maverick Inviato 26 Luglio 2023 Inviato 26 Luglio 2023 Nessuno ha mai detto che il nucleare sia scevro da rischi o da problemi. I problemi ci sono e ci saranno anche in futuro. Quello di cui si discuteva era sul valore e sulle potenzialità del fotovoltaico. O delle energie rinnovabili, che sono belle, importanti, più sicure, ma terribilmente aleatorie e soprattutto insufficienti. Se non ce ne rendiamo conto facciamo disinformazione. Poi se ci fosse a portata di mano una soluzione bella, green, economica ed abbondante, potremmo chiudere tutti gli istituti e le università che fanno ricerca, in tutto il mondo, da decenni, ..ma con risultati relativi 1
Velvet Inviato 26 Luglio 2023 Autore Inviato 26 Luglio 2023 20 minuti fa, maverick ha scritto: Nessuno ha mai detto che il nucleare sia scevro da rischi o da problemi. I problemi ci sono e ci saranno anche in futuro. Quello di cui si discuteva era sul valore e sulle potenzialità del fotovoltaico. O delle energie rinnovabili, che sono belle, importanti, più sicure, ma terribilmente aleatorie e soprattutto insufficienti. Se non ce ne rendiamo conto facciamo disinformazione. Poi se ci fosse a portata di mano una soluzione bella, green, economica ed abbondante, potremmo chiudere tutti gli istituti e le università che fanno ricerca, in tutto il mondo, da decenni, ..ma con risultati relativi Perfetto
audio2 Inviato 26 Luglio 2023 Inviato 26 Luglio 2023 qualcuno sa i reattori piccoli quelli da nave quanta corrente producono ? ( nel senso uno per quanti abitanti in media ce la fa a produrre la corrente )
Membro_0023 Inviato 26 Luglio 2023 Inviato 26 Luglio 2023 Mi domando e dico: come si fa col fotovoltaico in montagna, quando il tetto resta coperto di neve per un bel po' di tempo?
tomminno Inviato 26 Luglio 2023 Inviato 26 Luglio 2023 6 ore fa, Velvet ha scritto: Però possiamo sempre pensare che con i preziosi nostri 6KW sul tetto il mondo andrà avanti lo stesso acciaierie comprese giorno e notte, pioggia vento o grandine permettendo. No, però dati alla mano già da Febbraio l'energia prodotta da 6kW è sovrabbondante per il consumo della casa e di 1600km mensili dell'auto. Risolve da solo i problemi del mondo? Certo che no. Contribuisce come una formichina ad alleviarli? Forse si. Cosa succederebbe se tutte le case avessero un impianto FV? Potrei immaginare intanto che sicuramente si toglierebbe dalla rete il carico dei condizionatori in estate.
Martin Inviato 26 Luglio 2023 Inviato 26 Luglio 2023 31 minuti fa, Paperinik2021 ha scritto: come si fa col fotovoltaico in montagna, Negli impianti in isola che alimentano stazioni tlc, (parlo per esperienza diretta) i pannelli si montano tipicamente con inclinazione 60° per favorire la produzione invernale. In queste condizioni la luce che filtra attraverso la neve di solito basta per far aumentare la temperatura superficiale e far scivolare via la cappa nevosa dalla superficie di vetro Per pannelli montati a bassa inclinazione e impianti connessi alla rete ci sono due possibilità: La prima è valutare quanto si perde nel bilancio annuale dell'energia prodotta, la neve coincide con periodi di basso irraggiamento e le perdite potrebbero rivelarsi assolutamente tollerabili su base annua, La seconda possibilità, se non si vuole perdere quella minima produzione o non si può farne a meno, è quella di installare degli snow-melter, ma è una soluzione che non ho mai visto applicare in Italia. P.S. Una ulteriore possibilità di ottimizzazione è il montaggio pannelli su telai orientabili, 30° estivi e 60° o verticali inverno, la luce riflessa dalla neve su un pannello verticale può dare risultati sorprendenti, anche raddoppiare la produzione nei mesi di minor insolazione. 1
stefanino Inviato 27 Luglio 2023 Inviato 27 Luglio 2023 17 ore fa, ferrocsm ha scritto: Ma non hanno una normativa di riferimento una qualche IEC italiana e qualche ente certificatore che ne certifichi appunto la resistenza ai corpi solidi di varie dimensioni, la velocità di impatto nelle condizioni più gravose? certo che ci sono ma sono basate sulle grandinate del passato siamo passati da grandine che nei casi estremi arrivava a qualche decina di grammi a bolidi di diversi etti e scendono con una velocita che sfiora i 180 km ora
