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Quanti watts?...


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Inviato

Mi sa 

19 minuti fa, Ggr ha scritto:

È un doscorso sbagliatissimo

Mi sa che ti devi chiarire un po le idee. Io non ho parlato di corrente, ho parlato di watt su diversi carichi. Se ho a disposizione 5A, posso decidere di fare 50W su 2 Ohm, ma anche 100W su 4 o 200W su 8. Perciò ho parlato di ottimizzare. Se devo pilotare una cassa che non scende sotto i 6 Ohm, che  me ne faccio di un ampli 50W su 2 Ohm. A parità di corrente che può fornire l'alimentatore, mi conviene fare un 100 su 4 Ohm, in modo da avere più margine di tensione.

Inviato
26 minuti fa, Ggr ha scritto:

raddoppio della potenza al dimezzare del carico, è tutta una queatione di alimentatore. Se ce la fa, bene, altrimenti valvole o trasistor non cambia niente

Eh?

tarantolazzi
Inviato
Il 25/5/2023 at 14:16, one4seven ha scritto:

Secondo me, ogni disco ha un suo "giusto volume" di ascolto, sempre in relazione all'impianto ed il proprio ambiente.

Certo, e' puo' variare di molto. Io addirittura mi segnavo su ogni cd il livello di volume del pre che ritenevo corretto.

Sono d'accordo anche sul resto.

Poi, parlo per me e per qualche mio amico audiofilo, sono quasi sicuro che ascoltiamo dall'impiano a volumi piu' alti o molto piu' alti rispetto agli eventi musicali acustici dal vivo. Dico "acustici" poiche' se consideriamo i "live" amplificati il discorso si fa piu' complicato.  

Personalmente, pur amando molto la musica sinfonica (800/900, dove i FF o + non scherzano) non la ascolto moltissimo.

Mentre non riesco proprio ad ascoltare, che so, certi gruppi di heavy metal (nel rock e' quello, anzi sono quelli i miei filon preferiti) poiche' non concepisco tale musica a volume medio o basso, e a volume adeguato la costante presenza di picchi dinamici mi mette a disagio.....nel senso che ho rotto i timpani e altro per anni ai vicini col pianoforte a coda, e ora che lo sentono meno spesso gli toccano i Manowar a palla, eh no poveracci, non e' il caso.

Per quanto mi riguarda, l'ascolto domestico, e gia' ripeto a volume mediamente piu' alto del dovuto, e' la musica da camera

(o i combo jazz, o il pop piu' soft e acustico).  La sinfonica ogni tanto, ma giusto perche' i fortissimi arrivano ogni tanto, e quando arrivano con un'orecchio sento come se la cava l'impianto a legare e insieme a presentare su piani sonori diversi quel bel casino che c'e', e con l'altro se suona il telefono perche' i vicini chiamano.....

Comunque, nel mio caso,  con un finale (classe D) 620 W, con gli altri (valvole) 70 W sui 91.5 di sensibilita' dei diffusori (8 ohm).

Bastano e avanzano, per il contesto e il buon vicinato (e attenzione, si parla di stanza laterale, con pannelli fonoassorbenti e tutta tappezzata di stoffa spessa).

 

  • Thanks 1
Inviato
40 minuti fa, pro61 ha scritto:

Se ho a disposizione 5A,

Non puoi decidere quanti A hai a disposizione... dipendono dalla tensione e dalla resiatenza. Non puoi farci nulla. Fare watt, non è come fare una torta dove puoi mescolare gli ingredienti con le quantità che vuoi.

Inviato

@Ggr

Hai le idee confusissime e non avrai mai costruito un amplificatore. Quando decidi che amplificatore vuoi costruire, decidi cosa ti serve. Voglio fare un 100W 8 Ohm. Quindi mi serve un trasformatore in grado di  erogare +/- 28VAC che diventano 40 raddrizzati. A questo punto devo decido quanti VA mi servono, quindi quanta corrente avrò a disposizione lo decido IO. Se prendo un 280VA avrò a disposizione 10A, se prendo un 1000 VA ne avrò  a disposizione 35. Il mio limite a questo punto diventa la tensione. Su quanti Ohm in uscita voglio mantenere i 28V? Se li voglio mantenere su 2 Ohm cioè 400W avrò bisogno di un certo numero di A, se su 4, 200W, gli A saranno di meno, su 8, 100W, ancora meno. Da questa decisione, presa a tavolino, andrò a dimensionare tutto il resto, capacità di filtraggio, numero di transistor, grandezza dei dissipatori e quant'altro.

Studia un po prima di pontificare.

Inviato
2 ore fa, Ggr ha scritto:

valvole

Le valvole, caratterizzate da impedenza d'uscita molto alta, sono quasi generatori di corrente costante e, pertanto, hanno bisogno di un adattatore d'impedenza (trasformatore) per interfacciarsi con la bassa impedenza dell'altoparlante.

