ha scritto:

Jarrethn non ha suonato le variazioni goldberg nemmeno il CBT di Bach, ha suonato un mix di musiche universale

In realtà, Jarret ha registrato per ECM sia Goldberg (al cembalo se non sbaglio) che i due libri CBT al piano queste.

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