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Melius Club

Streaming vs. cd. Le vere differenze.


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Mighty Quinn
12 minuti fa, mla ha scritto:

la differenza in meglio dovrebbe essere chiaramente percepibile e non lo è

Ok perfetto sei stato chiarissimo

 

No, la differenza non è percepibile 

Salvo trattamenti e manipolazioni varie

O suggestione che è la via audiofila per eccellenza 

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1 ora fa, mla ha scritto:

Il vecchio CD è necessariamente più compresso di un hires, perciò quest’ultimo deve avere il DR nettamente superiore e pertanto anche la dinamica e i picchi meno compressi.

Se si parla di qualità audio, per cui anche un'alta dinamica sarebbe auspicabile in un file che si dice essere di qualità superiore ci sta, ma il rapporto tra DR e capienza del supporto non esiste. Infatti un file mp3 può benissimo presentare DR altissimi, perché il livellamento dei picchi non incide sulla dimensione. Il problema del DR sta nel mastering, quando decidono che tipo di compressione dare al processo di registrazione e di mixaggio, dopo il mastering la musica con la sua dinamica compressa o meno va sui supporti e mantiene su tutti lo stesso andamento. Nel vinile viene un pò adattato e il DR sale, sebbene per mia esperienza non ho mai trovato un vinile proveniente da decisioni di accanita loudness war che suonasse bene e splendidamente come un vinile non proveniente da tale ambito come ad esempio un vinile anni 70.

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5 minuti fa, Pinkflo ha scritto:

anche un'alta dinamica sarebbe auspicabile in un file che si dice essere di qualità superiore ci sta, ma il rapporto tra DR e capienza del supporto non esiste. Infatti un file mp3 può benissimo presentare DR altissimi

Infatti, ma allora a maggior ragione non possiamo parlare di truffa piuttosto che di fuffa?

Comunque tipicamente un mp3 fatto per la mobilità col cell molto difficilmente avrà DR alto, sarebbe contrario ai principi della LW.

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Secondo me è vero che è una truffa per lo meno quando l'offerta è rivolta anche ad un pubblico audiofilo e attento alla qualità dell'incisione e del supporto, ma non è una truffa sui generis perché ci può essere un pubblico che acquista o ascolta file HD da apparecchi molto poveri, tipo in movimento, ecc. Non c'è solo la loudness war ma ci sono anche versioni HD di dischi recenti per cui strettamente non c'è nessuna truffa visto che gli ingegneri del suono decidono (magari assieme agli artisti?) di produrre un disco che si sente in un certo modo. Su questi dischi la versione cD e la versione HD sarà praticamente uguale (eccetto la presunta miglior definizione e trasparenza del suono nell'HD). Il problema sono le ristampe e le rimasterizzazioni quando per esempio decidono di piallare un disco che originariamente aveva molta dinamica e lo appiattiscono. Con buona pace di tutti questi dischi se ascoltati rigorosamente si sentiranno peggio. E qui a mio avviso c'è una truffa grande come una casa per i seguenti motivi:

1) non lo dischiarano

2 fanno un enorme pubblicità ingannevole, sia sbandierando il remaster sia sbandierando l'HD.

Poi ci sono i casi delle ristampe o remaster remixati, che a giudizio piuttosto soggettivo potrebbero essere di minor qualità. Inoltre come dice one4seven bisogna sempre tener presente che che la qualità tra HI Res e CD è molto simile, quello che fa la differenza sono le edizioni. Quindi spesso è perfettamente inutile comprare e acquistare files hi res sperando di trovare una qualità migliore rispetto al rispettivo CD...

  • Melius 1
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5 minuti fa, mla ha scritto:

Infatti, ma allora a maggior ragione non possiamo parlare di truffa piuttosto che di fuffa?

Comunque tipicamente un mp3 fatto per la mobilità col cell molto difficilmente avrà DR alto, sarebbe contrario ai principi della LW.

