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Rinnovatevi peccatori


Panurge

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Inviato
17 minuti fa, LUIGI64 ha scritto:

Non mi risulta che gli induisti siano così esclusivi, anzi

Le religioni politeiste sono meno intransigenti delle monoteiste. Vedi i Romani che dove andavano mettevano gli dei locali insieme ai loro e tutti contenti.

La distruzione del tempio di Gerusalemme nacque anche dal rifiuto degli ebrei a fare questo.

Che poi i Romani nei loro dei mica ci credevano, era una semplice ritualità funzionale al potere. Quelli che credevano per davvero li chiamavano superstiziosi.

briandinazareth
Inviato
4 minuti fa, LUIGI64 ha scritto:

Se voglio apprezzare il tennis non vedrò le partite, con rispetto, di Pescosolido o Cancellotti...magari sono da preferire McEnroe , Panatta, Federer,

 

Beh, Sant'Agostino, San Tommaso, i papi tutti ecc. Non è che fossero i tennisti sessantenni da circolo 😂

 

Rimane il fatto che il dio degli ebrei e unico e geloso e fece fare degli stermini di chi credeva negli altri dei notevoli (salvava solo le ragazzine e le bambine vergini per i suoi soldati).

Ancora adesso è l'unico dio dell'unico popolo eletto (anche questa una follia da pastori di molte migliaia di anni fa)

 

Quello della chiesa cattolica unico dio senza appello come dal credo che i fedeli intonano così spesso.

 

Diciamo che questa idea degli dei che non si escludono può essere un desiderio di alcuni ma è totalmente alieno alle religioni.

Inviato

L' Induismo è una religione  politeista anomala, in quanto le divinità induiste sono di fatto attributi di un unico Dio che porta il nome di Brahman.

Forse c'era un motivo serio quando Panikkar affermava che per la sopravvivenza del Cristianesimo, necessitavano più mistici

Ognuno la pensi come vuole,

ho soltanto riportato le mie esperienze, anche con persone viventi e non solo con fogli di carta stampati  :-)

Dal mio punto di vista, Dio se esiste, è sempre lo stesso con nomi diversi attribuiti dalle varie tradizioni 

Poi se ognuno sbandiera il proprio come il migliore, è altro discorso

Totalmente umano e comprensibile in fondo

 

Inviato

Se provassi a decifrare tali questioni come un super non credente, rimuovendo drasticamente e senza il minimo dubbio, qualsiasi possibilità dell' esistenza di prospettive trascendenti...allora sì!, ...Scorgerei uno scenario composto da tanti dio e divinità diverse, completamente in conflitto tra di loro, perché semplicemente opera illusoria e cangiante della mente umana

1000 religioni e credi diversi, di ogni genere, tutte inutili se non tremendamente dannose, create strumentalmente da un ego ipertrofico per asservire i popoli ed esercitare il potere sulle masse obnubilate

Ecco, se fossi un super ateo avrei dipinto un quadro, più o meno, di questo genere :classic_huh:

 

Inviato

basterebbe abolire il clero in blocco e ovunque e già li senza intermediari si sistema quasi tutto.

  • Melius 1
briandinazareth
Inviato

@LUIGI64

Non ho manco mai detto che le religioni siano di per sé necessariamente dannose, rispondevano ad esigenze specifiche e il cervello umano si è evoluto anche per credere per via della teoria della mente espansa.

 

Ma alla fine la differenza profonda fra i nostri modi di vedere le cose è legata al valore che diamo al "sentire" qualcosa.

 

Lo possiamo vedere nel piccolo anche nel HiFi o nel fenomeno moderno del tutti esperti di vino.

 

Per me è evidente e sperimentalmente verificabile che la stragrande maggioranza delle cose che sentiamo istintivamente sono frutto dell'evoluzione e funzionali alla sopravvivenza di quando eravamo cacciatori e raccoglitori e danno della realtà una percezione lontanissima dal vero.

Per questo metto sempre in discussione il "sentire" soggettivo in quanto esternamente fallace nel decifrare la realtà, compreso il mio naturalmente.

 

Quando credo in qualcosa in modo forte questo mi porta a fare il mio personale avvocato del diavolo.

 

Nella storia dell'umanità è evidente che anche i più grandi uomini hanno creduto fermamente in cose totalmente assurde.

da Platone ad Einstein, da Tommaso d'Aquino a Marx, fino a Freud e Kant.

