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La settima di Mahler nell'emisfero australe: qualche impressione a caldo


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Inviato

Per farmi “perdonare” di questa mia lunga “tirata” e per tornare, in qualche modo, al tema “australe”, vi suggerisco un ascolto australe: il quarto concerto di Beethoven registrato da un pianista che ho imparato ad ammirare dopo averlo ascoltato dal vivo, giovanissimo, in un Rachmaninov mozzafiato… Dejan Lazić…

Qui, in questa registrazione live, è appunto accompagnato dalla Australian Chamber Orchestra guidata dall’inappuntabile Tognetti (se avete tempo ascoltate il suo Mozart e il suo Beethoven, a mio avviso davvero notevoli).

Registrazione live ma di grande qualità… in formato HiRes 24/192…come da tradizione Channel Classics…

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Inviato

Beh no Toscanini Furtwangler (soprattutto qurst’ultimo) hanno anche registrazioni attendibili dal punto di vista audiofilo quando indistorte. E dalle casse esce un bel fronte sonoro spesso anche piu’ a fuoco d’una registrazione stereo mal riuscita.

Chiarissimi sono i tempi, la concertazione, l’apporto delle voci (Falstaff e’ quello di Toscanini gli altri seguono). Se il suono in se’ manca di rifinitura timbrica (ma a volte neanche si pensi allo splendido Tristan di Furtwangler sotto le cure di Walter Legge), pazienza ma ascoltare queste cose e’ meglio per me di sentire un impeccabile fraccazzo di velletri d’oggidi’.

Non ricordo quel gioco di Schubert vi avrei partecipato volentieri.

Ovviamente esistono cose artisticamente non granche’ anche fra i grandi del passato, ad esempio la Nona di Erich Kleiber ma non per demeriti fonici

  • Melius 1
Inviato
19 minuti fa, mozarteum ha scritto:

Beh no Toscanini Furtwangler (soprattutto qurst’ultimo) hanno anche registrazioni attendibili dal punto di vista audiofilo quando indistorte.

Intanto questo non riguarda certo le “prestazioni migliori” dei due (penso al ciclo delle sinfonie di Beethoven del 1939 di Toscanini, o al Beethoven a Berlino di Fürtwangler registrato negli anni della seconda guerra mondiale..). 
Nei casi “tecnicamente” migliori…per tutti e due..si tratta sempre di “registrazioni monofoniche” con una notevole compressione dinamica e una notevole difficoltà a distinguere gli equilibri sonori fra legni, ottoni e archi, così fondamentali per valutare una buona interpretazione… insomma non basta che la distorsione sia bassa… dai!
Poi, ribadisco, questo è un mio limite …. e però, e però… alla prova dei fatti… molti espertoni “cadono” dal pero, scambiando lucciole per lanterne..

 

Inviato

@mozarteum E per “farmi perdonare” la mia pignoleria, i miei limiti, voglio suggerirti una magnifica registrazione, sempre di Lazić, con uno dei tuoi “eroi” del podio, un giovane Kirill Petrenko …

Un secondo concerto di Rachmaninov assolutamente personale ma assolutamente riuscito anche per l’affiatamento dei due interpreti, tre anzi considerando la prestigiosa orchestra londinese..

Anche qui, la qualità audio è superlativa ed aiuta non poco ad apprezzare la magica interpretazione..

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P.S. @alexis di questa registrazione, purtroppo per te, non esiste il vinile… ma è una interpretazione magica da ascoltare … più bella di quella di Trifonov nel Rach2 per la DG…

E… aspetto tue impressioni per la quinta di Mahler diretta da Karajan…che suonava un po’ bruttina e compressa sui vinili originali e sui file HiRes recenti… ma appunto ero curioso di sapere se era migliorata nell’edizione numerata DG che tu hai preso…

Inviato

trovo che l’attacco della

tempesta (dal minuto 2) sia perfettamente intellegibile cosi’ come il seguito. E metta in luce la straordinaria lettura di Toscanini che avvicina molto questa parititura al Falstaff (rispetto alla virata romantica tardodecadente dell’opposta lettura di Karajan). In tempi recenti questo approccio sara’ esaltato da Kleiber che alla Scala si e’ avvalso di voci di molto superiori a Toscanini.