Tale adattatore d'impedenza è ottimizzato per un solo valore nominale - spesso selezionabile grazie a varie uscite del trasformatore - ed un suo intorno più o meno ampio; purtroppo, l'impedenza del carico può essere anche funzione molto tormentata della frequenza, di conseguenza, lo è pure la tensione erogata.

Diverso è per i semiconduttori di uno stadio finale caratterizzati da impedenza d'uscita molto bassa, quindi, approssimabili a generatori di tensione costante.

Tutto 'sto pippone per scrivere che mentre per le valvole fa da tappo l'impedenza dello stadio finale, per i semiconduttori, salvo casi particolari, è più facile che faccia da tappo l'alimentatore.

  • Melius 1
Inviato

@pro61 mi stai dando ragione.

tu puoi e devi decidere quanti A puoi essere in grado di erogare. Ma non puoi cambiare arbitrariamente quelli che circolano in un circuito.

Quello che dico io, è che non puoi ottenere 80 w su 5 ohm variando a piacimento il rapporto tra tensione e corrente. Non puoi decidere di usare meno tensione e usare piu corrente. Mi sono spiegato ora?

Es.

20 volt/ 5 ohm, = 4 A.

4 A x 20 volt = 80 watt di qua non si scappa. Non hai scelto te di avere 4 Ampere in quel circuito.  Vengono per legge di ohm. Tu hai deciso che il tuo alimentatore può fornirli e di alimentare quel circuito con 20 V. Sulla corrente che circola nel circuito non hai alcun controllo, quella è. 

Non puoi  sostituire i 20 volt con 10, e aumentare gli A 40. Per avere sempre 80 watt. I venditori ci provano a convincerci che esiatono amplificatori che fanno la magia, che a parità di carico e diminuiscono la tensione, e aumentano la corrente, per erogare la stessa potenza, sta a noi non farci fregare.

 

Inviato
4 ore fa, Ggr ha scritto:

sono quelli che dicono che siccome la potenza si calcola volt per ampere, posso decidere di mettere meno volt e più ampere  perche ho l'ampli correntoso

Non rigirare la frittata. Tu hai riso di questa affermazione, e io ti ho dimostrato che non è tanto peregrina, in quanto un progettista può decidere se è più importante la tensione o la corrente. Poi è chiaro che più abbondano entrambe, meglio è,  ma i costi aumentano.

Inviato

Io non giro nessuna frittata. Ripeto la stessa cosa da sempre, e non mi permetto di ridere di nesssuno. Dimmi dove ho riso.

La corrente dipende dalla tensione e dalla resistrnza. Lo vuoi capire?a parità di carico, Se vuoi più potenza devi mettere più tensione, di conseguenza avrai più corrente, di conseguenza più potenza.

Detto queato, non so chi sei e neanche mi interessa. In un un amplificatore  reale, 10/2 fa 5, in quello che ti hanno venduto 10/2 fa 7. Ben per te. Continua pure a crederci.

 

Inviato
3 minuti fa, Ggr ha scritto:

, e non mi permetto di ridere di nesssuno

E allora la faccina sghignazzante che segue la tua affermazione quotata cos'è?

 

5 minuti fa, Ggr ha scritto:

, in quello che ti hanno venduto

Io gli amplificatori me li realizzo da solo in base a cosa ci devo fare, se ci devo pilotare un tweeter lo faccio in un modo, se 2 woofer in parallelo in un altro, se un quattro vie passivo, ancora in un altro. So esattamente di cosa ho bisogno.

Inviato
1 ora fa, pro61 ha scritto:

Non rigirare la frittata.

Ma non sta girando nessuna frittata ed è stato chiarissimo e con esposizione corretta. Sei tu che a mio parere non l'hai capito. Tu puoi far si che il tuo ampli possa erogare tutti gli ampere della galassia ma sarà sempre e solo il carico a decidere quali assorbire. I tre parametri sono legati. Ma soprattutto resta il fatto che se un ampli eroga molta correte la conseguenza è che sta erogando tanti watt. Che tu possa far un ampli mostruoso per carichi difficli con 28 volt o con la stessa tensione farne uno mingherlino perché sai già che piloterà i 16 ohm in entrambi i casi, collegati ai 16 Ohm erogheranno gli stessi watt e la stessa corrente, stessi ampere, rendendo del tutto inutile avere il mammozzone tracagnotto.

Più volte ho suggerito di usare carichi facilissimi ed ampli mingherlini, piuttosto che carichi impossibili e quintalate di alimentatori. Si risparmiano soldi, ingombri e consumi e si sente tutto sommato meglio o comunque non peggio. Basta provare un bistrattato ampli giap anni 80 con un driver da 16 ohm per restare a bocca aperta.

