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Melius Club

McIntosh e la biamplificazione: dal Men220 ai finali ibridi MC901 e MC451.


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  • Amministratori
Inviato

Parlare di bi-amplificazione non è semplice. Prima del nefasto incendio del server che conteneva tutta la storia di VHF prima e di Melius poi, in queste pagine c'era una disucssione tecnica relativa a quanto in oggetto. Parlo di discussione tecnica poichè la materia di cui stiamo parlando richiede delle conoscenze di base e esperienze concrete di "come si fa", poichè non sempre quello che sarebbe ideale dal punto di vista teorico si può trasporre nella realtà. In questa passeggiata tecnica sarò accompagnato da un forumer esperto teoricamente e praticamente, utilizzando lui per primo la bi-amplificazione nel suo sistema audio. Quindi ringrazio in anticipo @m.tonetti per tutti i suoi preziosi contributi..

Partiamo quindi da un primo step, cioè la formula di base per comprendere se l'abbinamento di due finali diversi possa essere considerato quantitativamente valido o meno ai nostri fini:

 

"Considerando le diverse sensibilità d'ingresso dei finali di potenza il problema è come ottenere il valore di attenuazione del segnale in ingresso al finale più sensibile, solitamente quello valvolare destinato alla sezione Medio/Alti.

 

La formula che lega i rapporti delle tensioni è la seguente:

Att(dB) = 20 * Log10(V1/V2)

 

Dove V1 e V2 sono le sensibilità d'ingresso dei due finali. Non è importante il ruolo di V1 e V2, tanto quello che cambia è solamente il segno del logaritmo."

 

Inviato

Buondì, ringrazio per aver aperto questa discussione su un argomento che mi interessa molto e dal quale sono certo riuscirò a trovare la mia soluzione grazie alle esperienze altrui. Credo di essere abbastanza vicino, al più presto farò delle prove di settaggio grazie ai consigli del sig. Tonetti.Mi farebbe molto piacere sapere anche qualche opinione di chi ha potuto ascoltare i 451 in biamp magari a confronto con un sistema tradizionale (stesso impianto ma con finale ad esempio 462). Buona giornata a tutti.

Inviato

Buongiorno a tutti; è una discussione questa per gli esperti. Pongo solo una domanda, per provare ad aumentare le mie (scarse) conoscenze sul punto: il tema della diversa sensibilità di ingresso di due finali differenti attiene sia alla biamplificazione orizzontale che a quella verticale, giusto?

Buon sabato,

Gianluca

Inviato

Buondì, volevo innanzitutto ringraziare il sig.Tonetti per i preziosi consigli, ho iniziato a fare delle prove con vari tagli di frequenze e regolazioni del volume tra i due finali.Per il momento ho lasciato il finale digitale a pilotare il woofer e midwoofer, mentre  il 275 sul tweeter e midrange, ho abbassato il volume del 275 e tolto i 6db dal digitale. Il suono in effetti è più naturale ( prima era un effetto tipo musica che mettono in sottofondo prima dei concerti) .Quello che non ho ancora fatto è lavorare sui filtri di vario ordine. Cosa comporta il cambiamento tra uno e l’altro?? Quali possono essere le differenze. Grazie ancora per le info.

  • Amministratori
Inviato

@cactus_atomo Per quello che ho letto in rete, alcuni articoli di Mario Bon e Renato Giussani in particolare, definiscono la biamplificazione passiva verticale solo quella che è ottenuta dall'utilizzo di un finale stereo (o due mono) identici per ogni diffusore. In tutti gli altri casi si parla di biamplificazione passiva orizzontale.

Se hai una evidenza diversa, visto che non siamo tecnici e nella vita non si smette mai di studiare, ti prego di postare il link.

  • Amministratori
cactus_atomo
Inviato

@vignotra hai ragione, la biamp con due finali diversi ha senso soloin orizzontale, la biamp verticale coon diefinai differenti non ha senso, ogni diffuso9re sarebbe amplificato da un finale differente, però sai siamo audiofili, c'è chi toglie la terra ad un finaoe da 2 kw, non mi meraviglia più di nessun rentativo

Inviato

Buongiorno, grazie per questa discussione che mi permette di provare a capire un po’ di biamplificazione e grazie al Sig. Tonetti, il cui ultimo messaggio leggerò con attenzione quando riuscirò ad essere concentrato 😅.