Tornando in argomento audiofilo per me si capisce bene tutto e per quanto mi riguarda si gode, peccato desdemona non sia il top

analogico_09
Inviato

@Grancolauro
Damiano.., una sola cosa ti vorrei dire, al netto di ogni dotta e critica considerazione che pel momento voy a parcheggiare: beato te!! 🤩   👏

Inviato

Il suono in musica, è forse un po da considerare esso stesso una "composizione" . Un po come la voce;  ognuna ha il suo timbro, il suo colore, anzi i suoi colori, in quanto la sua specifica timbrica dipende dalla diversa combinazione dei suoi armonici. Il -suono fedele- non è solo un fatto fisico e sensibile al suo aspetto piu tangibile, ma anche la sua fedeltà ai tanti colori che lo compongono (dagli umori degli esecutori, del direttore di orchestra, degli intenti del compositore e via discorrendo); ecco che questa "composizione" che è la linfa del dipanarsi musicale la ritoviamo anche in registrazioni non eccelse. Gli esempi nel topic non mancano, e lo stesso topic "I corni di Brahms, ovvero la bellezza si nasconde nei dettagli" non penso sia completamente estraneo da questi discorsi. Ma qui mi sento di dire che la bellezza del  "suono", nel senso piu' lato del termine, nel suo essere esso stesso elemento "compositivo" o "idea", non solo aspetto materiale, non riesce a nascondersi, e fa sempre esibizione di sé, anche attraverso una "radiolina". Se poi si ha la possibilità di ascoltare dal vivo, e nelle migliori condizioni, ben venga, ma anche se questo non avviene, a mio avviso, non impone la fine del discorso musicale

  • Melius 1
Inviato
19 ore fa, analogico_09 ha scritto:

beato te!!

Grazie! Purtroppo tra un po' mi cacciano e tocca tornare nell'altro emisfero...sob

Inviato
15 ore fa, my2cents ha scritto:

Se poi si ha la possibilità di ascoltare dal vivo, e nelle migliori condizioni, ben venga, ma anche se questo non avviene, a mio avviso, non impone la fine del discorso musicale

Sono d'accordo. Anche se mi viene da pensare che alla fine il "discorso musicale" sia un fatto molto personale: il rapporto che uno ha con un certo brano, le emozioni che quel brano genera in lui in un certo momento, che lo ascolti con la radiolina o meno, sono irripetibili. E anche molto difficili da comunicare. Per questo forse faccio fatica a pensare a delle "idee" musicali universali, se non come nostre generalizzazioni che però raccontano poco di quello che ci succede. Ma è un mio limite sicuramente. Certo che quando ascolti dal vivo, come pure con un impianto che riproduce bene, gli stimoli che arrivano al tuo cervello sono quantitativamente maggiori e, quindi, forse aumenta la probabilità che tocchino la corda giusta, per così dire.     

 

analogico_09
Inviato
17 ore fa, my2cents ha scritto:

1 Ma qui mi sento di dire che la bellezza del  "suono", nel senso piu' lato del termine, nel suo essere esso stesso elemento "compositivo" o "idea", non solo aspetto materiale... ,

 

 

2 non riesce a nascondersi, e fa sempre esibizione di sé, anche attraverso una "radiolina". Se poi si ha la possibilità di ascoltare dal vivo, e nelle migliori condizioni, ben venga, ma anche se questo non avviene, a mio avviso, non impone la fine del discorso musicale

 

 

