ediate Inviato 17 Febbraio 2023 Inviato 17 Febbraio 2023 @qzndq3 Con tutto il rispetto, è impossibile giudicare il suono di qualunque coppia di diffusori da un video postato su YouTube. Dire che i microfonini dei cellulari facciano schifo è un complimento... non sono mica una coppia di Shure, AKG o Sennheiser da almeno 2500 euro cadauno e nemmeno in questo caso si potrebbe giudicare... sopravvalutiamo un po' troppo sia i cellulari che YouTube. Per di più, quelle AR 10 Pigreco non hanno nemmeno il loro tweeter originale.
qzndq3 Inviato 17 Febbraio 2023 Inviato 17 Febbraio 2023 @ediate Non ho postato il video per ascoltare il suono, sarebbe una pretesa assurda, ma per favi sentire cosa ne pensa delle AR 10pi il nostro amico forumer paolippe di ho fattto copia/incolla di tutto il post, link al video incluso. EDIT - Questo il tread, è il post di Mercoledì scorso
ediate Inviato 17 Febbraio 2023 Inviato 17 Febbraio 2023 @qzndq3 Ripeto: non hanno il loro tweeter originale. Se no, di acuti non ne avrebbe sentito nemmeno l'ombra... 2
what Inviato 17 Febbraio 2023 Inviato 17 Febbraio 2023 2 minuti fa, ediate ha scritto: Dire che i microfonini dei cellulari facciano schifo è un complimento... Ma che stai a dì.Un tizio volle il filmato di un sub per auto che avevo in vendita.( mandato con Whatsapp )Non gli piacque come suonava e non me lo comprò... Non gli piacque neanche quando lo mandai aff........ 1
gimmetto Inviato 17 Febbraio 2023 Inviato 17 Febbraio 2023 5 ore fa, qzndq3 ha scritto: ovvero ho ascoltato medio-alti e alti molto raffinati e dettagliati, sicuramente non attenuati, mentre il basso, quello sì che è risultato decisamente controllato, se non avaro e frenato. E' vero che il finale a valvole non è l'ideale e verrò a riprovarle prossimamente con un muscoloso stato solido Infatti...Dipende dal posizionamento e pilotaggio. Vi assicuro che con un piccolo ampli in classe D il basso è fenomenale; udite, udite anche con la dance (sembrano delle JBL, ma il basso è più profondo)! La regolazione del woofer permette dal basso equilibrato, ma sempre estesissimo, al basso esagerato.
qzndq3 Inviato 17 Febbraio 2023 Inviato 17 Febbraio 2023 10 minuti fa, ediate ha scritto: non hanno nemmeno il loro tweeter originale Vado a guardare sul PC e ti dico, da cellulare non riesco a vedere
gimmetto Inviato 17 Febbraio 2023 Inviato 17 Febbraio 2023 6 minuti fa, ediate ha scritto: Ripeto: non hanno il loro tweeter originale. Se no, di acuti non ne avrebbe sentito nemmeno l'ombra.. @ediate Io ho la prima serie, quella con il tweeter giallo e gli acuti...sono finanche eccessivi!
qzndq3 Inviato 17 Febbraio 2023 Inviato 17 Febbraio 2023 13 minuti fa, ediate ha scritto: non hanno nemmeno il loro tweeter originale Hai ragione, o il TW non è originale o gli hanno messo davanti un flangia in plastica, il che non avrebbe molto senso.
ediate Inviato 17 Febbraio 2023 Inviato 17 Febbraio 2023 @qzndq3 Beppe, ho trovato questa immagine di AR 10pigreco con il tweeter con la cupola nera... sono abbastanza diversi da quelli del video, a meno che, come giustamente affermi, gli abbiano messo davanti una flangia di plastica ma anche io non ne comprenderei il senso.
