SimoTocca Inviato 10 Luglio 2023 Autore Inviato 10 Luglio 2023 @adolfo1947 Certo, hai ragione..diversi articoli di Diapason vanno presi “con le molle”…per una ricerca dell’originalità a tutti i costi… Anche a me il Bernstein “giovane” di NYC piace moltissimo … per Mahler però ho una “affinità” elettiva per il vecchio Lenny, che metteva nella musica di Mahler “tutta la sua vita”, cioè anche la sua biografia con i non pochi dispiaceri degli ultimi anni… Peraltro si attende che la Sony pubblichi in HiRes proprio le sinfonie di Mahler che insieme a quelle di Tchaikovsky sono rimaste disponibili solo in qualità CD… e considerando il netto miglioramento audio che la Sony è riuscita a far fare allae vecchie registrazioni CBS “ripassandole” in formato 24/192 …ecco, attendo queste sinfonie dirette con la NYPO con una certa impazienza…
SimoTocca Inviato 10 Luglio 2023 Autore Inviato 10 Luglio 2023 Di Kubelik nutro un sacro rispetto… ma a parte la prima sinfonie, trovo Kubelik “troppo educato” su tutte le altre… troppo misurato…mi emoziona poco… È vero che Barenboim ebbe a dire che Kubelik è sempre stato la sua fonte di ispirazione e di riferimento per Mahler… ne prendo atto… ma ecco, non so perché ..ma .. Kubelik non mi emoziona. Dove l’emozione non deve essere per forza un “calor bianco”, ma può essere anche l’algida perfezione con cui Sinopoli fa procedere le quinta sinfonia .. una lettura quasi per “blocchi contrapposti”… Al tempo le letture mahleriane di Sinopoli ricordo che furono molto apprezzate …una integrale a mio avviso notevole, che forse trova proprio nella quinta il suo apice di perfezione… Oggi Sinopoli è un po’ caduto nel dimenticatoio… peccato!
SimoTocca Inviato 10 Luglio 2023 Autore Inviato 10 Luglio 2023 Al di lá del “quartetto” citato…. ci sono diverse altre letture consegnate alla registrazione che negli nei mi hanno appassionato e convinto… Fra queste letture ho sempre apprezzato più che Solti (pur ragguardevole direttore) il mio “folletto” preferito, Seji Ozawa. Una splendida integrale la sua di Boston, in cui la quinta sinfonia è insieme alla seconda, terza e nona, un po’ il “gioiello” della corona. Una lettura “morbida” quella di Ozawa, molto suggestiva..
SimoTocca Inviato 10 Luglio 2023 Autore Inviato 10 Luglio 2023 In tempi più recenti, oltre ai due fratelli Fischer (di cui su Mahler ho sempre apprezzato più Ivan, a Budapest, che Adam a Dusseldorf..) ho molto molto amato il ciclo integrale a San Francisco di Michael Tilson-Thomas. Un direttore troppo sottovalutato … chissà perché poi! Nella quinta Tilson-Thomas sembra portare a compimento la lezione del suo maestro, Bernstein, con un equilibrio di suono però davvero ragguardevole, una cura dei dettagli così minuziosa che… che forse la quinta diretta da Thomas trova un posto nella mia “quartina” di preferiti… al posto… di Boulez! Non so, forse è anche il suono assolutamente fantastico della registrazione fatta a regola d’arte… ma ecco questa è una quinta abbastanza recente da asxoltare in religioso silenzio e in fervida ammirazione..(chi si aspettava archi così morbidi e uniformi a San Francisco?). Sono certo che dopo averla ascoltata… (io la,sto riascoltando adesso mentre scrivo, da Qobuz in formato 24/96) molti di voi concorderanno con me..
SimoTocca Inviato 10 Luglio 2023 Autore Inviato 10 Luglio 2023 E fra le letture più recenti, se ə vero che Tilson-Thomas porta a compimento la lezione appresa da Bernstein, ecco che il giovane Daniel Harding, fresco di nomina a Santa Cecilia, con la sua orchestra svedese sembra invece seguire in maniera pedissequa la lezione berlinese di Claudio Abbado… Una lettura assolutamente elettrizzante per la dinamica orchestrale, anche oggettiva direi ma non fredda e distaccata. Insomma un’altra quinta straordinaria da ascoltare…per chi non la conoscesse… Anche qui: la registrazione è di notevole spessore tecnico… in 24/48… da parte della Harmonia Mundi..
