cesare Inviato 29 Novembre 2023 Inviato 29 Novembre 2023 @GioSim tutte le versioni che ho sono così 1
GioSim Inviato 29 Novembre 2023 Inviato 29 Novembre 2023 @cesare grazie, allora forse mi tengo quelli che ho e risparmio🤣🤣🤣
Questo è un messaggio popolare. OTREBLA Inviato 29 Novembre 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 29 Novembre 2023 I Craft Waltz For Debby e Sunday At Village Vanguard suonano in maniera superlativa; entrambi. Personalmente te li consiglio. Alberto. 2 1
gabel Inviato 30 Novembre 2023 Inviato 30 Novembre 2023 21 ore fa, GioSim ha scritto: Ragazzi una curiosità, i due di Bill Evans della craft che non ho ancora preso e non so se li prenderò, li ho già su vinile però da fonte digitale e non mi sembrano male. È normale che l’incisione sia sui diffusori, piano a destra e il resto a sinistra, pochissima profondità degli strumenti solo il vociare e piatti e bicchieri. Adesso sto ascoltando At the Montreux jazz festival della speakers corner ed è un altro sentire….palcoscenico ampio davanti dietro sopra sotto, una meraviglia🤣 Grazie, Giorgio È l’effetto delle prime riprese Stereo: gli strumenti non sono mai al centro del palcoscenico, ma proprio centrati nei diffusori, con una sorta di effetto “doppio mono”, del tutto innaturale e fastidioso, tant’è che a volte ascolto in mono, almeno gli strumenti vengono riportati al centro. Tutt’altra storia il live a Montreux, ma lì siamo già sette otto anni dopo e nel frattempo avevano Imparato a riprendere gli strumenti nel modo corretto. A parte quello, i dischi sono eccezionali e in quel momento Evans e soci erano in stato di grazia (basta sentire come suona il povero LaFaro). 1
Questo è un messaggio popolare. OTREBLA Inviato 8 Dicembre 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 8 Dicembre 2023 Non amo recensire i dischi Jazz dal valore artistico troppo elevato. Non so mai cosa scrivere. E’ il caso di questa chicca qua: . . Non si capisce cos’è? E’ voluto. Charles Mingus – Pre-Bird – Mercury Stereo (1960) – Acoustic Sounds (2023) Finché si tratta di uno come Hampton Hawes, tanto per dire, visto che non se lo fila nessuno, mi ci metto pure volentieri a tesserne le lodi, nel tentativo di rendere più popolare l’opera di un gigante del pianoforte. Ma di Charles Mingus cosa cavolo dovrei dire? Intanto che mi faccio venire in mente un giro di parole, vi informo che Pre-Bird suona da 9 e 1/2. Non gli do dieci perché l'immagine è molto avanti ed ha poca profondità. Per il resto è proprio un gran bel ascoltare. Pulito, dinamico, completo, timbriche giuste e colori a posto; bilanciamento certosino, belle le voci dei cantanti, ampia gamma di frequenze. Il titolo si deve al fatto che le composizioni risalgono al periodo giovanile di Mingus, prima che il musicista aderisse al circuito di Charlie Parker, dal quale si lasciò persuadere a mollare l’impiego alle Poste. Alcune composizioni risalgono addirittura all’adolescenza di Mingus. Sono inoltre inclusi due brani di Duke Ellington ed il celeberrimo Take The “A” Train di Billy Strayhorn. Per la verità anche i pezzi originali recano in qualche modo l’impronta ellingtoniana. Vale a dire che Mingus cita il maestro, o per essere più precisi ne evoca lo stile (anche in modo piuttosto umoristico). In Pre-Bird troverete, per non farla troppo lunga, il consueto impasto di ritmi, tonalità e melodie; arditezze spensierate, tra la classica ed il jazz, tra il jazz classico e quello sperimentale, tra la tradizione d’avanguardia e l’avanguardia tradizionale, incastri e scissioni, inciampi e precipizi, giochi di specchi ed altri trucchi tipici dell’invenzione poliedrica targata Charles Mingus. Risultato: il solito. Il pezzo più originale dell’album è sicuramente Half-Mast Inhibition (Inibizione A Mezz’Asta), una sorta di sinfonia jazz, che mi ha ricordato in alcune parti Maurice Ravel ed in generale i compositori impressionisti. Mingus rammenta che il pezzo scaturì da alcune sedute di Yoga a cui lo introdusse un amico pittore. Durante quelle pause di meditazione si sorprese a desiderare la morte, e ciò lo spaventò. Decise che non era pronto (la mezza inibizione di cui al titolo) per quel tipo di esperienza, abbandonò le pratiche ascetiche e si rifugiò nell’amore per una certa Jean. Come dargli torto. Quale che sia il germe che porta un artista a concepire la sua opera, ciò che a me interessa è il risultato. Half-Mast Inhibition è un pezzo interessante ma vira più verso la musica Classica che il Jazz. Anche perché è tutto scritto e non lascia spazio all’improvvisazione. Mingus lo scrisse a diciotto anni. Chi non ama il Jazz in modo particolare può tranquillamente fare a meno di Pre-Bird; per tutti gli altri, mano al portafoglio ragazzi. Fate conto che i soldi li spendete soltanto per il primo brano, un Take The “A” Train memorabile. Il resto è omaggio. E non è poco. Stampa Quality Records che non fa un tic manco a pagarla. Foro del vinile molto angusto, ho dovuto rettificarlo col mio fido alesatore conico (che acquisto geniale! Adesso ne compro un altro da tenere lì!). La copertina Stoughton doppia è bellissima, dentro e fuori. Il trasferimento AAA è ad opera di Ryan K. Smith degli Sterling Sound Studios; il che prova che Smith non è per nulla inferiore a Kevin Gray. Sia benedetta la Analogue Productions che lo ha ristampato. Il voto non lo do perché non voglio rendermi ridicolo. Alberto. 3 1
Spadaccino1 Inviato 6 Gennaio 2024 Inviato 6 Gennaio 2024 Gli ultimi acquisti su JPC (20% rabatt)... 2
OTREBLA Inviato 6 Gennaio 2024 Inviato 6 Gennaio 2024 Azz...che infilata di Analogue Productions. Complimentoni... 1
giorgiovinyl Inviato 6 Gennaio 2024 Autore Inviato 6 Gennaio 2024 In attesa di trovarlo a 30 euro ho ascoltato Pre Bird in streaming. Non mi è sembrato all’altezza dei capolavori di Mingus. Ad un neofita consiglierei prima i due magnifichi Impulse! usciti in questa serie e per rimanere ai vinili di qualità le ristampe Atlantic Speakers Corner. Anche Ah Uhm gli è non di poco superiore. Capisco però che il materiale ellingtoniano possa rassicurare l’audio filo spaventato dal Mingus più libero e compiuto come The Black Saint and Sinner Lady.
kindblue Inviato 6 Gennaio 2024 Inviato 6 Gennaio 2024 @giorgiovinyl da buon neofita la penso esattamente come dici tu, grazie per i preziosi consigli. 1
max Inviato 7 Gennaio 2024 Inviato 7 Gennaio 2024 20 ore fa, giorgiovinyl ha scritto: The Black Saint and Sinner Lady se se parla di neofiti non partirei da quello…c’è un percorso artistico di Mingus nel tempo e a mio modestissimo parere andrebbe un minimo seguito nell’approccio alle sue opere
giorgiovinyl Inviato 7 Gennaio 2024 Autore Inviato 7 Gennaio 2024 4 minuti fa, max ha scritto: se se parla di neofiti non partirei da quello…c’è un percorso artistico di Mingus nel tempo e a mio modestissimo parere andrebbe un minimo seguito nell’approccio alle sue opere Anche il tuo potrebbe essere un approccio valido. In realtà lo streaming ha cambiato tutto perché si può esplorare a piacimento. Ma dovendo avere un solo disco di Mingus meglio Black Saint che Pre Bird. Il primo disco che comprai di Mingus (anzi il primo di jazz tout court) fu Pythencatropus Erectus primo volume enciclopedico Curcio. Ma era troppo oltre per me 14-15enne. Una decina di anni dopo ricominciai proprio da Black Saint e da lì non mi sono più fermato.