Volendo provare a riassumere (per un ignorante sul tema come me):

- la biamplificazione richiede diffusori predisposti con ingressi divisi dedicati ai bassi, da un lato, ed ai medio alti, dall’altro (tralascio i diffusori predisposti anche alla triamplificazione); ingressi che, in modalità di utilizzo senza biamplificazione, sono uniti, invece, dal noto ponticello;

- la bi amplificazione passiva orizzontale può realizzarsi con finali anche differenti, a patto che si riesca a trovare il giusto equilibrio in base alla differente sensibilità di ingresso dei finali (in genere a stato solido suo bassi ed a valvole sui medio alti);

- la bi amplificazione passiva verticale richiede, in linea di principio, finali identici;

- sia nel caso della bi amplificaiziome passiva orizzontale che in quella verticale, posso utilizzare due finali stereo (uno per ciascun diffusore);

- viceversa, se voglio utilizzare finali natii mono (nel senso che sono nati per essere utilizzati in modalità mono), me ne servono addirittura quattro (due per ciascun diffusore).

Giusto 😅😅😅

Grazie,

Gianluca

  • Amministratori
Inviato

@GFF1972 si Gianluca, hai compreso bene. In caso di finali monofonici ne servirebbero 4. ..... e relativi cavi. 

  • Moderatori
Inviato

@vignotra  e adesso mettiamoci velocemente alla ricerca dei finali mancanti, cavi compresi. :classic_laugh:

  • Amministratori
cactus_atomo
Inviato

@BEST-GROOVE  come sei minimalista, io direi 8 finali mono collegati due  due a ponte:classic_biggrin:

  • Haha 1
  • Amministratori
Inviato

@cactus_atomo c'è un forumer che ha 6 1.25kw in triamplificazione con le Sf Aida, quindi tre finali monofonici a diffusore. Esempio lampante di amplificazione multipla verticale.

  • Moderatori
Inviato
37 minuti fa, cactus_atomo ha scritto:

come sei minimalista, io direi 8 finali mono collegati due  due a ponte:classic_biggrin:

 

 

bisogna considerare gli ingombri di dove vengono collocati, con gli attuali appartamenti dalle misure microbiche.... minimo minimo con 8 finaloni servirebbe un attico. 697081092_ridere31.gif.5125eac63c4ab2a5573afdcd4caf977d.gif

  • Amministratori
cactus_atomo
Inviato

@vignotra come dice il proverbio, se vale la pena farlo, allora tanto vale esagerarlo. 

Inviato
8 ore fa, GFF1972 ha scritto:

- sia nel caso della bi amplificaiziome passiva orizzontale che in quella verticale, posso utilizzare due finali stereo (uno per ciascun diffusore)

Per essere precisi la parte tra parentesi in grassetto è vera solo per quella verticale, perché quella orizzontale prevede che uno dei finali stereo piloti la parte bassa di entrambi i diffusori e l'altro finale la parte alta (sempre di entrambi).

In altri termini basterebbe rimuovere la parte tra parentesi :classic_smile:.

Inviato

Errata corrige:
Buongiorno, grazie per questa discussione che mi permette di provare a capire un po’ di biamplificazione e grazie al Sig. Tonetti, il cui ultimo messaggio leggerò con attenzione quando riuscirò ad essere concentrato 😅.

Volendo provare a riassumere (per un ignorante sul tema come me):

- la biamplificazione richiede diffusori predisposti con ingressi divisi dedicati ai bassi, da un lato, ed ai medio alti, dall’altro (tralascio i diffusori predisposti anche alla triamplificazione); ingressi che, in modalità di utilizzo senza biamplificazione, sono uniti, invece, dal noto ponticello;

- la bi amplificazione passiva orizzontale può realizzarsi con finali anche differenti, a patto che si riesca a trovare il giusto equilibrio in base alla differente sensibilità di ingresso dei finali (in genere a stato solido suo bassi ed a valvole sui medio alti);

- la bi amplificazione passiva verticale richiede, in linea di principio, finali identici;

- sia nel caso della bi amplificaiziome passiva orizzontale che in quella verticale, posso utilizzare due finali stereo e più precisamente a) uno per ciascun diffusore nella bi amplificazione passiva verticale (il canale sinistro di un finale è collegato, ad esempio, ai bassi di un diffusore, mentre il canale destro del medesimo finale è collegato ai medio alti dello stesso diffusore); b) entrambi i due finali collegati ad entrambi i diffusori, uno si bassi di entrambi i diffusori e l’altro finale agli alti di entrambi i diffusori; 

- viceversa, se voglio utilizzare finali natii mono (nel senso che sono nati per essere utilizzati in modalità mono), me ne servono addirittura quattro (due per ciascun diffusore) e qui gli “incroci” diventano tanti …. 

Giusto 😅😅😅???

Grazie,

Gianluca

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