Max440 Inviato 11 Luglio 2023 Inviato 11 Luglio 2023 @SimoTocca Condivido le tue scelte e indicazioni, ma mi par di capire che tu non abbia mai ascoltato Inbal (incisione Denon): io ho l'integrale e ti posso garantire che la sua lettura della quinta è tanta roba ... Se avrai modo di ascoltarla, fammi sapere cosa ne pensi ... Bye, Max
giorgiovinyl Inviato 11 Luglio 2023 Inviato 11 Luglio 2023 Vado controcorrente, io ho un approccio diverso, le liste sulle interpretazioni di riferimento di musica classica, o quelle sui migliori dischi rock o jazz, le considero più utili quando mi aiutano a scoprire dischi che non conoscevo o non avevo preso nella giusta considerazione, che quando confermano i miei (pre)giudizi. Naturalmente non è che una lista compilata da Diapason o da Gramophone sia la Bibbia (molto dipende dal singolo critico che le compila), però queste due riviste nel corso di tanti anni mi hanno fatto conoscere tante belle interpretazioni.
giorgiovinyl Inviato 11 Luglio 2023 Inviato 11 Luglio 2023 Quanto a Diapason, che tutto sommato considero comunque la migliore rivista dedicata alla musica classica, ecco due numeri monografici del 2004 e del 2011 che concludono gli articoli dedicati a Mahler con delle discografie di riferimento.
giorgiocana82 Inviato 11 Luglio 2023 Inviato 11 Luglio 2023 @SimoTocca hai perfettamente ragione su Tilsson Thomas, molto belle le sue interpretazioni. Nelle registrazioni degli ultimi anni sono molto dibattuto tra lui e Ivan Fischer e la Budapest. Tornando alle storiche che ne pensi invece di Haitink (registrazione Philips, ristampate da poco anche in Highres da Decca / UM)?
SimoTocca Inviato 11 Luglio 2023 Autore Inviato 11 Luglio 2023 @giorgiocana82 Haitink è una di quelle figure, super famose e super osannate, che non mi hanno ma “detto niente”. Alle mie orecchie riesce a “far diventare” insipido pure Beethoven! Ricordo che di Haitink il primo CD che acquistai fu la quinta di Shostakovich (Decca) che al tempo era l’unica quinta che si trovava in CD. Ebbene… rischiai quasi di farmi venire a noia Shosta! Il CD lo avevo acquistato perché dopo un paio di settimane sarebbe venuto a Firenze un famoso direttore russo con l’Orchestra di Leningrado ed eseguiva proprio la quinta di Shosta: meno male che andavo già allora ai concerti dal vivo, che così poi capii che quello che non mi piaceva non era Shosta…ma Haitink! Scorrono vi, le sue interpretazioni, come acqua sul vetro…senza lasciare traccia… Il Mahler di Haitink è proprio così… poco emozionante, per me almeno… @maxnalesso Non solo conosco l’integrale Denon di Inbal (un cofanetto che acquistai usato da Gibert Joseph a Parigi…molti anni fa… introvabile in Italia..) ma Inbal l’ho ascoltato dal vivo molte volte e di recente proprio nella Quinta di Mahler! Si dice le combinazioni.. Inbal è uno di quei direttori che…rende meglio su disco che dal vivo! Le sue registrazioni sono comunque sempre di buon livello… ma..ecco.. no, non “di genio”… Se lo ascolti dal vivo capisci quello che voglio dire… Inbal mi ricorda non poco il buon Peter Maag da questo punto di vista…
SimoTocca Inviato 11 Luglio 2023 Autore Inviato 11 Luglio 2023 @giorgiocana82 Ivan Fischer mi piace molto nelle sue ultime interpretazioni… @giorgiovinyl una volta, millanta anni fa, mi “rimproverò” proprio perché non avevo definita eccellente le sua quarta di Mahler a Budapest, sinfonia premiata dalla critica (proprio Diapason?, non ricordo…forse sì..). In alcune sinfonie Fischer mi convince molto.. in altre meno… In generale Fischer tende molto ad “arrotondare”, a far uscir fuori sempre un bel suono… cosa che in Mahler non è proprio detto che debba essere così… Però comunque sì, dopo averlo ascoltato per esteso, anche grazie a quel rimprovero (e grazie al fatto che su Qobuz tutte le sue splendide registrazioni per Channel Classic sono disponibili in formato 24/192…) Fischer, Ivan, mi piace molto in Mahler… Ma trovo Tilson-Thomas più nelle mie corde… assolutamente vicino alla “mia personale visione” della musica di Mahler…
SimoTocca Inviato 11 Luglio 2023 Autore Inviato 11 Luglio 2023 @giorgiovinyl Giorgio, se non apprezzavo Diapason non mi sarei abbonato, no? 😉 La mia premessa è stata proprio che però… negli ultimi mesi qualcosa è cambiato e Diapason. I piace molto meno… Che le liste servano più che altro a far riflettere e a far conoscere interpretazioni alternative è un dato di fatto… Nel caso della discografia mahleriana però.. ecco.. direi che sono molto ferrato… e le alternative le “ho fatte conoscere io”, piuttosto che il giornalista…hehehe😆 Scherzi a parte, proprio perché conosco bene la discografia di Mahler, far scomparire dalle prime file Abbado e Bernstein ha più “un significato politico” che un significato “musicale”… o no?? Le opinioni dei critici e dei giornalisti è spesso assai varia: ho letto di recente due recensioni opposte dello stesso album, in una cinque stelle da Grammophone, nell’altra due sole stelle in Diapason.. di un album che invece a me era piaciuto parecchio.. Sappiamo bene che la critica musicale non è la Bibbia, che è influenzata dai gusti personali, dal vento culturale (o subculturale in certi momenti storici..), dalle mode, dalla politica, e quant’altro.. E così può non piacere Karajan, ma mettere in dubbio che la sua integrale beethoveniana per la DG del 1962/63 sia un pilastro della discografia di sempre… e farla sparire dai radar sarebbe un po’ eccessivo, non trovi?