 

A questo aggiungiamo il fatto che oggi conosciamo molto meglio i limiti umani, che sono enormi oltre ogni passata convinzione, e dei quali non possiamo liberarci neppure conoscendoli prima!

 

Dal punto di vista psicologico è molto complicato da gestire perché dobbiamo dimenticare il trono che ci siamo costituiti e accettare il nostro essere semplici scimmie nude destinate alla morte e all'oblio, altroché immagine e somiglianza di Dio! È devastante per la nostra paura della morte e il nostro orgoglio.

 

Per questo mi trovo costretto ad essere scettico e avere un criterio di verità abbastanza stringente (e sempre provvisorio), ad oggi non vedo alcun motivo valido per credere in un qualche Dio o all'immortalità se non il nostro desiderio ed orgoglio.

 

Questo mi ha portato a cambiare punti di vista molto profondi e radicati con l'avanzamento della conoscenza e delle evidenze.

 

Un esempio banale, sono sempre stato convinto che l'ambiente fosse il primo fattore del nostro essere e sviluppo, e ci credevo profondamente.

adesso è chiarissimo da moltissime evidenze che così non è; ad esempio la famiglia ha importanza tendente a zero sull'intelligenza, sulla capacità di posporre la soddisfazione, e moltissime delle cose che ci caratterizzano.

 

Quindi ho dovuto rivedere le basi stesse del mio pensiero ritrovandomi in una realtà molto meno semplice e di difficile decifrazione, resistendo alla tentazione di fare finta di nulla anche sentendo mancare la terra sotto i piedi 

 

La cosa bella di tutto questo è che resistendo alla "pancia" e al credere quello che più ci piace e ci conforta (anche se inconsciamente), nonostante l'enorme fatica,  si arriva ad una conoscenza molto più universale e meno legata al qui ed ora, oltre che sempre in evoluzione.

 

 

 

 

Inviato

Il discorso è ovviamente molto complesso

La questione può essere affrontata dal punto di vista storico, sociale, psicologico, arte/simbolo, scientifico e trascendente

Il  sentire, spesso è legato ad incontri e feedback con persone reali, esperienze dirette ed intuizioni

Se tutto si limitasse ad un discorso cognitivo o nozionistico, sarebbe tutto più semplice

Se fossimo dei chatbot, tutto sarebbe oggettivo certo,

ma sappiamo anche che l'aspetto soggettivo (con tutti i suoi limiti) è importante e non può essere negato ma integrato in una mappa concettuale migliore e più completa

Anche i testi giusti possono aiutare molto, ma più delle volte non rappresentano la chiave di volta

Qualcuno diceva: prendi la scienza dell'occidente e la conoscenza dell'oriente e cerca

-Non me ne vogliano i cattolici/cristiani che ho sempre rispettato  :-) -

Mi pare una buona sintesi, almeno per me

briandinazareth
Inviato

l'intuizione è molto utile ma non è un buon criterio di verità, come la realtà mostra in modo molto evidente. anche dal fatto che diverse intuizioni dicono cose incompatibili fra loro.

bisognerebbe usarla come spiegava feynman, avere l'intuizione e poi passarla al vaglio della realtà.

 

Inviato

Poi, che il credere sia solo una questione di orgoglio/narcisismo, sono abbastanza perplesso

È possibile, senza dubbio, che parte dei credenti possano essere infatuati dall'idea di essere ad immagine e somiglianza del divino

Ma la vedo come una deriva, un approccio errato alla religiosità, una forma regressiva e/o una compensazione psicologica

Tutti i maggiori rappresentanti delle varie tradizioni di occidente e oriente, Papa incluso, hanno sempre invocato all'umiltà ed inclusione

Per non parlare del Buddhismo che è stato addirittura tacciato di nichilismo

La vera religiosità dovrebbe trascendere l'egoicita' personale, non rafforzarla. Potenzialmente tutti hanno la possibilità di intraprendere un percorso,  che sia a lui congeniale.

Il narcisismo credo sia proprio il male della modernità e non mi pare che i non credenti ne siano immuni, anzi

La ragione della sofferenza narcisistica è psicologica, ma la soluzione è spirituale (L. Boggio Gilot)

Inviato
37 minuti fa, LUIGI64 ha scritto:

Il narcisismo credo sia proprio il male della modernità e non mi pare che i non credenti ne siano immuni, anzi

ANZI!!!