gimmetto Inviato 17 Febbraio 2023 Inviato 17 Febbraio 2023 @ediate Quelle in foto sono le "replica"; lo si evince dal woofer Tonegen. Di seguito riporto delle informazioni su i tweeters delle 10 Pi greco che potrebbero essere utili: Le prime 10 Pi (1975) avevano tweeter con cupola/sospensione gialli e la flangia in plastica aveva il logo AR. Il supporto della bobina era in carta. Nel 1976 (più o meno nella seconda metà dell'anno) la cupola/sospensione divennero neri. Tutto il resto rimase pressocché invariato. All'incirca verso la fine del 1976 venne introdotto il ferrofluido e per il supporto bobina si iniziò ad utilizzare l'alluminio. Più o meno a metà del 1977 comparve il caratteristico foam nero con l'anello bianco/argento posto sulla flangia in plastica. Quest'ultima inizialmente mantenne il logo AR, poi, dato che comunque esso non era più visibile perché ricoperto dal foam nero, venne eliminato. La cupola/sospensione erano neri. Tutti i tweeter originali AR mantennero comunque sempre lo stesso part number: 200011-1 Dopo il 1984 subentrarono i Tweeter Tonegen (part number 1200011-1) riconoscibili per l'assenza del foam e del logo AR sulla flangia e per alcune differenze nel profilo e nei materiali della cupola e della sospensione. 1
Bentley Boy Inviato 26 Febbraio 2023 Inviato 26 Febbraio 2023 @enea nel costruire un impianto, dovendo fare un compromesso, meglio un buon diffusore pilotato da un ampli superbo, che non il contrario. Purtroppo, sopratutto in passato, molti sistemi hi-fi suonavano male perché i diffusori erano sotto pilotati. Ed il proprietario insoddisfatto e mal consigliato, che faceva? Cambiava le casse con altre ancora più costose e di difficile gestione, e non l’ampli…
samana Inviato 26 Febbraio 2023 Inviato 26 Febbraio 2023 3 minuti fa, Bentley Boy ha scritto: nel costruire un impianto, dovendo fare un compromesso, meglio un buon diffusore pilotato da un ampli superbo, che non il contrario E’ un concetto che sostengo da sempre.
Bentley Boy Inviato 26 Febbraio 2023 Inviato 26 Febbraio 2023 @samana in ambito hi-fi, c’è un concetto che è per me indiscutibile: ciò che perdi a monte, non potrai mai ritrovarlo a valle. Che fa a pugni con un altro concetto, che invece non mi trova d’accordo: ovvero che il livello della catena è pari a quello del suo anello più debole. In altri termini, a mio avviso il risultato finale in una catena hi-fi risente molto più di una deficienza a livello di sorgente o amplificazione, che a livello di diffusori… 1
samana Inviato 26 Febbraio 2023 Inviato 26 Febbraio 2023 19 minuti fa, Bentley Boy ha scritto: in ambito hi-fi, c’è un concetto che è per me indiscutibile: ciò che perdi a monte, non potrai mai ritrovarlo a valle. Che fa a pugni con un altro concetto, che invece non mi trova d’accordo: ovvero che il livello della catena è pari a quello del suo anello più debole. In altri termini, a mio avviso il risultato finale in una catena hi-fi risente molto più di una deficienza a livello di sorgente o amplificazione, che a livello di diffusori… Pienamente d’accordo su tutto.
