acusticamente Inviato 2 Aprile 2023 Inviato 2 Aprile 2023 7 minuti fa, Partizan ha scritto: Guarda che volevo dire esattamente questo, e che è sempre stato fatto da chi era in grado di farlo... Certo, avevo compreso il tuo intervento
KIKO Inviato 31 Maggio 2023 Inviato 31 Maggio 2023 @skillatohifi Sono molto d'accordo col tuo pensiero, in particolare ora, avendo una macchina con la quale il settaggio pre scatto è molto dettagliato, esageratamente dettagliato e complicato, bisogna studiare e provare molto prima del clic. Credo che una volta acquisite tutte le potenzialità (io non ci sono ancora arrivato) del mezzo, ogni manipolazione post clic sia superfluo. Assistendo però ad una "lezione" in un circolo fotografico il "professore" pronunciò una frase che mi rimase molto impressa, "la post manipolazione trasforma una foto in una bella foto". Io rimango coi miei dubbi.
analogico_09 Inviato 3 Giugno 2023 Inviato 3 Giugno 2023 Il 2/4/2023 at 09:35, Partizan ha scritto: La contrapposizione sul livello di intervento sulla foto tra digitale e d analogico è una cosa prevalentemente amatoriale, i professionisti avevano fior di stampatori a cui appoggiarsi, che intervenivano, e come, sullo scatto realizzato su pellicola. Qui uno scatto di Richard Avedon con le istruzioni per lo stampatore. Il 2/4/2023 at 10:09, Partizan ha scritto: Credimi, la "magia" della visione di una foto dei grandi maestri del passato è legata alla grande perizia degli stampatori, che sapevano cogliere ed interpretare le istruzioni del fotografo per raggiungere il risultato visivo che questi si riprometteva. Certamente Evandro, anche nell'analogico si facevano dei "fotoritocchi" in fase di stampa e non solo grandi stampatori ci cimentavano, anche i fotografi amatoriali smanettavano in camera oscura, ne facevo anche io, a livelli ovviamente dilettantistici. Ma l'apporto post produttivo dell'analogico oltre ad essere molto più difficile da realizzare, da richiedere il lavoro dei di grandi professionisti, era molto ma molto meno invasivo, potente ed onnipotente dei sw digitali alla portata di tutti con i quali non ci si limita a "migliorare" alcuni dettagli espositivi, o dettagli di un volto in primo piano, per restare al tuo esempio, per sopperire a quei limiti propri della fotocamera, o per meglio dire del momento della ripresa in cui non hai spesso il tempo di impostare i parametri espositivi ottimali. Parliamo di accorgimenti tecnici che lasciano invariata l'espressività del volto, di qualsiasi altro soggetto, così come sia stato impresso sulla pellicola, l'anima stessa dello scatto, mentre con il digitale è possibile stravolgere completamente l'originale trasformandolo in altro che non sia più fotografia bensì grafica, computergrafia, ecc... Il maestro stampatore era dopotutto lo "strumento" d'eccellenza del fotografo di cui eseguiva le istruzioni, dove la "magia" dello scatto era in primis del fotografo e anche dello stampatore "guidato" dall'autore dello scatto che rivendica la sua unicità. Anche nell'analogico era possibile operare delle manipolazioni radicali che sovvertissero il soggetto originario il quale però veniva pensato come "vittima scarificale" già in fase di scatto. Di fatto prima non si faceva post-produzione ma si metteva in produzione ciò che era stato già ante-progettato. Con la post-produzione digitale si agisce in base a come butta la sensazione del momento in modo volitivo.., la senza un retro pensiero creativistico, cosa buona di per se ma che diventa altro rispetto all'arte fotografica. Ciò accade specialmente in campo amatoriale, i professionisti eccellenti probabilmente avranno un altro metodo di lavoro, ma anche nelle foto professionistiche non di rado colgo degli schemi che si ripetono omologando un po' tutte le foto... le "belle foto". Prendiamo il mondo delle "belle foto" naturalistiche.. ne è pieno il web e le cose cartacee.., si fa a gara a chi impieghi i più sofisticati e spettacolari strumenti tecnici digitali tutti uguali con i quali è possibile fare delle forme spettacolari prive di contenuti. La grande, autentica fotografia e quella argentea..., anche la digitale ci mancherebbe altro, ma non si creda che la digitale sia per tutti.., per realizzare un buon/ottimo scatto digitale bisogna pensare in analogico...