Se l'MP3 è stato prodotto da un qualsiasi file flac o wav o altro indipendentemente dalla risoluzione e dalla frequenza avrà un identico DR di quello della sua fonte, le 2 compressioni non sono in relazione in quanto completamente diverse. Certo per la mobilità è vero che è uno dei motivi del cancro della loudness war (per altro ovviamente per nulla giustificata, se fate delle prove vedrete che comunque si sente bene anche un file poco compresso, del resto cosa facevamo noi negli anni 80 con walkman le autoradio ecc??) però l'mp3 di per se non c'entra.

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1 ora fa, Gici HV ha scritto:

A me sfugge il perché comprare un file da un servizio di streaming a cui si è abbonati

Per averlo “sempre”, per esempio in un DAP che non può accedere al servizio di streaming ed ogni qualvolta che non si dispone di Internet.

Se non hai una copia, una volta terminato l’abbonamento rimani senza nulla in mano, non credo sia bello.

Inoltre se sei abbonato a Qobuz hai lo sconto sugli acquisti.

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@fabrizio e  @ilmisuratore in particolare, ma anche per  @faber_57 e tutti gl altri partecipanti alla discussione (me compreso) ...

 

Ci sarebbe una prova interessante da mettere su, se si riesce a mettersi d'accordo.

Certo, le distanze geografiche, il tempo a disposizione, la paura di confrontarsi ...  insomma, ci sono alcuni fattori da superare, ma secondo me ne varrebbe davvero la pena.

 

Prendiamo lo stesso cd e/o lo stesso file.

Li ascoltiamo da 2 meccaniche o streamer molto diversi, uno molto economico ed uno molto costoso (così ci togliamo ogni dubbio), che rendano palesi a chiunque delle possibili differenze all'ascolto, anche minime.

--> OVVIAMENTE con prove in cieco e ripetute!

 

Poi, a questo punto, passiamo alle misure dell'output dei 2 casi che risultano differenti all'ascolto ad almeno il 50% degli ascoltanti e con scarti bassi nell'errore di individuazione durante l'ascolto (diciamo che lo si becca almeno 8 volte su dieci).

 

RISULTATO:

 - se alle misure si presenta una differenza, allora la scienza attuale ha vinto ed abbiamo la spiegazione

 - se alle misure non si riscontrano differenze, c'è qualcosa ancora da scoprire ...

 

La stessa prova si può ripetere con 2 brani di musica identici, uno su cd ed uno su file, per verificare in questo caso le eventuali differenze all'ascolto tra file letto da supporto ottico e file letto da streaming, ovviamente a parità di tutte le altre condizioni (cavo digitale, dac, ecc.ecc...)

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Qui vi dico il mio pensiero,

La stragrande maggioranza delle rimasterizzazioni sono ciofeche.

Sono poche quelle che mantengono il DR originale.

Pertanto fare comparazioni di ciofeche non mi interessa.

Perché sono abbonato a Qobuz Studio?

Perché mi fa comodo ascoltare musica mentre leggo o cazzeggio su questo forum.

Lo streaming per chi vuole la massima qualità per il disco che vuole ascoltare vale solo per la Classica e buona parte del Jazz.

La musica Rock è Pop è quasi sempre disponibile da versioni rimasterizzate che per mia esperienza sono quasi sempre peggiori di quelle non rimasterizzate.

Non parliamo poi della possibilità di ascoltare edizioni particolarmente curate, vedi MFSL, SHM-PT, AP, MF etc. che se rippate sul proprio NAS possiamo ascoltarle al meglio.

Per me lostreaming serve anche per poter ascoltare qualcosa che esce nuova prima di comprarla o cose qui segnalate che si possiedono eo non si conoscono.

Io sul NAS ho solo la migliore edizione del tal disco giudicato da me, ma anche da voi nelle varie discussioni.

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50 minuti fa, loureediano ha scritto:

Lo streaming per chi vuole la massima qualità per il disco che vuole ascoltare vale solo per la Classica e buona parte del Jazz.

 Ah, ecco: forse per quello io vedo lo streaming come unica soluzione di riproduzione digitale: ascolto solo classica e qualcosa di Jazz/Blues.

Capisco allora che per chi ascolta prevalentemente Rock, Pop, Funky, Metal, ecc.ecc...,  forse lo streaming non è la migliore soluzione a livello di godibilità.