OTREBLA Inviato 7 Gennaio 2024 Inviato 7 Gennaio 2024 1 ora fa, max ha scritto: se se parla di neofiti non partirei da quello…c’è un percorso artistico di Mingus nel tempo e a mio modestissimo parere andrebbe un minimo seguito nell’approccio alle sue opere . La musica di Charles Mingus non è affatto complicata o difficile. E meno che mai libera. Che si tratti di Pre-Bird o del Sinner Lady, la cosa non cambia. Chi è abituato ad ascoltare la politonalità, da Bach a Copland, non è possibile che rimanga sorpreso ascoltando il Mingus compositore ed arrangiatore. A parte il brano Half-Mast Inhibition, che ripeto è molto sullo stille classico-impressionistico, con alcune ingenuità giovanili, il resto di Mingus è sempre quello: melodia e danze, rapsodie e ritmi, teatro musicale. Mingus è il Count Basie del suo tempo, trasportato ai modi più occidentali della musica colta. Anche quando si fa drammatica e violenta o dolce e struggente, la musica di Mingus è sempre un baccanale di streghe danzanti o un romantico volteggiare di ninfe in una notte di plenilunio. E' il palcoscenico cavolo! Come quello di Stravinsky. Francamente io penso che Sinner Lady sia un disco che non si può non avere, e non si può non amare; lo dico soprattutto agli appassionati di musica classica. Ma per quanto mi riguarda ogni suo lavoro costituisce una tessera fondamentale del gioco ad incastri della sua musica, per cui se ti manca un pezzo il quadro non è completo. Pertanto quel pezzo lì è importante pure lui. Questo Pre-Bird ha delle intuizioni che in altri dischi non ci sono, e gli altri dischi ne hanno altre che in Pre-Bird difettano. Quindi io consiglio Pre-Bird esattamente come consiglio, che ne so...Let My Children Hear Music (quand'è che lo ristampate maledetti!) o quello che vuoi tu. Pre-Bird è importante anche per il fatto che Mingus lavora su commissione, come se ad un artista venisse imposto un soggetto (che so, il ritratto di un famoso uomo politico). In questo caso il soggetto obbligato è Duke Ellington, ed è interessante appurare come Mingus resti Mingus; egli non si adatta al soggetto ma fa sì che il soggetto si adatti a lui e si trasformi in lui. Poi se uno mi dice che vuole comperare un solo disco di Mingus, gli rispondo che la cosa non ha senso. E' come chiedermi, volendo comperare un solo disco di Beethoven, qual è scegliere. Boh, vedi un po' tu. La Settima? La Quinta? La Terza? La Messa in RE? E io checa' ne so...? Alberto.
ferdydurke Inviato 7 Gennaio 2024 Inviato 7 Gennaio 2024 Il 6/1/2024 at 19:32, giorgiovinyl ha scritto: In attesa di trovarlo a 30 euro ho ascoltato Pre Bird in streaming. Non mi è sembrato all’altezza dei capolavori di Mingus. A me Pre Bird piace molto, lo metto solo un gradino sotto i classici di Mingus
giorgiovinyl Inviato 8 Gennaio 2024 Autore Inviato 8 Gennaio 2024 11 ore fa, ferdydurke ha scritto: A me Pre Bird piace molto, lo metto solo un gradino sotto i classici di Mingus Per carità Mingus ci mette sempre la zampata del fuoriclasse, solo che non lo metterei fra i suoi migliori dischi, che non sono pochi. L'avrei anche potuto prendere su IBS ad ottimo prezzo sommando sconto con buono ma, dovendo scegliere, gli ho preferito Roy Haynes Out of the Afternoon. Se mi ricapita l'occasione di Pre Bird a 28 euro come l'Impulse! lo prendo sicuro
capodistelle Inviato 9 Gennaio 2024 Inviato 9 Gennaio 2024 Contemporary Record Acoustic Sounds Series 2024 Update :
