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Approccio alla musica e hifi:è cambiato tutto


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Inviato

Negli ultimi 2 decenni in particolare mi sembra si siano stravolte le recensioni , i modi di approcciare alla musica e all’hifi . Credo che tutto ciò dipenda dalla mancata abitudine di ascoltare musica dal vivo . 
Un tempo le amplificazioni valvolari erano naturali  oggi sono eufoniche 

i diffusori con risoluzione e corpo si sono trasformati in suono scuro . 
i diffusori che strillano come aquile invece sono diventati chiari e trasparenti 

le amplificazioni che senza il corretto decadimento sonoro e che di conseguenza tagliano le note sono invece neutri e definiti . 
d’accordo che la musica dal vivo sarà sempre improponibile per qualsiasi impianto hifi , d’accordo pure che l’impianto hifi dovrebbe restituire fedelmente , non. La musica live , ma l’inciso del supporto utilizzato , ma a me tutto questo sa di scadimento dell’hifi tutta , non di questo o quell’apparecchio in particolare . E come se una persona smettesse di utilizzare i termini e le parole ed utilizzasse le emoticon per esprimersi . 
 

cosa ne pensate a proposito ? 

Inviato

Quello che penso è che da molti anni, mediamente, gli apparecchi ad “alta fedeltà” abbiano perso, nel modo di esporre il messaggio musicale, un certo “corpo” mettendo in evidenza il medio acuto con un “analisi” del messaggio che ha portato ad un ascolto più affaticante; badate è solo la mia opinione basata sulla mia esperienza. Devo aggiungere inoltre che il software mi sembra cambiato, maggiore compressione del segnale e rimasterizzazioni mediamente peggiorative rispetto all’originale.

  • Melius 1
Inviato

Il suono dev'essere eufonico ,o meglio,

chi è interessato all'ascolto di qualità

deve aspettarsi questo.

Ora, ci sono due tipi di eufonia, 

quella piaciona a scapito della fedeltà (1) , 

e quella fedele ed appunto eufonica (2), un suono completo

e dettagliato ,naturale.

Poi c'è un altro tipo di suono , quello che si inquadra 

come 'sbilanciato' ,ad effetto ,è un suono sbagliato (3).

Forse il (3) è molto più facile notarlo oggi per un'estremizzazione della scuola inglese.

Il suono (1) è piuttosto superato.

 

  • Confused 1
Inviato
1 ora fa, Lucasan ha scritto:

cosa ne pensate a proposito ?

che ,ammesso che sia vero,forse imputi all'hifi (?) un trend che invece ha origine nelle sale di registrazione :classic_dry:

Inviato

Tutto è cominciato con i minidiffusori, dopo che il medio/basso è diventato "un basso veloce", tutto il resto è in discesa 

  • Haha 1
Inviato

se non frequenti eventi musicali  ‘’acustici’’  hai come riferimento tv,  cuffiette, ecc. ….e oggi da questi apparati esce quasi sempre audio con certi range di frequenza in ‘’maggiore evidenza’’

  • Amministratori
Inviato

il punto che ohhhi l'impianto hifi non è più il perno dell'home entertainement, adesso al centro di tutto cè la tv, sempre più grande, e questo riuduce lo spazion per i diffusori. Poi c'è il problema dei vicini,non so se capita anche a voi, ma se alzo il volume della tv nessuno si lamenta, se alzo leggermente uello della musica, apriticielo.

di conseguena i diffusori devono essre piccoli e compatti, non invadere spazio e vista, non avere code di nessun tiopo e un basso e soprattutto un mediobasso ridotto

il riferimento per mplti è l'ascoolto in mobilità, che richede puch ridotto, èoca esursione dinamica ecc ecc. anche a musica ascoltata ci mette la  sua, se quella più utilizzata è il jazz o il pop al femminile. una voce di donna ed uno strumento in sottofondo,. la frittata è serviot

Inviato

Probabilmente c'entra pure il fatto che il pubblico di appassionati medi ha un'età sempre piu avanzata, pertanto le ekettroniche devono compensare la carenza uditiva, pero a chi ha l'udito ancora buono sembreranno suonare squillanti. Pertanto se un marchio ritiene di avere una fascia di clientela da 50 anni a salire per vendere è meglio che equalizzi il suono in quel senso . Ma sono solo ipotesi 