Si è in molti a pensare - e lo si è già detto in questo e in altri luoghi delle discussioni antiche e recenti - ciò che diventa infine risaputo e pleonastico.
Anch'io ho già provato a "ventilare" sinteticamente  QUI  come il suono che annunca il "canto" (nasca spontaneo o venga prodotto da "mano" umana) sia destinato a superare il primo, caotico stadio di primordiale fisicicità per salire la scala dei valori metafisici, dell'estetica musicale, per farsi elemento di "bellezza" fonico-acutica pronto a raggiungere l'ascoltatore o l"uditore" che accoglie in se il suono "artistico" come risonanza interiore, fatto psichico, intellettuale, emozionale, in un certo senso anche "meta-materico", il quale investe corpo e anima, mente e pancia.
Suono, come dicevo, connaturato con la "composizione", facente parte integrante del "canovaccio" partituriale, più o meno "democraticamente" o "autoritariamente" (ann)notato, anzi parte integrante della musica che come "farfalla" che abbani  il bozzo larvale spicca il volo della liberà e della poesia che noi percepiamo attraverso i "suoni" che sono la musica stessa.

 

Come si potrà dire una cosa del genere quando prima si è parlato si è parlato del suono musicale in questi termini.
 

Il suono in musica, è forse un po da considerare esso stesso una "composizione" . Un po come la voce;  ognuna ha il suo timbro, il suo colore, anzi i suoi colori, in quanto la sua specifica timbrica dipende dalla diversa combinazione dei suoi armonici.

 

 

Mi sembra  una contraddizione.., varietà di timbri, di suoni, di colori dei suoni musicali paragonando con la voce umana.., come finirebbero tutte le varianti sensibili, le qualità fisiche e poetiche tonali, coloristiche, cromatismi, ecc,  ascoltando da una radiolina percepiremmo un "gracchaire" uniforme e magari informe...

Forse si fa confusione con la possibilità di capire il polso interpretativo , ritmico, contrappuntistico, dinamico , del direttore, dello strumentista, lo stile nell'insieme, perdendo dettagli importanti, dove la struttura portante resta  tuttavia intelligibile, dovendo anche fare con registrazioni storiche rare di necessità virtù, ricostruendo ciò che manca nella nostra mente.., e anche su questo ci siamo soffermati, sul fatto che sia possibile ricostruire un quadro abbastanza rappresentativo anche con dischi o apparati di riproduzione modesti o scarsi ma non già gravemente insufficienti come una "radiolina" la quale tritula "forme" e "colori"...

Sempre detto imho.

  • Confused 1
analogico_09
Inviato
48 minuti fa, Grancolauro ha scritto:

Grazie! Purtroppo tra un po' mi cacciano e tocca tornare nell'altro emisfero...sob

 

 

Purtroppo capita.., le cose belle, più che le brutte, finiscono a volte troppo presto.., oppure siamo noi ada avere una percezione del tempo in base al nostro desiderio...

Per rimanere in tema d'Australia, conoscerai sicuramente il bellissimo film di Peter Weir, Picnic at Hanging Rock... la scena in cui la botticelliana fanciulla, prima di sparire insieme alla sue "viginali" compagne di collegio tra le rocce del luogo dell'ancestrale mistero, afferma: C'è un tempo e un luogo giusto perché qualsiasi cosa abbia principio e fine.

Sono certo che ci sarà per te un altro tempo giusto per poter tornare nel luogo desiderato... :classic_wink:

Inviato

@analogico_09 vedo ora che si è allungato il filo; prima era piu corto, ora si è trasformato. Filo nuovo o tolto da qualche scucitura? Ripensamenti? Riprendero' allora più tardi con altro "volo"...nel contempo, viste le farfalle, un piccolo intervallo sulla trasformazione delle cose. E chissà se vale anche per il suono che sogna di esser musica...