  • Melius 1
Inviato
18 minuti fa, grisulea ha scritto:

Che tu possa far un ampli mostruoso per carichi difficli con 28 volt o con la stessa tensione farne uno mingherlino perché sai già che piloterà i 16 ohm in entrambi i casi, collegati ai 16 Ohm erogheranno gli stessi watt e la stessa corrente, stessi ampere, rendendo del tutto inutile avere il mammozzone tracagnotto.

Se hai letto tutto, è esattamente quello che ho scritto. Ottimizzare l'ampli a seconda del carico che dovrà pilotare. Ma evidentemente non hai letto. Il problema sorge se attacchi il carico difficile all'amplificatore mingherlino.

Inviato
31 minuti fa, pro61 ha scritto:

Ma evidentemente non hai letto. Il problema sorge se attacchi il carico difficile all'amplificatore mingherlino.

Ho letto bene. Avete detto credo in pratica la stessa cosa, per questo ritengo che non vi siate capiti, soprattutto tu lui. Se attacchi il carico difficile al mingherlino, cosa da non fare, l'ampli mingherlino diventa meno potente. Che è la cosa che interessa questo argomento in cui si parla di watt. Rispetto a questo argomento parlare di ampere non ha senso, chiede quanti watt, se un ampli ha le bols e pilota carichi difficili eroga tanti watt. Il discorso che alcuni vogliono far passare è che un ampli da 50 watt pilota meglio di uno da 100 o 200. Si è possibile piloti meglio ma i watt non saranno 50 ma 300 o 400 anche se sulla carta c'è scritto 50. Rimanessero 50 piloterebbe per 50 come qualsiasi 50 watt, mentre invece sono molti di più.

Visto che si parla di ampli di tensione sarebbe meglio parlare di volt. Quanti volt? Così il riferimento resta fisso. Se ne servono 30, quelli servono. Se il mingherlino sul tuo carico ne da 15 non bastano. Se sul mio ne da 27,5 ce lo facciamo bastare. Si taglierebbe la testa al toro. Anche perché parlare solo di watt in era multiamplificazione è fuorviante. Un conto è parlare di 300 watt in mono amp ed un conto parlare di 300 in triamp. La differenza di tensiono sul carico è enorme, nel primo caso una cinquantina di volt su un carico certo complesso, nel secondo circa 85 volt rms su carichi singoli facilissimi, a parità di diffusore. Non è proprio la stessa cosa. Il primo può sperare di mantenere i suoi 50 volt sul carico, nel secondo caso rimarrano circa 85 anche in caso di ampli mingherlini. Questo spiega anche come mai nei diffusori multiamplificati ci siano schedine apparentemente mingherline, perché bastano, avanzano come giustamente hai fatto notare, dovendo pilotare in generale carichi facili

Inviato

Non a caso, l!amplificatore ideale,  è un verità un generatore di tensione ideale. Quando il carico si fa difficile,  gli alimentatori si siedono, la tensione scende, la corrente scende la potenza scende.

Se l'alimentatore mantiene la tensione uguale, al  variare del carico, si ha teoricamente il raddoppio della potenza al dinezzare del carico. Ma chi guida le danze, è la tensione. Non la corrente. Se la tensione si abbassa, il giochino finisce...

  • Melius 1
Inviato

I vecchi Norma Audio erano così:

 

IMG_7431.jpeg

IMG_7430.jpeg
na vedo che anche i nuovi

 

IMG_7432.jpeg

Inviato

@giaietto generatori di tensione praticamente ideali - cioè linee verticali ovvero valore dei volt costante al variare della corrente:  i valvolari invece spesso hanno curve semi-orizzontali quindi amperaggio costante al variare della tensione   come @enzo966 credo ha spiegato prima.

 

Solitamente gli ampli SS classici sono un poco una via di mezzo

Inviato
Il 26/5/2023 at 17:57, mozarteum ha scritto:

Che avete deciso riguardo al colpo di martello?

Si sta ancora discutendo sul peso, parrebbe che sotto i 20 kg non si vada da nessuna parte

tarantolazzi
Inviato
13 minuti fa, Tigra ha scritto:

Che avete deciso riguardo al colpo di martello?

Scusate l'OT e scusate due volte se la sapete gia'.

Cito a memoria da un vecchio forum di musica classica.

Prova della Sinfonia in questione, a Firenze.   I "colpi di martello" saranno una specie di pesante pedana di legno sbattuta per terra a tutta forza da un commesso/bidello a un cenno di un orchestrale in quei punti poco o punto impegnato (non chiedetemi chi).

Bene, scherzetto al direttore con il quale il feeling nelle prove evidentemente non era un granche'...... e cenno all'ignaro bidello in un passaggio estatico in pp dell'andante.  Il direttore rovina a terra e si sloga una spalla.  Riesce poi a rientrare il giorno dopo e a dirigere lo stesso ma pretende la sostituzione dell'orchestrale, che pare tenti di dare la colpa al bidello....

vabbe', chissa' com'e' andata davvero, ma per i miei gusti semplici non c'e' male.

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