analogico_09 Inviato 3 Giugno 2023 Inviato 3 Giugno 2023 Il 31/5/2023 at 07:01, KIKO ha scritto: Assistendo però ad una "lezione" in un circolo fotografico il "professore" pronunciò una frase che mi rimase molto impressa, "la post manipolazione trasforma una foto in una bella foto". Io rimango coi miei dubbi. Condivido i dubbi.., anzi non condivido affatto che dice il "professore". Il problema di fondo è che oggi si parla sempre più massivamente di "bella foto", dello standard, dell'omologazione.., uno standard sub-estetico del momento, un vero tormentone, mentre lo scopo di un fotografo creativo è quello realizzare una foto bella... sia in analogico che in digitale. Di "belle foto" c'è un'inflazione che ci ha già sommersi.., si va di forme fatte in serie, con gli stampini e gli automatismi digitali; i contenuti sono stati mandati in prescrizione...
KIKO Inviato 4 Giugno 2023 Inviato 4 Giugno 2023 @analogico_09 Figurati se non sono d'accordo con te. Ripeto, in particolare oggi che, con i mezzi sofisticati a disposizione si può praticamente fare tutto prima. Per esempio, se si hanno dei dubbi sull'esposizione di una ripresa difficile c'è un opzione che scatta 3 foto, una a meno uno stop, una a zero, una a più uno. Oppure una scelta di tre tipi di illuminazione a fluorescenza, financo una per foto subacquee... Certo, bisogna "pensare" molto prima, ma, una volta diventati padroni del mezzo, ogni intervento successivo lo trovo superfluo.
skillatohifi Inviato 4 Giugno 2023 Autore Inviato 4 Giugno 2023 Esiste la parola " originale", che da quello che leggo non esiste più! Ormai.... 😪 Quando ero giovanotto fotografavo in analogico vero con le miei diverse reflex e poi stampavo senza nessun ritocco, quelle si che erano delle fotografie realistiche, i difetti erano pure affascinanti e rendevano esattamente quello che veniva fotografato in quell istante, l obiettivo immortalava un istante unico, il fascino di quelle fotografie secondo me era fantastico. Sono dei bei ricordi!! Ora invece si estremizza tutto, si manipola la foto con le tecniche digitali pensando di far emergere quello che non c è, si stravolge la realtà dello scatto. Io trovo queste tecniche davvero orribili!
Partizan Inviato 5 Giugno 2023 Inviato 5 Giugno 2023 @analogico_09 La postproduzione sia analogica che digitale dovrebbero darsi l'obbiettivo di ottimizzare il risultato ricercato al momento dello scatto. La postproduzione digitale è molto più "facile" e soprattutto più economica. Il resto sono chiacchiere e romanticismo. Il fatto che alla più facile postproduzione digitale si approccino molte più persone, con scarsa cultura specifica e generale porta alle mostruosità che continuamente vediamo; ripeto la miglior postproduzione è "quella che non si vede". Poi l'omologazione, la ricerca di uno stile come "marchio di fabbrica" rispondono ad esigenze diverse da quelle fotografiche. Ciao. Evandro
acusticamente Inviato 6 Giugno 2023 Inviato 6 Giugno 2023 Faccio un po’ fatica a capire il senso di alcune considerazioni e dove si vuole andare a parare. La fotografia analogica non è la verità assoluta né il riferimento oggettivo, essendo semplicemente una trasposizione della realtà, interpretativa e molto riduttiva a causa dei grandi limiti del mezzo. È un riferimento relativo perché la fotografia è nata in quel modo, perché i mezzi erano quelli ed a questo ci siamo abituati col passare degli anni e prima dello sviluppo del digitale. Quindi è “originale” solamente per nascita e non perché l’unica possibile. Le cose evolvono e bisognerebbe anche tenerne conto. Proprio per questo un discorso assoluto ha per me meno senso, mentre legittimo è invece affermare che ci piace un modo piuttosto che un altro di fare fotografie. È evidente che più un mezzo diventa complesso e più varianti e modifiche sono possibili; il punto sta a non farsi prendere la mano e esagerare. Diventa una questione personale, di giudizio e di comportamento. Di giudizio nella possibilità di criticare foto nelle quali si è calcata troppo la mano con la post produzione e di comportamento personale nel non abusarne noi stessi. Giustamente @Partizan evidenzia che la migliore post è quella che non si nota. Del resto l’esagerazione o la mistificazione possono esistere in molte attività umane; sta a noi regolarci in conseguenza.
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