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Melius Club

L'ascensore sociale di Estiquaatsi


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Inviato
7 ore fa, appecundria ha scritto:

Non i giovani, non i disoccupati, non i pincopallini. I figli dei falegnami.

I figli della sega. La vedo difficile. 

Inviato
7 ore fa, melos62 ha scritto:

E gli dica anche di lasciare perdere le pizze che non è arte sua

Ma lui non vende pizze, vende un sogno…:classic_biggrin:

 

 

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Inviato
2 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

Ma lui non vende pizze, vende un sogno…:classic_biggrin:

 

Infatti le sue pizze sono fatte della stessa materia dei sogni: fuffa

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Inviato
6 ore fa, Guru ha scritto:

Non dimentichiamo poi che spesso sono i genitori, a ragion veduta, a fare il possibile perché i figli studino e facciano una vita migliore.

Dipende tutto da cosa si intende "vita migliore": il nocciolo della questione è tutto qui ...

Se osservate l'evoluzione delle nuove generazioni "full-social" (penso la maggioranza degli adolescenti e dei giovani), il concetto di vita migliore è assai distante dal mio ...

Inviato

ps: e comunque, tornando al discorso dell'ascensore, qui dalle mie parti non esiste un farmacista che non abbia un genitore farmacista ... non so da voi :classic_rolleyes:

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Inviato
Adesso, Panurge ha scritto:

credo sia così dall'alpi alle piramidi. 

E sopra le Alpi? Mi sovviene un dubbio ...

Inviato
3 ore fa, melos62 ha scritto:

Non l'interlocutore, in generale

Sì scusa, intendevo interlocutore in generale. 

Inviato
10 minuti fa, maxnalesso ha scritto:

sopra le Alpi? Mi sovviene un dubbi

E il manzanarre e il Reno li damo ar gatto?

Inviato
3 ore fa, melos62 ha scritto:

conosco diversi imprenditori giovani che sono subentrati ai genitori nelle attività di famiglia, facendole crescere e ammodernare

Oggi pranzerò con un eccellente esempio di questa realtà.

Però scusa ma continuo a pensare che "il figlio del falegname non deve studiare ma deve fare il falegname" significhi essenzialmente un'altra cosa.

Inviato
Adesso, appecundria ha scritto:

il figlio del falegname non deve studiare ma deve fare il falegname" significhi essenzialmente un'altra cosa

In dubio pro cuneense: forse voleva dire non deve necessariamente studiare. Si sa che non è a suo agio con la lengua e con la farina

Inviato

Non dubitar del misero, è un tribula. 

Inviato
1 ora fa, maxnalesso ha scritto:

Dipende tutto da cosa si intende "vita migliore": il nocciolo della questione è tutto qui ...

No, scusa, il topic è l'ascensore sociale, non la vita migliore e "anche i ricchi piangono".

L'ascensore sociale è il passaggio dall'Ancien Régime al moderno capitalismo. Non c'entra nulla col guadagnare di più o di meno.

I conservatori che hanno rendite di posizione da trasmettere ai discendenti come fossero le palle dello stemma araldico, sostengono che anche il falegname guadagna e forse guadagna anche bene.

Ma il sogno americano non è la settimana di ferragosto a Viserbella, il sogno americano è il figlio di un kenyota nato a Nyang'oma Kogelo, che diventa Presidente degli Stati uniti d'America.

L'ascensore sociale è il motore primo del capitalismo, è assurdo già doverne discutere nel 2023.

  • Melius 1
Inviato

C’era qualcosa che non tornava e siccome “I know my chicken” sono andato a controllare.

Briatore non ha detto sic et simpliciter “i figli dei falegnami devono fare i falegnami” e l’ascensore sociale, il sogno americano, il capitalismo non c’entra una mazza.


Queste le frase esatta, totalmente stravolta e travisata, di Briatore:

 

Flavio Briatore ha detto la sua sui mestieri manuali che stanno scomparendo e ha puntato il dito sulla scuola e sull'università che starebbe facendo scomparire questi lavori che, in passato, hanno fatto la fortuna dell'Italia. 

"Io sono stato da un falegname l'altra settimana - ha esordito Briatore -. Tutti i falegnami nello studio avevano più di 50 anni perché non avendo delle aziende che possono sopravvivere da sole, ai figli fanno fare altre cose tipo mandarli a scuola o all'università. Noi ci ritroveremo tra 20 anni che non ci saranno più falegnami, non ci saranno più muratori, non ci sarà più gente che fa i controsoffitti"


In sostanza “l’ascensore sociale” non c’entra nulla.

Se uno pensa, da dinosauro e come negli anni settanta, che l’ascensore sociale si prende con la scuola e l’università, non ha capito proprio nulla. 
Se uno non e’ portato (e si vede subito) e non ama studiare oggi questo è’ vissuto, a causa della mentalità da dinosauro, come una tragedia, così la gente si ostina ad intasare  le università producendo una massa indistinta di laureati somari, mediocri e frustrati quando le stesse persone avrebbero potuto affermarsi con lavori manuali o artigianali.

 

Questo ha detto Briatore, l’ascensore sociale non si prende facendo studiare chi non e’ portato, ma lasciando libere le persone di esprimere il loro talento in qualsiasi campo.

Questo è il sogno americano, un non laureato che ha smesso di studiare, fa un corso di calligrafia e cambia il mondo intero: Steve Jobs.

Oppure, in piccolo, lo stesso Briatore, bocciato tre volte alle medie, non ama lo studio e non continua a studiare e tuttavia con il suo talento diventa una persona ricchissima e ottiene successo, ovviamente suscitando le invidie dei mediocri.

 

 

Inviato

Non so se è questione di invidia, è che ognuno ha gli idoli che più gli si aggradano. Chi elegge Briatore e chi la Levi Montalcini, questione di gusti. 

  • Melius 1
Inviato
4 minuti fa, Roberto M ha scritto:

Se uno pensa, da dinosauro e come negli anni settanta, che l’ascensore sociale si prende con la scuola e l’università,

No infatti, si prende mostrando le zizze a pagamento su Onlyfans o sposando un miliardario. 

Va bene, Roberto, hai ragione, tutto a posto. 

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Inviato
29 minuti fa, appecundria ha scritto:

sogno americano è il figlio di un kenyota nato a Nyang'oma Kogelo, che diventa Presidente degli Stati uniti d'America.

Il sogno Americano e’ anche Briatore che, dal nulla, bocciato tre volte alle medie, raggiunge un successo incredibile trasformando in oro tutto quello che tocca, a cominciare dalla formula uno, dove con una macchina outsider vince due campionati del mondo.

Il sogno americano non significa che tutti, anche quelli non portati, devono per forza fare l’università.

Che anzitutto in America te la devi pagare e poi ci entri solo se superi test durissimi, e quindi se sei preparato, altrimenti fai altro e magari diventi come Steve Jobs o tanti altri che trovano il successo senza bisogno di passare la vita a studiare. 

Inviato
9 minuti fa, Roberto M ha scritto:

suscitando le invidie dei mediocri.

Che saremmo noi. Mediocri, acrimoniosi, invidiosi, rossi...

Che modo di discutere... bah! 

 

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