Inviato
4 ore fa, Lucasan ha scritto:

E come se una persona smettesse di utilizzare i termini e le parole ed utilizzasse le emoticon per esprimersi . 

bella forte questa cosa, ci rifletto.......:classic_sleep:

Inviato

Non conosco l’hiend abbastanza per poterne parlare. Per me si ascolta meglio oggi nell’entry level,rispetto a 20 anni fa,a paritá di prezzo(lo stipendio medio é aumentato con rapporto 1,5 e bisogna tenerne conto).Come prezzi,pre pandemia era ancora meglio ma era una situazione di sovraproduzione surreale e inflazione bassissima destinata a terminare prima o poi.  Sono in una situazione temporanea e ascolto con un impianto da meno di 400 euro tra ampli,diffusori e streamer….eppur godo, come 20 anni fá,probabilmente non avrei potuto.

Yamaha AS 201 + Wharfedale D220 + Wiim mini.

130 euro in offerta + 160 euro in offerta + 90 euro in offerta + 5euro mese di Tidal Hifi condiviso. Direi che mi sono spinto off topic un bel pó,ma é un altro punto di vista.

P.S: Lo Yamaha é proprio neutro,direi flat come risposta in frequenza,lo chiamano “Natural Sound” ma anche veloce e controllatissimo sui bassi. Molto rivelatore con buone/brutte registrazioni. 20 anni fa a 100 euro non ricordo niente di paragonabile.

  • Thanks 1
Inviato

Se il mio ambiente d'ascolto da 40 m² è passato a 15 m² dovrò adeguare anche l'impianto probabilmente dei  diffusori grandi con woofer da 30 che tra loro distano 2,3 m e sono  vicino ai muri sia laterali che a quello  posteriore mi darebbero non pochi problemi.

Oggi le case e gli ambienti d'ascolto si sono ridotti , la gente ha fretta e poco tempo quindi il mercato non va certo  verso  i  classe A o i valvolari.

Va verso gli All in One magari in classe D leggeri e facilmente trasportabili se come può succedere uno cambia appartamento non deve fare un trasloco per portare l'impianto 😂.

Ormai ho una certa età ma capisco che l'esigenza dei più non è sicuramente la mia.

Comunque si può assemblare anche oggi un buon impianto anche con una spesa relativa .

39 minuti fa, mastergiven ha scritto:

Molto rivelatore con buone/brutte registrazioni. 20 anni fa a 100 euro non ricordo niente di paragonabile.

Oppure si può trovare di tutto e di più basta saper scegliere e spendere e puoi ottenere qualsiasi tipo di suono vuoi.

Inviato
5 ore fa, Lucasan ha scritto:

cosa ne pensate a proposito ? 

Negli ultimi decenni c'è stato il boom dell'ascolto in cuffia

Le iem in particolare... anche io ne ho un paio meravigliose (ma rigorosamente hiend esoteriche, fa più fico)

Ma il fenomeno cuffie in generale riguarda la gente "normale"

Per gli audiofili non è cambiato nulla, in venti anni

Ancora ricercano soprattutto il gioco e la voglia di possedere qualcosa di fico 

Magari alcuni sono anche interessati alla qualità del suono e forse persino alla musica, ma parecchio meno del popolo iem

 

Altrimenti sarebbero spariti da un pezzo oggetti che hanno zero virgola zero possibilità non solo di essere tecnicamente competitivi ma anche di apportare miglioramenti reali...( tra i quali ovviamente in prima fila tutti i cavi che costano piu di qualche euro, ma anche tutti gli amplificatori valvolari, gli ampli in classeA, i DAC oltre qualche centinaio di euro, le meccaniche CD, le testine MC per non parlare di una miriade di baggianate dai fusibili quantistici ai condensatori in unobtanio trifolato...)