Inviato

ridurre il senso religioso - ovvero la domanda sul significato dell'esistente, dell'io compreso -  ad una espressione biochimica o peggio, psicopatologica è stato già tentato da alcune dittature totalitarie, che infatti spedivano nei manicomi dissidenti e credenti. Ovviamente quelle dittature sono finite, sono state soppiantate da altri sistemi di potere, mentre la Domanda resta costante nelle persone sincere con sè stesse. Nella storia i tentativi di risposta a questa domanda sono le religioni, ovvro sistemi ordinati che tentano - a partire dalla propria esperienza e cultura - di interpretare il rapporto, il collegamento (religio) tra il particolare ed il tutto. Sono sistemi umani che hanno cercato di antropomorfizzare e rendere un potere il rapporto con l'Ineffabile, che pur essendo ineffabile e invisibile tuttavia è presente, o almeno lo è la Realtà che si pone di fronte all'osservatore, se c'è un dato, ci sarà un dante, è la razionalità comune che lo constata, ogni altra speculazione impone di rinunciare o tradire un concetto di ragione innato e universale.  La scienza può affrontare il cosa, il come, il quanto, il dove e il quando, ma non il perchè. Non è un limite della scienza,  questo dipende dal modo in cui è fatta la realtà. Il metodo di osservazione corretto dipende dall'oggetto. Chi vuole certezze scientifiche in questo ambito è come uno scienziato del 18mo secolo che, osservando il fenomeno dei fulmini, cercava di capire di cosa si trattava con gli alambicchi della chimica dell'epoca. Le onde radio esistevano prima della loro scoperta e della loro comprensione (peraltro ancora alquanto vaga e perfettibile, mi dicono). Il discorso non può essere banalizzato e soprattutto non può essere svolto il un thread senza che ci sia un reale interesse di comprensione. Per esempio il cristianesimo non è una vera e propria religione...

  • Melius 1
Inviato

Ma non serve il PERCHE' basta e avanza il perché. 

Inviato

Il maiuscolo è vanità, quasi fosse l'universo a doversi giustificare per la nostra esistenza. 

Inviato
Adesso, Panurge ha scritto:

Ma non serve il PERCHE' basta e avanza il perché

I perchè minuscoli derivano dal e costringono a pensare al perchè maiuscolo, sono un sottoprodotto della meraviglia della prima apertura d'occhi di un neonato o di un diversamente giovane che apre lo sguardo

Inviato
2 minuti fa, Panurge ha scritto:

Il maiuscolo è vanità

di fronte all'immenso perchè, non è che si deve essere umili, si è umili.

ascoltoebasta
Inviato
1 ora fa, LUIGI64 ha scritto:

Il narcisismo credo sia proprio il male della modernità e non mi pare che i non credenti ne siano immuni, anzi

Il narcisismo è parte dell'essere umano e va oltre l'esser credenti o meno,è il voler indottrinare convinti che sia l'unica via che porti al "giusto",il credere che l'unica strada maestra sia quella tracciata dal proprio credo e volerlo imporre influenzando anche le scelte politiche e le altrui vite,questo  rende insopportabile,troppo spesso,la pratica delle religioni.

Non è necessario avere una religione per avere una morale. Perché se non si riesce a distinguere il bene dal male, quella che manca è la sensibilità, non la religione.(Margherita hack)

  • Melius 1
Inviato

Se ci si ferma, solo e soltanto alla bad religion, i risultati sono orribili

Come qualsiasi altra ideologia di potere, del resto

Inutilmente, mi pare, ho cercato di proporre l'ipotesi che ci sia anche ben altro

Se si preferisce rimanere abbarbicati  con mani e piedi alla deriva dei comportamenti umani camuffati da religione, si è liberi di farlo, ci mancherebbe. Diciamo che è anche comprensibile, si è abituati al conosciuto e alla propria mappa concettuale. È confortante

Ma sono in fondo, almeno per me, quelle esposte dalla Hack, cose vere ma parziali/riduttive e anche trite e ritrite. Poi, avevo già risposto nel merito. Vabbe'

Inviato
11 minuti fa, LUIGI64 ha scritto:

Poi, avevo già risposto nel merito. Vabbe

e' il citato copia e incolla, per questo mi rifiuto di rispondere nel merito ad alcune reiterate e tendenziose richieste, già so cosa scriverebbero di risposta - e non sul pezzo -  perchè sono forse 10 o 15 anni che le risposte e le argomentazioni sono sempre le stesse. Non di tutti, bene inteso. Il Sabaudo fine conoscitore di vini non è tra quelli del ctrl-V


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