stefanino Inviato 27 Luglio 2023 Inviato 27 Luglio 2023 17 ore fa, ferrocsm ha scritto: Ma non hanno una normativa di riferimento una qualche IEC italiana e qualche ente certificatore che ne certifichi appunto la resistenza ai corpi solidi di varie dimensioni, la velocità di impatto nelle condizioni più gravose? certo che ci sono ma sono basate sulle grandinate del passato siamo passati da grandine che nei casi estremi arrivava a qualche decina di grammi a bolidi di diversi etti e scendono con una velocita che sfiora i 180 km ora
stefanino Inviato 27 Luglio 2023 Inviato 27 Luglio 2023 la produzione di celle fotovoltaiche e' tra le piu energivore che esistano e vengono prodotti in aree dove per KWh di energia spesa si immettiono in atmosfera 850 grammi di CO2. Perche sono aree dove si funziona a carbone. Poi abbiamo pure le batterie al litio, altro processo con costi energetici da spavento. E sempre alimentati a carnbone. Non e' sbagkiato il fotovoltaioco, e' sbagliato il sistema industriale che lo sostiene che si basa ancora a oggi su carbone. Non e' che in Cina siano scemi, se ne sono accorti, han pensato bene di riconvertire a catena le centrali da carbone a gas ma non e'; una cosa che si fa in un anno. Neanche in cinque, e forse neanche in dieci.
stefanino Inviato 27 Luglio 2023 Inviato 27 Luglio 2023 Paura del nucleare ecco i dati morti per terawatt ore prodotto include tutto da inquinamento a incidenti di vario tipo (fonte our world in data) Carbone 24,6 Petrolio 18,4 Biomasse 4,6 Gas naturale 2,8 Nucleare 0,07 Eolico 0,04 Idroelettrico 0,02 Solare 0,02
loureediano Inviato 27 Luglio 2023 Inviato 27 Luglio 2023 In Italia il nucleare è assolutamente improponibile. Non riusciamo a smaltire manco l'eternit, i tetti sono ancora coperti dall'eternit perché non si sa dove metterlo. Le scorie che abbiamo prodotto sono ancora in cerca di collocazione Mediamente per progettare e poi posare il primo mattone sappiamo che in Italia, non nel mio giardino, passano anni ed anni, poi bisogna costruirlo e qui i tempi diventano incalcolabili. Ma facciamo finta che in 15 anni li possiamo ctruire, quanti? Con che soldi? Avete idea di cosa costino? Quanti ne servono per renderci autonomi? 50? La vedo non dura ma impossibile. 1
maurodg65 Inviato 27 Luglio 2023 Inviato 27 Luglio 2023 18 ore fa, Velvet ha scritto: Preso atto che dobbiamo mollare il petrolio, siamo certi delle nostre scelte sulle fonti alternative? Stessa tua riflessione fatta nei giorni scorsi, la diversificazione delle fonti di energia e dei fornitori dovrebbe essere alla base delle strategie di un paese e la soluzione può sicuramente essere anche l’elettrificazione di tutti i consumi energetici che attualmente sfruttano le fonti fossili, ma oltre che garanzie sulla quantità di energia necessaria da produrre complessivamente per garantire un’elettrificazione di massa tocca anche pensare a chi pensa di potersi rendere energeticamente indipendente o quasi, sfruttando magari il fotovoltaico, come ipotizzano molti sostenitori della svolta Green senza penare che un Paese deve essere in grado di garantire l’energia ai cittadini per svolgere le loro attività domestiche e lavorative, senza demandare ad essi tale compito.
maurodg65 Inviato 27 Luglio 2023 Inviato 27 Luglio 2023 17 ore fa, max ha scritto: Il tutto si riduce all’incidenza percentuale dei danneggiamenti su base annuale rispetto all’installato…..ad oggi direi sia sostenibile anche per mancanza di vere alternative…… il ciclo completo del nucleare da attivazione a disattivazione e smaltimento ad oggi ha costi enormi (per non parlare della tipologia di rischio associato) Per la prima questione il punto è quello evidenziata da Velvet nel post di apertura, rischi di avere aree importanti del paese completamente al buio inoltre considerato che buona parte della produzione di energia rinnovabile è demandata alla produzione “parcellizzata” su piccoli impianti domestici privata, di inficiare la disponibilità di energia a livello nazionale per una “grandinata”, per quanto estrema. I calcoli di cui scrivi valgono quello che valgono, in un’ottica di cambiamento climatico come quello denunciato di cui i fatti degli ultimi giorni sono o dovrebbero essere le avvisaglie qualsiasi calcolo fatto sul passato perde ogni affidabilità, come lo perdono le previsioni di produzione energetica con le sole fonti rinnovabili che già oggi sono incostanti ed imprevedibili nelle quantità prodotte e lo sarebbero ancora di più in caso di cambiamento climatico come abbiamo di recente potuto verificare.
