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Melius Club

Le notizie da Bar (thread unico)


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captainsensible
Inviato

@akla appunto, resto nell'immaginario...🙂

  • Amministratori
cactus_atomo
Inviato

una centrale nucleare tradiionale è accessibile solo agli addetti che devono indossare dei dosimetri perin modo che sia sotto controllo la radiazione assorbita complessivamente. i non addetti ailavori stanno a circa 10 km di distanza, comunque a non meno di 1000 metri, dato che i neutron in aria libera hanno una vita media di 800 metri. vorrei capire come la parte nucleare viene schermaya e raffreddata, l'acqua di raffreddamento sarà sicuramnte a circuito chiuso ma un rabbocco periodico è comunque necessario, e perdiodicamente anhe il combustibile nucleare andrà caricato e quello esausto scaricato. fortunatamente sta in un computer e li rimarrà, non vedo il peso, ma far decollare un mostro con 5000 persoen a bordo è una bella sfida,  servirà una pista ad hoc e se fosse necessrio un atterraggio di emergenza chisssà dove lo di potrà fare

  • Moderatori
BEST-GROOVE
Inviato
6 ore fa, akla ha scritto:

A bordo tutti i confort del lusso.

bordo piscine, discoteche e centro commerciale.

 

tutto questo per non raggiungere nemmeno la luna?  Pfffff...

captainsensible
Inviato

@akla io più di un futuribile aereo a motore a fusione nucleare mi preoccuperei più dei satelliti artificiali con generatori a radioisotopi che girano dagli anni '70 sulla nostra caveza....qualcuno è già caduto sulla terra...

 

CS

 

Inviato
11 ore fa, akla ha scritto:

la. Spazzatura spaziale inizia a preoccupare...

Urgono accordi con la Camorra.

Inviato

Pochi giorni la l’autorevole rivista statunitense Foreign Affairs ha pubblicato un articolo del membro del Consiglio di sicurezza internazionale Charles Kupchan che invita Washington a prendere in considerazione anche un approccio diplomatico. “È tempo che la Nato si concentri su una conclusione diplomatica del conflitto e capitalizzi così i successi ottenuti sinora sostenendo l’Ucraina. È tempo di agevolare un cessate il fuoco e avviare i conseguenti negoziati”, scrive il docente di relazioni internazionali che poi aggiunge “Continuare a combattere potrebbe significare per Kiev più perdite di vite umane e di territorio invece che avanzate. E più a lungo va avanti la guerra, più sale il rischio di escalation, sia intenzionale che accidentale, e più prolungate e gravi diventano le ricadute sull’economia globale e le forniture alimentari dei paesi poveri”. Una volta che gli Stati Uniti allentassero la pressione non troverebbero molte resistenze in Europa, che anzi sinora è stata al traino di Usa e Gran Bretagna. Francia e Germania, in particolare, non fanno mistero di guardare con favore e sperare in una svolta diplomatica.

Inviato

Stiamo a ripetere le solite cose, bisogna interpellare gli attori protagonisti, uno dei due deve cedere e non vedo collaborazione a riguardo. La Nato attualmente soddisfa le richieste di Zelensky, non farlo significa vittoria facile della Russia, cosa che nessuno si augura. Non è il momento di buttare la spugna, si spera che la Russia venga sfiancata dalle continue sanzioni e quindi si ammorbidisca col tempo. La diplomazia a questo punto non è possibile, solo sventolare bandiera bianca può portare alla pace, non credo che i due tipi lo faranno. 

Inviato

secondo me se zelensco ragiona un attimo e attesta le forze rimaste sulla linea di confine

del donbass chiedendo una tregua seppur "temporanea", quegli altri accettano.

Inviato

Ancora a pensare che zelensky possa decidere qlcs? 

  • Melius 2
Inviato

Facciamo prima che se accorgano gli ucraini che li stiamo usando. Se ne stanno accorgendo gli sfollati che tornano a casa anche nei territori occupati dai russi. Morire di fame anche no.

Inviato

E' risaputo che l'occidente sta combattendo la guerra con le forze ucraine, non vedo altre alternative, il continuo dire che l'Ucraina non deve perdere la guerra testimonia che si sfrutta l'esercito di Zelensky, non è una novità, come non lo è nemmeno la testa dura dello stesso, non è mai ceduto di una virgola, questo fa capire che gli ucraini stanno combattendo per la libertà e non per fare un favore agli USA. 

Inviato

 

La guerra in Ucraina ormai è impantanata, durerà a lungo e nessuno dei due schieramenti sembra in grado di conseguire una vittoria decisiva. Anche solo per inerzia, il maggior peso specifico della Russia potrebbe favorire un lento spostamento degli equilibri a favore di Mosca. Questa consapevolezza è ormai ben presente nelle stanze dei governi occidentali. Almeno di superare linee rosse che nessuno pare per fortuna intenzionato a superare, prima o poi bisognerà fare i conti con questa realtà. E anche negli Stati Uniti iniziano a rafforzarsi le voci che auspicano una soluzione anche diplomatica al conflitto. Non è casuale la dichiarazione che qualche giorno fa la Casa Bianca ha rilasciato alla rete televisiva Cnn in cui esprime dubbi sulla reale possibilità dell’Ucraina di riconquistare tutti i territori persi. All’interno della stessa amministrazione Biden si sta riflettendo è un atto una rivalutazione degli obiettivi da ritenere accettabili nell’Europa orientale. Come gli altri paesi neppure gli Stati Uniti sono un monolito, approcci diversi (Pentagono, Congresso, Casa Bianca) si intersecano e non sempre vanno nella stessa direzione ma la pista “realista” sembra rafforzarsi.

 

Quella dell’inflazione che si propaga a livello internazionale è una buona carta nella mani di Vladimir Putin. Il malcontento popolare allarma molto la Casa Bianca e qualche giorno fa si è visto come le questioni economiche siano in grado di plasmare anche le scelte di politica estera. Washington ha infatti avviato interlocuzioni con Pechino per rimuovere almeno alcuni dei dazi eretti in questi anni dall’amministrazione Trump e rafforzati da Biden. Allentare le barriere doganali significa avere la possibilità di ricevere prodotti cinesi in maggior quantità e a prezzi più bassi, attenuando le spinte inflazionistiche. Secondo alcune stime una riduzione di due punti percentuali nelle barriere all’import potrebbe abbassare l’inflazione di 1,3 punti percentuale e garantire alle famiglie americani un risparmio di circa 800 dollari l’anno. Questo avviene nonostante la Cina sinora non si sia smarcata dalla Russia verso cui mantiene un atteggiamento di blando sostegno. Non aperto, non eccessivo ma sufficiente ad esempio per dare a Mosca altri sbocchi per la vendita di idrocarburi.

 

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