Però lascio la parola agli esperti di questi generi .

Bye,

Max

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ilmisuratore
3 ore fa, Max440 ha scritto:

Prendiamo lo stesso cd e/o lo stesso file.

Li ascoltiamo da 2 meccaniche o streamer molto diversi, uno molto economico ed uno molto costoso (così ci togliamo ogni dubbio), che rendano palesi a chiunque delle possibili differenze all'ascolto, anche minime.

--> OVVIAMENTE con prove in cieco e ripetute!

 

Poi, a questo punto, passiamo alle misure dell'output dei 2 casi che risultano differenti all'ascolto ad almeno il 50% degli ascoltanti e con scarti bassi nell'errore di individuazione durante l'ascolto (diciamo che lo si becca almeno 8 volte su dieci).

 

RISULTATO:

 - se alle misure si presenta una differenza, allora la scienza attuale ha vinto ed abbiamo la spiegazione

 - se alle misure non si riscontrano differenze, c'è qualcosa ancora da scoprire ...

Buongiorno Max, ti posso assicurare che il risultato pende sempre a favore della misurazione, almeno nei confronti in cieco

In pratica lo strumento di misura è capace di rilevare differenze lontanamente udibili da qualsiasi persona, di almeno 1000 volte sotto la soglia

Di contro, quando in cieco vengono rilevate delle oggettive differenze, alle misure escono fuori differenze macroscopiche

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25 minuti fa, ilmisuratore ha scritto:

In pratica lo strumento di misura è capace di rilevare differenze lontanamente udibili da qualsiasi persona, di almeno 1000 volte sotto la soglia

Di contro, quando in cieco vengono rilevate delle oggettive differenze, alle misure escono fuori differenze macroscopiche

Nonostante tutte le evidenze scientifiche disponibili solo una piccola percentuale di audiofili è d'accordo su questo. Viviamo in un'epoca nella quale la scienza è alla base di tutta la nostra vita: convincersi che ci sono ambiti che noi amiamo nei quali non la fa da padrone è una forma di difesa. Basterebbe poco per informarsi o addirittura fare banali misure di verifica, ma molto più forte è la spinta all'irrazionalità.

  • Melius 2
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13 ore fa, mla ha scritto:

Se non hai una copia, una volta terminato l’abbonamento rimani senza nulla in mano, non credo sia bello

Non vedo perché terminare l'abbonamento se lo scopo è ascoltare musica, Qobuz sparisce? Si passa ad un altro servizio.

Puoi scaricare sul telefono le tue playlist o i tuoi album preferiti per ascoltarli off-line, io con Qobuz l'ho fatto per alcune playlist (lo avevo fatto anche con Tidal) per la mobilità e in previsione di qualche vacanza dove non c'è il WiFi.

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2 ore fa, Max440 ha scritto:

Capisco allora che per chi ascolta prevalentemente Rock, Pop, Funky, Metal, ecc.ecc...

Presente, ascolto solo in streaming, i CD e i vinili sono in bella mostra in libreria a prendere polvere..       ..ma io non impazzisco per cercare la diversa sfumatura anche se mi sembra che lo streaming sia superiore al formato fisico, sicuramente e largamente al vinile.

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1 ora fa, Gici HV ha scritto:

Puoi scaricare sul telefono le tue playlist o i tuoi album preferiti per ascoltarli off-line

Mi risulta che questa cosa sia possibile solo con l'App di Qobuz che io non utilizzo, perciò saltuariamente acquisto i file con la stessa logica dei vinili o CD.

Ovviamente sei libero di non condividere l'approccio, entrambi hanno i pro e i contro.

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1 ora fa, Gici HV ha scritto:

Puoi scaricare sul telefono le tue playlist o i tuoi album preferiti per ascoltarli off-line, io con Qobuz l'ho fatto per alcune playlist (lo avevo fatto anche con Tidal) per la mobilità e in previsione di qualche vacanza dove non c'è il WiFi

Non solo, 

trovo estremamente interessante questa casistica. 

Non usare proprio la reterete quando di ascolta. 

Non si usano switch, ammenicoli vari. 

Strano che nessuno mai ne parli. 

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