maurodg65 Inviato 27 Luglio 2023 Inviato 27 Luglio 2023 17 ore fa, campaz ha scritto: Il nucleare le scorie (ancora dobbiamo decidere dove mettere le nostre, e sono quasi 40anni che abbiamo spento tutto) e gli incidenti, rari ma catastrofici. L’unico incidente nucleare catastrofico è stato Chernobyl, gli altri a partire da Fukushima, sono stati incidenti senza conseguenze se non nell’opinione pubblica perché enfatizzata ad hoc dai media, la realtà è che il nucleare oggi è più sicuro di molte altre fonti e, storicamente, ha provocato meno danni delle altre fonti fossili e provocato molti meno morti.
maurodg65 Inviato 27 Luglio 2023 Inviato 27 Luglio 2023 17 ore fa, cactus_atomo ha scritto: tempi e costi di una centrale nucleare sono elevati anche in paesi più efficienti e meno sensibili alla piazza del nostro Il tempo per una transizione energetica di tutto il paese passando alla rinnovabili sono molti maggior, molto più costose in termini economici ed ambientale e non regalano alcuna certezza produttiva, restano investimento a rischio produttivo anche una volta realizzati, sono ottimi se realizzati per integrare a seconda dei casi ma pericolose se si pensa di potersi rendersi dipendenti da esse.
Velvet Inviato 27 Luglio 2023 Autore Inviato 27 Luglio 2023 @maurodg65 Sono interrogativi e riflessioni che appunto mi stavo ponendo. E' chiaro che non esista la fonte ideale, né è mai esistita né forse esisterà mai. Nell'ottica di una reale (e non "fuffologica") transizione a me paiono però chiare un paio di cose: 1) come dice @cactus_atomo e come appare ovvio bisognerebbe ridurre drasticamente il prelievo energetico. Però poi vallo a dire al pueblo votante che non può più prendere l'aereo una volta al mese, intasare strade ed autostrade ogni 3x2, tenere il condizionatore a palla d'estate il riscaldamento a 23 d'inverno, usare l'auto anche per fare 500 metri o fare acquisti compulsivi da mezzo mondo che muovono navi, camion e la qualunque. 2) siamo 9 miliardi. Se tutti accendiamo un interruttore il pianeta si consuma come un cerino indipendentemente dalle fonti utilizzate. 3) bisognerebbe tenersi lontani da isterismi di ogni segno e ragionare a lunghissimo termine, pianificando quello che sarà il futuro delle prossime generazioni a partire appunto dalla riduzione dei consumi. Con le decisioni prese sull'onda degli isterismi non si va da nessuna parte Tutto ciò è fattibile? Non so, se osservo i comportamenti in generale direi di no. PS qui in provincia ieri sera alle 21 la 5a grandinata in due giorni. Credo che i pochi pannelli sopravvissuti abbiano definitivamente raggiunto gli altri nel paradiso del silicio. 1
stefanino Inviato 27 Luglio 2023 Inviato 27 Luglio 2023 1 ora fa, loureediano ha scritto: La vedo non dura ma impossibile. alternative in grado di sostituire in tempi ragionevoli almeno un terzo della nostra produzione termica senza andare a sparare miliardi di tonnellate di CO2 per produrre pannelli e batterie in Cina (dove si immette in atmosfera per ogni unita di potenza il triplo della CO2 che noi imettiamo in italia per la nostra produzione termica) Aggiungo che se veramente l'italia fosse come dici tu vivremmo nelle caverne per fortuna ci sono persone che si danno da fare e fanno
stefanino Inviato 27 Luglio 2023 Inviato 27 Luglio 2023 1 ora fa, maurodg65 ha scritto: ha provocato meno danni delle altre fonti fossili e provocato molti meno morti. riporto tabella della pagina precedente morti per terawatt ore prodotto include tutto da inquinamento a incidenti di vario tipo (fonte our world in data) Carbone 24,6. Petrolio 18,4 Biomasse 4,6 Gas naturale 2,8 Nucleare 0,07 Eolico 0,04 Idroelettrico 0,02 Solare 0,02 1
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