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Listini e street prices


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Inviato

A parte il discutibile rapporto prezzo di listino/costo di produzione indicato nell'articolo, mi sembra un'analisi superficiale e fuorviante quando confronta i prezzi con il mercato USA. 

Sulla politica prezzi d Mac..., lo sanno oramai anche i bambini.

 

https://www.afdigitale.it/hi-fi-prezzi-di-listino-disponibilita-e-street-price-la-nostra-analisi/

 

 

Inviato

cose trite e ri-trite, articolo ineccepibile in sè, ma vecchio di contenuti in quanto queste cose sono anni che sono sotto agli occhi di tutti.

Inviato

@London104 avevo letto l’articolo che menzioni, e l’ho trovato anch’io un po’ superficiale. 
I confronti tra listini italiani con quelli presenti in paesi esteri, non area euro, sono poco significativi, mentre lo sarebbero molto di più, tra paesi europei. Sappiamo benissimo tutti che quasi tutti i listini, in Italia, sono gonfiati, e che poi vengono scontati successivamente dal negoziante in fase di trattativa. Le differenze tra i prezzi dei vari rivenditori, dipendono da alcuni fattori: forza contrattuale nei confronti dell’importatore (che di solito dipende dal numero di pezzi venduti). Costi di gestione dell’attività (negozio fisico, online o nessun negozio), che più alti sono, minori saranno i margini, per lo sconto. Aggiungerei, anche le variabili della singola trattativa: il tipo di cliente (più o meno fidelizzato) e l’eventuale presenza di una permuta.  
In Italia, da sempre, esiste un processo mentale nell’acquisto, molto diverso rispetto ad altri Paesi. L’italiano vuole lo sconto, è così in quasi tutti i settori commerciali. Ma non è solo una questione economica, è anche una gratificazione personale.
Fa parte di una cultura radicata, quella della contrattazione e quella del riconoscimento, che si riceve quando si ottiene uno sconto, dopo una trattativa.
Di conseguenza, gli operatori lo sanno, e usano questo sistema di vendita.
Il listino è gonfiato, ma lo sconto funziona sempre, come la più forte leva commerciale. Quindi tutti felici? Beh, dipende. C’è l’altra faccia della medaglia. Questo modo di vendere, crea una mancanza di trasparenza e delle disparità evidenti tra venditori che sì possono permettere di fare alti sconti e quelli che per colpa di costi di gestione piu alti, non hanno i margini per farli. Alcuni, invece, lo fanno per scelta e lucro, di non fare sconti. 
Insomma, il panorama dei prezzi in Italia, è molto variegato.

Ma ... attenzione, prepariamoci, perché questo cambierà. 
Già alcuni costruttori, stanno imponendo agli importatori, di uniformarsi ai listini presenti in altri paesi, almeno in area Euro. Questo significa che anche i rivenditori dovranno adeguarsi, così il prezzo sarà imposto e uguale per tutti. 
Come recepirà il cliente tutto questo? 
Per l’italiano, sarà dura non poter ottenere più, lo sconto ... e sicuramente, ci vorrà del tempo al mercato per adeguarsi e farsene una ragione. 😑

 

  • Melius 1
  • Amministratori
cactus_atomo
Inviato

intanto va fatta una premessa, i listini usa sono da intendersi + tasse locale (la nostra iva, anche se molto più bassa), i listni al pubblico in area ue sono IVA compresa, e già questo fa una bella differenza, anche la garanza sul nuovo che in area UE è 24 mesi ed in capo al venditore pesa.

Poi noi latini abbiamo l'abitudine di cercare lo sconto, sempre e dovunque, lo sanno bene i venditori di arredamento, che praticano scontisica sul listino ufficiale anche più elevata di quella nel settore hifi. La scontistica dipende anche dal marchio, quello che vale per accuphase e macintosh non vale per naim, ad esempio.

Comunque una differenza tra lisitni e strett price c'è sempre stata, ricordate il prezzo corretto dell'annuariodi suono o quello pulito dell'annuario i fotografare?

Personaolmente sono convinto che se i listini italiani fossero allineati a quelli usa l'acquirente chiederebbe ugualmente la permuta, la dilazione e lo sconto

Basta vedere la corsa ai saldi, in cui si compra roba che tendenzialmente non serve solo perchè prorposta a prezzi bassi

 

Summerandsun
Inviato

Questa politica listino gonfiato e street price mi fa abbastanza arrabbiare. Se non chiedo lo sconto, vengo "imbrogliato" (legalmente).

Senza contare che ti obbliga ad andare di persona in diversi posti per confrontare i prezzi finali, anziché leggerli sul sito.