maverick Inviato 11 Luglio 2023 Inviato 11 Luglio 2023 4 ore fa, SimoTocca ha scritto: Haitink è una di quelle figure, super famose e super osannate, che non mi hanno ma “detto niente”. Alle mie orecchie riesce a “far diventare” insipido pure Beethoven! anche a me l'Haitink su disco dice non tantissimo: .. per carità, ottime esecuzioni, ma mai ho trovato quel "qualcosa in più" che invece viene dispensato a piene mani da altri interpreti, in Mahler, ma anche in Bruckner o Beethoven o in altri compositori. Però può essere un caso di poca "fonogenia" : @mozarteum , che mi pare abbia avuto occasione di sentirlo più volte dal vivo, mi pareva ne avesse tessuto molte lodi; io dal vivo non l'ho mai sentito, quindi mi fermo qui.
maverick Inviato 11 Luglio 2023 Inviato 11 Luglio 2023 3 ore fa, SimoTocca ha scritto: Scherzi a parte, proprio perché conosco bene la discografia di Mahler, far scomparire dalle prime file Abbado e Bernstein ha più “un significato politico” che un significato “musicale”… o no?? Ha il significato che chi lo fa è meglio che vada a coltivare margherite, e se lo fa pure di mestiere, .. si dedichi a qualcos'altro.
mozarteum Inviato 11 Luglio 2023 Inviato 11 Luglio 2023 Haitink direttore immenso ogni volta che l’ho sentito dal vivo proprio in Mahler e Bruckner. Uno dei colossi del podio degli ultimi 40 anni. In disco non rende ma non e’ il primo tanti ce ne sono non fonogenici: Pretre (quello degli anni 70 e 80), Sawallisch, Solti, in un certo senso anche Giulini, oggi Petrenko e Currentzis. Lo stesso Mariss Jansons straordinario dal vivo quanto sciapo nelle riprese. Blomsdedt e’ un altro fuoriclasse che va ascoltato dal vivo, i dischi vanno presi con le molle sempre. Ci sono altri direttori che sono invece graziati dal disco: Temnesdet, Marriner, Leinsdorf, Bohm (quest’ ultimo non l’ho sentito ma per unanime giudizio di chi lo seguiva ha molto beneficiato del disco).
Panurge Inviato 11 Luglio 2023 Inviato 11 Luglio 2023 Kubelik mi piace abbastanza, dico abbastanza perchè Mahler non mi fa impazzire, mi sembra comunque che i grandi direttori Mahleriani non manchino, fosse lo stesso per Haydn o Mozart.
mozarteum Inviato 11 Luglio 2023 Inviato 11 Luglio 2023 Ha bellissime registrazioni Kubelik molto nitide e poi una delle orchestre migliori del mondo da sempre 1
SimoTocca Inviato 11 Luglio 2023 Autore Inviato 11 Luglio 2023 @mozarteum Ho ascoltato dal vivo Haitink millanta volte… spesso nella sua “prima casa” il Concertgebouw di Amsterdam (c’ho fatto pure l’Erasmus ad Amsterdam e in quella sala, con lo sconto speciale per studenti, ero di casa! Allora c’era da poco Chailly… ma ricordo in estate (il 1990?) ci fu un festival dedicato a Mahler e nel giro di una settimana riuscii ad ascoltare Chailly, Abbado, Muti (si proprio lui… nella quarta..) e Haitink..tutti in Mahler, le sinfonie.. Haitink ascoltato dal vivo anche a Londra, a Vienna, a Berlino… Mai una volta, e dico MAI, che sia uscito dalla sala convinto di aver ascoltato un genio del podio! MAI! E anzi, ad onor del vero, su disco Haitink viene anche “più bello” che dal vivo! Quindi, no … Haitink proprio no… Un altro che mi ha sempre saputo “di poco” era proprio Sawallish… Su Böhm invece non scherziamo: uomo antipatico, politicamente superconservatore, ma direttore sublime dal vivo… addirittura più che in disco.
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