Alessandro Inviato 26 Febbraio 2023 Inviato 26 Febbraio 2023 Tra la fine degli anni 70 e la metà degli anni 80 ebbi modo di sostituire cinque tipi di diffusori nel mio impiantino di allora, molto basico come tutti i ragazzini di 18 anni che ricevevano lo stereo in regalo dalla famiglia, come amplificatore avevo un modestissimo Technics su 7100. In quell’arco di tempo ebbi l’opportunità di sostituire cinque tipi di diffusori perché avevo un amico americano che poteva acquistare all’interno della base USA adiacente alla mia città dove prestavano servizio i genitori, tramite lui acquistai ad un prezzo irrisorio rispetto ad un negozio. All’inizio nel mio impiantino avevo delle ESB, poi in successione ebbi delle Jensen, JBL, Advent, Bose. Ricordo che ognuno di quei diffusori suonava in modo diverso dagli altri, alcuni non mi hanno mai conquistato e mi riferisco nello specifico alla loro timbrica, questa esperienza per quanto limitata e da contestualizzare a quei diffusori e alla piccola ed anche mediocre catena audio di allora, mi fece tuttavia comprendere una cosa importante e cioè che la scelta del diffusore rimane comunque fondamentale, perché è quella che maggiormente deve trovare riscontro con il proprio gusto d'ascolto (imho) 1
Bentley Boy Inviato 26 Febbraio 2023 Inviato 26 Febbraio 2023 @Alessanro che il diffusore abbia il suo carattere è indubbio. Ma è altrettanto indubbio che un’amplificazione adeguata ne esalta i pregi, mentre una inadeguata non permette di sfruttarlo al meglio. Negli anni in cui hai cambiato 5 diffusori, io ho tenuto le mie Advent one, ma le ho pilotare prima con un receiver Pioneer SX650, poi con pre-finale NAD 1020A + 2150, poi con un integrato Onkyo A8057. Col NAD ho guadagnato in spinta ed estensione del basso, con l’Onkyo ho aggiunto pulizia, microdinamica, articolazione della gamma bassa. Sembrava un altro diffusore… ma ormai l’avevo portato al suo limite. Sopratutto le voci erano incassate e non uscivano come avrei voluto. E le cambiai con le Advent 6003.
Alessandro Inviato 26 Febbraio 2023 Inviato 26 Febbraio 2023 1 ora fa, Bentley Boy ha scritto: Ma è altrettanto indubbio che un’amplificazione adeguata ne esalta i pregi forse non mi hai letto in precedenza? è quello che indicavo all'amico che chiedeva consigli all'inizio, e cioè se le Advent gli piacevano e ne era soddisfatto di non muoversi da lì, la scelta piu impegnativa secondo la mia esperienza, e ho spiegato perché, l'aveva già risolta, di concentrarsi quindi su di un' elettronica che potesse valorizzare e ottimizzare ancora di più quel tipo suono che rispondeva ai suoi gusti
enea Inviato 27 Febbraio 2023 Autore Inviato 27 Febbraio 2023 @Bentley Boy "in ambito hi-fi, c’è un concetto che è per me indiscutibile: ciò che perdi a monte, non potrai mai ritrovarlo a valle" Logico, inconfutabile, impossibile da esprimere con parole migliori. Detto questo ci sono due eventi nella mia vita che hanno segnato la mia opinione sulle questioni poste: il primo di quando giovinetto alla fine dei 90 attaccai al mio compattone KEENWOOD delle ADVENT 3002; la musica che da quel momento ascoltai, pur essendo la medesima, era altro rispetto a quanto udito fino ad allora; si sentivano le stesse cose, non è che prima mancasse qualcosa, ma il violino suonato da Oistrakh (ed idem per tutti gli strumenti) era suonato con la cassa armonica e alla Philarmonica di New York, e non aveva più il suono striminzito di prima come se fosse un violino dell'IKEA suonato nel bagno di casa Fantozzi dalla figlia Mariangela. il secondo evento, più recente, quando collegai delle ADVENT 4002 ad un MC MA6900 ed anche li la musica che udii non la avevo mai potuta sentire con il ROTEL RA985BX; una dinamica ed una pienezza degli strumenti mai sentita, una complessità ordinata e ricca che prima non si realizzava, una tenuta a volume alto ineguagliabile (sempre parlando di 'pienezza nell'ordine'). Anche in questo caso, non che prima mancasse qualcosa, ma l'ampiezza e la ricchezza erano ora di tutt'altro mondo.
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