Questo è un messaggio popolare. Grancolauro Inviato 9 Maggio 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 9 Maggio 2023 L'altra sera ho avuto l'occasione di ascoltare la London Symphony Orchestra diretta da Rattle eseguire la 7ma di Mahler qui a Melbourne, dove mi trovo per lavoro. Era tanto tempo che non ascoltavo una grande sinfonia di Mahler dal vivo, e senza inerpicarmi in improbabili recensioni, volevo solo condividere qualche pensiero sparso, nel caso a qualcuno interessi: 1. Ascoltare una grande orchestra è sempre un'emozione straordinaria. Vale la pena provarci, anche impiegando una notevole quantità di tempo e denaro. E' un'esperienza che poi resta nella memoria per tutta la vita, se uno ha anche solo un po' di amore per la musica. 2. La 7ma di Mahler è un osso duro. Inesplicabile, inquieta, sotterranea, eppure piena di vita e di colori. Un'enigma irrisolvibile. Se ascoltata a casa a me un certo punto stanca, perdo il filo, mi annoio. Due palle, mi vien da dire. Ma dal vivo l'energia che emana è trascinante, prorompente, conturbante. Stanchezza e noia scompaiono all'improvviso. Provare per credere. 3. La LSO è cresciuto molto con Rattle. Si potrà dire quel che si vuole di questo direttore, ma non che non sa fare il suo mestiere, che non è solo far musica ma anche creare spirito di gruppo, attaccamento, voglia di dare il meglio di sé in tutti gli orchestrali. E questo si è notato subito. La LSO ha suonato come un sol uomo l'altra sera. E non è una cosa facile con Mahler. 4. Rattle è un amante dei dettagli. Prima viene il particolare. Se quello funziona bene, la visione d'insieme emerge da sé. E questo con la settima di Mahler fuziona particolarmente bene, tanto è frammentata questa sinfonia. Il particolare il quarto movimento, che contiene tutto e il contrario di tutto, dalla chitarra e mandolino alle grandi masse sonore di legni e ottoni, è stato eseguito in modo magistrale. Mille frammenti diversi che magicamente hanno trovato coesione tra loro. Bellissimo, una grande emozione. 5. La cosa difficile per una grande orchestra è suonare piano, non suonare forte. I pianissimi che ho ascoltato ieri sera, specie degli archi, sono stati magnifici. Con i nostri poveri sterei questi pianissimi non si percepiscono, poco da fare. 6. Ascoltando le viole, lo strumento tradizionalmente più sfigato dell'orchestra, mi è venuto in mente che Mahler in questa sinfonia abbia voluto riscattarle in qualche modo, far capire che anche la viole hanno una loro dignità. Bravissima la prima viola di fila, che si è meritata un grande applauso. 7. La Hamer Hall di Melbourne è una grande sala con acustica decisamente buona. Se proprio si vuole trovare il pelo nell'uovo, è una sala una po' secca, con pochissimo riverbero. Come andava di moda qualche decennio fa. Fa un po' fatica ad assorbire i pieni orchestrali, ma se uno starnuta sul palco lo senti come se fosse accanto a te. Si sente poi molto bene in qualsiasi ordine di posto. Averne di sale così. 8. Una volta di più ho pensato che i nostri sterei proprio non ce la fanno a dare anche lontanamente l'idea di come suonino dal vivo, in una grande orchestra, troba, basso tuba, corni, diciamo gli ottoni in generale. Laceranti. Strumenti irriproducibili in modo verosimile in casa propria, perlomeno nella mia esperienza. Vale la pena andare ascoltare dal vivo Mahler solo per sentire loro, e rimanere quanto meno di stucco. Mille altri pensieri mi girano per la testa, ma mi fermo qui per non annoiare nussuno. Dico solo: viva le grandi orchestre e la musica sinfonica dal vivo! saluti a tutti d. 14 5
