OTREBLA Inviato 8 Giugno 2023 Inviato 8 Giugno 2023 46 minuti fa, France1965 ha scritto: Mi sono spiegato male, ma è ciò che intendevo. I master utilizzati, come ha sempre dichiarato SC, erano quelli che riusciva a recuperare o che le etichette mettevano loro a disposizione. Non è ciò che ha dichiarato Seemann. Non so cosa intendi per master che si riusciva a recuperare, ma Seeman sostiene che soltanto per alcune ristampe Sony (quelle dei titoli più famosi) Speakers Corner si è dovuta accontentare dei master di seconda generazione, poiché Sony i master di prima generazione non li molla. Per tutte le altre etichette Seemann sostiene di aver avuto accesso ai master di prima generazione, se ancora in buono stato. Personalmente sono convinto che per ciò che riguarda Deutsche Grammophon, avendo Seemann operato attraverso gli studi Emil-Berliner, abbia avuto accesso al master di prima generazione. Anche perché la maggior parte delle ristampe Deutsche Grammophon, Speakers Corner le ha prodotte molti anni fa, quando ancora non c'era la corsa alla ristampa AAA, ed il dialogo con le case discografiche proprietarie dei nastri era molto meno isterico. . Alberto.
damiano Inviato 8 Giugno 2023 Inviato 8 Giugno 2023 Mi è venuta una domanda, che era diventata centrale in un vecchio post: ci sono notizie "certe" sulla curva di de-enfasi utilizzata? Grazie in anticipo Ciao D.
maxbara Inviato 8 Giugno 2023 Inviato 8 Giugno 2023 Ieri mi sono arrivati tutti e 4 direttamente dalla DGG, la settima ha la facciata B graffiata da una chiave.. sembra arata per tutta la facciata, contattato la DGG si sono detti dispiaciutissimi e mi hanno offerto un rimborso di 5 euro.. compilato contestazione PayPal, vedremo, ma di sicuro mai più.. pezzenti
OTREBLA Inviato 8 Giugno 2023 Inviato 8 Giugno 2023 Cinque Euro nientedimeno! In contanti? Ma non saranno troppi?
one4seven Inviato 8 Giugno 2023 Inviato 8 Giugno 2023 Hanno rimborsato solo la parte in plastica rovinata. Il resto è buono, no?
Robbie Inviato 8 Giugno 2023 Autore Inviato 8 Giugno 2023 Ascoltato la settima che nel frattempo mi è arrivata da Amazon.de. Suono spettacolare e a memoria abbastanza diverso dal precedente master. Più proiettato in avanti, scena incredibile, dinamica pazzesca, apprezzabile proprio come distanza tra pianissimo e fortissimo, grande facilità nel seguire le varie sezioni e le trame sonore, sia nei pezzi gagliardi che in quelli tranquilli, tonalmente ineccepibile. È un gran disco. Unici aspetti migliorabili che rilevo: forse qualche basso di troppo (ma sono in fase di sperimentazione dopo aver spostato il sub, quindi punto con riserva) e una certa asciuttezza di fondo che fa percepire molto dell’orchestra, ma meno della sala e dell’ambienza. Non ricordo com’era la versione deag in proposito e non ho voglia di cacciarla ora. Vinile piattissimo e silenziosissimo, senza segni di chiave (ma che pulciari che sono stati con @maxbara) p.s. nell’ allegretto pelle d’oca e lacrimuccia in più di un’occasione, di solito è buon segno
mozarteum Inviato 8 Giugno 2023 Inviato 8 Giugno 2023 Suona bene anche in streaming. Resta una registrazione non di riferimento per qualita’ tecnica. la qualita’ artistica e’ notevolissima anche se a mio avviso la registrazione che piu’ mi ricorda le due settime sentite da Kleiber dal vivo (Roma 1987 e Cagliari 1999 ultimo concerto in assoluto del Maestro entrambe con l’orchestra dell’Opera di Monaco) resta il video di Amsterdam con l’orchestra del Concertgebow
mozarteum Inviato 8 Giugno 2023 Inviato 8 Giugno 2023 Sulla qualita’ generale dei Dg penso che non si possa generalizzare. Ci sono tante registrazioni di gran livello tecnico. Il pianoforte solista e’ poi la specialita’ a partire dai primi anni 50, con la prima integrale di Lvb di Kempff di magnifico suono (sia in cd che in vinile). Ma anche sul sinfonico ci sono cose maestose, penso al Bruckner di Bohm, al Don Chisciotte e a Vita d’eroe di Strauss di Karajan, al Ring di Wagner di Karajan, al Mahler di Abbado qui ricordato (sentite la terza di Vienna), allo Stravinsky di londra del medesimo alla stessa integrale di LvB di Karajan 1962 meravigliosa negli ultimi riversamenti ecc. Ci sono poi registrazioni assolutamente perfette: L’uccello di fuoco integrale di Boulez Chicago, il plurisegnalato disco di Rhim, il cofanetto Ligeti (la musica contemporanea e’ una goduria in digitale ben fatto), il cofanetto Messiaen, e tanto altro. Poi ci sono anche infortuni, non c’e’ dubbio specie a Berlino negli anni 70 e 80, ma il catalogo e’ sterminato. il colore non manca mai anche nelle registrazioni piu’ piatte.
Robbie Inviato 8 Giugno 2023 Autore Inviato 8 Giugno 2023 @mozarteum Anche io trovo i dischi DG mediamente buoni e comunque sempre ascoltabili, specie in vinile. Questa settima comunque è un remaster proveniente da nastri a 4 tracce mai usati prima, quindi immagino diversa da quanto si trovi in streaming o su disco digitale. Imho vale la pena approfondire se si accetta di passare sopra al prezzo fuori dalle righe. Si tratta di un disco audiophile in tutto e per tutto.