Tutta roba completamente superflua che serve solo a giocare,

se l'interesse principale fosse la musica e qualità del suono se ne disinteresserebbero completamente 

Invece preferiscono giocare

Era vero due decenni fa

È vero anche oggi

Se mai avviene il contrario, gli audiofili al contrario tendono a far sparire le cose che possono realmente migliorare il suono (esempio DSP), a dimostrazione che non gliene frega granché della qualità sonora, se non a chiacchiere o per esibire il totem 

 

  • Melius 1
Inviato

Se dovessi riassumere in poche righe i commenti fin qui espressi direi che l’audiofilo è un mammifero in lenta estinzione , una sorta di vecchio dinosauro che ci sente sempre meno un po’ perché naturalmente invecchia un po’ perché soverchiato dai nuovi rumori della modernità . 
 

Però io la percezione che in nome della modernità e novità , specie nell’hifi di costo medio alto ,stia diminuendo ma sopratutto si stia cercando di vendere un prodotto un po’ effimero ed artificioso e meno fedele di quanto avvenisse negli anni passati , continuo ad averla . 
 

 

Inviato
13 minuti fa, Lucasan ha scritto:

Se dovessi riassumere in poche righe i commenti fin qui espressi direi che l’audiofilo è un mammifero in lenta estinzione , una sorta di vecchio dinosauro che ci sente sempre meno un po’ perché naturalmente invecchia un po’ perché soverchiato dai nuovi rumori della modernità

Sul fatto che siamo tutti mammiferi ed andiamo verso l'estinzione non c'è dubbio e non solo nell'Hi-Fi purtroppo 😂.

Però penso che nell'Hi-Fi di costo medio alto ci sia di tutto e di più ampli in classe A ,AB , D ,e valvolari ......

diffusori di tutti i tipi e dimensioni, Giradischi , lettori CD e  streamer basta fare una cernita in base ai propri gusti.

Che tutto debba piacere anche no,  ma non per questo deve fare tutto ...........

Questa mancanza di accettare il moderno si rende simile l' audiofilo ai vecchi dinosauri 😂.

 

Inviato

Mai l’hifi del secolo passato m’e’ parsa piu’ verosimile di quella attuale ad ogni livello.

Basta ascoltare un’orchestra che accorda in una sala valida e il concetto dovrebbe essere chiaro.

Luce, smalto, ferro sonoro silenzio e’ roba che e’ irrotta nel mondo audio grazie alla rivoluzione digitale.

l’hifi moderna ruota attorno a questa rivoluzione.

Gli esiti dipendono…

Inviato

Quaranta anni fa certi concerti ben allestiti suonavano in un modo non diverso da oggi, a parità di genere, il basso  ad esempio  lo sentivi con lo stomaco, i piatti squillanti di batteria erano  vivi senza trapanarti le orecchie  e l'adrenalina della performance era la misura del livello di coinvolgimento dell'evento, esattamente come oggi.

Anni fa  un basso riprodotto dal nostro impianto, possente, pulito e frenato, il più possibile tendente a quell'emozione provata dal  vivo,  era la meta, il miraggio dell'appassionato, oggi troppo spesso l'hi-fi (diffusori) è proposta  a caro prezzo e evirata da quelle frequenze appartenenti all'effetto  live, in nome del design, e degli spazi abitativi, ma se sei caparbio, inattaccabile dalle mode e convinto che il suono top debba essere in un certo modo, ce la puoi sempre fare, il mercato offre ancora (per fortuna) gli strumenti veri  da musica, non i conettini da 13 incastonati in oggetti da arredo e che nulla possono in termini di energia nella regione dei veri woofer, è fisica, facciamone una ragione. Se poi non si ha lo spazio giusto per far suonare degnamente dei 38cm il compromesso è d'obbligo e va accettato, ma il suono completo non può accettare compromessi improponibili in capacità dinamiche e di estensione, semplicemente perché non è quello che suonano quegli strumenti dal vivo. Che poi un ottimo setup, capace di riprodurre tutto questo sia comunque non  esattamente identico alla stessa  performance live è una sacrosanta verità, ma almeno non si parte zoppi fin dal principio.

Ecco perché certe realizzazioni "no compromise" del passato possono ancora emozionare, forse anche più di allora, dato il miglioramento delle sorgenti e delle amplificazioni.

Il basso logora ci non ce l'ha.

  • Melius 1

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