Questo è un messaggio popolare. mozarteum Inviato 9 Maggio 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 9 Maggio 2023 L’ascoltero’ a meta’ luglio stesso direttore e stessa orchestra al festival di Aix en Provence assieme ad altre cose. Quanto alla settima e’ una delle mie sinfonie preferite proprio per l’apparente “irresolutezza”. i tre movimenti centrali in particolare. Ma anche l’attacco come se fosse d’ un viandante stanco con quella tuba wagneriana che riempie di suono la sala. Ho avuto la sorte di sentirne di grandiose. Da quella di Abbado due volte a distanza di una settimana a Vienna e Berlino a conclusione della sua direzione artistica coi Berliner, a Barenboim con i Wiener al Musikverein con un paio di amici del forum; l’anno scorso Pappano con la orchestra di Santa Cecilia. Sono sinfonie irripoducibili perche’ lo stereo non puo’ rendere la complessa simultaneita’ dei suoni di partiture orchestrali intricate. Manca tutto, la luce timbrica, la chiarezza indistorta dei fortissimo, i pianissimo impercettibili ecc. Lo stereo serve ad avere una idea, la musica e’ quella vera. 5
Grancolauro Inviato 9 Maggio 2023 Autore Inviato 9 Maggio 2023 @mozarteum Nel mio caso era la seconda volta che ascoltavo dal vivo la settima di Mahler. La prima ormai lontanissima nel tempo, con Chailly ad Amsterdam, credo fine anni ‘80. Ero ancora studente tra i tulipani in quel periodo. Bei ricordi. Probabilmente si tratta davvero della più bella sinfonia di Mahler, una specie di apoteosi del suo modo così intimo e personale di far musica. Ma con lo stereo a casa non riesco proprio ad ascoltarla. Mi cascano le braccia. Meglio a quel punto la seconda o la quinta, meno sottili e complicate musicalmente. Almeno non mi viene da buttare lo stereo dalla finestra…
mozarteum Inviato 9 Maggio 2023 Inviato 9 Maggio 2023 Aspetta, prova la registrazione di Klemperer (la piu’ bella per me), e’ godibile anche a casa 1
Grancolauro Inviato 9 Maggio 2023 Autore Inviato 9 Maggio 2023 Non ho mai ascoltato la versione di Klemperer, temo. Proverò, grazie.
78 giri Inviato 9 Maggio 2023 Inviato 9 Maggio 2023 Di Mahler riesco ad ascoltare solo la prima, le altre non le capisco, sarà che come dite in casa non rendono, sarà che sono un beethoveniano sfegatato, ma tutta quella massa orchestrale non riesco a dipanarla 🤔
mozarteum Inviato 9 Maggio 2023 Inviato 9 Maggio 2023 La settimana prossima tutti alla Scala a sentir l’ottava che si fa molto raramente. credo di averla sentita solo tre volte, Pretre e Chung a Santa Cecilia, e Petrenko a Bregenz, e’ l’unica sinfonia l’ottava che non ho sentito diretta da Abbado
maverick Inviato 9 Maggio 2023 Inviato 9 Maggio 2023 3 ore fa, mozarteum ha scritto: Ho avuto la sorte di sentirne di grandiose. Da quella di Abbado due volte a distanza di una settimana a Vienna e Berlino a conclusione della sua direzione artistica coi Berliner, a Barenboim con i Wiener al Musikverein con un paio di amici del forum; l’anno scorso Pappano con la orchestra di Santa Cecilia. www.invidiaquestasconosciuta.com Io mi limito ad averla sentita dal vivo (la settima intendo) una sola volta, con Mariss Jansons sul podio, una quindicina di anni fa. Gran bel sentire, ed ovviamente non posso che concordare sull'irriproducibilità di esecuzioni cosiffatte. Non esiste impianto che lo possa fare.
giorgiovinyl Inviato 9 Maggio 2023 Inviato 9 Maggio 2023 @Grancolauro Venerdì scorso ho visto la sesta di Mahler, certo era l’orchestra sinfonica siciliana diretta da Luisotti ma mi riconosco pienamente nelle tua considerazioni. La grande orchestra sinfonica è irriproducibile dai nostri “piccoli stereo”. Anche sull’ascoltare dal disco tutta intera una sinfonia di Mahler: lo potrei fare per le prime tre, difficile per sesta o settima, per la quinta poi la penso come Richard Strauss. Ma il discorso che fai tu vale ancora di più per l’opera, mi sono goduto una bella Norma al teatro massimo mai l’avrei ascoltata per intero su disco.
giorgiovinyl Inviato 9 Maggio 2023 Inviato 9 Maggio 2023 @mozarteum Bellissima la 7 di Klemperer, notevole anche l’incisione nonostante l’età….