Rimini Inviato 9 Giugno 2023 Inviato 9 Giugno 2023 Quello a cui vi riferite della 7a di Kleiber è questo? https://www.amazon.it/Beethoven-Symphony-No-Major-Op/dp/B0BSJ9N3HH/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=ÅMÅŽÕÑ&crid=2DYANZQSPAKPA&keywords=kleiber+beethoven+7&qid=1686304239&sprefix=kleiber+beethove+7%2Caps%2C133&sr=8-1 Ho già il cd comprato una ventina di anni fa (o forse prima ancora) che suona discretamente ma anche il vinile acquistato 4 o 5 anni fa, che invece proprio non suona. Secco e poco musicale, ogni volta che l'ho messo su non sono mai riuscito ad arrivare alla fine della facciata.
Robbie Inviato 9 Giugno 2023 Autore Inviato 9 Giugno 2023 @Rimini è quello, ma su Amazon.de si trova a una decina di euro in meno. Una certa asciuttezza di fondo resta, come dicevo poco sopra, più legata alla scarsità di informazioni di ambienza che del suono dell'orchestra in sè, ma nel complesso è un disco eccellente. 1
SimoTocca Inviato 9 Giugno 2023 Inviato 9 Giugno 2023 14 ore fa, mozarteum ha scritto: Sulla qualita’ generale dei Dg penso che non si possa generalizzare Ovviamente non è possibile “generalizzare”, considerata la vastità del catalogo, i quasi 120 anni di storia, l’evoluzione tecnica delle metodiche e apparecchiature di registrazione, i numerosi ingegneri del suono coinvolti e via discorrendo… E sono d’accordo con te e @Robbie quando dite che la qualità DG è mediamente discreta/buona. Ma immagino che siate perfettamente consapevoli che proprio “mediamente” se si confronta una registrazione, un vinile se preferite. Decca degli anni ‘60, per non parlare delle mitiche registrazioni RCA a Chicago a fine anni ‘50 inizio ‘60 di Fritz Reiner, il confronto “medio” è impietoso per la DG, che risulta nettamente inferiore, almeno per il periodo degli anni ‘70. Se si confronta Also Sprach Zarathustra di Strauss registrato da Karajan negli anni ‘70 per la DG con quello registrato negli anni ‘50 a Chicago da Reiner, proprio all’inzio dell’era “Stereo”, si comprende bene quanto ho detto. È ovvio quindi che non posso che concordare con Alberto che imputa il suono mediocre alla “filosofia” della DG, e io puntualizzo la filosofia degli anni ‘70 del suo CEO: un vinile doveva suonare bene sul “compattone” (quasi onnipresente nelle case) così come sul Thorens o il Linn Sondek con ampli Marantz e casse AR 3a). Per quanto riguarda molte altre registrazioni DG, specialmente se “fuori dal famigerato periodo” dal 1972 al 1978, ci sono certamente punte di eccellenza, come giustamente faceva notare @mozarteum. Anche se, ad onor del vero quelle registrazioni di Abbado (la terza a Vienna) sono in digitale nativo, così come tutto il catalogo di Boulez. Quest’ultimo in particolare “non fa testo” perché ha spesso utilizzato ingegneri del suono della sua “scuola” parigina, l’IRCAM, con risultati sempre eccellenti, spesso eccezionali ….ma anche in questo caso sempre in DDD, digitale nativo..non solo il Firebird, ma tutto Stravinsky (là Sacre a Cleveland), tutto il suo Bartòk, il suo Ravel, e tutto il suo Mahler con la DG sono registrazioni straordinarie per qualità audio (oltre che per qualità artistica) Mi piace, comunque, l’idea che le grandi case discografiche dedichino, adesso nel 2023, più attenzione al suono. Certamente la DG con queste edizioni in vinile, ma anche con le rimasterizzazioni in HiRes, e così le altre grandi case: oggi la Warner ha fatto uscire alcune registrazioni mitiche di Klemperer con la Philharmonia in una nuova veste (in questo caso digitale, 24/192) che suonano magnificamente bene e assai meglio anche delle pur recenti in 24/96 (e meglio non perché a risoluzione più alta, ma perché fatte meglio con apparecchiature digitali migliori e “lavorando” meglio sul master nativo..). Insomma direi che il futuro promette bene… 😉
giorgiovinyl Inviato 9 Giugno 2023 Inviato 9 Giugno 2023 @Rimini su Amazon.de costa 40 euro che diventano 41 con l’aggiunta IVA. Io l’ho ordinato li’. Ho usufruito di uno sconto di 5 euro, vedi se ne puoi usufruire pure tu 1
Rimini Inviato 9 Giugno 2023 Inviato 9 Giugno 2023 @Robbie @giorgiovinyl Grazie! Avevo notato che su amazon.de il prezzo è più basso ed anche su JPC lo si trova a 39.90. Sempre su JPC ci sono, nel caso interessassero, anche dei 'Blue Note Classic Series' a prezzi interessanti. Mi accodo nel ritenere la qualità audio DG mediamente buona. Ma quello che rende obbligatoria, ineludibile l'etichetta tedesca è, a mio parere, il parco artisti, sia qualitativamente che numericamente, nonché il suo catalogo quasi sterminato.
alexis Inviato 10 Giugno 2023 Inviato 10 Giugno 2023 Appena arrivati i tutti i Quattro LP DG The original source ordinati mesi fa.. me ne ero addirittura dimenticato.. 2
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