Questo inoltre porta a rendere difficile la scelta di componenti. Non sai mai quale effettivamente starà nel budget.

Mi arrabbio anche quando all'ultimo momento, dopo magari 2 o 3 volte che torni, e dici che vai per la soluzione meno costosa, ti propongono un ulteriore sconto su quella più costosa...quindi fino ad ora ci provavi?

Un po'di gioco delle parti ci sta, ma qui non si parla di limaturine di prezzo da pochi euro

 

Inviato

io faccio parte della vecchia scuola e lo sconto non l’ho mai chiesto.. però a questo punto mi vien da pensare che se è pratica comune chiederlo e ottenerlo perché è una sorta di gioco delle parti.. ho sempre pagato più del “dovuto” 🤣

Inviato

Come la vedo io: i listini europei sono più alti in generale e non di poco sui prodotti di elettronica consumer anche se esistono eccezioni e questo non ha nulla a che vedere con l'IVA perchè anche i listini USA sono inclusivi di tassa sul valore aggiunto locale perchè qui non è in discussione l'importazione del prodotto ma il fatto che tale prodotto sia disponibile per i propri cittadini a prezzi di listino diversi (molto).

Lo sconto richiesto e la "trattativa"  invece sono  una realtà tutta mediterranea basta vedere i forti sconti che vengono applicati anche in paesi vicini ai nostri come Cipro e Grecia. 

Inviato

A mio parere, la cosa più disdicevole legata a queste scontistiche esagerate (Mcintosh in particolare) è che poi al momento della rivendita certi appassionati fanno riferimento al prezzo di listino.

Un tranello, per non dire di peggio, bello e buono !

Inviato

@5mare a meno che non ci si risvegli da un coma trentennale un po’ tutti sono a conoscenza della dinamica dei prezzi è relativi sconti, poi con internet. 😂

  • Melius 1
Summerandsun
Inviato

Aggiungo che un ragazzo giovane che si appassioni alla musica , sarà scoraggiato dall'acquisto di un impianto. Vedrà cifre complessive che non potrà permettersi e desisterà prima di iniziare. Poi ci si lamenta della mancanza di ricambio generazionale...

Inviato
1 ora fa, Modelone ha scritto:

anche i listini USA sono inclusivi di tassa sul valore aggiunto locale

Non è vero, per il semplice fatto che ogni Stato applica la propria aliquota. Tutti i prezzi che leggi negli USA non comprendono MAI la Sales Tax. 

  • Melius 1
Inviato

Non so' come suona quel Rotel ma e' uno spettacolo.

 

Inviato

A parte qualche listino estremamente gonfiato, il rivenditore generalmente  ha uno sconto del 40%

In alcuni casi si scende al 25 

Mentre il ricarico di un'azienda produttrice è circa 3.5 volte per poter stare in piedi 

Inviato

Il listino italico è una manna dal cielo per i traffichini .... vendo come nuovi coppia di diffusori a 2000 euro, prezzo di listino 2800 .... per poi sapere che nuovi li paghi 1900.

Inviato

@floyder tieni conto che se il listino è 2800 e vendono a 2000 gli resta circa 250 euro di guadagno su cui pagare le tasse...

 

Inviato
2 ore fa, floyder ha scritto:

Il listino italico è una manna dal cielo per i traffichini .... vendo come nuovi coppia di diffusori a 2000 euro, prezzo di listino 2800 ....

Va be’, qui sta anche alla consapevolezza dell’acquirente: per me un prodotto nel momento in cui esce dal negozio è usato, come nuovo c’è solo il nuovo. Se uno chiede 2000€ per un prodotto che costa 2800€ di listino, per me è “fuori gioco” comunque, a prescindere dalla scontistica su quel prodotto.

Inviato

@Cano @daniele_g era giusto per dire che con tutti questi listini gonfiati non sai mai che tipo di trattamento si riceve, prima del nuovo listino acquistai nuove le Klipsch Heresy III che di listino stavano 2000 €, le pagai 1400 ... 30% di sconto senza battere ciglio.

Inviato
13 ore fa, Paperinik2021 ha scritto:

Non è vero, per il semplice fatto che ogni Stato applica la propria aliquota. Tutti i prezzi che leggi negli USA non comprendono MAI la Sales Tax. 

Si è giusto mi sono informato bene non la comprendono perchè sostanzialmente non è una tassa come la nostra sul valore aggiunto ma una semplice tassa al dettaglio che in molti stati (5 mi pare) non esiste neppure e mediamente sta attorno al 5%, quindi conta pure questo per il consumatore finale.

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