Grancolauro Inviato 10 Maggio 2023 Autore Inviato 10 Maggio 2023 9 ore fa, giorgiovinyl ha scritto: Ma il discorso che fai tu vale ancora di più per l’opera, Hai ragione. Neanche io riesco ad ascoltare un'opera intera con lo stereo, proprio non ce la faccio. Piuttosto meglio un bel dvd, solo che poi anche lì il regista televisivo si sovrappone a quello di scena, e l'opera diventa spesso una soap-opera insopportabile... Dal vivo invece tutto cambia e il tempo sembra non passare.
mozarteum Inviato 10 Maggio 2023 Inviato 10 Maggio 2023 Se poi si assiste in prima fila di platea come piace a me senza cape davanti si gustano le grandi regie fatte di lavoro minuto sui personaggi (anche un espressione del volto che altrimenti perderesti) e si ha davanti un fronte sonoro immenso praticamente oltre 20 metri. Se la serata e’ felice non c’e’ cosa piu’ bella e grande per quanto mi riguarda per la compresenza di tutti gli elementi di uno spettacolo. L’ultimo grandioso e’ stato Walkiria al San Carlo (spettacolo che vinse il premio abbiati molti anni fa) con Kaufmann e strepitoso cast e Maltman nel ruolo di Wotan, che prima ancora che cantante e’ uomo di teatro. Quando Wotan nel finale si riappropria dell’autorita’ dopo aver “punito” (ma se si legge il testo e’ un suoremo atto d’amore) Brunhilde, l’orchestra riprende il vigore marziale ma subito si aprono frasi dolcissime dei celli e le ultime note sono quelle divine che tutti conosciamo. Bene Maltman riprende in mano dapprima l’asta del potere ma poi con piccoli movimenti e’ come se vi si accasciasse sopra gradualmente diventando senpre piu’ piccolo, sulle note di chiusura. Queste cose dall’alto non si vedono si perde molto. Certo se la regia e’ orrenda come pure non di rado capita si puo’ star bene in galleria. il dvd mi addormenta e poi la lirica riprodotta falsa la portata delle voci appiattebdole 1
Grancolauro Inviato 10 Maggio 2023 Autore Inviato 10 Maggio 2023 @mozarteum Eh, in prima fila non ci sono mai arrivato all’opera in platea. Che poi stare lì davanti mi mette pure un po’ a disagio. Sono di quelli che a scuola stavano sempre in ultimo banco… A proposito della Valkiria, visto che sei un esperto di Wagner, che ne pensi dell’allestimento del Metropolitan con Bryan Terfel e Barbara Voigt?
mozarteum Inviato 10 Maggio 2023 Inviato 10 Maggio 2023 non lo conosco, e' quello Levine Luisi. Conosco in dvd il precedente di Levine molto tradizionale come quasi tutti gli spettacoli del Met che a me non fanno impazzire cosi' come il teatro (inteso come luogo fisico). A me piacciono le regie antiche o moderne che siano che pero' esaltino il senso della musica con lo scavo sui personaggi. Non si possono piu' vedere gesti stereotipi o generici, la musica ne e' mortificata. Nenahce si puo' dire che le didascalie del libretto siano vincolanti. Il teatro e' una cosa viva e tutte le indicazioni per cosi' dire registiche del libretto devono risintonizzarsi con la sensibilita' del pubblico contemporaneo alla messa in scena. Come avviene con Goldoni Ibsen ecc, dove nessuno si straccia le vesti
giorgiovinyl Inviato 10 Maggio 2023 Inviato 10 Maggio 2023 2 ore fa, mozarteum ha scritto: Se poi si assiste in prima fila di platea come piace a me In prima fila mi sono goduto il Ring di qualche anno fa al Teatro Massimo con la regia minimale di Graham Vick L'abbonamento che ho per la stagione attuale sono a metà sala. Per la sinfonica, anche grazie a tuoi suggerimenti, cerco di mettermi il più vicino possibile all'orchestra, per la sesta di Mahler ero seconda fila al centro, ero laterale ma visto i posti vuoti mi sono spostato
Aless Inviato 10 Maggio 2023 Inviato 10 Maggio 2023 La settima, assieme all’ottava sono le sue sinfonie più enigmatiche. Concordo con l’inadeguatezza della riproduzione stereo. Alla lunga risultano pesanti (un po’ anche la terza).
mozarteum Inviato 10 Maggio 2023 Inviato 10 Maggio 2023 Con lo stereo tutta la sinfonica per grandissima orchestra soffre. Bisogna un po’ dimenticare il confronto dal vivo e godere cosi’. L’opera proprio non gliela fa, manca l’aria del palcoscenico, la proporzione delle voci fra esse e rispetto all’orchestra (in disco la Netrebko ha lo stesso volume d’una cantante qualsiasi). Ieri sera pero’ mi sono goduto il Petroucka di Monteux, registrazione perfetta
Fabio Cottatellucci Inviato 10 Maggio 2023 Inviato 10 Maggio 2023 23 ore fa, Grancolauro ha scritto: L'altra sera ho avuto l'occasione di ascoltare la London Symphony Orchestra diretta da Rattle eseguire la 7ma di Mahler qui a Melbourne, dove mi trovo per lavoro. Quindi mentre ci scrivi sei a testa in giù?
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