“Una volta Zhuangzi sognò di essere una farfalla, una farfalla svolazzante che batteva le ali in giro, felice con se stessa e facendo quello che le piaceva. Lei non sapeva di essere Zhuangzi. Di colpo si svegliò e lì era, solidamente e senza dubbio, Zhuangzi. Ma egli non sapeva se fosse Zhuangzi che aveva sognato di essere una farfalla, o una farfalla che sognava di essere Zhuangzi. Tra Zhuangzi e una farfalla ci devono essere delle differenze! Questa è chiamata la Trasformazione delle Cose.”

  • Melius 1
analogico_09
Inviato
28 minuti fa, my2cents ha scritto:

Una volta Zhuangzi ...

 

 

Non ho di cosa fare ripensamento mentre l'unica cosa che ho capito è che la farfalla Zigulì... come la Vispa Teresa... vivendo volando che male ti fo'?   :classic_biggrin:  Vabbè.., comprensibile quando non si hanno argomenti si volteggia...

 

 

 

28 minuti fa, my2cents ha scritto:

Riprendero' allora più tardi con altro "volo"...nel contempo, viste le farfalle, un piccolo intervallo...

 

 

Il tempo di fare l'ennesisa transvolata sul web... fai pure con con comodo ma cerca di non volare icaroicamente troppo in alto, mi dispiacerebbe e non vorrei dover usare troppo filo per eventuali ricuciture si rendessero necessarie ed urgenti... :classic_laugh:

  • Confused 1
Inviato
2 ore fa, analogico_09 ha scritto:

Anch'io ho già provato a "ventilare" sinteticamente 

Ma non basta "ventilare" bisogna dare forma, chiara, intellegibile; oltretutto non mi sembra vengano da me dette le stesse cose imho....

Comunque ho un ricordo di ascolti di concerti dal vivo, registrati,  riversati su formato digitale, e poi ascoltati dal cellulare con le cuffie....(magari ricordi anche tu); eppure, pleonastico o no, come dici, e si diceva, la forma era chiara e intellegibile la matrice musicale, ma finanche la natura del suono (sempre a mio personale avviso); cosaa comunque già "sperimentata" in altre occasioni o momenti

Intendo suono inteso sia come somma del dipanarsi musicale, ma anche suono in se; non sono facilmente separabili le cose: in fondo tra un suono e una composizione cambia solo la durata, in una è contenuta l'altra e viceversa, e il tempo della farfalla "ziguli" come ti piace chiamarla non è detto che sia come il nostro; oltretutto anche un singola nota è a sua volta una somma di suoni e di armonici, come fosse ancora e ulteriormente una cellula di composizione , su cui è data impronte dell'esecutore, della sua intenzione, foga, pacatezza, "idea" etc. etc. ....non conta quanto è bene registrata, l'importante è che sia "registrata" questa intenzione

2 ore fa, analogico_09 ha scritto:

ricostruendo ciò che manca nella nostra mente.., e anche su questo ci siamo soffermati, sul fatto che sia possibile ricostruire un quadro abbastanza rappresentativo anche con dischi o apparati di riproduzione modesti o scarsi ma non già gravemente insufficienti come una "radiolina" la quale tritula "forme" e "colori"...

a memoria mi sembri  tu in contraddizione, oltretutto sempre a mio avviso fraintendi i messaggi qui da me scritti, oltre a ribadire sarcasticamente l'altrui l'assenza di argomenti; vedi il suono di una voce conosciuta ("idea") come ad esempio quella di un figlio o di una madre, cose molto radicate in noi, viene riconosciuta anche dalla gracchiante "radiolina" (vedo che ci si è molto soffermati su questo termine, comunque allegorico); non esiste più ricostruzione soggettiva o personale; si è compartecipi di un evento non più "fisico" ; questo non è possibile in musica? lo è? a ognuno la sua trasvolata o il suo ricamo

 

analogico_09
Inviato
2 ore fa, Grancolauro ha scritto:

Anche se mi viene da pensare che alla fine il "discorso musicale" sia un fatto molto personale: il rapporto che uno ha con un certo brano, le emozioni che quel brano genera in lui in un certo momento, che lo ascolti con la radiolina o meno, sono irripetibili. E anche molto difficili da comunicare. Per questo forse faccio fatica a pensare a delle "idee" musicali universali, se non come nostre generalizzazioni che però raccontano poco di quello che ci succede.