giorgiovinyl Inviato 11 Febbraio 2024 Autore Inviato 11 Febbraio 2024 Il 7/1/2024 at 16:47, OTREBLA ha scritto: . La musica di Charles Mingus non è affatto complicata o difficile. E meno che mai libera. Che si tratti di Pre-Bird o del Sinner Lady, la cosa non cambia. Chi è abituato ad ascoltare la politonalità, da Bach a Copland, non è possibile che rimanga sorpreso ascoltando il Mingus compositore ed arrangiatore. A parte il brano Half-Mast Inhibition, che ripeto è molto sullo stille classico-impressionistico, con alcune ingenuità giovanili, il resto di Mingus è sempre quello: melodia e danze, rapsodie e ritmi, teatro musicale. Mingus è il Count Basie del suo tempo, trasportato ai modi più occidentali della musica colta. Anche quando si fa drammatica e violenta o dolce e struggente, la musica di Mingus è sempre un baccanale di streghe danzanti o un romantico volteggiare di ninfe in una notte di plenilunio. E' il palcoscenico cavolo! Come quello di Stravinsky. Francamente io penso che Sinner Lady sia un disco che non si può non avere, e non si può non amare; lo dico soprattutto agli appassionati di musica classica. Ma per quanto mi riguarda ogni suo lavoro costituisce una tessera fondamentale del gioco ad incastri della sua musica, per cui se ti manca un pezzo il quadro non è completo. Pertanto quel pezzo lì è importante pure lui. Questo Pre-Bird ha delle intuizioni che in altri dischi non ci sono, e gli altri dischi ne hanno altre che in Pre-Bird difettano. Quindi io consiglio Pre-Bird esattamente come consiglio, che ne so...Let My Children Hear Music (quand'è che lo ristampate maledetti!) o quello che vuoi tu. Pre-Bird è importante anche per il fatto che Mingus lavora su commissione, come se ad un artista venisse imposto un soggetto (che so, il ritratto di un famoso uomo politico). In questo caso il soggetto obbligato è Duke Ellington, ed è interessante appurare come Mingus resti Mingus; egli non si adatta al soggetto ma fa sì che il soggetto si adatti a lui e si trasformi in lui. Poi se uno mi dice che vuole comperare un solo disco di Mingus, gli rispondo che la cosa non ha senso. E' come chiedermi, volendo comperare un solo disco di Beethoven, qual è scegliere. Boh, vedi un po' tu. La Settima? La Quinta? La Terza? La Messa in RE? E io checa' ne so...? Alberto. Mi era sfuggito questo tuo post, ti stupirà ma è condivisibile al 100%. Io però ricordavo che tu avessi espresso riserve su the Black Saint ma meglio così. Di sicuro hai espresso riserve sul disco Candid, uno dei dischi meno "censurati" del contrabbassista.. D'accordo anche sul fatto che dei grandi del jazz andrebbe conosciuta tutta la discografia, ma questo vale anche per Miles Davis e John Coltrane, come la mettiamo con il jazz modale? Non so se il disco sia stato veramente commissionato ma Mingus (come tutti i jazzisti) ha sempre avuto Ellington come ispirazione e ha sempre eseguito brani del Duke quindi anche se fosse non gli sarebbe stato imposto nulla.
giorgiovinyl Inviato 14 Febbraio 2024 Autore Inviato 14 Febbraio 2024 I nuovi titoli della serie Acoustic Sounds per il 2024
giorgiovinyl Inviato 15 Febbraio 2024 Autore Inviato 15 Febbraio 2024 Ecco la lista per non essere costretti a vedere il video Ben Webster - Soulville (out already) Stan Getz & Bill Evans - Previously Unreleased Recordings (RKS) Ella Fitzgerald - Clap Hands, Here Comes Charlie (BG from Classic parts) Gerry Mulligan - Night Lights (RKS) Kenny Burrell - Guitar Forms (RKS) Ellington & Hodges - Back to Back (BG from Classic parts) Billie Holliday - Body and Soul (RKS) Johnny Hodges - Blues Aplenty (BG from Classic parts) Sonny Stitt Blows the Blues (BG from Classic parts) Gerry Mulligan meets Ben Webster Sonny Rollins - East Broadway Rundown (RKS) Stan Getz - Sweet Rain (RKS) Nina Simone In Concert (RKS) Sarah Vaughan - Sassy (RKS) Mel Torme - Torme (RKS) Chet Baker - Baker's Holiday (RKS) Ben Webster Meets Oscar Peterson (RKS) Ben Webster - See You At The Fair (RKS) Jimmy Smith - The Cat Jimmy Smith - Root Down 2
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