 

 

Faccio riferimento solo ad una parte del tuo discorso dal quale prendo spunto pefr quanto riguarda la questione delle emozioni. Anche io sostengo che con le inalienabili emozioni musicali ed artistiche in generale, irripetibili e diverse da persona a persona, non sia possibile comunicare con gli altri sul piano "critico" bensì su quello puramente empatico ovvero "empirico", divinatorio... Ed è bene che così sia purchè si prenda la cosa per quello che realmente è.

Sul piano delle "idee musicali", e qui ci spostiamo sul versante critico, penso invece che esistano dei "paradigmi" musicali immaginifici, denominatori estetici comuni e condivisi maturati coralmente all'interno di uno stesso contesto culturale, attraverso i quali riconoscersi,  comunicare e che potremmo definire basilarmente "oggettivi" pur con le infinite varianti a seconda di come ogni singolo e libero spirito elaborerà a modo suo gli immaginari basilari e comuni.

Spero di essermi capito... ;)

 

Inviato
23 ore fa, Grancolauro ha scritto:

Comunque arrivare in battello da Nord Sydney all’Opera House è sempre uno spettacolo che ripaga la visita

sana invidia, per me il più bell'edificio moderno esistente sulla faccia della terra.

Forse non riuscirò mai a vederlo dal vivo, .. ma farlo credo sia una cosa che resta per sempre.

analogico_09
Inviato
6 minuti fa, my2cents ha scritto:
2 ore fa, analogico_09 ha scritto:

Anch'io ho già provato a "ventilare" sinteticamente 

Ma non basta "ventilare" bisogna dare forma, chiara, intellegibile;

 

Rispondo alla tua categorica disposizione (quasi un ordine.., oibò!) che avendo affrontato ennemila volte detti argomenti, ho dato nel corso delle tante discussioni, come ben sai, forma più che chiara e comprensibile, sostanza più che approfondita a quelle che sono le mie idee che a mio avviso, benchè sinteticamente, risultano chiare e ben circostanziate anche nel post della "ventilazione" che per quanto negletta è pur sempre più fruibile di certi inzeppamenti di concettuosità effettate affatto dotte e teoriche.

 

Ma tu ti ferm alle parole parole ironiche virgolettate.., rispondi con i faccini.., quindi non avendo altro da aggiungere a quanto già opinato, mi limiterò a contraccambiare i faccini... 🤠

 

26 minuti fa, my2cents ha scritto:

Comunque ho un ricordo di ascolti di concerti dal vivo, registrati,  riversati su formato digitale, e poi ascoltati dal cellulare con le cuffie....(magari ricordi anche tu); eppure, pleonastico o no, come dici, e si diceva, la forma era chiara e intellegibile la matrice musicale, ma finanche la natura del suono (sempre a mio personale avviso); cosaa comunque già "sperimentata" in altre occasioni o momenti

 

Ultima ed unica precisazione, non c'è ragione di continuare lo scambio, ciò che siaveva da dire è stato detto. 
Certo che ricordo, so' che parli anche delle registrazioni analogiche dei concerti nei quali ero nel coro e che riversati in digitale alcune volte ti mandai con raccomandazione di ascoltare da una buona cuffia, se da cellulare, o da impianto/ino decende visto che le registrazioni erano piuttosto buone e che quindi sarebbe stato un buon sentire sia la buona forma che il buon suono.., una cosa ben diversa che ascoltare da una "radiolina" per le partite di pallone... e  di quella hai parlato tu e su quella sono andate le mie osservazioni.  Se poi la radiolina era una "metafora" beh.., buon a sapersi, la pensi come me... :classic_cool:

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